Lettera aperta dell’Arcivescovo Nosiglia a tutti gli operatori sanitari

“Grazie: siete i buoni Samaritani” Critiche ai tagli alla sanità

Una lettera aperta per dire grazie e benedire tutti i medici e gli operatori sanitari di ospedali, case di cura, residenze sanitarie per anziani è stata diffusa oggi dall’Arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia

“ Cari amici ed amiche, che lavorate al servizio della salute e della cura delle persone, desidero scrivere questa lettera aperta rivolgendomi a voi come persona, come cittadino, amico e vescovo” così inizia la lettera che prosegue “Nel tempo che stiamo vivendo c’è ‘qualcosa di nuovo o forse d’antico’: la messa in discussione delle nostre certezze, il crollo dei miti che credevamo invincibili, l’improvviso fragore del silenzio provocato dall’affiorare delle paure più recondite, mosse dalle inaspettate e sempre rimosse fragilità della nostra e altrui esistenza! Un virus si è rivelato capace di bloccare il mondo, mettere distanza persino tra le persone più care e nei momenti più importanti, gioiosi o tristi che siano, cambiare le dimensioni della prossimità e della libertà. Nella sua folle, pericolosa e travolgente corsa questa malattia richiede alle persone aiuto, responsabilità, reciprocità, presa in carico e cura. Insieme al saper fare è richiesto un “esserci”, lo scegliere di stare accanto anche quando non ci può essere più un altro; è lì che mi sento rappresentato da voi pienamente, come il buon samaritano che si ferma e accudisce il malcapitato sulla strada di Gerico: non lo fa solo per sé stesso; egli è il rappresentante di una umanità compassionevole e solidale! Sappiate che come persona sono con voi. “

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