Marzo 2019- Pagina 49

RATISBONA, UNA REGINA IN BAVIERA

Incantevole, storica e protetta dai suoi cittadini

Risalente al 1250, medioevale e romana, Patrimonio dell’Umanità UNESCO grazie alla sua incredibile e miracolosa conservazione nonostante la seconda guerra mondiale, Ratisbona, Regensburg per i suoi abitanti, o Castra Regina, ai tempi di Marco Aurelio, è una incantevole città universitaria che si affaccia sulle sponde del Danubio, in piena Baviera. Testimone di innumerevoli e secolari eventi storici, guardiana di ricchezze ed eredità antichissime Ratisbona   possiede un patrimonio artistico ed architettonico importantissimo mantenuto e conservato grazie anche ad una fortissima volontà cittadina che, attraverso una associazione, ha fissato una serie di regole come l’utilizzo degli edifici o l’omologazione dello stile degli esercizi commerciali in base a quello della città a cui anche i brand internazionali si sono dovuti adeguare, per fare un esempio le insegne commerciali devono avere determinate dimensioni e colori. Il Duomo di St. Peter, costruito in 3 secoli dal 1270, è un magnifico esempio di arte gotica, uno dei più belli della Germania, ospita il famoso Domspatzen: il coro di voci bianche. Il Municipio, Rathaus, con facciata barocca dove svetta una torre civica duecentesca è ornato di busti di guerrieri e porta al suo interno importanti documenti storici. Porta Praetoria, il più importante monumento romano della città,   e Neupfarrplatz, dove sorge il Memoriale in ricordo del Ghetto Ebraico, sono due tappe obbligate per conoscere il passato della città e le sue tradizioni. Poi ancora il bellissimo e suggestivo Ponte di Pietra, da dove ammirare le case a torre colorate tipiche del luogo, l’affresco di Davide e Golia sulla Goliathhaus, una delle case più caratteristiche di Ratisbona, il Castello di Thurn und Taxis residenza degli omonimi principi che organizzarono il primo servizio postale d’Europa, il Museo del Reichstag. Una curiosità, un passaggio opportuno e doveroso, è la casa   di Oskar Schindler, che salvò più di 1000 ebrei durante il nazismo. Oltre all’interessante e canonico giro turistico che arricchisce il visitatore di informazioni storiche e artistiche, è molto gradevole vivere questa città, fermarsi ad osservarla, respirare il clima allegro e ordinato che ci regala, entrare nei suoi festosi e curati negozi pieni di oggetti tipici ricercati. Laboratori di ceramiche, oggetti per la casa, tessuti, souvenir, a Ratisbona è tutto bello, tutto pregiato ed elegante, ma di una eleganza vivace, invitante, organizzata e diligente, rilassante. Ultima ma non meno importante è l’ attitudine di questa deliziosa cittadina al cibo, molti sono infatti i suoi ristoranti e bar dove mangiare piatti tipici   del luogo come gli Spatzle al formaggio, i crauti, i Canederli di Ratisbona o le Conchiglie del Danubio accompagnati ovviamente da una birra artigianale e tanta gentilezza.
 

Maria La Barbera

 
 

Nuoto, Alessandro Miressi oro nei 100 stile libero

Sul podio anche Helena Biasibetti e Alessandro Fusco

Archiviati ieri i 200 in tutti gli stili e le gare più lunghe – 800 e 1500 – il Trofeo Città di Milano è proseguito oggi con un ricco programma di gare, al mattino e al pomeriggio. Quattro le medaglie conquistate dagli atleti piemontesi, nel contesto di alto livello che sempre caratterizza il meeting del capoluogo lombardo. Una d’oro, vinta da Alessandro Miressi nei “suoi” 100 stile libero; tre di bronzo, due raccolte da Helena Biasibetti nei 50 e nei 100 farfalla e una da Alessandro Fusco nei 100 rana. Miressi, campione europeo e primatista italiano della gara regina, tesserato per Fiamme Oro e Centro Nuoto Torino e allenato da Antonio Satta, ha fermato il cronometro sul tempo di 49’’28, davanti a Luca Dotto (49’’87) e Alessandro Bori (50’’01). Una buona prestazione per Alessandro, impegnato nella preparazione che conduce agli Assoluti (2-6 aprile a Riccione), appuntamento nel quale centrare i minimi di qualificazione ai Mondiali, dal 21 al 28 luglio a Gwangju, in Corea. Per il campione torinese si è trattato della seconda medaglia nel meeting meneghino, dopo il bronzo vinto ieri nei 200 stile libero. Due volte sul terzo gradino del podio Helena Biasibetti, atleta della Dynamic Sport e della nazionale giovanile allenata da Donato Nizzia, che nella scorsa estate ha vestito la maglia azzurra agli Europei Junior raggiungendo la finale nei 100 farfalla. In mattinata ha nuotato i 50 farfalla in 27’’32 alle spalle delle azzurre Elena Di Liddo (26’’81) e Ilaria Bianchi (27’’02); nel pomeriggio la doppia distanza in 59’’99 dietro le stesse Bianchi (58’’26) e Di Liddo (58’’27) e con quattro centesimi di vantaggio sull’altra piemontese Aurora Petronio (Fiamme Gialle/Rari Nantes Torino, 1’00’’03), quarta. Due prestazioni brillanti, in particolare quella sui 100, nei quali Helena ha stabilito il proprio record personale migliorando l’1’00’’29 nuotato all’Energy Standard Cup di Lignano Sabbiadoro della scorsa primavera. Medaglia di bronzo anche per Alessandro Fusco, suo compagno di nazionale giovanile e portacolori dello Swimming Club Alessandria, allenato da Gianluca Sacchi. L’estate scorsa Alessandro si è laureato vicecampione europeo Junior nei 100 rana e oggi nella stessa distanza ha chiuso al terzo posto dietro gli azzurri Nicolò Martinenghi (1’00’’34) e Andrea Toniato (1’02’’40).

L’articolo completo su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190302185658&area=1&menu=agonismo&read=nuoto

Cous Cous Klan

A più di un anno di distanza dal suo debutto e dopo un centinaio di repliche Cous Cous Klan continua a divertire, emozionare e a far riflettere

Frutto della giovane compagnia Carrozzeria Orfeo, definita popolare e profonda, divertente e irriverente, cruda e fortemente poetica, l’allestimento rappresenta l’ultimo capitolo della trilogia composta da Thanks for vaselina (da cui sarà tratto un film con Luca Zingaretti nel cast) e Gente da bar. Il loro è un teatro impegnato e di evasione allo stesso tempo dove protagonista è la nostra complessa e nevrotica quotidianità. Amano raccontare spesso “gli ultimi, i perdenti, i meno accettati della società, mescolando generi, fondendo l’ironia con la tragicità, il divertimento al dramma, in una continua escursione fra la realtà è l’assurdo, fra il sublime e il banale.” Già nel titolo dello spettacolo “Cous Cous Klan” è evidente la volontà di farsi beffe dell’assurdità di ogni forma di discriminazione. E per scardinare pregiudizi e inquietanti conformismi, quali migliori grimaldelli se non il politicamente scorretto e l’ironia? In una spaventosa, e neanche troppo lontana, società in cui l’acqua è stata privatizzata, in una specie di discarica di rottami due roulotte sgangherate ospitano una galleria di casi umani. In una vivono tre fratelli: Achille, un giovane sordo muto un po’ ritardato, Caio un ex prete caustico e disfattista e Olga, una donna obesa con un occhio solo ossessionata dall’orologio biologico, nell’altra un ” musulmano-moderato”, Mezzaluna, continuamente insidiato dalla vicina che vorrebbe un figlio da lui e assillato dal padre che desidera per lui un futuro da terrorista come i fratelli. In questa piccola comunità di diseredati fanno irruzione un borghese, Aldo, di professione pubblicitario, cacciato di casa dalla moglie per averla tradita con una minorenne, e Nina una ragazza visionaria scampata alla morte. E sarà proprio quest’ultima ad offrire alla brigata un’occasione di riscatto dove ognuno troverà il proprio senso semplicemente così com’è. Lo spettacolo ha un buon ritmo e gli esilaranti e feroci scambi di battute strappano diversi applausi a scena aperta, merito del talento di tutti gli attori che danno vita a personaggi irresistibili. Innumerevoli i temi del nostro contemporaneo che emergono dallo spettacolo e che fanno riflettere sul presente. Le disuguaglianze sociali, l’emarginazione che procura voragini di solitudini, i problemi legati all’immigrazione, il difficile confronto tra il mondo occidentale e l’Islam, le violenze e i soprusi di ogni tipo, gli scandali e la corruzione che offuscano il Vaticano, famiglie che si sfasciano a causa di incontri effimeri, il desiderio di avere un figlio a tutti i costi. Ma non sembrano esaurirsi qui gli spunti di riflessione. Uscendo dalla sala si rimane un po’ frastornati dopo essere precipitati in questo mondo tragico portato alle sue estreme conseguenze, al limite dell’assurdo. Una trasfigurazione della realtà per restituirla potenziata, dove la violenza e la provocazione non sono mai gratuite, ma vanno a svelare il nostro disperato bisogno di poesia, di bellezza, di accettazione, di sentirci amati.

Giuliana Prestipino

 

Arrestati con 90 chili di droga nel garage

Tra il 28 febbraio ed il 1 marzo a Novi Ligure (Alessandria), i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, unitamente a quelli della Compagnia Carabinieri di Novi Ligure, hanno tratto in arresto S.E., 36enne e K.E 32enne, entrambi cittadini Marocchini, per traffico illecito di sostanze stupefacenti, perché trovati, all’interno di un garage, in possesso di 90 Kg chili di hashish.  I due avevano ricevuto lo stupefacente nella mattinata, verosimilmente arrivato dalla Spagna, e lo avrebbero poi destinato a diverse piazze di spaccio, tra le quali Savona e Genova. A seguito delle perquisizioni domiciliari sono inoltre stati sequestrati un bilancino digitale, circa 20 grammi di cocaina, un’ingente quantitativo di denaro in contante e numerose sim telefoniche nazionali e marocchine. Gli arrestati, per i quali in data odierna è stata disposta la misura cautelare in carcere, sono ristretti presso il carcere di Alessandria.

M.Iar.

Sospettati di tentato omicidio e denunciati per detenzione di pugnale

Venerdì 1° marzo, una pattuglia motomontata “Pegaso” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Torino, nell’ambito degli ordinari servizi di controllo del territorio, ulteriormente intensificati nel fine settimana, ha proceduto, in via Vigliani, al controllo di una fiat punto nera con a bordo tre soggetti che, alla vista delle motociclette della Polizia di Stato, si scambiavano rapidi cenni d’intesa, con ciò insospettendo gli Agenti che hanno prontamente bloccato il veicolo per gli approfondimenti del caso. Dagli accertamenti svolti è emerso che due dei tre soggetti, tutti di nazionalità dominicana, erano ricercati per un recentissimo episodio di sangue avvenuto a Suzzara (MN), in quanto autori del tentato omicidio del connazionale ROSA JIMENEZ Marco Adonis prelevato da casa nella serata del 28 febbraio u.s. e colpito a bruciapelo con un colpo di pistola al petto sulla strada di fronte alla propria abitazione. I predetti, a Torino ospiti di conoscenti, sono stati, altresì, denunciati per il possesso di un pugnale ritrovato a seguito del controllo svolto. I due dominicani, T.B.C, classe 1987 e A.D.F., classe 1997, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, armi e spaccio di stupefacenti, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Mantova e incarcerati nella Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.

Agli arresti pluripregiudicato autore di 32 furti

I Carabinieri di San Damiano d’Asti hanno dato esecuzione all’ordine di esecuzione di pena detentiva, in regime di arresti domiciliari, a carico di B.S. 32enne pluripregiudicato di etnia “sinti” per una serie di atti criminali commessi nella Città Metropolitana di Torino.
Nel biennio 2015-2016 aveva posto in essere una vera propria opera di saccheggio nel capoluogo torinese e in numerosi comuni della cintura, dal canavese alla zona di Moncalieri, unitamente ad una banda di altri 4 soggetti della stessa etnia, commettendo ben 32 furti in abitazioni, centri commerciali, tabaccherie, ed altre attività ancora. Per tali scorribande è stato ritenuto colpevole e condannato in via definitiva a 3 anni e 8 mesi di reclusione, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, furto, rapina e ricettazione, da scontare presso il domicilio. All’epoca dei fatti contestati, l’arrestato era già soggetto conosciuto alle Forze dell’Ordine, perché fin dall’età 15 anni si era reso responsabile di reati contro il patrimonio e la persona e vantava un curriculum criminale di tutto rispetto. Il bottino raccolto nelle numerosissime “spaccate” nelle quali è stato accertato il coinvolgimento del soggetto arrestato e dei suoi complici, ammonta a diverse decine di migliaia di euro, raggranellati in decine di colpi tra i quali quelli portati a segno nel centro commerciale “45° Nord” di Moncalieri, il supermercato IN’S di None, due tabaccherie di La Loggia ed una di Piobesi, un bar di Villafranca Piemonte e diverse sale slot della cintura torinese. Per l’esecuzione dei colpi erano state utilizzate diverse auto di grossa cilindrata, che venivano rubate per tale scopo.

Massimo Iaretti

 
 

Psicosi per l’assassino Visto ai Murazzi ma era falso allarme

Un certo clima di paura si respira in città  dopo l’omicidio, esattamente una settimana fa , di Stefano Leo, il trentatreenne sgozzato con un affilato coltello in lungo Po Machiavelli, ai Murazzi, vicino a Piazza Vittorio Veneto. Questa mattina una donna che abita in corso San Maurizio ha chiamato la polizia per segnalare la presenza di un uomo che, con aria sospetta, camminava proprio nei pressi della scena del crimine. La questura  ha immediatamente inviato sul posto due volanti e due moto di servizio, ma era un falso allarme. I carabinieri, intanto, proseguono nelle indagini. A uccidere  Stefano con un taglio netto alla gola sarebbe stato un uomo sulla trentina, con i capelli lunghi e rasati sulle tempie.

Si completa la differenziata "porta a porta" a Santa Rita

È partita la campagna di Amiat Gruppo Iren per il completamento dell’attivazione del servizio di raccolta differenziata domiciliare “porta a porta” nella zona di Santa Rita

L’ulteriore estensione del “porta a porta” interesserà circa 39 mila torinesi residenti nell’area compresa tra corso Unione Sovietica, corso Cosenza, via Gorizia, corso Rosselli, Largo Orbassano, corso IV Novembre, corso Monte Lungo e corso Lepanto. Come da consuetudine l’attivazione del servizio viaggerà parallelamente e in stretta correlazione con le attività di comunicazione collegate. In questi giorni, quindi, tutte le utenze interessate – domestiche, commerciali o produttive – riceveranno nella cassetta postale, a cura degli incaricati Amiat, materiale informativo dedicato. Dal mese di marzo, inoltre, operatori autorizzati e muniti di apposito documento e pettorina di riconoscimento consegneranno casa per casa lo “starter kit”, composto da una biopattumiera, sacchetti compostabili per la raccolta dell’organico, sacchi per gli imballaggi in plastica, calendario dei passaggi settimanali e materiale informativo sul nuovo sistema di raccolta. A seguire, Amiat inizierà a consegnare i cassonetti previsti per la raccolta differenziata domiciliare, che verranno posizionati negli appositi spazi interni dei condomini, già individuati durante la precedente fase di progettazione. Per chiarire qualsiasi dubbio del cittadino e permettere agli utenti non trovati durante il passaggio porta a porta di ritirare lo starter kit, dall’ 8 aprile all’8 giugno 2019, sarà attivato anche un punto info distributivo, presso la sede circoscrizionale “CENTRO ANCH’IO”, con ingresso da via Ada Negri 8/a. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti Amiat invita a visitare il sito www.amiat.it e a seguire la relativa pagina Facebook dedicata “Porta a Porta Torino: nuove attivazioni”.

I libri più letti e commentati a febbraio

Ecco, per il mese di febbraio, la nostra rassegna dei titoli più letti e discussi nel gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri

Iniziamo con Il senso di una fine, romanzo di Julian Barnes, che ha suscitato grande entusiasmo e che racconta i molti aspetti del concetto di fine; commenti per lo più favorevoli e grande interesse anche per un libro di Daniel Pennac, non molto recente, Mio fratello, che si è equamente diviso l’attenzione dei lettori con il saggio di Clarissa Pinkola Estes Donne che corrono coi lupi, libro che non manca di suscitare ampia discussione.Il dibattito del mese è stato però dominato dalla domanda se vi sia o meno un romanzo da rendere obbligatorio nelle scuole: in molti si sono espressi favorevolmente , proponendo come titolo 1984, di George Orwell ma non è mancato chi ha difeso l’intramontabile I promessi Sposi di Alessandro Manzoni mentre i più spregiudicati hanno suggerito Un cappello pieno di ciliege, di Oriana Fallaci, libro che non manca mai nelle nostre conversazioni. Concludiamo con la nostra consueta rassegna di consigli per i lettori curiosi e impavidi: tra i suggerimenti del mese abbiamo scelto Manhattan Transfer, celebre e difficile titolo di John Dos Passos, La morte del cuore, di Elizabeth Bowen e l’esordio letterario del celebre vice questore Rocco Schiavone, ovvero Pista nera di Antonio Manzini, per chi vuole svagarsi tra una lettura difficile e un’altra.Per questo mese è tutto: vi ricordiamo che se volete partecipare ai nostri confronti, potete venire a trovarci su FB e se volete rimanere aggiornati sulle novità in libreria e gli eventi legati al mondo dei libri e della lettura, visitate il nostro sito ufficiale all’indirizzo https://www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it/

Buone letture!

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Podio del mese:  Il senso di una fine, Barnes (Einaudi) –  Mio fratello, Pennac (Feltrinelli) – Donne che corrono coi lupi, Pinkola Estes (Pickwick)

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Focus on: libri obbligatori a scuola. 1984, Orwell (Mondadori) – I Promessi Sposi, Manzoni (Bur) – Un cappello pieno di ciliege , Fallaci (Rizzoli)

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Per lettori curiosi: Manhattan Transfer, Dos Passos (Dalai) – La morte del cuore, Bowen (Neri Pozza) – Pista nera, Manzini (Sellerio)

 

Testi : valentina.leoni@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Grafica e Impaginazione : claudio.cantini@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it 

In carcere per violenza su un 11enne, lo stesso prete violentò altri nove minorenni?

DALLA PUGLIA
Inizia il primo di  aprile 2019 il processo di appello nei confronti di un  sacerdote 57enne foggiano. L’uomo è imputato per i reati di violenza sessuale aggravata, produzione e diffusione di materiale pedopornografico e adescamento ai danni di nove minorenni di età compresa, all’epoca dei presunti abusi, tra i 12 e i 13 anni.  Nel maggio 2018 venne invece condannato in primo grado dal Tribunale di Foggia a 18 anni di reclusione e 120 mila euro. Attualmente l’ex sacerdote sta scontando in carcere una condanna a 8 anni reclusione per abusi sessuali nei confronti di un 11enne.