Ottobre 2018- Pagina 5

Migliore produzione e rispetto dell’ambiente con le serre innovative

Il modulo pilota della “serra 2020” di GHZERO è in corso di realizzazione all’interno dell’Istituto Tecnico Agrario Statale G.Bonfantini di Novara. Il termine dei lavori è previsto per dicembre 2018 mentre l’inizio della coltivazione è prevista per febbraio 2019, al suo interno troveranno spazio sperimentazioni
di colture

GHZERO S.r.l. è una start up innovativa, di recente costituzione (maggio 2018) con una forte «anima» novarese, l’idea embrionale risale all’ottobre del 2017 da un confronto tra Luca Bertolino, agronomo e docente, Massimiliano Caligara, responsabile chimico di laboratorio presso una importante azienda e presidente di un circolo di Legambiente, Fabrizio Barini, responsabile New Business Development Intermonte Sim. Il core business aziendale è rappresentato dalla realizzazione e commercializzazione di serre mobili innovative (il modulo è denominato « serra 2020 » ) nel campoagricolo ( frutta , verdura , canapa ) e florovivaistico, con l’ausilio di tecnologie (in particolare con LED) che permettano una produzione maggiore e indipendente dalle condizioni ambientali esterne alla serra. La compagine societaria vede la presenza dell’azienda fornitrice della tecnologia la Elmo s.r.l., della società che si occuperà della parte impiantistica e realizzativa la Sail Group E.E.R. s.r.l. e di altri soci personali che portano in dote il loro importante bagaglio di conoscenze ed esperienze nel campo tecnico, commerciale e finanziario.

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IL MODULO PILOTA

Il modulo pilota della “serra 2020” è in corso di realizzazione all’interno dell’Istituto Tecnico Agrario Statale G.Bonfantini di Novara. Il termine dei lavori è previsto per dicembre 2018 mentre l’inizio della coltivazione è prevista per febbraio 2019, al suo interno troveranno spazio sperimentazioni di colture. La validazione dei dati da parte del CREA è prevista per l’autunno 2019. E’ stato stilato un accordo quadro con la Provincia di Novara e l’istituto scolastico superiore, la sperimentazione vedrà il coinvolgimento degli alunni/e attraverso un specifico percorso di Alternanza Scuola-Lavoro.

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CARATTERISTICHE
La “Serra 2020” è un modulo assemblabile in loco, facilmente trasportabile (le misure permettono la mobilità su strada e/o aereo cargo, container via nave). Le dimensioni possono variare in base alle richieste e alle esigenze del cliente anche rispetto alle colture coltivate (le dimensioni del modulo del Bonfantini sono: larghezza 10 m, lunghezza 10 m e altezza 3 m). Il concept innovativo del modulo, rispetto alla coltura idroponica “tradizionale” è da ricercarsi nell’automazione del controllo dei processi nutrizionali e del PH che consentiranno, abbinati ai led intelligenti di poter coltivare in modo intensivo, riducendo gli spazi tra le piante e farlo
contemporaneamente su diversi piani.

PUNTI DI FORZA
– Aumentare l’efficienza delle concimazioni grazie ad una alta resa fotosintetica.
– Riduzione degli agrofarmaci, essa è concepita come una sala di coltivazione asettica e isolata da ambienti o agenti “pericolosi”, inclusi l’uomo.
– Assemblare più moduli con possibilità di adattarli velocemente a terreni o luoghi disagevoli, stante l’alta versatilità e mobilità.
– Possibilità di utilizzare il modulo come un laboratorio “sperimentale” da
parte di aziende all’interno di aree urbane.

–  La luce naturale non è più vincolante per la produzione, possibilità di installazione in capannoni, aree dismesse, in luoghi con situazioni ambientali difficili (inquinamento, condizioni climatiche estreme).
– Risparmio dell’acqua di coltivazione con metodi idroponici ovvero aeroponici, isolamento biologico della serra e conseguente riduzione della proliferazione di muffe, batteri.
– Le tecnologie adottate nel modulo contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera e permettono il controllo i tutti i fattori produttivi (UTR+S).

TARGET DEI CLIENTI
– Paesi dove non è possibile mettere in essere la coltivazione massiva per caratteristiche morfologiche e climatiche del territorio.
– Organizzazioni internazionali e Ong che hanno lo scopo di aiutare i Paesi in via di sviluppo, i campi profughi, di accoglienza e progetti di sviluppo e cooperazione internazionale.
– Privati, pmi che vogliono recuperare-riconvertire aree industriali, zone abbandonate, capannoni e/o sviluppare progetti all’interno di abitazioni private come palazzi, grattacieli.
–  Forze armate di vari Paesi, per la logistica e l’approvvigionamento
alimentare, ad esempio per missioni di peacekeeping all’estero.
– Aziende agricole, agroalimentari interessate a produzioni H24.
– Catene della grande distribuzione, acquirenti alimentari e di filiera controllata, per le seguenti motivazioni:
– Riduzione dei costi di trasporto o di logistica.
– Possibilità di creare più metodi di coltivazioni con richieste di alimentazioni particolari (esempio: diete per malati oncologici).

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PARTNERSHIP E COLLABORAZIONI IN CORSO
Istituto Tecnico Agrario G. Bonfantini, Provincia di Novara, Gruppo Giovani Imprenditori del VCO, Acqua Novara VCO Spa, Città del Bio, XAFIN SA, Bassi Spa, Istituto per la Cultura e gli Studi Cinesi, Associazione Acmos, CIPMO, Fondazione Benvenuti in Italia, Pandarica, Studimpresa Spa, Parco Scientifico Tecnologico Per L’Ambiente Environment Park. Con il sostegno al progetto del modulo pilota da parte di Legambiente, Nova Coop e con la valutazione in corso di Assessorato all’Agricoltura Regione Piemonte, Gruppo Valagro Spa, Comoli Ferrari Spa. Per informazioni: info@ghzero.com  

IL 4 NOVEMBRE A LUINO ARRIVA LA ‘CAMPANA DEI TRE ANNIVERSARI’

Fusa dalla millenaria ‘Pontificia Fonderia Marinelli’ di Agnone, scandirà per sempre il tempo dalla Torre Civica. Le parole preziose di plauso all’iniziativa del noto psichiatra Alessandro Meluzzi. Un sacro bronzo pregiato di ben 56 cm di diametro, nota MI, del peso di circa 100 kg. Un’opera d’arte unica, finemente realizzata dai Fratelli Armano e Pasquale Marinelli secondo un antico procedimento artigianale che da più di 1000 anni a questa parte fa della rinomata e storica ‘Pontificia Fonderia Marinelli’ di Agnone, da sempre la prima e più antica fabbrica di campane al mondo, già Sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, una delle eccellenze italiane di spicco e fama internazionale. Queste le caratteristiche del prezioso oggetto, protagonista domenica 4 novembre, giorno tradizionalmente dedicato all’Unità Nazionale e alla celebrazione delle Forze Armate, di una grande inaugurazione alla presenza delle autorità cittadine e della stampa, prima della sua definitiva collocazione su un’adeguata e moderna struttura dalla quale, dall’alto della Torre Civica del Comune di Luino (VA), scandirà il tempo diffondendo giornalmente armoniosi rintocchi di pace. A novembre del 2017, appresi casualmente dai media locali dell’intento lodevole di questa campana, che originariamente avrebbe dovuto vedere la luce nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, a rimpiazzare l’antica preesistente di cui si sono da tempo perse le tracce“, ricorda Maurizio Scandurra, giornalista appassionato di sacri bronzi e testimonial dell’Azienda produttrice. Che prosegue: “Ho trovato in Pier Marcello Castelli, Assessore alla Cultura e uomo di territorio appassionato e dalle solide radici, l’interlocutore giusto su di una scala di valori umani, etici e civili condivisa con cui dar compiutezza a un progetto da tempo desideroso di piena realizzazione. E nell’ottimo Sindaco e Avvocato Andrea Pellicini una figura realmente sensibile e attenta alla nobiltà intrinseca di questa iniziativa“, aggiunge Scandurra.

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Nasce così la ‘Campana dei Tre Anniversari’, atta a rievocare anche le eroiche gesta dei gloriosi Alpini: pensata inizialmente per il 150° (1861-2011) dell’Unità d’Italia, celebra ora altresì anche il primo 150° (1867-2017) dalla posa del primo monumento italiano eretto a Giuseppe Garibaldi ancora vivente in Luino, opera dello scultore Alessandro Puttinati. Oltre al centenario della fine della Grande Guerra (1918-2018): con un pensiero fuso in memoria dei gloriosi Alpini, a testimonianza del fatto che, alle volte, anche un ritardo può trasformarsi in un’opportunità preziosa di aggregazione e richiamo di maggior eco e significato, se destinato per sempre a essere fissato nel bronzo, come in questo caso, sapientemente lavorato e decorato dai Fratelli Armando e Pasquale Marinelli, 31esima generazione dei Maestri d’Arte e Fonditori di campane più apprezzati e richiesti da sempre in tutto il mondo“, conclude il giornalista, fra l’altro anche designer della campana in oggetto, che omaggerà al Comune di Luino, insieme ai Fratelli Armando e Pasquale Marinelli, anche una preziosa targa commemorativa a ricordo della ricorrenza da collocare all’interno dei luoghi più suggestivi del Palazzo Civico. All’iniziativa giunge il plauso del noto psichiatra e studioso di fama internazionale, nonché saggista, sociologo e criminologo Alessandro Meluzzi:Quello delle campane è un suono archetipico. Rimanda effettivamente a delle frequenze, a dei disegni sonori che fanno parte del repertorio più antico, più tradizionale, e tutto sommato più solido e più sano dell’animo umano. C’è un’antica tradizione greco-orientale per la quale il rumore delle campane spaventa i demoni, i diavoli. Infatti nei turiboli di quei luoghi v’è tutta una serie di campanelle che adornano i paramenti sacri dei sacerdoti, dei vescovi, ma anche degli stessi turiboli per l’incenso. Le nostre campane che hanno popolato anche il paesaggio uditivo e visivo attraverso molti dei campanili dei nostri mondi, sono state talvolta silenziate poiché sembravano disturbare il sonno con il suono sistemico delle loro voci“, spiega il noto studioso. Che prosegue: “Noi crediamo invece che il suono delle campane abbia non soltanto qualcosa di familiare, di consueto, di dolce e di avvolgente, ma anche di rievocativo. Rimanda alla storia, all’identità, alle nostre radici. Un albero senza radici e senza storia non conta nulla”.

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Conclude così il Professor Meluzzi: “Ci sono campane di capace, ma anche campane che hanno segnato la forza della difesa di un popolo nei confronti degli invasori ai confini. Hanno chiamato a raccolta gli uomini di Pier Capponi di fronte all’azione militare di Carlo VIII. Con questa nuova Campana dei Caduti di Luino vogliamo ricostruire la rete di solidarietà, di identità, di nazione e di popolo tramite il meltin pot che è il contrario del mix di culture sgangherate ed è altresì il contrario del caso. La campana è un suono ordinato che è fonte di ordine, gioia, di alchimia e armonia, oltre che di quella dimensione nella quale un popolo, una persona una famiglia si raduna intorno a un desco ordinato per celebrare il meglio della propria identità”. Dopo cento anni dalla fine della Grande Guerra, dopo cinquant’anni dalla posa del monumento dei Caduti in Piazza Risorgimento, la Città di Luino celebra Vittorio Veneto e ricorda con commozione il sacrificio dei seicentocinquantamila morti italiani“, afferma con soddisfazione il Primo Cittadino di Luino,

Avvocato Andrea Pellicini. “La realizzazione di questa campana è stata una bella e impegnativa ‘Avventura’ che si conclude ora con un’opera d’arte che resterà a perenne memoria” gli fa eco l’Assessore alla Cultura, Pier Marcello Castelli. Il programma dell’evento prevede alle 9.45 la posa, da parte di una delegazione ufficiale, di una corona alla Cappella dei Caduti presso il Cimitero di Luino. Alle 10.30, invece, avrà luogo la Santa Messa presso la Chiesa prepositurale dei Santi Pietro e Paolo. Alle ore 11.15, invece, al via il corteo lungo le vie cittadine con posa delle corone al Monumento dei Caduti in Piazza Risorgimento e al Monumento a Giuseppe Garibaldi nell’omonima Piazza, per poi raggiungere il Palazzo Comunale ove verrà benedetta la campana celebrativa. A seguire i discorsi del Sindaco e del Generale di Squadra dell’Aeronautica Militare Stenio Vecchi. Alla manifestazione parteciperà altresì la Musica Cittadina di Luino ‘M.tro Pietro Bertani’.

Tutte le informazioni sul sito www.comune.luino.va.it

 

Lectio Magistralis in Alta Langa

Sabato 27 ottobre, per il VI° Capitolo del Sovrano Ordine dei Cavalieri delle Langhe, nel magnifico Palazzo degli Scarampi a Levice – minuscolo paese dell’Alta Langa – c’era fermento

Il filo conduttore era la nomina di tre, nuovi insigniti dell’onorificenza di “Cavaliere delle Langhe Ad Honorem”, proposti dall’Ordine. Il primo, il più “anziano”, nativo di Levice, Pierino Francone ha raggiunto, in splendida forma, l’età di 92 anni, il secondo, il Presidente della Fondazione CRT, Giovanni Quaglia e terzo il Presidente della Fondazione CRC, Giandomenico Genta. I due presidenti, hanno espresso, in una Sala gremita di pubblico, la loro visione del futuro delle rispettive Fondazioni per i prossimi anni. Specificando – se ce ne fosse ancora bisogno – che i due Enti procederanno, di concerto, per lo sviluppo del Territorio, coniugando, in un perfetto principio olistico, dal piccolo al grande e viceversa. Aree marginali e periferiche che lo sono solo per dimensioni di popolazione, ma non perché abbiano una cultura di rango inferiore. Aree marginali, come le Valli Bormida e Uzzone, ma anche le Valli Belbo che rappresentano un territorio meraviglioso con potenzialità ancora tutte da scoprire, di cui la Nocciola e lo Spumante Alta Langa, sono alcune delle peculiarità che possono fungere da traino per trascinare tutto il resto e incentivare il ritorno dei giovani con nuova linfa vitale. I due Presidenti hanno svolto una Lectio Magistralis dal titolo: “L’Alta Langa e le terre marginali” spiegando dove stiano andando le Fondazioni Bancarie e quali siano le linee di intervento sulle quali le Fondazioni CRT e CRC punteranno nei prossimi anni e quali caratteristiche dovranno avere i progetti per aspirare al sostegno delle Fondazioni stesse. Iniziando la Lectio, ha cominciato, in ordine alfabetico il presidente Giandomenico Genta che ha richiamato le celebrazioni del venticinquennale della Fondazione CRC ” Abbiamo festeggiato il passato parlando di futuro. Siamo e saremo a fianco di istituzioni pubbliche e private del territorio attraverso una gestione attiva e attenta del patrimonio. In un quarto di secolo abbiamo erogato nel Cuneese risorse ingenti contribuendo alla realizzazione non solo di grandi iniziative, ma anche di quelle più piccole che hanno bisogno di sostegno per sopravvivere.

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Fondamentale è la parola “insieme “, cara anche al presidente Quaglia perché da soli facciamo ben poco”. Ha poi ricordato, a testimonianza, di quanto espresso in merito alla valorizzazione del “piccolo” che sul palco delle celebrazioni furono fatti salire i sindaci di due piccoli comuni del Cuneese, Briga Alta e Torresina – ha aggiunto il presidente Genta – “Sono espressione di grande ricchezza per l’Italia, non dobbiamo dimenticarci di chi è piccolo e distante”.  Continuando sulla stessa scia, il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e presidente dell’Associazione delle 12 Fondazioni bancarie del Piemonte, ha nuovamente insistito sulle aree marginali, che lo sono per grandezza territoriale, ma non culturale. Ribadendo che progettare insieme deve essere l’imperativo che ci salverà tutti. Per contro, se affonderemo lo faremo tutti e non solo qualcuno. Il pensiero di Giovanni Quaglia è espresso, in modo più articolato, anche nel suo nuovo libro che ha presentato venerdì 26 ottobre a Palazzo Taffini, a Savigliano, dal titolo “La forza della società. Comunità intermedie e organizzazione politica” (ed. Aragno) di cui è coautore assieme al professor Michele Rosboch. Una riflessione sulla crisi dei corpi intermedi e sull’attività delle Fondazioni, quali nuove articolazioni del tessuto sociale, promotrici della crescita del territorio, capaci di promuovere investimenti sociali sempre più orientati all’inclusione per un nuovo welfare di comunità. È stato detto, valorizzare le risorse di tutto il Territorio, dal piccolo al grande, dialogando non solo con Fondazione CRC, ma bisogna dare atto che le due fondazioni bancarie torinesi, Fondazione Crt e Compagnia di Sanpaolo, sono interessate anche a “intraprendere una strada con gli enti locali per rilevare il marchio d Salone del Libro di Torino per assicurarlo alla Città”. Come è stato annunciato dal presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia, durante la presentazione del progetto per le scuole Diderot. Oltre alla Lectio Magistralis, al Palazzo Scarampi, ristrutturato in modo egregio con il contributo della Fondazione CRC, anche la presentazione di progetti come “Bimbi Liberi” che vuole trovare una soluzione ragionata, ragionevole e ludica per i bimbi quando finiscono le scuole. È stato presentato anche il tour della mostra fotografica realizzata dall’Associazione “Me Langa” che dopo Levice si sposterà, con l’aggiunta di altre opere, a Alba, Torino e Milano, senza dimenticare il Cammino del Deserto ( sentiero che parte dalla località “Deserto” dovrebbe arrivare fino in Liguria.Concludiamo con una etimologia (delle tante) del nome Levice che vuol dire: sulla vetta. Facile direte voi, dalla cima, vedere l’orizzonte ed avere una visione del futuro. Tanti auguri.

Tommaso Lo Russo

 

Il cinema racconta il diritto alla salute

Anche quest’anno  il Comitato per i diritti umani del Consiglio regionale, in collaborazione con Agiscuola, organizza in diverse sale cinematografiche del Piemonte la rassegna cinematografica Rights on the Movie. Giunta alla quarta edizione, l’iniziativa, dedicata agli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, si focalizza quest’anno sul tema del “diritto alla salute”. La rassegna si apre lunedì 29 ottobre alle 10.30 al cinema Monterosa di via Brandizzo 65, a Torino con il film  “Dallas Buyer club”. “Quello che si sta per concludere è un anno importante – dichiara il presidente del Consiglio regionale e del Comitato Diritti umani, Nino Boeti –  Innanzitutto perché si è celebrato il 70esimo anniversario dalla promulgazione della nostra Costituzione, che all’art. 32 prevede il diritto alla cura come diritto essenziale dell’individuo e garantisce – unica Carta costituzionale a prevedere ciò – cure gratuite agli indigenti. Non solo, quest’anno ricorre anche e il 40esimo della legge 833 istitutiva del servizio sanitario nazionale. Un sistema universale che garantisce a ogni cittadino e a ogni cittadina pari diritti di accesso alle cure, a prescindere dal reddito e dalla condizione sociale. Si tratta di una straordinaria conquista che abbiamo il dovere di difendere, garantendone la sostenibilità economica, affinché anche le future generazioni possano godere di una sanità equa ed amica dei cittadini”.

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Questi i film e gli orari delle proiezioni:

– “Dallas Buyer club” che affronta il tema che affronta il tema   dell’ AIDS, lunedì 29 ottobre alle 10.30 al cinema Monterosa di via Brandizzo 65, a Torino;

– “La teoria del tutto” , che racconta la vita del grande scienziato e cosmologo Stephen Hawking , lunedì 12novembre, alle 10.30 al cinema Massaua di piazza Massaua 9, a Torino;

– “Wonder”, incentrato sulla storia di un bambino nato con una deformazione facciale, diventa uno sguardo allargato su cosa significa essere umani, lunedì 3 dicembre  alle 10.30 al cinema Reposi, via XX settembre 15, a Torino; al Cinema Verdi di Candelo (Bi); Ciema Vittoria di Bra (Cn); Cinema Nuovo Multisala di Borgomanero (No); Cinema Sociale di Omega (Vb) e Cinema Sottoriva di Varallo (Vc).  

 – “Ella & Jhon. The Leisure Seeker” è la storia di una coppia in lotta con i ricordi e la scomparsa della memoria. Lunedì 10 dicembre alle 10.30, al cinema Massaua di piazza Massaua 9, a Torino;

 

PD: Forum, forse si comincia a discutere

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Al Forum del Pd Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell’Unione per la politica estera, ha ricordato come “occorra non già distruggere il vecchio, ma costruire il nuovo”. Veltroni invece ha sottolineato come dopo la sconfitta non si sia ancora aperta alcuna discussione e ha invocato meno riunioni di correnti. Tommaso Nannicini, tra i relatori, in modo autocritico ha affermato: ” abbiamo sbagliato a fare le riforme del lavoro contro il Sindacato e non con il Sindacato “.Altri hanno polemizzato con chi ” non credeva nei corpi intermedi”. Insomma sul banco degli imputati è finalmente finito il renzismo e cioè un leader e una politica che hanno portato il Pd al 18 %.I giornali raccontano che alcuni esponenti del “giglio magico” polemicamente hanno abbandonato la kermesse prima che finissero i lavori della prima giornata, manifestando il loro disappunto. ( Renzi è in Cina, tanta è la considerazione nei confronti del Segretario attuale). E si capisce! Per la prima volta si discutono le cause dei crolli elettorali e delle sconfitte subite dal Pd e lo si fa non dando la colpa agli elettori o ad un difetto di comunicazione, ma chiamando le cose per nome e cognome. Sono le cose che in questi anni molti di noi hanno sempre detto e pensato, venendo però accusati di essere dei conservatori, contrari al nuovo e chi più ne ha più ne metta. È un altra linea, rispetto a quella proposta da Renzi pochi giorni fa alla riunione della sua corrente tenutasi alla Leopolda nel corso della quale ha presentato la contromanovra dei renziani e ha proposta la costituzione dei comitati di resistenza civica, un embrione di qualcosa di esterno e di alternativo al Pd. L’unico rammarico è che ci siano volute una lunga e inarrestabile sequenza di sconfitte prima di avviare una tale riflessione e per capire che il renzismo e le sue politiche ( dalla riforma costituzionale alla riforma della legge elettorale, dal Jobs Act alla delegittimazione della Cgil, dalla politica dei bonus alla riforma della scuola) avrebbe allontanato dal Pd milioni di elettori, mutandone l’identità originaria, quando invece tutto ciò che si stava verificando sotto i nostri occhi era chiaro, anzi chiarissimo.

Wilmer Ronzani

Al via “Scopri gratis l’Italia”

DALLO SCORSO 15 OTTOBRE, FINO AL 30 NOVEMBRE, UNA PREZIOSA OCCASIONE DI VACANZA PER CHIUNQUE E DOVUNQUE, A SOTTOLINEARE RUOLO E FUNZIONE DI AIG, DA BEN 73 ANNI AL SERVIZIO DEL PAESE
Roma, 26 ottobre 2018 – E’ partita con grande entusiasmo (e adesioni) l’iniziativa #ScopriGratislItalia voluta dall’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù-AIG, con l’obiettivo di incentivare la pratica del turismo e destagionalizzare l’offerta.Dal 15 ottobre scorso e fino al 30 novembre 2018, è operativa nelle strutture facenti parte della rete, che mettono a disposizione ben 10.000 pernottamenti a costo zero (prenotazione via mail o telefonicamente, con almeno una settimana di anticipo, attraverso l’help desk della sede nazionale di AIG). Questa significativa campagna, gode del patrocinio di Federturismo, ANCI, UNPLI, Forum Nazionale Giovani, oltre quelli, molto importanti e significativi, del Senato della Repubblica e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: oltre che per il turismo scolastico, giovanile, familiare, sociale, gli alberghi per la gioventù costituiscono, infatti, un’opportunità ideale anche per il cosiddetto “turismo di ritorno”, quello di milionidi nostri connazionali fortemente interessati a tornare, seppur per vacanza ed episodicamente, nel Paese delle origini, per riscoprire le proprie radici e gli elementi portanti e distintivi, alla ricerca di itinerari antropologici, storici, ambientali. Un movimento economico e un introito potenziale per le casse italiane, calcolato in oltre 650 milioni di euro.  “Il viaggiatore di ‘ritorno’- sottolinea il presidente nazionale di AIG, Filippo Capellupo, una vita nel turismo, nelle istituzioni e nel sociale, e tra l’altro presidente delle Pro loco calabresi, territorio dal quale sono emigrate centinaia di migliaia, se non milioni di persone – è indubbiamente quello più sensibile alle origini, alla terra degli avi: dunque, spesso quella dei paesi, dei piccoli borghi e dei luoghi lontani dal turismo di massa. Lavorare e creare occasioni per riportare gli italiani emigrati, pure se solo quelli vacanzieri, può dare grossi e concreti frutti, e nei nostri alberghi il turista di ritorno si può sentire a casa anche se viene dall’altra parte del mondo. Un fattore importante”.  Gli interessati alla campagna, che dovranno comunque essere tesserati AIG o HI-Hostelling International, la federazione internazionale di cui fa parte AIG (tesseramento direttamente alle receptions, o sul sito tesseramento.aighostels.it) avranno la possibilità di prenotare un soggiorno gratuito in un Albergo per la Gioventù, per una notte (con possibilità di estendere il soggiorno a pagamento) corrispondendo il solo rimborso tecnico (massimo euro 2,50) e le tasse di soggiorno là dove richieste. Ogni servizio opzionale (prima colazione, pasti, asciugamani) è a carico dell’ospite, da saldato presso la struttura scelta.  Gli Alberghi per la Gioventù che hanno finora aderito a questa campagna promozionale sono quelli di: Roma, Milano, Napoli, Firenze, Perugia, Torino, Salerno, Cagliari, Genova, Marsala (TP), Tavernelle Val di Pesa (FI), Trieste, Vicenza, Lecce, Potenza, Noto (Sr), Castelfiorentino (Fi), Policoro (Mt), Altomonte (Cs), Rossano Calabro (Cs), Ugento (Le), e altri si stanno via via aggiungendo.  “La nostra- spiega ancora Capellupo – non è tanto un’azione promozionale, ma un’iniziativa che vuole ridare fiato al turismo italiano, alla pratica della mobilità, dell’incontro, della scoperta del territorio come opportunità di crescita culturale ed anche economica per la ‘buona salute’ e la vitalità del nostro Paese”.  Ricorda, invece, il segretario nazionale AIG Carmelo Lentino: “AIG è presente su tutto il territorio italiano con circa 100 tra Ostelli e ‘punti AIG’ e conta su 40.000 soci. Nel 2017, si sono registrate nelle sue strutture oltre 480.000 presenze, il 75% delle quali costituito da giovani viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. E’ poi membro ed unico rappresentante per l’Italia della Federazione Internazionale degli Ostelli per la Gioventù HI – Hostelling International, massimo organismo mondiale competente per la ricettività dei giovani, con status consultivo presso l’Unesco. Confluiscono in Hostelling International, 65 organizzazioni presenti in ogni continente, con oltre 4000 strutture in tutto il mondo, 32 milioni di pernottamenti annuali, e oltre 4 milioni di associati. Insomma, una vera grande rete, una vera grande opportunitàper viaggiare in economia e sicurezza, per conoscere, scoprire, incontrare, aggregare”.  Ecco, allora, ben 10.000 pernottamenti gratuiti, voluti da AIG, un’associazione che ha da sempre, dal lontano 1945, anno della sua Fondazione ad opera di Aldo Franco Pessina, l’organizzazione, la promozione, la pratica del turismo nel proprio dna, a sottolinearne con ciò il carattere di “diritto” e di fondamentale conquista del mondo moderno.

Le imprese sul piede di guerra dicono “Sì alla Tav”

Nel giorno in cui il Consiglio comunale, privato della sindaca Appendino volata a Dubai per promuovere la Città, si accinge a votare l’ordine del giorno No-Tav, si alza la protesta di chi vuole crescita e sviluppo (anche)  attraverso le grandi opere. “La Torino-Lione non è capriccio di pochi, ma un investimento per il futuro di tutti”, sostengono industriali, artigiani, commercianti, aziende edili e tutte le associazioni di impresa schierate per la Tav. Le associazioni di categoria vogliono che la Tav venga realizzata perché “bloccare i lavori della Tav non è accettabile”, e annunciano che i loro presidenti saranno presenti a Palazzo Civico per dire no all’ approvazione del documento grillino. “Gli imprenditori che creano occupazione, vogliono certezza sulle infrastrutture e  non possono più sopportare una politica che va contro lo sviluppo e la crescita” sostengono.

Schianto in tangenziale, muore un 40enne

Un uomo di 40 anni  è morto oggi a Moncalieri, nei pressi di La Loggia  in un incidente stradale sulla tangenziale Sud. Stava viaggiando verso Milano quando improvvisamente ha perso il controllo dell’auto e si è schiantato contro il guard-rail. Inutili i soccorsi. La polizia stradale sta analizzando la dinamica dell’incidente.

Quella malattia senza scampo che riavvicina due fratelli

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

Valla a cercare, lungo tutto l’arco del film, quell’euforia che Valeria Golino – alla sua seconda esperienza come regista, dopo Miele, riuscitissima – promette. Compare (forse) sotto le vesti dell’affetto completo, della comprensione che non ammette limiti, del riavvicinamento che promette (forse) grandi cose e affetti, nella scena finale, s’allarga sullo schermo, improvvisa, gioiosa, finalmente complice, come un fuoco d’artificio, come quello stormo d’uccelli che prende a zigzagare attraverso il cielo di Roma, tanti piccoli frammenti che si compongono in un corpo unico. Euforia è la storia di due fratelli, un intreccio narrativamente robusto e partecipato dell’autrice in vena intimista ma ben lontana con Valia Santella e Francesca Marciano da ogni facile commozione, tre donne che narrano di uomini (le figure femminili sono accennate, tratteggiate per sommi capi, irrisolte per quel che importava di risolverle) e dei loro sentimenti, dolorosi e sbrindellati, una storia che potrebbe correre il rischio di essere fragile o addirittura scontata nel proprio svolgimento, con il pericolo del già visto, se sempre non vigilassero certe soluzioni e certe verità a frenare e a correggere il discorso della malattia, se la macchina da presa non andasse a cercare certe pieghe inaspettate. La storia di Matteo, innamorato della vita e di tutte le cose – materiali: il denaro, le comode amicizie, gli affari in campo religioso, nella città sporcata di oggi, e gli intrallazzi, la casa con il grande terrazzo, i locali trasgressivi e le tirate di coca – che la vita gli può dare, omosessuale abituato a prendersi il ragazzo che vuole, un compagno accanto che lo adora ma che lui non si sogna nemmeno di andarci a letto. La storia di Ettore, certo non realizzato, insegnante di scienze in una scuola media, da poco tempo s’è separato dalla moglie, qualche attimo di gioia nei giochi con il figlio, dolente, avvizzito, fuori ormai dalla vita, un cancro nel cervello, inoperabile, che Matteo alla notizia gli camuffa da ciste, l’asportazione e sei di nuovo come prima, il professore amico mio mi ha detto il professore mi ha rassicurato, le parole che cominciano a ingarbugliarsi, i ricoveri, le pasticche sempre a portata di mano, una scivolata nel passato con una strisciata di polvere bianca a dirci che forse la perfezione sta da un’altra parte e che i fratelli qualche punto in comune ce l’hanno. Matteo, intraprendendo la sua attività di angelo custode, tenta di mettere il fratello al coperto da ogni più completa conoscenza, lo ospita in casa, gli presta quell’autista e quella carta di credito cui certo non è abituato, lo protegge, gli fa respirare momenti di libertà, la gita al mare con la donna che potrebbe essere la nuova compagna, gli sfoglia illustrati cataloghi di Lourdes per poi scarrozzarlo tra le montagne della Bosnia in qualche pellegrinaggio di ragazzi ispirati, se ne serve quando lo fa sloggiare dalla loro camera perché ha appena trovato una momentanea anima gemella: e i due fratelli si seguono da vicino, si guardano e si conoscono, scoprono qualcosa l’uno dell’altro, scoppiano in quelle verità che vengono a galla in urla e in parole che feriscono e che il giorno dopo non vorresti aver detto. Golino nel suo Euforia – benissimo accolto lo scorso maggio a Cannes nel cartellone di “Un certain regard” – sa calibrare certi momenti del ritrovarsi, certi silenzi e quelle sospensioni che ingigantiscono il racconto, fruga negli sguardi e nei ricordi, nelle cose mai dette, crea con convinzione un mondo altro che accorre in aiuto del presente. Ha a che fare con la malattia e con la morte che non tarderà ad arrivare, come in Miele ci parlava di suicidio assistito, ma sa alleggerire il non facile percorso con un sorriso rubato, con una nota allegra che rovescia il resto della scena, con la vita sopra le righe di Matteo. Che è un Riccardo Scamarcio capace di sostenere il peso maggiore della storia, di convincere per quella faccia da schiaffi che chiunque rifiuterebbe, per il suo sapersi mettere con precisione negli ingranaggi dell’illecito, per guardare il quotidiano dall’alto e farlo suo, completamente. Valerio Mastandrea è Ettore e gioca sapientemente al ribasso, va per sottrazioni, asciuga il proprio personaggio, lo sussurra, abita le retrovie: e in questo apparente nascondersi si dimostra ancora una volta l’eccellente attore che conosciamo, nella umanità dei silenzi e degli sguardi, del perdente.

 

 

Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea in alcuni momenti di Euforia; Valeria Golino poche sere fa alla presentazione del film nella sala gremita dell’Ambrosio.

 

Salvini: “La Francia rimborsi i passeggeri italiani per il ritardo de l treno”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini polemizza nuovamente con la Francia: “A Modane, la gendarmeria ha fermato un treno regionale diretto in Italia per far salire un immigrato del Mali. Pretendeva di lasciarlo in carrozza senza titolo di viaggio ma il personale di Trenitalia ha informato la polizia italiana. Dopo insistenze l’immigrato ha pagato il biglietto. Risultato: 47 minuti di ritardo. Parigi dovrebbe rimborsare i viaggiatori”.