Lectio Magistralis in Alta Langa

Sabato 27 ottobre, per il VI° Capitolo del Sovrano Ordine dei Cavalieri delle Langhe, nel magnifico Palazzo degli Scarampi a Levice – minuscolo paese dell’Alta Langa – c’era fermento

Il filo conduttore era la nomina di tre, nuovi insigniti dell’onorificenza di “Cavaliere delle Langhe Ad Honorem”, proposti dall’Ordine. Il primo, il più “anziano”, nativo di Levice, Pierino Francone ha raggiunto, in splendida forma, l’età di 92 anni, il secondo, il Presidente della Fondazione CRT, Giovanni Quaglia e terzo il Presidente della Fondazione CRC, Giandomenico Genta. I due presidenti, hanno espresso, in una Sala gremita di pubblico, la loro visione del futuro delle rispettive Fondazioni per i prossimi anni. Specificando – se ce ne fosse ancora bisogno – che i due Enti procederanno, di concerto, per lo sviluppo del Territorio, coniugando, in un perfetto principio olistico, dal piccolo al grande e viceversa. Aree marginali e periferiche che lo sono solo per dimensioni di popolazione, ma non perché abbiano una cultura di rango inferiore. Aree marginali, come le Valli Bormida e Uzzone, ma anche le Valli Belbo che rappresentano un territorio meraviglioso con potenzialità ancora tutte da scoprire, di cui la Nocciola e lo Spumante Alta Langa, sono alcune delle peculiarità che possono fungere da traino per trascinare tutto il resto e incentivare il ritorno dei giovani con nuova linfa vitale. I due Presidenti hanno svolto una Lectio Magistralis dal titolo: “L’Alta Langa e le terre marginali” spiegando dove stiano andando le Fondazioni Bancarie e quali siano le linee di intervento sulle quali le Fondazioni CRT e CRC punteranno nei prossimi anni e quali caratteristiche dovranno avere i progetti per aspirare al sostegno delle Fondazioni stesse. Iniziando la Lectio, ha cominciato, in ordine alfabetico il presidente Giandomenico Genta che ha richiamato le celebrazioni del venticinquennale della Fondazione CRC ” Abbiamo festeggiato il passato parlando di futuro. Siamo e saremo a fianco di istituzioni pubbliche e private del territorio attraverso una gestione attiva e attenta del patrimonio. In un quarto di secolo abbiamo erogato nel Cuneese risorse ingenti contribuendo alla realizzazione non solo di grandi iniziative, ma anche di quelle più piccole che hanno bisogno di sostegno per sopravvivere.

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Fondamentale è la parola “insieme “, cara anche al presidente Quaglia perché da soli facciamo ben poco”. Ha poi ricordato, a testimonianza, di quanto espresso in merito alla valorizzazione del “piccolo” che sul palco delle celebrazioni furono fatti salire i sindaci di due piccoli comuni del Cuneese, Briga Alta e Torresina – ha aggiunto il presidente Genta – “Sono espressione di grande ricchezza per l’Italia, non dobbiamo dimenticarci di chi è piccolo e distante”.  Continuando sulla stessa scia, il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e presidente dell’Associazione delle 12 Fondazioni bancarie del Piemonte, ha nuovamente insistito sulle aree marginali, che lo sono per grandezza territoriale, ma non culturale. Ribadendo che progettare insieme deve essere l’imperativo che ci salverà tutti. Per contro, se affonderemo lo faremo tutti e non solo qualcuno. Il pensiero di Giovanni Quaglia è espresso, in modo più articolato, anche nel suo nuovo libro che ha presentato venerdì 26 ottobre a Palazzo Taffini, a Savigliano, dal titolo “La forza della società. Comunità intermedie e organizzazione politica” (ed. Aragno) di cui è coautore assieme al professor Michele Rosboch. Una riflessione sulla crisi dei corpi intermedi e sull’attività delle Fondazioni, quali nuove articolazioni del tessuto sociale, promotrici della crescita del territorio, capaci di promuovere investimenti sociali sempre più orientati all’inclusione per un nuovo welfare di comunità. È stato detto, valorizzare le risorse di tutto il Territorio, dal piccolo al grande, dialogando non solo con Fondazione CRC, ma bisogna dare atto che le due fondazioni bancarie torinesi, Fondazione Crt e Compagnia di Sanpaolo, sono interessate anche a “intraprendere una strada con gli enti locali per rilevare il marchio d Salone del Libro di Torino per assicurarlo alla Città”. Come è stato annunciato dal presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia, durante la presentazione del progetto per le scuole Diderot. Oltre alla Lectio Magistralis, al Palazzo Scarampi, ristrutturato in modo egregio con il contributo della Fondazione CRC, anche la presentazione di progetti come “Bimbi Liberi” che vuole trovare una soluzione ragionata, ragionevole e ludica per i bimbi quando finiscono le scuole. È stato presentato anche il tour della mostra fotografica realizzata dall’Associazione “Me Langa” che dopo Levice si sposterà, con l’aggiunta di altre opere, a Alba, Torino e Milano, senza dimenticare il Cammino del Deserto ( sentiero che parte dalla località “Deserto” dovrebbe arrivare fino in Liguria.Concludiamo con una etimologia (delle tante) del nome Levice che vuol dire: sulla vetta. Facile direte voi, dalla cima, vedere l’orizzonte ed avere una visione del futuro. Tanti auguri.

Tommaso Lo Russo

 

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