Ottobre 2018- Pagina 3

Degrado e sporcizia in via Aosta: “problema sociale ma anche di igiene”

Ci scrive Patrizia Alessi, consigliere di Fratelli d’Italia della Circoscrizione 7 
“Da anni la Città non interviene su una situazione inaccettabile in via Aosta, la presenza di un senzatetto che bivacca sui marciapiedi. È sicuramente un problema sociale, ma per i residenti è anche un problema igienico sanitario che la Città non può continuare a non vedere o meglio  a non agire. Oggi ripresento l’ennesima interpellanza in Circoscrizione 7 e alla Città. Da ieri gli hanno anche portato una tenda, non si riesce neppure più passare dal marciapiede. Poi qualcuno ha chiamato il 118 e lo hanno portato via, poi sono arrivati vigili e Amiat che ha pulito. Questo avviene spesso e dopo due giorni torna come prima….speriamo che questa volta sia l’ultima!”

FORZA ITALIA GIOVANI: ” La maggior parte dei giovani dicono SI alla TAV”.

VARALDO (FI): “Dire NO significa costruire un muro che impedisce ai nostri territori e a noi giovani di guardare al futuro
“Proprio nel giorno in cui il Consiglio Comunale di Torino vota un Ordine del Giorno che richiede la sospensione dei lavori della nuova Linea Torino-Lione come movimento giovanile vogliamo dare un forte segnale: caro Governo e Sindaco Appendino state commettendo un grave errore perché gran parte dei giovani dicono SI alla TAV – esordisce TommasoVaraldo, coordinatore del movimento giovanile di Forza Italia a Torino – le teorie deliranti sulla visione del Paese da parte del M5S e dei loro sostenitori che negli anni ci hanno abituato a vedere a ferro e fuoco la Val Susa si combattono con l’informazione e con il progresso”. “Cominciamo con il dire che non fare la TAV costerebbe all’Italia più di 4 miliardi anziché i 2,9 previsti per avere un’opera nuova, aggiornata e competitiva – conclude Varaldo- dire NO TAV, per altro senza aver prima fatto l’attenta analisi dei costi-benefici che i M5S aveva promesso, significa dire NO ad un’Italia moderna, aperta, efficiente, competitiva, che punti sul turismo, sull’export, sulle infrastrutture, sul commercio, sui trasporti. Significa costruire un muro che impedisce ai nostri territori e a noi giovani di guardare al futuro. I cittadini che hanno a cuore il presente e il futuro del Paese, i lavoratori, il mondo dell’impresa e del commercio hanno il dovere di farsi sentire prima che i danni siano irreparabili: la TAV deve procedere senza indugi e con rapidità.”

AL KOELLIKER DI TORINO LA TAC DEL FUTURO

Lo strumento diagnostico all’avanguardia è il primo in Piemonte. E si aprono nuove frontiere anche per lo studio dei pazienti ad alto rischio oncologico

Meno radiazioni e maggiore efficacia diagnostica. All’Ospedale Koelliker di Torino è operativa dal mese di ottobre una TAC dotata della innovativa tecnologia IMR (Interative Model Reconstruction), che offre grandi vantaggi sia ai clinici sia ai pazienti. Gli esami effettuati con la nuova TAC, prenotabili anche con il SSN, garantiscono grandi vantaggi a tutti i pazienti che devono sottoporsi a frequenti controlli ma anche ai pazienti pediatrici e a quelli ad alto rischio oncologico. La tecnologia IMR infatti è un innovativo applicativo software e hardware che permette un’ottima risoluzione del dettaglio anatomico e una significativa riduzione della dose di radiazione al paziente (dal 40% all’80%). Grazie alla risoluzione ottimale dell’immagine raccolta, è possibile inoltre ridurre fino al 50% il quantitativo di liquido di contrasto necessario all’esame, che può essere iniettato al paziente in soluzioni meno concentrate. “L’applicativo IMR – spiega il Dott.ssa Mara Falco, Specialista in Radiologia dell’Ospedale Koelliker – nasce per eliminare quello che in gergo viene chiamato “rumore di fondo”, ovvero un colore grigio che disturba la risoluzione dell’immagine rendendo difficoltoso il lavoro di lettura del medico radiologo. Sviluppata la tecnologia, i ricercatori si sono accorti che il nuovo sistema restituiva immagini “iper-esposte”, simili a quelle ottenute con una dose più elevata di radiazioni e conseguentemente queste ultime potevano essere ridotte. Questa nuova tecnologia aiuterà l’ospedale a migliorare la propria efficienza e rappresenterà una grande opportunità per i nostri pazienti”. Grazie alla riduzione di radiazioni ionizzanti e ad un utilizzo quasi dimezzato del mezzo di contrasto, la nuova TAC consente un allargamento del range di pazienti che potranno accedere a uno strumento diagnostico estremamente efficace: i pazienti a rischio oncologico che devono sottoporsi a frequenti follow up, i forti fumatori, i pazienti neurologici e quelli a rischio cardio-vascolare o con patologie renali, nonché i pazienti pediatrici. “Per quanto concerne i fumatori – evidenzia la Dott.ssa Falco –  in Italia, stando ai dati dell’OMS, il fumo causa 70 mila decessi all’anno e si registrano 41.500 nuovi casi di tumore da fumo. Lo studio dei pazienti ad alto rischio oncologico consente di individuare lesioni anche di piccole dimensioni permettendo quindi diagnosi precoci e conducendo ad una maggiore efficienza terapeutica. Al Koelliker eseguiamo quasi 100.000 esami diagnostici all’anno e grazie al nuovo strumento riteniamo di poter offrire un servizio diagnostico sempre più completo ed efficace”. “L’arrivo della nuova tecnologia IMR – dichiara l’AD Dott. Alberto Ansaldi –  rientra in un più ampio piano di investimenti dell’Ospedale Koelliker (circa 5 milioni di Euro nell’ultimo triennio) orientati a mantenere standard di eccellenza che confermano Koelliker punto di riferimento in Piemonte per la diagnostica e la cura”.

Sequestra in casa la propria compagna. Arrestato

Ha sequestrato in casa la propria compagna, una prostituta, che aveva iniziato una nuova relazione con un altro protettore. Il sequestratore è un  albanese di 36 anni ed è stato arrestato dalla polizia, a Torino, accusato di sequestro di persona, lesioni personali, minacce gravi e sfruttamento della prostituzione. Ora è agli arresti domiciliari. Le forze dell’ordine sono state chiamate dalla vittima, una ragazza 23enne albanese, che è riuscita a scappare. Agli agenti del commissariato Barriera Milano, la giovane ha detto di aver lasciato il suo protettore e di aver iniziato a dividere i guadagni con un altro uomo.

Maltempo, una tregua poi di nuovo pioggia

Acqua alta in molti fiumi e torrenti piemontesi, anche sul lungofiume dei Murazzi di Torino , in parte allagato dal Po. Le piogge dei giorni scorsi hanno provocato  centinaia di interventi dei vigili del fuoco, a causa di allagamenti e alberi abbattuti in tutta la città metropolitana, con alcuni feriti per la caduta di rami e cedimenti di parti dei tetti. Nell’Alessandrino alcune zone sono rimaste senza energia elettrica per il crollo di  pali della luce, mentre una tromba d’aria si è abbattuta nell’Ossola, con tetti scoperchiati, grondaie e cornicioni pericolanti. Oggi è prevista una pausa, ma da domani sono probabili nuove precipitazioni. (foto archivio il Torinese)

Sassari – Fiat Torino, una sconfitta non gradevole

Il primo pensiero vola verso Larry Brown: speriamo rientri presto per poter dare una scossa ad una squadra in evidente crisi di identità. Costruita per correre, dinamica e pronta a bruciare il parquet con le proprie accelerazioni, in questo momento sembra un pochino imbrigliata tra le pieghe di un continuo rimescolamento di carte. La squadra, nonostante tutto non è per nulla debole, anzi, ma sicuramente mancano le energie derivate dalla forza che il coach Brown saprà sicuramente rigenerare anche con la sola sua presenza. Difficile al momento parlare dei singoli, che a turno si esibiscono in giocate da campioni e, a volte, in imbarazzanti uno contro tutti per risolvere una situazione che si è protratta, per paura di giocare in fretta la palla, per troppo tempo. Non si capisce dove sia il limite o il pregio. Le scelte possono sempre essere due: esaltare i pregi o limitare i difetti. Diciamo che gli entusiasti e gli ottimisti volano sul primo dei due, i pragmatici non sicuri viaggiano sul secondo. La FIAT Torino di quest’anno ha un roster USA “molto ottimo” per il budget possibile per questa stagione, ma sicuramente nel DNA di questi giocatori c’è corsa, atletismo e spettacolo più che la ricerca affannata dello schema. Saperlo o osservarlo non è difficile. Ma, nonostante tutto la squadra non cede mai facilmente. E anche questa volta è stato così. Sicuramente la pattuglia “Italiana” non riesce a dare un apporto sufficiente quando in campo non ci sono i protagonisti, anche se la voglia c’è tutta ma non sempre è proporzionata al bisogno. A volte si gioca in attacco, ma esistono dei “buchi neri” in difesa che costringono tutti a correre di più e fatalmente uno degli avversari resta libero.Ma non è importante: siamo solo all’inizio del campionato. Trento, finalista degli ultimi due campionati è ferma a 0 vittorie e 4 sconfitte; la “splendida” Brescia è a 1 vittoria e 3 sconfitte, e la “formidabile” Bologna ha i punti della FIAT Torino: quindi, visti anche i risultati delle altre “presunte” grandi, direi che Torino è addirittura oltre… . Ma si sa, l’erba del vicino non solo è più verde, ma sembra anche più alta. Il futuro è ancora molto lungo e mercoledì sera arriverà al Palavela un “Malaga” tutto da gustare… . Ex squadra Eurolega con voglia di riscatto in Eurocup, si presenterà per vincere con tutte le sue forze. La FIAT ha delle possibilità ovviamente, ma non sarà facile contro quella che sembra essere una delle favorite del torneo. Correre e difendere: uno stile molto spettacolare che ha nel suo pregio la velocità e nel suo limite la possibilità di fare errori. Si può scegliere, nel basket, se vincere segnando un punto in più degli avversari o facendo loro segnare un canestro di meno: sono mentalità, ma la mentalità si costruisce con la volontà e con l’entusiasmo, e questa squadra ne ha bisogno. La fortuna non si è ancora accorta in questa stagione delle sorti dell’Auxilium, e sarebbe bene che, a svegliarla, ci fossero i tifosi che più di ogni altra persona gioiscono nel veder vincere i colori gialloblù. Ma il basket non è sport di fortuna, e, se lo è, è limitata a pochi rari momenti. Non si vince per un solo episodio, ma si può perdere per la mancanza di stimoli.La FIAT Torino ha appena acceso i motori, è un cantiere aperto e, comunque, naviga in buone condizioni nonostante quattro trasferte “indecenti”: sono circa 15 giorni che la squadra si allena a sprazzi e che gestisce allenamenti nei quattro angoli d’Europa e Italia. Da Kazan a Reggio Emilia, da Reggio Emilia a Vilnius, da Vilnius a Sassari e tutto questo tra voli aerei, trasferte in pullman e attese lunghe in aeroporti. E’ vero che i ragazzi sono giovani, ma insomma, avere il tempo per allenarsi sarà già un successo. E con “the human legend” Larry Brown, tutto sarà più facile… e sabato è in arrivo un’altra squadra “materasso”: l’Armani Milano. Diciamo così: il calendario non ci ha proprio steso un letto di rose per iniziare, ma le “vaccinazioni” servono proprio per reagire contro le intemperie. E la FIAT Torino c’è. Go AUX!

Paolo Michieletto

 

Il destino del Medio Oriente al Centro “Peirone”

Il 12 novembre a Torino si parla di pace, di guerra e di coloro che fuggono dalle guerre in Medio Oriente. Il Centro studi Federico Peirone, che da vent’anni si occupa di studi e ricerche sull’Islam per la diocesi di Torino, ha infatti organizzato il convegno “La fine del Medio Oriente e il destino delle  minoranze” al quale partecipano personalità di primo piano, a partire dal Cardinale Patriarca di Baghdad, mons Sako, e poi i direttori di due dei più importanti quotidiani della regione, Michel Touma dell’Orient –Le jour di Beirut, e Samir Barhoum del Jordan Times di Amman. Con loro Lucio Caracciolo direttore di Limes e Michele Pedulla , l’assistente dell’inviato speciale Onu per la Siria Staffan De Mistura. Alla sera, alle 21,  a Palazzo Barolo, una cena d’onore con il Cardinale Sako raccoglierà fondi per i cristiani irakeni. Mentre i riflettori si sono un po’ spenti sulle guerre grandi e piccole “ che non finiscono mai “ in Medio Oriente, l’importante convegno internazionale organizzato dal  Centro Peirone vuole fare il punto su quelle tragedie ancora in corso. Dalla Siria allo Yemen, dalla terra Santa  all’ Iraq,  i conflitti hanno cambiato e ancora cambieranno il volto di questa regione, che ha visto e vede  infinite sofferenze,  grandi migrazioni , spietate guerre civili. Una terra senza pace , appunto, in cui i conflitti fra sciiti e sunniti sono alimentati  dalla lotta per l’egemonia di grandi e medie potenze: in prima fila Russia, Usa , Turchia, Iran , Arabia Saudita. E nel caos torbido emergono, a ondate , movimenti dell’islam radicale che sfruttano  frustrazioni , risentimenti, ingiustizie palesi e corruzione di regimi autoritari o dispotici. I morti si contano a centinaia di migliaia, gli sfollati a milioni. Una tragedia alle porte dell’Europa che non è finita, anche se la pax di Putin ( simile alla pax romana della storia) sembra imporsi in Siria, con il consenso di una parte non piccola della popolazione, orientata a scegliere  il male minore.

***

Convegno “La fine del Medio Oriente e il destino delle minoranze”, 12 novembre, ore 17,30 , Facoltà teologica via XX settembre 83 Torino. Alle 21 cena d’onore per beneficienza a Palazzo Barolo, via delle Orfane 7, prenotare sul sitoinfo@centro-peirone.it  o telefonare al numero

011 5612261

La minoranza no-tav in Comune diventa maggioranza nella società

/

Torino, 29 ottobre

A scanso di equivoci la sindaca Chiara Appendino l’aveva detto, appena prima di partire per Dubai, a promuovere la Città negli Emirati: “Siamo sempre stati contrari alla Tav, la posizione è già nota da tempo. Ora la decisione spetta al governo e spero si arrivi in fretta ad una conclusione”. Oggi, in consiglio comunale (dove una folta delegazione di imprenditori e sindacati pro-Tav si è recata per manifestare il dissenso da tale posizione) e a margine del dibattito in Sala Rossa si sono scatenate le reazioni degli esponenti politici e delle associazioni di categoria a favore della Torino -Lione. Ecco alcuni commenti.

Altri servizi e aggiornamenti dedicati alla questione Tav e la posizione di M5S

 su www.iltorinese.it

***

ALBERTO MORANO LISTA CIVICAE’ la prima volta in tanti anni che tutte le organizzazioni imprenditoriali e produttive della Città fanno sentire forte e chiara la loro voce. Finalmente la Città si è accorta del vuoto assoluto, della mancanza di visione e strategia di una maggioranza e di una giunta che oggi vogliono, con arroganza, sacrificare, sull’altare di una presunta ideologia, il futuro ed il destino di una Città e di una Regione. Il secondo profilo che vorrei sottolineare è l’assenza, oggi, come peraltro altre volte, del Sindaco. Assenza che risulta ancor di più di fronte alla presenza della Città e segnala plasticamente la distanza e la frattura fra la Torino che lavora e produce ed il governo 5 Stelle. Rappresentanti della maggioranza 5 Stelle hanno provato ad obiettare, da un lato che vi era la concomitanza con il Forum di Finanza Islamica (decisivo, e faccio fatica a non sorridere, per i destini di Torino) e dall’altro che la Sindaca è notoriamente No Tav. E che Torino sia affidata a persone con l’esperienza di un bambino di 5 anni, senza alcuna capacità di gestione dei problemi emerge chiaramente da quanto è stato fatto dalla Giunta in questi due anni e trova conferma nella lettura dei curricula vitae di chi ci amministra. Mi limito a due: il Sindaco e l’Assessore di punta, il presunto trait de union con il mondo imprenditoriale. L’esperienza più significativa del Sindaco nel mondo del lavoro è stata lo stage alla Juventus a cui ha unito 5 anni di Consiglio Comunale nel corso dei quali, pur rivestendo la carica di Vice Presidente della Commissione Bilancio, non si è accorta dello stato comatoso dei conti di Torino. Ancor più debole è il curriculum dell’”Avvocato Assessore al Commercio” che gli anglosassoni definirebbero benevolmente “not notable“, e che vanta forse solo qualche esperienza come organizzatore di eventi e serate in una discoteca poi fallita. Queste sono le persone che oggi rappresentano Torino al Forum di Finanza Islamica che si tiene a Dubai e che dovrebbero convincere investitori arabi ad investire su Torino, ma che certamente si dimenticheranno di dire loro che arrivare a Torino non è così facile stante la carenza di collegamenti e domani sarà anche più difficile e che, forse, dovranno dotarsi di biciclette per spostarsi da una parte all’altra di una città che i 5 Stelle sognano senza autovetture”.

***

OSVALDO NAPOLI FORZA ITALIA “L’ordine del giorno presentato  dal M5s fa di Torino la capitale “No Tav” e riprende nella sua interezza la lettera aperta, inviata lo scorso 5 settembre, dal Movimento “No Tav” al premier Giuseppe Conte e al ministro Toninelli.  Il trionfo della cultura del “No” è ormai inesorabilmente completo. Se al caos delle Olimpiadi aggiungiamo adesso anche la vittoria della linea “No Tav” possiamo drammaticamente confermare che l’Appendino e la sua maggioranza, con la loro ottusa opposizione alle grandi opere e alle infrastrutture, si confermano, anche in Piemonte, i peggiori nemici dell’Italia e delle sue prospettive, presenti e future, di crescita. “Errare è umano perseverare è diabolico”. Se il mondo industriale, commerciale e produttivo di Torino, usano parole pesanti nei confronti della maggioranza consiliare torinese e del futuro del Piemonte, siamo arrivati alla frutta se non al digestivo anche nei rapporti istituzionali. La Tav è opera fondamentale perché, senza, il Piemonte e l’Italia rischiano di rimanere isolati e relegati ai margini di qualsiasi disegno di crescita logistica e di sviluppo. È facile intuire come un approccio così sfacciatamente ideologico ai problemi di Torino sia un forte campanello d’allarme per tutte le categorie produttive e le associazioni di impresa. Forza Italia farà un’azione sempre più capillare nella società civile e tra le forze produttive per sbarrare la via del declino imboccata con allegro disinteresse dai Cinquestelle”

***

DAVIDE GARIGLIO PARTITO DEMOCRATICO “Folle autolesionismo. Solo così si può definire la scelta della maggioranza che sostiene Chiara Appendino in Consiglio comunale di pronunciarsi contro la realizzazione del collegamento ferroviario Torino-Lione. Le nostre imprese non investiranno più nella nostra Regione. C i impoveriremo e diventeremo sempre più marginali. Non é vero che il blocco della TAV porterebbe più soldi per il trasporto pendolari. Le somme da restituire all’Unione europea, i danni da pagare alla Francia e la messa in sicurezza delle opere costerebbero quanto la stessa realizzazione dell’opera. Se  vincessero i NO TAV, non avremmo l’opera e spenderemmo lo stesso il denaro: un capolavoro di autolesionismo”. “Gli unici a guadagnarci sarebbero i tedeschi perché il collegamento europeo est-ovest passerebbe a nord delle Alpi e avvantaggerebbe ulteriormente il nord Europa. Come Partito Democratico ci batteremo con forza a fianco del fronte SI TAV che oggi, per la prima volta, é sceso in piazza per opporsi a questa scelta di chi governa la nostra Città”.

***

FABRIZIO RICCA LEGA NORD  “ La Lega continua a essere favorevole al Tav: il Piemonte non può essere tagliato fuori dai corridoi commerciali. Il documento presentato oggi è una fuga in avanti del Movimento 5 Stelle che non ci saremmo aspettati. Si tratta di una posizione puramente ideologica, il Governo del cambiamento andrà avanti anche senza queste sceneggiate. C’è una maggioranza di cittadini silenziosa a favore dell’opera e i voti ottenuti alle ultime elezioni comunali dal M5S non erano legati al Tav.”

***

SILVIO MAGLIANO MODERATI “Sgomento e preoccupazione per la tenuta democratica e per il futuro della nostra città. Questo il mio stato d’animo a pochi minuti dall’essere stato espulso dalla Sala Rossa per la sola intenzione di esprimere il mio assoluto, motivato e documentato sostegno alla TAV. Oggi è andato in scena un gravissimo attentato alla libertà di espressione, mia e degli altri colleghi di Minoranza. È così che muore la democrazia. Queste modalità di conduzione dell’Aula ricordano in maniera inquietante fasi storiche drammatiche del passato della nostra nazione, che speravamo di esserci per sempre lasciate alle spalle e che la storia stessa ha condannato senza appello. Sul merito: ribadisco ancora una volta che la TAV è fondamentale per il futuro di Torino. Oggi questo stesso futuro è stato messo a repentaglio dalla cecità ideologica di una Maggioranza che dovrà prendersi le proprie responsabilità nei confronti di tutti. Le reti infrastrutturali che legano Kiev al Portogallo sono parte integrante e irrinunciabile del sistema di connessione dei trasporti, e non solo, dell’Europa. La domanda è chiara e la risposta è semplice: vogliamo che Torino sia inclusa in queste reti? Io rispondo sì, i Cinque Stelle no”.

***

COMMERCIALISTI E NOTAI: SENZA TAV RISCHI PER SVILUPPO DEL TERRITORIO “Gli Ordini professionali dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, degli Avvocati e dei Notai della provincia di Torino, senza alcuna velleità politica, ma con l’unico scopo di evitare un ulteriore danno al territorio, già funestato da una crisi economica senza precedenti, ritengono che ogni rivalutazione dei lavori relativi alla Nuova Linea Torino – Lione contenga in sé il rischio di relegare Torino e il Piemonte ad un isolamento con conseguenti ripercussioni sull’economia e sullo sviluppo anche culturale del territorio. Pur non avendo le competenze tecniche necessarie per le valutazioni di impatto ambientale, la positiva esperienza dell’alta velocità Torino – Milano – Roma – Napoli e gli studi posti in essere dagli organi all’uopo preposti, portano a ritenere che la mancata apertura di un moderno canale ferroviario di collegamento con l’Europa limiterebbe ulteriormente le aziende e le persone del territorio, in un mondo ed in un mercato che vedono una sempre più accentuata necessità di interazioni e scambi. Gli Ordini scriventi vorrebbero veder superate le diversità culturali e politiche affinchè le “grandi opere” vengano considerate sfide da affrontare e non ostacoli da evitare e ciò al fine di tutelare il territorio aprendolo al futuro.Gli Ordini professionali, da sempre coesi con le istituzioni, sono convinti che occorra ponderare con grande attenzione le scelte sul tema, onde evitare di farsi guidare da astratte prese di posizioni politiche distanti anni luce dalle necessità di Torino e del Piemonte tutto”.

 

Una Mole di dettagli

Non è la corazza di un guerriero e neppure quella di un alligatore. Si tratta di un dettaglio della copertura della Mole Antonelliana, in una originale foto di Vincenzo Maiorano.

Il Punto sui Mercati Azionari

Credo sia arrivato il momento di provare a riflettere su dove siano arrivati i principali mercati azionari internazionali e quello italiano, anche a fronte degli ultimi movimenti dei prezzi e degli scenari politici.

Partiamo da un grafico.

Quello dell’indice che racchiude in se l’andamento di tutte le Borse del mondo.

L’indice MSCI World.

Come si evince dopo anni di ampi rialzi, pare che ora ci siano i primi segnali di scricchiolamento o inversione del trend rialzista primario che parte da inizio 2009. Si può vedere come la base che lo ha sempre supportato (linee blu) sia stata rotta durante l’ultimo mese.

 

Inoltre, per chi mastica un po’ di analisi tecnica, si è presentata una figura di doppio massimo, accompagnato anche da un “divergenza” sull’ultimo massimo dell’indicatore (RSI a 14 periodi). Il secondo massimo sui prezzi si è realizzato in concomitanza di un massimo più basso da parte dell’indicatore; tipico segnale di indebolimento del trend in essere! Tuttavia non si può escludere un leggero recupero nel breve periodo, che però potrebbe rappresentare non una ripartenza del trend rialzista di lungo periodo, ma solo un rimbalzo all’interno di un nuovo trend ribassista che potrebbe essere in fase di formazione (nella peggiore delle ipotesi); o una correzione più ampia del trend rialzista secondo una ipotesi meno pessimista. In ogni caso, in ottica di medio periodo, la discesa non parrebbe essere terminata, spingendoci ad assumere posizioni prudenti sul comparto azionario internazionale. L’indice, dagli attuali 1537, potrebbe scivolare prima verso le 1350 ed in seguito (qualora fosse violato anche questo livello) in direzione delle 1200.

 

Passiamo ora ad analizzare alcuni dei principali indici Europei.

Per capire se l’analisi di cui sopra trova conferme o smentite.

 

Iniziamo dall’indice Dax che rappresenta l’andamento della Borsa Tedesca.

 

 

Anche qui vediamo che il trend rialzista è stato “segnato” (rottura della linea blu sottile).

Anche qui si sta completando una figura di Testa e Spalle ribassista.

Anche qui, al di là di un possibile rimbalzo dei prezzi nel breve periodo (verso le 11700/900), appare probabile una continuazione della discesa nel medio periodo verso la fascia di prezzo 9000/8000. Prezzi attuali 11200

 

Passiamo ora all’Indice EuroStoxx 50.

 

Purtroppo né durante il 2015 né durante il 2017 l’indice è riuscito a spingersi sopra la linea rossa spessa che rappresenta la congiunzione dei massimi del 2000 e del 2007. Evento che avrebbe fornito un ulteriore deciso segnale di forza, permettendo la continuazione del trend rialzista partito dai minimi del 2011/2012. Viceversa i corsi si sono spinti sotto la linea blu sottile fornendo, anche su questo indice, un nuovo segnale di debolezza. Obiettivo del movimento (sempre al di là di possibili recuperi di breve periodo), sono prima l’area 2650/2550 ed in seguito l’area 2000 (prezzi attuali 3134 e possibili recuperi di breve periodo verso le 3300/400).

 

Terminiamo l’analisi degli indici internazionali con un grafico della Borsa Statunitense, l’indice S&P500.

Su questo grafico mi limito a dire che si commenta da solo.

 

L’ultima analisi la facciamo sul mercato azionario italiano attraverso l’indice FTSEMib

Tra i mercati analizzati, per assurdo, è ancora quello che non ha dato un vero e proprio segnale di debolezza di medio periodo. Ma non facciamoci ingannare, è anche quello che è salito meno negli anni passati, oltre alle decise perdite delle ultime settimane, dopo il buon recupero messo a segno tra metà 2016 e l’inizio del 2018.

 

L’indice pare intrappolato all’interno di un ampio movimento laterale compreso tra le due linee Blu di area 24000 e 18400, livello testato proprio venerdì 26 ottobre!

Il test e per ora la tenuta delle 18400 rafforza la possibilità di un nuovo recupero nel breve periodo. Recupero che potrebbe anche spingersi verso l’area 20000.

Viceversa nuove discese sotto le 18400 potrebbero aprire la strada ad ulteriori indebolimenti prima verso le 16000/15000 ed in seguito in direzione dei minimi del 2009 e del 2012 a 12300, vanificando tutto il rialzo espresso da tale data a maggio 2018.

***

Conclusioni:

1) non possiamo non considerare gli ampi recuperi messi a segno dai principali mercati internazionali negli ultimi anni. Evento che, di per se stesso, potrebbe avere come conseguenza una correzione del tutto fisiologica degli stessi.

2) il mercato statunitense ha amplificato tali recuperi, portandosi in una condizione di possibile eccesso.

3) le turbolenze politiche, sotto gli occhi di tutti, nell’area Euro.

4) importanti fattori di incertezza che si avranno nel 2019: fine del QE da parte di Draghi, sua sostituzione alla guida della Banca Centrale Europea, elezioni politiche europee.

5) un’eventuale disgregazione dell’area Euro per ora non la voglio considerare. Direi che i primi 4 punti già possono bastare.

 

Al di là delle analisi puramente tecniche evidenziate sopra, sono tutti fattori che dovrebbero spingere ad una decisa prudenza! Fermo restando che, in ottica di più breve periodo e dopo le non trascurabili recenti discese, non si possano escludere rimbalzi tecnici che, per il momento, sarebbero da interpretare più come occasioni di vendita che di vero recupero.

 

Andrea Savio

(Trader indipendente e formatore)