Ottobre 2018- Pagina 2

L’Antico Egitto arriva a GruCity

I bambini giocano a fare i mestieri dei grandi … e degli antichi egizi con attività a tema, storie e curiosità per conoscere meglio una delle più antiche e importanti civiltà della storia

Da venerdì 9 novembre a domenica 6 gennaio 2019 – Via Crea 10, Grugliasco

 

Come sono state costruite le piramidi? Che cosa cucinavano gli antichi egizi? Come si curavano? Come garantivano la sicurezza nelle strade? E quali erano i segreti di bellezza dei faraoni e delle regine?  GruCity, in collaborazione con il Museo Egizio, risponderà a queste e altre domande sull’Antico Egitto attraverso la creazione di una serie di attività per i più piccoli all’interno degli edifici che ospitano i mestieri della città, creando un fil rouge storico che lega i lavori che fanno “i grandi” con quelli che facevano gli antichi egiziA partire dal 9 novembre e fino alla fine delle vacanze natalizie, i 12 edifici di GruCity –  dalla caserma dei Vigili del Fuoco al cantiere edile, dalla redazione de La Stampa agli studi radio e tv, dall’Iper Carrefour al meccanico Ford Authos, dal Casa Beretta Kitchen Lab & Restaurant all’Ospedale ASL TO3, dal Salone di Bellezza alla brigata delle pulizie e alla caserma dei Carabinieri – si trasformeranno grazie a divertenti attività a tema antico Egitto, tutte a misura di bambino.  Tra mummie e riferimenti ad antiche divinità, amuleti per proteggere dalle malattie e antichi rimedi per evitare la caduta dei capelli, oggetti da barattare per fare la spesa e piatti tipici principalmente a base di grano e miele da preparare, geroglifici da decifrare e progetti edili da approvare, turni di sorveglianza nelle strade e mezzi di trasporto a prova di deserto da sistemare e falsi reperti archeologici da scoprire, i più piccoli potranno divertirsi e allo stesso tempo imparare tutto sui mestieri dei grandi e su una delle più importanti civiltà della storia. Anche i genitori avranno un assaggio del magico mondo in cui verranno catapultati i figli: potranno provare un percorso sensoriale legato a 4 fragranze ricreate per far assaporare alcuni degli odori dell’antico Egitto e avranno a disposizione volumi da sfogliare per approfondire storie e scoprire curiosità grazie ai cataloghi e alle pubblicazioni del Museo. Una città completamente trasformata in cui sarà ancora più bello organizzare super party con gli amici -divertentissime feste da modulare in base al numero di invitati e alla durata, con la possibilità di affittare anche l’intera struttura nei giorni di chiusura al pubblico – o gite con la propria classe! L’apertura di GruCity all’antico Egitto rientra nella creazione di una serie di iniziative e attività previste, anche nel 2019, dalla nuova partnership tra Le Gru e il Museo Egizio. Una collaborazione prestigiosa segnata dall’arrivo della statua di Ramesse II a Le Gru,e dall’attivazione della Promozione Shopping & Cultura che permette, attraverso l’acquisto della Gift Card del Centro, di regalare due biglietti d’ingresso al Museo Egizio al prezzo di uno.

 

PREZZI e ACCESSI

L’ingresso a GruCity è consentito ai bambini dai 4 agli 11 anni accompagnati da un adulto (GruCity non è un baby parking). All’ingresso di GruCity c’è una sala di accoglienza dove chiedere informazioni e fare il check-in per iniziare il viaggio nel mondo dei più piccoli. Per i bambini gli accessi ai diversi mestieri sono regolamentati tramite braccialetti che verranno riconsegnati all’uscita al momento del pagamento.

  • Il pacchetto minimo per entrare a GruCity è di euro 7,00 e include: 1 ingresso bambino (che comprende 1 accompagnatore) e 2 mestieri
  • ogni mestiere successivo avrà un costo di euro 2,00
  • l’ingresso per ogni ulteriore accompagnatore ha un costo di euro 3,00

 

ORARI GRUCITY

  • venerdì: 16.00 – 20.00
  • sabato, domenica, festivi e vacanze natalizie: 10.00 – 20.00
  • Il 24 e il 31 dicembre sarà aperto dalle 10 alle 18
  • GruCity sarà chiuso il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio 2019
  • Negli altri giorni e orari: esclusivamente su prenotazione per gruppi, feste a uso esclusivo e scuole. Per informazioni e prenotazioni scrivere a info@grucity.it

 

INFO: Desk accoglienza di GruCity, Box Informazioni di Le Gru, info@grucity.it o www.legru.it.

 

Ha da passa’ ‘a nuttata

Quel 31 ottobre del 1984 in cui moriva Eduardo De Filippo

 

eduardo 1Ne è passato del tempo da quel 31 ottobre del 1984 in cui moriva Eduardo De Filippo. Drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, regista e sceneggiatore, grande poeta: Eduardo  è stato tra  i massimi esponenti della cultura italiana del Novecento. Di personalità schiva, burbera, lontana dalle mondanità , ha avuto un grande pregio: teneva in grande considerazione i giovani. Ne sapeva riconoscere il valore e il potenziale, dando a molti una chance. Non sopportava i furbetti o i meschini. Ricordarlo è importante. Oggi più che mai.

Con una riflessione più larga. C’è chi ha scritto che il Paese uscirà  da questa crisi come da una guerra. In parte lo dicono i dati, le analisi, le previsioni.Ma ancora di più lo dice la dignità ferita di molti. Se è così tanto più bisogna tornare a quello spirito di riscossa civile che segnò la stagione della Ricostruzione dopo l’ultima vera guerra che gli italiani hanno vissuto. Pensando a questo e pensando al teatro di Eduardo, viene alla mente un episodio, una storia particolare, che parla di lui ma , al fondo,  parla anche di noi. Il 25 marzo del 1945 al San Carlo di Napoli  andò in scena la prima rappresentazione di Napoli Milionaria.

La storia è nota. C’è Gennaro Jovine, che è un uomo perbene. E’ andato in guerra e quando torna a casa trova la moglie che si è arrangiata e ha fatto un po’ di denaro con la borsa nera. E il resto della famiglia più o meno lo stesso: la figlia maggiore è incinta di un soldato americano. L’altro figlio traffica con piccoli furti e persino la più piccola è stata contagiata dal clima. Il terzo atto è quasi una storia a sé. La bambina più piccola è malata, molto, e serve una medicina che non si trova in tutta Napoli. Il medico dispera quando entra il vicino – un uomo che Amalia ha rovinato con l’usura – e che adesso è lì con la medicina in mano. E il dialogo è duro. Lei gli chiede cosa vuole in cambio. Lui le risponde che non può restituirgli la vita che gli ha tolto e quindi in cambio non vuole nulla. Ma le apre gli occhi sull’oscenità di quel suo arricchimento.eduardo 2

Poi consegna la medicina al dottore e se ne và. Per Amalia è il crollo di un mondo. O anche il risveglio da un incubo. Così quando rimangono soli, marito e moglie, finalmente Eduardo (Gennaro) parla e le dice quello che pensa. Di quella brama di ricchezza, di quei biglietti da mille accumulati sulle disgrazie degli altri. Glieli butta sul tavolo e le dice “vedi, a me queste mille lire non mi fanno battere il cuore. E a te? Com’è che te lo fanno battere?”.  C’è del moralismo? Forse, ma può starci nel teatro di Eduardo. Ma il talento è talento, e stupisce. E allora Amalia, che si è svegliata dal suo sonno, risponde. Poche frasi ma c’è tutto. Lei si chiede “Ma che cosa è successo?Che cosa ha travolto così le nostre vite, le cose che avevamo, principi semplici ma puliti – e ripete – ma che è successo?”. Sono le battute finali. Il figlio torna a casa perché non è andato a rubare; la figlia maggiore terrà il bambino e Gennaro finalmente può darsi coraggio con quella battuta immortale sulla notte che deve passare (“Ha da passa’ ‘a nuttata” ). Per la bambina, per la sua famiglia, per il Paese. Eduardo ha scritto che il terzo atto lo recitò impaurito e in un silenzio assoluto.

E racconta che calato il sipario il silenzio proseguì per qualche secondo. Dopo esplosero “un applauso furioso” e un “pianto irrefrenabile”. Piangevano tutti, attori, comparse, il pubblico, gli orchestrali nel golfo mistico. E anche Raffaele Viviani che era corso ad abbracciare il Maestro perché aveva interpretato il “dolore di tutti”. La domanda banale è chissà come sarebbe oggi avere Eduardo tra di noi. Lui o qualcuno capace come lui di mettere in prosa la stessa domanda: ma che è successo? Come è accaduto che un paese con la nostra storia e cultura abbia perduto la rotta? E che chi ha avuto o ha il potere , abbia pensato di poter fare a meno del popolo, magari perché abbagliato dal potere stesso? Però – e crediamoci –la “nottata” deve finire, anche per noi, ora. E con un tempo nuovo  – crediamoci – si dovranno riconquistare i principi e l’onestà, come la famiglia Jovine.

Marco Travaglini

 

 

 

Al via “Matti per il calcio”

Dopo l’avvincente esperienza delle Finali Nazionali di inizio mese a Montecatini Terme, giovedì 18 Ottobre ha ufficialmente preso il via l’edizione 2018/2019 del Campionato Uisp “Matti per il Calcio” di Torino riservato agli atleti con disabilità psichiatrica ed intellettiva e ai loro operatori e infermieri. In una giornata caratterizzata dal sole e da temperature primaverili 13 squadre (su un totale di 14 visto l’assenza di Cuore Matto) si sono presentate alla Polisportiva Campus in via Pietro Cossa 293/12 desiderose di scendere in campo per iniziare al meglio la nuova stagione. Le squadre sono state quindi divise in due gironi da 7 e si sono sfidate in partite di calcio a 5 di 40 minuti. Per il girone A Dragons vince a sorpresa per 7-2 contro Nuvolone Collegno, dilagando nella ripresa dopo un primo tempo molto equilibrato conclusosi in parità. Vince anche Allegramente FC, che porta a casa i primi tre punti avendo la meglio su Fallo Tattico con il risultato di 12-4. Per quanto riguarda la terza sfida In Rete passa per 4-1 contro Ville San Secondo all’interno di un piccolo triangolare, che ha visto protagonista anche Atletico Astenia, che avrebbe dovuto riposare ma che è scesa comunque in campo giocando senza posta in palio. Nel girone B i campioni uscenti degli Insuperabili iniziano il loro cammino con una convincente vittoria per 5-1 contro Chieri Quadrifoglio. Ottimo inizio anche per Agape, che batte per 12-3 Picapera. Porta a casa i tre punti anche Nizza Millevoci, che con il punteggio di 7-3 ha la meglio su Leonka Nichelino. I prossimi appuntamenti saranno il 15 e il 29 novembre, il 7 e 21 febbraio, il 7 e il 21 marzo e il 16 maggio che conclude le gare di qualificazione in attesa delle finali del 30 Maggio.

Viaggio tra filosofia e pittura nelle opere di Demarchi

“Alle radici. L’origine del pensiero in astrazione” è il titolo della mostra dell’artista torinese Roberto Demarchi, che sarà ospitata dal 7 novembre prossimo presso le sale dell’ Archivio di Stato, nella centrale piazza Castello. L’esposizione vuole creare un fil rouge tra la pittura ed il pensiero filosofico, in particolare quello presocratrico, quando, tra il VII ed il IV secolo a.C, in diverse piccole isole del bacino del Mediterraneo, alcune delle quali arroccate sulle coste dell’attuale Turchia, della Sicilia e dell’Italia meridionale, uomini sapienti incominciarono a cercare di spiegare e capire il significato delle cose, facendo luce sul mistero dell’esistenza. La mostra propone nove tavole di grandi dimensioni che interpretano, con un linguaggio pittorico astratto, l’essenza del pensiero di altrettanti filosofi presocratici. All’Archivio di Stato saranno presenti tre opere dell’artista per sala corredate di didascalie inerenti la vita ed il pensiero di questi antichi sapienti. Queste opere non sono mai state esposte in precedenza e si ricollegano al ciclo “Peri Physeos” che nasce nel 2001, il cui primo catalogo venne presentato a Roma nel 2003, in Campidoglio, ed a Torino a Palazzo Bricherasio.

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Le opere sono state realizzate tutte su tavole in legno, a tecnica mista; convivono materiali tradizionali quali l’acrilico, l’olio, le tempere con altri più “eretici”, quali cementi, colle, gessi, scelti a seconda delle loro potenzialità espressive. Nella prima sala sarà esposto un grande pannello con un testo introduttivo ed una cartina geografica del bacino medio-orientale del Mediterraneo in cui saranno evidenziati i luoghi dove vissero i nove filosofi trattati. L’intento di questi sapienti, “sophoi”, che iniziarono ad indagare non più secondo il modo poetico e favolistico del mito, ma seguendo un metodo logico-razionale, era la ricerca della “aletheia”, vale a dire “verità” sul mistero delle cose. D’altronde in greco la parola “luce”, “phaos”, ha la stessa radice di “phainomai” ( apparire), la stessa che ritroviamo in “sophia”, “sapienza”. Talete, Anassimandro, Anassimene, Pitagora, Parmenide, Eraclito, Empedocle, Anassagora e Democrito furono alcuni dei più importanti filosofi che, per primi, filosofarono e furono impropriamente definiti “presocratici”, capaci di aprire la strada alla speculazione di Platone ed Aristotele, che avrebbero condizionato il modo di pensare fino ad oggi dell’Occidente. In questo modo di pensare l’Europa contemporanea formalmente “unita” ma, in realtà, così divisa e conflittuale si possono ritrovare le proprie comuni radici.

Mara Martellotta

 

Violenza sessuale di gruppo su una 24enne

DALLA PUGLIA La Polizia ha arrestato quattro di cinque presunti componenti di una gang nigeriana accusati di  violenza sessuale di gruppo nei confronti di una giovane connazionale all’interno del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Bari.  I cinque  sono ritenuti responsabili, in concorso, di violenza privata e violenza sessuale di gruppo. Hanno tra i 21 ed i 37 anni. Il quinto è  ancora ricercato. A maggio 2017 i cinque sarebbero entrati all’interno di un modulo abitativo del Centro Accoglienza di Bari-Palese bloccando una ragazza nigeriana, di 24 anni, e poi l’avrebbero  costretta, sotto la minaccia di un coltello, a subire un rapporto sessuale non consenziente. La giovane  ha denunciato l’episodio.

TAV, BATZELLA (MLI): “VERGOGNOSA BAGARRE IN AULA”

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “Quanto accaduto oggi in Consiglio regionale non è degno di un’istituzione che rappresenta tutti i cittadini”. Lo afferma la consigliera regionale di Movimento Libero Indipendente, Stefania Batzella, riferendosi alla bagarre scoppiata in Aula dopo l’informativa del presidente della Regione, Sergio Chiamparino, sul Tav. “I toni usati da alcuni consiglieri, le minacce fisiche, gli insulti, le aggressioni verbali – spiega – sono stati vergognosi. Io da sempre combatto ogni forma di violenza e oggi tra i banchi dell’assemblea legislativa ne ho vista tanta. Ci è mancato poco che qualcuno alzasse le mani. Che esempio diamo ai cittadini? Il Consiglio regionale è sempre in prima linea per contrastare ogni forma di violenza e poi in Aula assistiamo a queste scene penose. Non ci sto. Mi sento in dovere di chiedere scusa ai piemontesi per quanto accaduto”. “Democrazia – aggiunge Batzella – significa libertà di pensiero e confronto costruttivo, che può anche essere acceso, ma deve sempre rispettare la persona”. “Sul Tav non ho cambiato idea – conclude la consigliera di Mli – e resto sempre contraria all’opera, ma comportamenti del genere in un’aula come questa sono del tutto inaccettabili da chi dovrebbe dare per primo il buon esempio”.

“un tè da matti” a Dreamers 03: artigianalità e sostenibilità

Il brand piemontese un tè da matti”, durante la settimana dell’arte torinese, nell’ambito della manifestazione Dreamers 03, che si terrà al Toolbox Coworking dall’1 al 4 novembre, esporrà la sua nuova collezione invernale

E’ Re Wear, Il tema della rassegna ideata e curata da Barbara Casalaspro e Ludovica Gallo Orsi, ed invita i partecipanti a riflettere su “Una nuova estetica basata sul riciclo e il riuso, sulla qualità artigianale e la sperimentazione, con una filosofia schierata contro la cultura dell’usa e getta, per riscoprire il valore di ciò che indossiamo”

 

La collezione presentata dalla designer albese, Sara Battaglino, creatrice e fondatrice del marchio, comprende una capsule in pelle e pura lana rigenerata da coperte militari anni ’60, ritinte a mano con lo shibori, antica tecnica di tintura giapponese: legature e piegature del tessuto creano motivi e geometrie sempre diverse , rendendo così ogni pezzo unico. Zaini e borse dall’aspetto vissuto, leggere e morbide si affiancano poi a micro borsette, pochettes e tracolline a busta , impreziosite da motivi geometrici a righe e a pois, dipinte a mano.

Al terzo anno dalla sua nascita ,un tè da matti , che conta già una quarantina di negozi rivenditori in Italia, Europa ma anche Russia, Korea e USA, inaugurerà il 24 novembre prossimo un punto vendita ad Alba, negozio e bottega, ma anche showroom e luogo di condivisione, dove verranno proposte anche creazioni di altri designers ed artigiani italiani per promuovere un Made in Italy raffinato e di ricerca.

 

Via Mazzini, 6/d Alba

Ph. +39 3939405761

info@untedamatti.com

www.untedamatti.com

Il Consiglio del Piemonte approva due Odg pro-Tav

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Due ordini del giorno per dire sì alla realizzazione del Tav: a maggioranza il Consiglio regionale del Piemonte li ha approvati oggi dopo le comunicazioni del presidente Sergio Chiamparino e in seguito a un  acceso dibattito, che ha visto l’espulsione di tre consiglieri. I due Odg hanno come primi firmatari Domenico Ravetti(Pd) e Andrea Tronzano (Fi). I documenti, con diverse sfumature, impegnano la Giunta regionale ad attivarsi con ogni mezzo possibile, nell’ambito delle proprie competenze, affinché il Governo italiano intervenga tempestivamente per impedire che i lavori dell’alta velocità Torino-Lione vengano bloccati. Favorevoli tutti i gruppi di maggioranza e opposizione, tranne Movimento 5 stelle e Movimento libero indipendente, mentre Leu non ha partecipato al voto.

Collegata all’Odg, è stata anche lanciata una raccolta firme pro Tav, lanciata da Gabriele Molinari (Pd) e sottoscritta da rappresentanti di tutti i gruppi, sempre con l’esclusione del M5s, Mli e Leu. Nella sua comunicazione, Chiamparino aveva sottolineato come l’opera sia “fondamentale non solo per il Piemonte ma per tutto il Nord Italia. Esiste la possibilità di ribaltare assetto attuale, che vede i porti italiani soccombenti rispetto a quelli del Nord Europa”. Secondo il presidente del Piemonte, l’ordine del giorno approvato in Comune, è “uno schiaffo  alla città che lavora”. È importante, ha affermato Chiamparino, che nel progetto non si tagli fuori Sito e che non si facciano passare ogni minuto treni lunghissimi a fianco delle case. Sono intervenuti nel dibattito rappresentanti di tutti i gruppi. Ravetti, nel presentare il suo Odg, ha ricordato che “oltre 200 imprenditori ieri hanno partecipato al presidio davanti al Comune per dire sì al Tav”.

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IL DIBATTITO

Francesca Frediani (M5s) ha sottolineato che presto il tema Tav sarà superato in positivo e ci si libererà di un’opera inutile per fondate ragioni non ideologiche.

Tronzano (Fi), ha detto che in Consiglio comunale, schieratosi contro il Tav, è morta la città del fare, anche per le grandi ambiguità del centro sinistra.

Benito Sinatora (Lega) ha affermato che sul tema il suo partito non è mai stato ambiguo, avendo sottoscritto un documento unitario in cui s’appoggiava il Tav.

Mario Giaccone (Cpp)  ha ricordato che le buoni ragioni non stanno mai da una sola parte, ma bisogna tenere conto della posizione unitaria di imprenditori e sindacati che dicono sì al Tav.

Per Gianluca Vignale (Msn) il Tav è una grande grande opportunità per il Piemonte e potrà migliorare la stretta correlazione economico-industriale tra Italia e Francia. Secondo Marco Grimaldi (Leu) ha argomentato che se il governo taglia il Tav, almeno una piccola parte dei fondi sia utilizzata subito per la seconda linea della metropolitana torinese. Stefania Batzella (Mli), ha ribadito la sua contrarietà all’opera e stigmatizzato i toni della discussione avvenuta in Aula.

Prof. ferita a sediate dagli studenti

DALLA LOMBARDIA Una professoressa di storia di 55 anni è stata ferita a colpi di sedia, mentre stava tenendo una lezione all’istituto superiore “Floriani” di Vimercate (Monza). La docente ha riportato ferite guaribili in cinque giorni e ha detto ai carabinieri di essere stata aggredita all’improvviso in classe. Alcuni  alunni hanno spento le luci in aula ed altri le hanno scagliato addosso alcune sedie.

Toninelli : “La Tav non si fa”. Conte: “Valuteremo”

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli da Bruno Vespa per il nuovo libro “Rivoluzione. Uomini e retroscena della Terza Repubblica”  dichiara: “Ci metteremo d’accordo con la Francia per non fare la Tav. Mi risulta che Macron abbia tolto la Tav dalle priorità infrastrutturali proprio dopo aver valutato costi e benefici. E non ha stanziato risorse per il percorso dalla galleria a Lione”. Più possibilista il premier Giuseppe Conte: “Stiamo ultimando l’analisi dei costi-benefici, che è in dirittura di arrivo. Nel contratto, l’esecutivo si impegna a rivedere quest’opera. Stiamo cercando di curare tutti i dettagli e tra un po’ ci sarà una sintesi, con lo stesso metodo usato per la Tap”