Marzo 2018- Pagina 34

Elezioni politiche, al voto a Torino anche 286 centenari e 25 diciottenni nati il 4 marzo

I seggi sono in allestimento in città per le elezioni di domani. A partire dalle 6:30 le pattuglie della polizia municipale hanno fatto da scorta agli autocarri che hanno trasportato nelle varie sezioni elettorali  le schede per il voto. Gli elettori potranno recarsi alle urne domenica dalle 7:00 alle 23:00.

Tra i torinesi iscritti alle liste elettorali anche 286  centenari: 230 donne e 56 uomini. Sono 25 i diciottenni nati il 4 marzo del 2000 che potranno così votare per la prima volta. Sono 13 ragazze e 12 ragazzi.

Da questa tornata c’è anche la novità del  tagliando antifrode rimovibile e dotato di codice alfanumerico. Dopo il voto l’elettore consegnerà la scheda al componente del seggio dove verrà verificato il codice  annotato, verrà rimosso il tagliando e messa la scheda nell’urna.

VisPO cerca 230 giovani per il Po

Il progetto che per 3 anni coinvolgerà giovani tra i 18 e i 30 anni in azioni di pulizia e valorizzazione delle sponde del Po e dei suoi affluenti in Piemonte

 

Acque inquinate, sponde cementificate, discariche a cielo aperto. E’ così che troppo spesso si presentano il Po e i suoi affluenti. Una grossa pattumiera piuttosto che un bene insostituibile dal punto di vista naturalistico, una risorsa ecosistemica ed economica per il nostro territorio. E’ da questa considerazione che nasce VisPO – Volunteer Initiative for a Sustainable Po, il progetto che per 3 anni coinvolgerà 230 volontari tra i 18 e i 30 anni in azioni di pulizia e valorizzazione delle sponde del Po e dei suoi affluenti in territorio piemontese. Un’esperienza di volontariato e apprendimento per giovani under 30 promossa da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, in partnership con Arpa Piemonte e European Research Institute, presentata a Torino presso la Società Canottieri Armida.

“Siamo orgogliosi di essere i promotori di un progetto europeo che coinvolgerà in tutto il Piemonte centinaia di giovani in azioni di volontariato ambientale a favore del Po e dei suoi affluenti –ha dichiarato Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Si tratta del primo progetto che promuove nella nostra regione azioni a priorità ambientale a supporto del Corpo di Solidarietà Europeo, l’iniziativa della Commissione Europea che riunisce giovani con l’obiettivo di costruire una società più inclusiva e solidale e che offre al tempo stesso la possibilità di vivere un’esperienza ispiratrice e arricchente per aiutare, imparare e crescere”.

Il progetto VisPO è finanziato nell’ambito del “LIFE Preparatory Project in Support of European Solidarity Corps” che promuove azioni a priorità ambientale a supporto del Corpo di Solidarietà Europeo (ESC) e vede lo scambio di esperienze con attività analoghe svolte da 20 volontari sul Danubio in Ungheria. Oltre alle iniziative di pulizia del Po e dei suoi affluenti, che si svolgeranno principalmente nei siti Natura 2000, VisPO prevede attività di monitoraggio, sensibilizzazione, promozione, formazione ed educazione ambientale e sportiva. “Arpa Piemonte è responsabile del monitoraggio, controllo e studio dell’evoluzione dello stato della risorsa acqua nella nostra regione e partecipa al progetto VisPO dando il proprio contributo tecnico-scientifico e amplificando l’impatto delle attività di formazione e sensibilizzazione dell’iniziativa –sostiene il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto-. La collaborazione con Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, avviata nel mio primo mandato, prosegue nel mio secondo incarico appena iniziato e il progetto VisPO è un’occasione, nel rispetto dei propri ruoli, per agire in un’ottica di sistema nel dare un contributo sempre più incisivo alla salvaguardia della salute del nostro territorio”. E’ possibile candidarsi per diventare volontari europei VisPO sul sito www.bevispo.eu

Pierre Milza lo storico dimenticato

di Pier Franco Quaglieni 

 

Pierre Milza, al contrario dell’inglese Mack Smith, non ha mai avuto popolarità in Italia. La sua morte a 85 anni e ‘ passata quasi nell’indifferenza o in ricordi autobiografici come quello scritto da Sergio Romano, un ormai vecchissimo ambasciatore poverissimo di quel senso storico che seppe rivelare in passato. L’italo -francese Pierre Milza meritava molta più attenzione innanzi tutto per la monumentale storia d’Italia di cui è stato autore. Era figlio di un emigrato in Francia che fu soldato sul Piave durante la grande guerra e fu antifascista. Tanti italiani emigravano in Francia in cerca di nuove esperienze,di libertà e spesso di fortuna.

 
Milza ha tre grandi meriti storici che non sono stati adeguatamente messi in luce : e’ stato uno dei maggiori studiosi dei fascismi europei e la lettura delle sue pagine servirebbe a molti per capire anche i fenomeni preoccupanti legati all’oggi. Chi vede il fascismo come un fatto solo italiano rischia di non capire e anche di sottovalutare le cose. Il fascismo fu una malattia europea,non soltanto italiana,come vedeva Gobetti,riducendolo all’autobiografia di una singola nazione. Il secondo aspetto che lo avvicina naturaliter a Renzo de Felice,e’ che Milza studio ‘ Mussolini e il fascismo con il distacco storico indispensabile senza a priori antifascisti che impediscono un’analisi storica convincente e non propagandistica.

 
Il terzo elemento della sua opera che lo rende importante e’ l’aver visto la tendenza all’autoflagellazione,al sentirsi anti italiani, da parte di troppi italiani.L’esatto opposto dei francesi e della loro grandeur,magari esagerata ,ma piena di dignità .Prezzolini e Montanelli furono anti italiani ,Croce e Ciampi ,cito dei semplici esempi, furono invece tra i pochi italiani consapevoli della grandezza della nostra storia nazionale. In questo quadro Milza vide un errore storico nel denigrare il Risorgimento italiano che fu uno dei fatti più rilevanti della nostra storia. Milza non esito ‘ a criticare le vulgate gramsciane antirisorgimentali come in Italia fece Rosario Romeo con esiti rimasti insuperati. Questo francese che non aveva rinnegato le origini italiane, era davvero un animale molto raro, molto apprezzato in Francia per la sua imponente produzione storiografica ,poco noto in Italia perché non assimilabile alla storiografia militante che continua a dominare incontrastata ,malgrado la fine irreversibile delle ideologie.

 

 

Far leggere Milza ai nostri giovani sarebbe molto utile per avvicinarle ad una storia senza miti e senza demonizzazioni e servirebbe alle teste calde e rasate che provano nostalgia per Il Duce :servirebbe a far loro storicizzare il passato in modo adeguato,andando oltre i fanatismi e gli slogan inquietanti che urlano,inframmezzandoli di saluti romani .Molte nostalgie nascono paradossalmente da un antifascismo rancoroso incompatibile con la storia ,che si nutre di pugni chiusi e di canzoni partigiane, ma non di cultura storica capace di capire prima di giudicare le ragioni e i torti del passato. La denigrazione della parola Patria,ad esempio, può avere esiti imprevisti e imprevedibili che menti limitate non hanno affatto considerato . Solo la storia può consentirci di superare gli infantilismi stupidi,le mitizzazioni manichee,le semplificazioni propagandistiche. E Pierre Milza può aiutarci a capire molto di più che i Tranfaglia o i De Luna nostrani che continuano a celebrare le loro messe cantate della Resistenza, come se non fossero passati i decenni.

 

 

 

quaglieni@gmail.com

Comune, la Giunta approva il bilancio di previsione 2018-2020

La giunta municipale  ha approvato  il bilancio di previsione 2018-2020, che delinea  entrate e  spese della Città. Il documento andrà all’esame delle commissioni consiliari e della Sala Rossa per l’approvazione. Si registra un equilibrio dei conti  nel rispetto delle indicazioni della Corte dei Conti. Palazzo Civico spiega in una nota che l’obiettivo è tentare di risanare i conti con la necessità di garantire l’ offerta dei servizi a cittadini e imprese e contribuire allo sviluppo economico.

Istruzioni per l’uso a chi vuole andare a votare

Se non volete che il vostro voto sia annullato la croce è meglio farla solo sul partito. E mi raccomando, non scrivete preferenze. In questo caso l’annullamento é certo. Una delle bellezze della democrazia é la semplicità, la chiarezza . Ma questa legge elettorale non è semplice né chiara. Lo stanno testimoniando i vari comitati elettorali delle prefetture, molto preoccupate per la quantità di probabili schede nulle. Lasciamo stare i conteggi per determinare le varie attribuzioni. Esempio. La coalizione deve superare il 5 %. Se il singolo partito non supera il 3 non ha eletti. Ma se supera  l’1 i voti sono regalati al partito di maggioranza relativa della singola coalizione. A meno che non si riesca a raggiungere la soglia dell’1, e in questo caso i voti si “buttano via”. Ecco un regalo dell’ accordo tra il Berlusca e  Renzi che ora dice che questa legge non gli piace e che non si candida a presidente del Consiglio ancorché é segretari del Pd. Menti “perverse ” hanno concepito tutto ciò per controllare  candidati ed eletti in primis. Nel 1975 sono diventato maggiorenne e nominato scrutatore. Il presidente di seggio prima dello spoglio ci ha informato: si deve interpretare la volontà dell’elettore. Cosi bastava dare una preferenza al candidato per votare la lista. Dopo, con il ballottaggio per il sindaco,  é stato previsto il voto disgiunto. Poter scegliere tra lista e sindaco.
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Ora non é dato. E abbiamo assistito a mistificazioni. Salvini che sostiene : io premier? Me la gioco col Berlusca. Berlusca dice: sarà Tajani.  E la Meloni : ci sono anche io.  Renzi farà un passo indietro a favore di Gentiloni. Con il massimo raggiunto da Di Maio che ha già scelto i ministri imbarazzando il Presidente della Repubblica che ricorda di essere lui a proporre dopo aver consultato i partiti. Questa é la Costituzione, e la Costituzione é la base della democrazia. Basterebbe aver un po’ studiato. Comunque – e la parola comunque ha un suo preciso significato – caro cittadino, il voto è uno dei tuoi diritti-doveri .Attualmente siamo una democrazia zoppicante con una legge altrettanto claudicante e confusa. Ma vale sempre la pena uscire di casa per andare a votare, con la convinzione che ” le cose” dovranno cambiare per i cittadini e  per i partiti o presunti tali, oltre che per questa immatura democrazia che è l’ unica attualmente disponibile Qualcuno tanti anni fa diceva: ogni nazione si merita i governanti che ha.
Patrizio Tosetto

Embraco sospende i licenziamenti per un anno. I lavoratori tirano un sospiro di sollievo

I licenziamenti dell’Embraco sono stati sospesi per un anno, così da poter dedicare tempo al progetto di reindustrializzazione.  Whirlpool si è impegnata in tal senso ed è stato raggiunto l’accordo con  il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. I dipendenti dello stabilimento di Riva di Chieri otterranno fino a fine 2018 lo stipendio pieno. Soddisfatti  sia il ministro sia l’azienda che parla di “rinnovato spirito di collaborazione” con  i sindacati e le istituzioni. Le attività produttive resteranno in funzione fino alla fine dell’anno.

Elezioni Politiche 4 marzo: info su voto e tessere elettorali

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Domenica 4 marzo, dalle ore 7 alle ore 23, si svolgeranno le operazioni di voto per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica

La Città di Torino invita gli elettori a controllare la propria tessera elettorale e ricorda che, in caso di tessera smarrita o con gli spazi tutti timbrati, occorre richiedere un duplicato o una nuova tessera. Per ottenere la nuova tessera elettorale, è necessario presentarsi allo sportello dell’ufficio elettorale o dell’anagrafe di circoscrizione con la tessera elettorale da sostituire e un documento d’identità in corso di validità. Il rilascio della nuova tessera è immediato.

La tessera elettorale può essere richiesta:

1) all’ufficio anagrafico della circoscrizione di residenza nel normale orario di apertura:

·  Circ. 2 – Strada Comunale di Mirafiori, 7

·  Circ. 2 – Via Guido Reni, 102

·  Circ. 3 – C.so Racconigi, 94

·  Circ. 3 – Via De Sanctis, 12

·  Circ. 4 – Via Carrera, 81

·  Circ. 5 – Piazza Montale, 10

·  Circ. 5 – Via Stradella, 192

·  Circ. 6 – Piazza Astengo, 7

·  Circ. 6 – Via Leoncavallo, 17

·  Circ. 7 – C.so Vercelli, 15

·  Circ. 8 – Via Campana, 30

·  Circ. 8 – C.so Corsica, 55

2) all’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20 – piano rialzato (dal lunedì al giovedì dalle 8.15 alle 15.00 e il venerdì dalle 8.15 alle 13.50);

3) prenotando un appuntamento in un giorno e ad un orario preciso all’ufficio Elettorale di corso Valdocco 20 (per i possessori della card Torino facile collegandosi al sito https://servizi.torinofacile.it/cgi-bin/sportellofacile/index.cgi).

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Trasferimento di residenza o rettifica delle generalità: l’elettore riceve al proprio domicilio – dagli agenti della Polizia Municipale – la nuova tessera elettorale e contestualmente restituisce la vecchia. In caso di mancato recapito, la tessera può essere ritirata presso l’ufficio elettorale a partire dal sesto giorno antecedente la data della votazione. Oltre all’interessato può provvedere al ritiro un familiare convivente munito del proprio documento di riconoscimento. Cambio di indirizzo, variazione del luogo di votazione o della sezione elettorale: l’elettore riceve al domicilio un tagliando adesivo da applicare sulla tessera elettorale. Anche in questo caso, se per qualche disguido l’etichetta non fosse arrivata a casa, sarà sufficiente rivolgersi all’ufficio elettorale. I nuovi maggiorenni, al compimento del 18° anno di età, sono iscritti nelle liste elettorali del Comune e ricevono al domicilio la tessera elettorale. In caso di mancato recapito, a partire dal sesto giorno antecedente la data della votazione, l’interessato o un familiare convivente, munito del proprio documento di riconoscimento, può ritirare la tessera presso l’ufficio elettorale.

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Gli uffici del servizio elettorale si trovano in corso Valdocco 20.
Tel. 011.01125245 – 011.01125229

Ulteriori informazioni: http://www.comune.torino.it/elezioni

 

pv – www.comune.torino.it

È tornato sereno il cielo di Gerusalemme

FOCUS INTERNAZIONALE  di Filippo Re

È tornato sereno il cielo di Gerusalemme dopo la tempesta che si è abbattuta sulla basilica del Santo Sepolcro. All’alba si sono riaperte le porte dopo tre giorni di chiusura che hanno impedito a migliaia di pellegrini di visitare i luoghi santi cristiani. La protesta dei capi delle Chiese è stata sospesa dopo la retromarcia del premier israeliano Netanyahu che ha sospeso i provvedimenti contestati dai leader religiosi. Cosa era successo? Il Custode francescano di Terra Santa, il patriarca armeno e il patriarca greco-ortodosso (amministrano insieme il Tempio) avevano preso tre giorni fa la drastica decisione di sbarrare il santuario in segno di protesta contro un provvedimento di legge all’esame del Parlamento che prevede l’esproprio di terreni appartenuti alle Chiese e contro la richiesta del sindaco di Gerusalemme di versare anni di tasse comunali, contravvenendo in questo modo ad accordi precedenti che esentano le comunità religiose dal pagamento delle imposte. Grande delusione tra i pellegrini che in questi giorni non hanno potuto vedere la Tomba di Gesù, alcuni dei quali arrivati da molto lontano, dagli Stati Uniti e dall’Asia. La basilica fu fondata nel IV secolo nel luogo dove, secondo la tradizione cristiana, Sant’Elena, madre di Costantino, ha individuato i luoghi sacri della cristianità, la collina del Calvario, la Croce e la grotta del Sepolcro. La basilica è rimasta in piedi fino al 614, per essere poi distrutta dall’invasione dei persiani. Restaurata nel 630, non fu danneggiata dagli arabi che nel 638, comandati dal califfo Omar, conquistarono Gerusalemme, strappandola ai bizantini, ma fu rasa al suolo nel 1009 dal califfo fatimide d’Egitto al-Hakim. Fu ricostruita dai califfi abbasidi di Baghdad e nel 1099 divenne proprietà dei cristiani d’Occidente che occuparono la Città Santa nella Prima crociata e decisero di edificare un’unica grande chiesa che riunisse i luoghi della passione, della morte e della resurrezione di Gesù. È grosso modo il Tempio che ammiriamo oggi. Alla fine del regno crociato nel 1187, Gerusalemme passò nelle mani della dinastia ayyubide del Cairo, in quelle dei Mamelucchi d’Egitto e infine degli Ottomani di Costantinopoli fino alla Prima guerra mondiale. Dalla metà del Settecento uno “Statu Quo”, decreto reale emanato dalla Sublime Porta, regola i rapporti, sovente molto tesi, tra le comunità cristiane che gestiscono il Santo Sepolcro, diviso in tre settori, assegnati ai francescani, ai greci e agli armeni. Nel 1808 la copertura dell’Anàstasis, l’edicola che racchiude la tomba di Cristo, fu distrutta da un incendio e sostituita da una nuova cupola. Le relazioni tra i cristiani di Gerusalemme erano spesso burrascose e anche violente. Si litigava anche per il possesso di cappelle, altari e oggetti sacri e le autorità faticavano a imporre l’ordine tra le varie comunità. Alla fine del Cinquecento, per riportare calma e serenità in città, il sultano ottomano Murad III decise di affidare le chiavi del portone della basilica agli esponenti di due famiglie musulmane, i Nusseibeh e gli Yudeh, che vediamo ancora oggi al lavoro, con l’incarico di evitare zuffe e colluttazioni.

4 GLI EMOZIONANTI VIDEO VINCITORI DEL CONTEST PER LA CAMPAGNA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

In occasione dell’8 Marzo, giornata internazionale della donna, Rosato e ActionAid premiano i vincitori del video contest “Today is the day to say no” per sensibilizzare il pubblico sulla violenza sulle donne, tema purtroppo sempre molto attuale ed in costante crescita, ed invitare le donne a reagire e a denunciare le molestie subite.

La festa della donna è una convenzione, come tante altre. È giusto celebrarla, in qualsiasi modo ogni donna e ogni uomo ritengano opportuno. Ma essere donna, 365 giorni l’anno, va ben oltre questa convenzione. Essere donna vuol dire per molte, purtroppo ancora oggi, essere in una condizione di svantaggio sociale. Nel lavoro, negli affetti e perfino nella libertà personale, laddove le donne subiscono violenze in ambito domestico.

Per parlare di tutto ciò, Rosato ha scelto la piattaforma di video crowd sourcing Userfarm. La community di filmmaker di Userfarm è stata chiamata a cimentarsi con un tema sociale di grande importanza e a rispondere alla call to action “Today is the day to say NO”(in palio 10.000 euro totali).

Settanta i video ricevuti per questo contest: tra di essi, quattro sono stati proclamati vincitori da una giuria interna che insieme ad ActionAid, li ha valutati per contemporaneità, capacità di emozionare e di trasmettere il messaggio che ogni donna ha il diritto di essere libera, di voltare pagina e di decidere della propria vita, per uscire dalla spirale di violenza domestica.

Dei piccoli capolavori, che sono riusciti a cogliere l’essenza vera del tema, a costruire consapevolezza e a trasmettere coraggio. Di seguito la classifica ed i link per vederli:

1° Believe in yourself: CLICCA QUI<https://www.youtube.com/watch?v=0mk9T676BD0&feature=youtu.be>
Paese: Francia – realizzato da: Arthur Chays, Charlotte Robin, Guillaume Balvay,
Marie Laroche

2° Oggi niente trucco: CLICCA QUI<https://www.youtube.com/watch?v=z7_ap7RrbXY&feature=youtu.be>
Paese: Italia – realizzato da: Daitona

3° Koh: CLICCA QUI<https://www.youtube.com/watch?v=EQjYP4AhDI8&feature=youtu.be>
Paese: Messico – realizzato da: Mariana Azcárate

4° Non è mai troppo tardi per ricominciare: CLICCA QUI<https://www.youtube.com/watch?v=-q4yWpN4pIE&feature=youtu.be>
Paese: Italia – realizzato da: Alessandro Pietrantonio, Francesco Coia, Cristel
Caccetta

Rosato ha sostenuto il progetto europeo “WE GO!” (Women Economic independence & Growth Opportunity) cofinanziato dall’Unione europea, che ActionAid ha realizzato negli ultimi due anni con l’obiettivo di rafforzare i servizi a supporto delle donne che hanno subito violenza domestica in Europa, con particolare attenzione a quelli promossi dai centri antiviolenza e orientati a favorire l’indipendenza economica. Rosato è un brand da sempre attivo nella difesa dei diritti delle donne e collabora con ActionAid in un sodalizio consolidato e basato su un rapporto di reciproca fiducia per un tema tanto attuale quanto delicato.