“La Regione s’impegni per dare ad Ivrea un nuovo ospedale” lo chiede il presidente del gruppo regionale del Movimento nazionale per la sovranità Gian Luca Vignale, che nei giorni scorsi ha visitato l’ospedale di Ivrea insieme ai sindaci di Burolo, Franco Cominetto, di Settimo Rottaro, Massimo Ottogalli, di Montalenghe, Valerio Grasso, e di Ozegna, Sergio Bartoli.
Quella nel Canavese è un’ulteriore tappa del “tour sanità” che sta portando Vignale in tutti gli ospedali del Piemonte. “L’ospedale Civile di Ivrea, è una struttura inadeguata alle esigenze del territorio, difficile da raggiungere e senza possibilità di parcheggio. Delle tante risorse che la Regione ha deciso di stanziare per l’edilizia sanitaria, è necessario riservarne una parte per dare agli eporediesi una struttura funzionale ed efficiente”.
Vignale sottolinea che ogni anno l’ospedale registra 50 mila passaggi in pronto soccorso, 750 nascite e serve un bacino di 60 mila abitanti. “Numeri – spiega – che confermano l’esigenza di una nuova struttura. D’altronde ci sarà un motivo per cui i sindaci da tempo chiedono una nuova struttura. Ma purtroppo come oramai troppo spesso accade, anche in questo caso le richieste del territorio sono rimaste inascoltate e Saitta ha preferito utilizzare le risorse a disposizione in altri interventi, alcuni dei quali non certo condivisibili “.
Vignale infine sottolinea che “il nuovo ospedale dell’eporediese non dovrà in alcun modo prevedere la chiusura dell’ospedale di Cuorgnè, presidio sanitario fondamentale per quella zona di territorio. Altresì, sarà necessario garantire all’interno del già esistente ospedale di Ivrea servizi ambulatoriali per tutta la cittadinanza. L’intervento, insomma, dovrà configurarsi come un potenziamento dell’offerta sanitaria e non certo, come dieci anni fa si voleva fare, una riduzione”.
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