Non solo Olimpiadi, il perché di Torino candidata Capitale europea del verde

E’ tempo di candidature internazionali per Torino. La nostra città non si candida  solo ai Giochi olimpici invernali del 2026, ma anche a  a diventare la Capitale verde europea nel 2021, Si tratta di un riconoscimento della Commissione Europea destinato a città di almeno 100 mila abitanti che abbiano  standard ambientali di qualità certificati, impegnate in obiettivi di sviluppo sostenibile e pianificazione territoriale. E dal punto di vista “green” il capoluogo piemontese (escluso il negativo record di inquinamento atmosferico) è un’eccellenza, in particolare per quanto concerne il patrimonio arboreo. I viali alberati sono un vanto della città sabauda. La giunta comunale ha approvato di recente  la costituzione di un tavolo di lavoro per predisporre la candidatura al titolo che fino ad oggi non ha mai visto una città italiana tra le finaliste, dalla sua istituzione nel 2008.  La giuria  è composta da rappresentanti della Commissione europea, del Parlamento europeo, del Comitato delle regioni, dell’Agenzia europea dell’ambiente, dell’ICLEI – Governi Locali per la Sostenibilità, dell’Ufficio del Patto dei Sindaci e dell’Ufficio europeo dell’Ambiente. Sono 12 gli indicatori presi in considerazione: – cambiamenti climatici e interventi di mitigazione/adattamento; – trasporti locali; – aree urbane verdi e uso sostenibile del territorio; – natura e biodiversità; – qualità dell’aria; – inquinamento acustico; – produzione e gestione dei rifiuti; – gestione delle risorse idriche; – trattamento delle acque reflue; – ecoinnovazione e occupazione sostenibile; – rendimento energetico; – gestione ambientale integrata. Perché aspirare a diventare ‘Capitale Verde’? Si otterrebbero importanti vantaggi, come l’aumento dei turisti e della visibilità sui media internazionali oltre ad auspicabili investimenti esteri e risorse per realizzare i progetti ambientali.

 

La classifica delle città che hanno vinto il premio 

• Stoccolma, Svezia 2010 • Amburgo, Germania 2011 • Vitoria-Gasteiz, Spagna 2012 • Nantes, Francia 2013 • Copenaghen, Danimarca 2014 • Bristol, Inghilterra 2015 • Lubiana, Slovenia 2016 • Essen, Germania 2017 • Nimega, Olanda 2018 e per il 2019 Oslo • Norvegia.

 

 

(foto. il Torinese)

.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE
Articolo Precedente

Commercio a Torino: bene il cibo, male vestiario e libri

Articolo Successivo

IVREA, VIGNALE (MNS): “COSTRUIRE UN NUOVO OSPEDALE, UNA PRIORITÀ PER LA SANITÀ EPOREDIESE”

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta