Italia – Croazia, tre minuti per un pareggio

buffonUna clamorosa papera di Buffon consente alla Croazia un agevole e meritato pareggio

 

Doveva essere la partita che avrebbe potuto e dovuto consentire alla nostra nazionale di effettuare il sorpasso nella classifica del girone per la qualificazione ai prossimi campionati europei ai danni della Croazia. Così non è stato. Anzi, se c’è una squadra che può recriminare sul risultato questa è proprio la compagine dell’Est. Quest’ultima si è dimostrata un’ottima squadra che ci ha messo seriamente in difficoltà non solo fino a quando è rimasto in campo il “faro” del gioco croato, cioè Modric, ma per quasi tutto l’arco dei novanta minuti. Eppure, l’inizio di partita aveva fatto ben sperare, allorquando dopo una prima occasione assai propizia ma non sfruttata a dovere si sbloccava come d’incanto il risultato al quarto d’ora di gioco. Incursione in area di Zaza (futuro bianconero?), palla respinta fuori area e rasoiata a filo d’erba di Candreva che indovinava l’angolino basso a destra del portiere che non poteva nulla contro il tiro assai preciso. Italia 1 Croazia 0.

 

Ma da lì a pochi minuti, per la precisione tre, gli azzurri subivano immediatamente il pareggio della squadra allenata da Kovac. Azione che si sviluppava alla sinistra di Buffon, palla che arrivava al limite dell’area a Perisic, tiro non irresistibile che tagliava l’intera area piccola, transitava sotto la pancia dell’esterrefatto Buffon e finiva la sua corsa in fondo alla rete. Italia 1 Croazia 1. Da lì in avanti, fatto salvo qualche azione di alleggerimento, è stato un monologo croato con salvataggio sulla riga da parte di Ranocchia che ci ha consentito di portare a casa un prezioso pareggio.

 

Di Buffon abbiamo già detto. Che dire degli altri due juventini impegnati nella formazione titolare? Chiellini ha fatto a sportellate per tutto l’incontro con il centravanti dell’Atletico Madrid, Mandzukic, limitandone il raggio d’azione e non rendendolo quasi mai pericoloso, da parte di Marchisio, una prestazione senza infamia e senza lode, se non da evidenziare l’impegno costante a rincorrere gli avversari a centrocampo. Da registrare nel corso dell’incontro, la sospensione per ben due volte della partita, a causa del lancio di razzi scagliati dai tifosi croati, che ancora una volta si sono resi protagonisti di comportamenti anti sportivi.

 

                                                                                                                   Dario Barattin

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