Torino- Pagina 98

All’ospedale Regina Margherita un macchinario che “aggiusta” le fratture dei piccoli pazienti

Grazie ad un nuovo macchinario dal nome “fluoroscopio”, gli ortopedici dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino possono direttamente in Pronto soccorso “aggiustare” le fratture dei piccoli pazienti guardando in tempo reale come si comportano le ossa mentre viene confezionato il gesso.

Questo apparecchio di brillanza per la sala gessi, a basso impatto di radiazioni, non solo permette le riduzioni di fratture in modo ottimale con guarigioni più tempestive, ma evita anche in alcuni casi il ricovero e l’intervento chirurgico.

L’acquisto di questo innovativo ma costoso macchinario, donato al Dipartimento Patologia e cura del bambino “Regina Margherita” (diretto dalla professoressa Franca Fagioli), è stato possibile grazie al contributo di “Ortobi Onlus”, “Per Nia Onlus”, “Io sto con il Regina Margherita Onlus”, “1Caffè Onlus” e Kia Motor Italia.

In precedenza in assenza del fluoroscopio il paziente veniva sottoposto a radiografie iniziali in pronto soccorso, ed inviato in sala gessi. In caso di fratture con perdita del normale allineamento del segmento, in sala gessi veniva eseguita una manovra di riallineamento e confezionato un gesso. Una volta completata questa procedura, il paziente veniva reinviato in radiologia per eseguire nuove radiografie e su tali radiografie controllare la buona riuscita della manovra di riduzione. Nel caso la manovra di riallineamento non fosse stata efficace o l’allineamento fosse peggiorato durante il confezionamento del gesso l’unica soluzione era di togliere il gesso e ripetere tutta la procedura (anche più volte) fino ad ottenere un risultato soddisfacente.

Ora con il fluoroscopio, il paziente, giunto in sala gessi con una radiografia eseguita in pronto soccorso, viene sottoposto alla manovra di riallineamento ed al confezionamento del gesso direttamente sotto il controllo radiografico del fluoroscopio. Pertanto l’ortopedico può costantemente controllare radiograficamente sia la correttezza della manovra di riallineamento sia che non si perda l’allineamento ottenuto durante il confezionamento del gesso. Oltre a questo vantaggio, il fluoroscopio permette anche di ridurre la dose di radiazioni assorbita dal paziente e dagli operatori, se confrontato con le radiografie standard.

 

Un webinar sulla filiera agroalimentare

LA FILIERA AGROALIMENTARE DALLA PARTE DEL CONSUMATORE

Nuove tecnologie per controlli qualità non distruttivi sui prodotti lattiero caseari

 

Come garantire al consumatore maggior sicurezza e qualità degli alimenti, anche nel settore lattiero caseario, senza sprecare quelle risorse che scarseggiano sempre di più? Come andare incontro alle sue esigenze di sapere non solo cosa sta mangiando, ma anche come è stato prodotto, da dove proviene e che impatto ha sull’ambiente e sulla sua salute?

 

In questo contesto disporre di nuovi approcci e tecnologie innovative per controlli di qualità non distruttivi aiuta le aziende a garantire la sicurezza alimentare del prodotto, una corretta shelf life (il periodo di tempo in cui un alimento può essere tenuto in determinate condizioni di conservazione e mantenere ottimali la sua qualità e la sua sicurezza) con un’attenzione al tema della sostenibilità e dell’ottimizzazione dei processi produttivi per la riduzione di scarti o rilavorazioni.

Questi argomenti avallati dall’analisi di studi scientifici e casi pratici saranno sviluppati da quattro esperti del settore durante il webinar dal titolo “Nuove tecnologie per controlli qualità non distruttivi sui prodotti lattiero caseari” in programma mercoledì 27 gennaio 2021 dalle 9:30 alle 11 organizzato dal progetto di ricerca INNOVAMILK (acronimo di “Innovations in Italian Dairy Industry for the enhancement of farm sustainability, milk technological traits and cheese quality”) e sostenuto e finanziato da Ager – Agroalimentare e ricerca, l’associazione di Fondazioni di origine bancaria che sostengono la ricerca scientifica di eccellenza a favore dell’agroalimentare italiano.

Modera Francesco Ferrero dell’Università degli Studi di Torino e i relatori sono:

  • Massimo Fedel – Istituto di Fotonica e Nanotecnologie Consiglio Nazionale delle Ricerche – Padova
  • Maurizio Norarfonso – Federalimentare
  • Fabio Licciardello  – Università di Modena e Reggio Emilia
  • Paolo Tondello  – Gas sensing applications FT System

Il webinar, gratuito, in calendario il 27 gennaio, rivolto in particolare agli operatori del settore e ai divulgatori dell’informazione è il quarto di un ciclo di sette appuntamenti a frequenza mensile di INNOVAMILK, il progetto triennale di ricerca nel comparto lattiero-caseario lanciato nel 2018 con l’obiettivo di rafforzare la competitività del settore attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e il miglioramento di quelle esistenti per migliorare la qualità dei mangimi, del latte e del formaggio, risolvendo le principali criticità nelle fasi di produzione e commercializzazione, in particolare la shelf-life dei formaggi. I partner del progetto impegnati sul campo sono: l’A.R.A.P. – Associazione Regionale Allevatori del Piemonte (ente capofila), l’Università di Padova, l’Università di Torino, l’Università di Parma, la Libera Università di Bolzano, il CNR IFN – Istituto di Fotonica e Nanotecnologie di Padova, l’Università di Sassari e l’A.R.A.V. – Associazione Regionale Allevatori Veneto.

L’evento si terrà su piattaforma GoToWebinar.

Per partecipare è necessario iscriversi compilando il modulo disponibile al link: https://attendee.gotowebinar.com/register/8115661763214186768

Al termine del webinar, a richiesta, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.

Per maggiori informazioni: Francesco Ferrero, email: francesco.ferrero@unito.it o https://www.progettoager.it.

Torino: individuato dalla Polizia “mago illusionista” della truffa

Aveva precedenti specifici

 

Con la scusa di cambiare delle banconote di piccolo taglio ha truffato il cassiere di un supermercato. Con un movimento da “mago illusionista” è riuscito sotto gli occhi del dipendente a sottrarre, durante il riconteggio del denaro, otto banconote da cinque euro, nonostante avesse già ricevuto in cambio quella da cento euro. Consegnando così al dipendente solo sessanta euro. Si è poi allontanato tranquillamente dal locale commerciale, e solo dopo, il cassiere si è accorto dell’ammanco. I fatti risalgono allo scorso mercoledì mattina.

Essendo riuscito con astuzia a raggirare il dipendente del market, il giorno dopo ha pensato di riprovarci, ripresentandosi nello stesso negozio, in via Principi d’Acaja, intorno all’ora di pranzo, con una mazzetta di denaro da cambiare. La cassiera presente, al corrente di ciò che era accaduto il giorno precedente, ha rifiutato il cambio cercando di intrattenere l’uomo. Il dipendente raggirato il giorno prima stava visionando le immagini della truffa proprio in quell’istante, così, riconosciuto l’uomo, che si presentava anche vestito allo stesso modo, ha raggiunto le casse, ha informato il malfattore di averlo scoperto e si è posizionato davanti l’uscita per impedire che potesse lasciare il locale in attesa della Polizia. Tra i due nasce una discussione ed il truffatore propone la riconsegna del maltolto del giorno precedente pur di lasciarlo andare, ma, al suo rifiuto spintona l’addetto e guadagna la fuga. Raggiunto all’esterno, nonostante abbia tentato di divincolarsi non lesinando calci e pugni nei confronti del dipendente, è stato fermato grazie all’intervento di alcuni passanti. Gli agenti della Squadra Volante lo hanno trovato in possesso di 1260 euro in banconote da 5 e 10 euro, con molta probabilità utilizzate per trarre in inganno diversi esercenti commerciali.

L’uomo, un 31enne rumeno, con diversi precedenti per truffa aggravata e ricettazione, ha ora a proprio carico due ulteriori denunce, una per la truffa consumata mercoledì e la seconda per quella tentata avantieri.

“Led per Torino”, Mirafiori Nord brancola ancora… nel buio


In quattro anni e mezzo tante promesse e pochi risultati: alla “luce” della risposta possibilista ricevuta un anno fa alla mia precedente interpellanza sull’argomento, non avendo ancora visto risultati apprezzabili, torno lunedì a interrogare la Giunta. Il quartiere uscirà dal “cono d’ombra”?

Rispettare le promesse fatte in campagna elettorale è un dovere verso i propri elettori; garantire un’illuminazione adeguata è un dovere verso tutti i cittadini, nonché il modo migliore per garantire sicurezza. Lunedì discuterò in Consiglio Comunale una nuova interpellanza sul progetto “Led per Torino”. Dalle informazioni ricevute risulta che, a un anno dal mio precedente quesito sull’argomento (febbraio 2020), i residenti delle vie Pertinace, Don Grazioli, Dandolo e Fatebenefratelli non possano ancora usufruire delle nuove luci. Gli attuali impianti luce sono obsoleti da tutti i punti di vista (potenza, efficienza, efficacia, risparmio), con i disagi che si possono immaginare. Lo scorso febbraio avevo ricevuto dalla Giunta la garanzia che tale area di Mirafiori Nord sarebbe stata senz’altro “tenuta in debita considerazione nel piano degli interventi 2020”. Lunedì chiederò in Sala Rossa, con una nuova interpellanza, un aggiornamento circa lo stato dei lavori, nella speranza che, entro l’ormai prossima fine del mandato, i residenti possano uscire dal “cono d’ombra” e tornare a vedere qualche novità.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Parlamentari e consiglieri regionali denunciano la situazione al carcere di Torino

“Facciamo appello al Governo affinché siano garantite le ore di colloquio dei detenuti. Il diritto all’affettività non può essere negato”.

“Conosciamo purtroppo le condizioni difficili e le carenze strutturali del nostro sistema detentivo. Oggi il Covid rende la situazione dei carcerati ancora più penosa, perché i colloqui in presenza con i propri cari si sono trasformati in videochiamate. Eppure scopriamo che al Lorusso Cotugno di Torino le sei ore settimanali disposte per legge per ogni detenuto non sono garantite, ledendo duramente il loro diritto all’affettività” – è la denuncia proveniente da alcuni parlamentari, Nicola Fratoianni e Paola Nugnes (LEU), Doriana Sarli, Jessica Costanzo (M5S) e dai consiglieri regionali Marco Grimaldi (LUV) e Francesca Frediani (Movimento 4 Ottobre).

È cominciato per queste ragioni lo sciopero della fame di Dana Lauriola e altre due compagne, proprio mentre la Corte d’appello si è pronunciata sugli scontri del 2011 in Val di Susa tra le forze dell’ordine e il movimento No Tav, riducendo drasticamente le pene, ridimensionando in modo sostanziale la gravità del giudizio sulla manifestazione e concentrandosi invece sulle singole condotte degli imputati.

Pene dimezzate per gli imputati del processo d’appello bis, quindi, ma non per Dana, condannata invece per un atto dimostrativo avvenuto nel 2012: per lei, incensurata, resta in piedi una condanna a due anni da scontare in carcere, poiché le sono stati negati gli arresti domiciliari. Una pena reputata spropositata anche da Amnesty International.

“Dana Lauriola non dovrebbe essere lì, è assurda la pena che sta scontando. Chiediamo che almeno la voce delle detenute sia ascoltata e siano garantiti a chi è privato della libertà quei legami e quegli affetti senza i quali nessuno di noi può vivere” – proseguono parlamentari e consiglieri, e concludono: “La prossima settimana si apre l’anno giudiziario, ci appelliamo al Governo affinché risolva immediatamente questa situazione”.

AgriFlor gennaio: per un 2021 all’insegna dei colori

Domenica 24 gennaio, dalle 9 alle 18 in Piazza Vittorio Veneto a Torino, primo appuntamento dell’anno con il mercatino di Agriflor, organizzato in totale sicurezza e incentrato sui prodotti agricoli e sulle piante stagionali

Per un 2021 di speranza, Agriflor porta in piazza le sue eccellenze in una domenica all’insegna del colore, domenica 24 gennaio in Piazza Vittorio Veneto a Torino dalle 9 alle 18

Sarà, come già avvenuto negli ultimi mesi, un’edizione ridotta rispetto al consueto, dedicata principalmente agli agricoltori e alle loro eccellenze nel rispetto delle nuove norme che consentono l’organizzazione di mercati agricoli e alimentari.

Non mancheranno, tuttavia, alcune interessanti proposte di piante stagionali, grazie alla presenza di una selezione di vivaisti piemontesi: dai ciclamini alle piante da appartamento, dalle piante grasse ad un ricco assortimento di erbacee come le profumatissime Iberis violaciocca e le primule, dai colori più svariati e fantasiosi, grazie al vivaio Alessandro Consigliere proveniente dal Lago Maggiore. E ancora, piante da piccoli frutti, piante mellifere, corbezzoli e frutti della salute con Gregorio vivai.

Come sempre, sarà un’edizione organizzata in totale sicurezza, con il controllo delle temperature, ingressi scaglionati e contingentati e con la garanzia e il controllo del giusto distanziamento tra i banchi e tra le persone per evitare assembramenti anche minimi.

Agriflor, insomma, nel suo piccolo vuole continuare a regalare una tavolozza di colori e profumi a Torino, in attesa di poter tornare in grande stile come avvenuto.

Per chi volesse, quindi, domenica 27 dicembre c’è la possibilità di fare un giro tra i banchi, godersi uno spicchio di natura e acquistare i prodotti e le piante proposte dai contadini e dai vivaisti presenti al mercatino.

Per scoprire invece il sempre più ampio e rigoglioso mondo florovivaistico di FLOR, tutti potranno continuare a collegarsi su eflor (www.eflor.it) la prima piattaforma floreale italiana che mette in contatto tutti gli appassionati del verde, con gli esperti del settore e i florovivaisti.

Un luogo di incontro virtuale dove sarà possibile “visitare” i vivai, ammirare le foto delle piante, conoscere tutte le loro caratteristiche, scambiarsi opinioni “green”, chiedere suggerimenti e, naturalmente, acquistare fiori di ogni tipo ma anche oggettistica per il giardinaggio, libri, sementi e prodotti naturali, decorazioni per la casa e il giardino.

Il bollettino Covid di sabato 23 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 931 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 114 dopo test antigenico), pari al 3,9% dei 23.769 tamponi eseguiti, di cui 15.116 antigenici. Degli 931 nuovi casi, gli asintomatici sono 364 (39,1%).

I casi sono così ripartiti: 198 screening, 452 contatti di caso, 281 con indagine in corso; per ambito: 49 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 71 scolastico, 811 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 221.086 così suddivisi su base provinciale: 19.784 Alessandria, 11.453 Asti, 7629 Biella, 30.637 Cuneo, 17.331 Novara, 115.154 Torino, 8.287 Vercelli, 7897 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.137 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.777 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 156 (+4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.337(5 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.945.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.354.634 (+23.769 rispetto a ieri), di cui 998.516 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.574

Sono 26 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.574 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.298 Alessandria, 560 Asti, 364 Biella, 981 Cuneo, 719 Novara, 3903 Torino, 395 Vercelli, 273 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

199.074 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 199.074 (+806 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 17.374 Alessandria, 10.099 Asti, 6867 Biella, 27.820 Cuneo, 15.587 Novara, 104.225 Torino, 7.455 Vercelli, 6.996 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.031 extraregione e 1.620 in fase di definizione.

Juventus Bologna, sfida importante per i bianconeri

24 gennaio ore 12.30
Juventus-Bologna

Qui Juve: gara importantissima per i bianconeri di Andrea Pirlo. Con l’ottenimento dei tre punti, i bianconeri potranno continuare a sperare nello scudetto, ma quel che più conterà sarà la prestazione. Dopo i buoni segnali lanciati in occasione della finale di Supercoppa Italiana, la Juventus dovrà confermare i progressi anche sotto il profilo del gioco di squadra.Probabile forfait di Chiellini.Al suo posto giocherà Demiral.
Anche Chiesa è in dubbio:al suo posto ci sarà Bernardeschi,il classe 1994 è reduce da una convincente prestazione fornita contro il Napoli ed il suo ingresso sul terreno di gioco ha avuto un impatto positivo, per lui sarà una chance molto importante per dimostrare il suo valore. Un’altra prestazione opaca, probabilmente, segnerebbe irrimediabilmente il suo percorso con la maglia della Juventus.

Qui Toro: giornata di riposo per i granata del neo tecnico Davide Nicola che ha già dato la sua impronta di vitalità,grinta e gioco ad una squadra che sembrava alla deriva.3 moduli utilizzati durante la partita:3-5-2  3-4-1-2  4-4-2,tutti i giocatori responsabilizzati ed utili al progetto che dovrà portare alla permanenza in serie A.Il mercato porterà un paio di giocatori di qualità:i 2 nomi più gettonati sono il centrocampista portoghese del Benfica,ora al Tottenham, Gedson Fernandes e l’attaccante Antonio Sanabria attaccante del Betis Siviglia.Venerdì prossimo sfida diretta contro la Fiorentina:il Toro dovrà tornare a vincere in casa e confermare che il nuovo corso è cominciato con continuità,ilvalore di questa è da centro classifica,non da retrocessione.

Vincenzo Grassano

Forza Italia: “Ecoisole san Salvario: quanti parcheggi in meno?”

La Consigliera di Forza Italia Federica Scanderebech insieme al Coordinatore Cittadino di Forza Italia Marco Fontana hanno recentemente incontrato diversi residenti e rappresentanti di San Salvario e alla vigilia della sperimentazione delle ecoisole, gli esponenti di Forza Italia On. Rosso, Fontana e Scanderebech dichiarano:

“Questo provvedimento rientra in una serie di provvedimenti a scapito dei posti auto a raso, come se ve ne fossero in abbondanza. Quanti posteggi toglieranno 72 ecoisole, agli occhi di tutti evidentemente ingombranti, non è dato saperlo, o forse si resta ignari del dato per non agitare il territorio, già stremato da una riduzione di circa 180 posti auto, dovuti al piano di Torino Mobility Lab e altri dalla delibera per l’ampliamento dei dehors, contestata dal territorio esclusivamente per la carenza appunto di posteggi”.

Continuano Rosso, Fontana e Scanderebech (Forza Italia): “Abbiamo depositato oggi in Comune un’interpellanza poiché la maggior parte di residenti e ristoratori non è stata minimamente coinvolto nelle trasformazioni in atto. Abbiamo recentemente incontrato diversi abitanti e un’associazione estremamente rappresentativa della zona anch’essa ignara dei progetti della circoscrizione e del comune”.

Aggiungono gli azzurri Rosso, Fontana e Scanderebech (Forza Italia Torino): “Non ci è dato sapere se si sia studiato l’impatto che può avere il rumore della caduta della bottiglie di vetro nei contenitori durante le ore della movida. Se sia stata studiata l’incidenza di percezione che tali ecoisole, così copiose, possono avere sulle strade di San Salvario. Ma soprattutto è stato valutato quanti posteggi in meno ci saranno in questa zona già al collasso e quale il piano di riassetto di tale riduzione?”

Concludono Rosso, Fontana e Scanderebech (Forza Italia): “La problematica del vetro nella zona di San Salvario è agli occhi di tutti, ma non si capisce come mai questa amministrazione preveda l’installazione di ecoisole adibite, quindi autorizzandone implicitamente la prassi della vendita appunto del vetro nella zona. Vi è l’ordinanza 3653 del 2019 che ne vieta la totale vendita per l’asporto, sia in forma fissa che in forma ambulante; il consumo in luogo pubblico e la detenzione in luogo pubblico di bevande contenute in bottiglie di vetro ed in lattine chiuse, anche ove dispensate da distributori automatici. Il divieto di vendita, consumo e detenzione si applica in San Salvario tutti i giorni dalle h. 19,30 alle h. 7,00. Non si comprende per quale motivo il Comune non proceda puntualmente con il semplice rispetto di tale ordinanza, implementando una forte azione di repressione dei trasgressori e sanzionando tutti quei numerosi minimarket spuntati come funghi che non adempiono alle regole. Anche questa è un’evidente sconfitta politica, è innegabili  che prevedendo l’installazione di ecoisole per il vetro fruibili dalla collettività si vada nella direzione di trasmettere un segnale implicito di resa al contrasto dell’uso del vetro”.

ON. ROBERTO ROSSO FORZA ITALIA

COORDINATORE CITTADINO FORZA ITALIA MARCO FONTANA

CONSIGLIERA COMUNALE FORZA ITALIA FEDERICA SCANDEREBECH

Controlli antidroga dei carabinieri, 6 arresti

E oltre 1 kg di stupefacente sequestrato in 24 ore

I carabinieri, nell’ambito di specifici servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti disposti dal Comando Provinciale, hanno arrestato nelle ultime 24 ore altri due corrieri, dopo quelli fermati il 20 gennaio scorso a Susa con 6,6 kg. di cocaina, e 4 pusher.
In particolare a Rivarolo Canavese, nell’hinterland torinese, i militari della Stazione di San Giorgio (TO) hanno bloccato due autotrasportatori di 21 anni, di Volpiano (TO), trovati in possesso di 1 kg di droga. I due sono stati controllati mentre erano alla guida di un furgone su cui è stata rinvenuta una busta contenente 500 grammi di marijuana. Una successiva perquisizione nel magazzino in uso ai fermati ha permesso di trovare un’altra busta con all’interno ulteriori 500 grammi della medesima sostanza.
A Nichelino, sempre nell’hinterland torinese, è finito in manette un 37enne del luogo, che è stato sorpreso in strada mentre consegnava dello stupefacente a un ragazzo. Alla vista dei carabinieri della locale Tenenza, ha tentato di ingoiare due dosi di crack ma è stato bloccato in tempo e la droga è stata sequestrata. Il cliente ha ammesso di aver acquistato le dosi al prezzo di 50 euro l’una.
A Torino, in via Garessio, i carabinieri della Compagnia San Carlo hanno arrestato un cittadino senegalese, in Italia senza fissa dimora, subito dopo aver venduto una dose di cocaina a un uomo. Sono stati sequestrati anche 285 euro in contanti, che si ritiene siano provento dell’attività illecita.
Nel quartiere San Salvario, stessa sorte è toccata a un ventottenne del Ciad fermato subito dopo aver venduto due dosi di cocaina a un altro acquirente. Nelle tasche del pusher i carabinieri hanno trovato altre 12 dosi della stessa sostanza, per un totale di oltre 10 grammi, e circa 400 euro in contanti.
Sempre a Torino, in corso Regina Margherita, è stato arrestato un senegalese, senza fissa dimora, bloccato, anche in questo caso, subito dopo aver ceduto una dose di cocaina a un acquirente.
Tutti i clienti dei pusher sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di droga.