Torino- Pagina 97

Cenano seduti nel locale, 13 persone sanzionate dai carabinieri

Torino, 25 gennaio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati alla verifica del rispetto delle normative anticovid disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno sanzionato il titolare di un locale e 12 avventori per aver cenato nell’esercizio commerciale in violazione dei divieti imposti per contenere la diffusione della pandemia.
Il fatto è accaduto a Chieri, nell’hinterland torinese, dove i militari della locale Compagnia sono intervenuti presso un Bar del luogo, in cui era stata segnalata la presenza di alcuni avventori che stavano cenando. In effetti, all’atto del controllo, all’interno del locale vi erano 12 persone sedute ai tavoli che stavano consumando la cena, nonostante dopo le 18 siano consentiti esclusivamente la consegna a domicilio e l’asporto. Per questo motivo, come disciplinato dalle norme anticovid, si è proceduto a sanzionare amministrativamente proprietario e avventori ed il locale verrà chiuso per 5 giorni.

Un’ottima Juve piega un ostico Bologna e sale ulteriormente in classifica

Juventus-Bologna 2-0
Arthur
McKennie

Vince la Juventus sul Bologna per 2-0. I gol sono stati segnati da Arthur al 15′ e da McKennie al 71′, ma i protagonisti sono stati i portieri, con Szczesny e Skorupski decisivi per le due squadre. Il Bologna all’inizio della ripresa ha dato filo da torcere ai bianconeri, ma l’entrata di Morata è stata determinante tra le file bianconere. Annullato anche un gol a Soriano nel primo tempo.
La Juventus in classifica ha raggiunto l’Atalanta al quarto posto ed il tecnico Andrea Pirlo inizia a sorridere perché sta cominciando a vedere la “sua”Juve,sempre aggressiva in tutte le zone del campo,attenta e concentrata ma soprattutto che non ha perso la convinzione e lo smalto vincente che l’ha portata a vincere 9 scudetti consecutivi.

Vincenzo Grassano

Il concerto del Teatro Regio per il Giorno della Memoria

Mercoledì 27 Gennaio 2021 ore 11 e ore 18 Streaming gratuito su www.teatroregio.torino.it

 «Se il teatro si chiude in se stesso e non incide nelle problematiche della comunità, non assolve la sua funzione, la sua missione sociale di istituzione culturale», così Rosanna Purchia, Commissario straordinario del Teatro Regio, esprime la visione che anima l’impegno del Teatro per i ragazzi e i giovani e anticipa la ripartenza della Stagione educational che si inaugura con il Concerto per il Giorno della Memoria mercoledì 27 Gennaio in un doppio appuntamento alle ore 11 (per i ragazzi delle scuole superiori) e alle 18 in streaming gratuito su www.teatroregio.torino.it.
Ogni 27 gennaio si celebra il “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi di concentramento. La simbolica data rimanda al 27 gennaio del 1945, quando i primi soldati sovietici entrarono ad Auschwitz e resero pubblico l’atroce scempio perpetrato dal regime nazista.
Il Teatro Regio, che da anni partecipa alle iniziative dedicate dalla Città di Torino al Giorno della Memoria, quest’anno propone un concerto di cui è protagonista assoluto il Coro Teatro Regio Torino diretto dal Maestro Andrea Secchi. Il concerto sarà introdotto da Sebastian F. Schwarz, Direttore artistico del Teatro.
Il programma è interamente dedicato a Viktor Ullmann, compositore, direttore d’orchestra e pianista austriaco, ebreo di origini slesiane. Il Coro del Regio esegue Dieci brani yiddish ed ebraici per coro, che prevede: due canti cassidici per coro femminile Hal’a, jarden (Scorri, fiume Giordano) e Ura, ura, Jissrael (Avanti, Israele!); tre canti yiddish per coro maschile As der Rebe elimelech (Quando il rabbino Elimelech), Scha schtil (Shhh, silenzio!) e Fregt di welt (Il mondo si domanda); tre canti yiddish per coro femminile Jome, Jome (Jome, Jome), Du solst nischt gejn (Non dovresti andare) e Du Mejdele (A te, bella fanciulla); due canti ebraici per coro misto Anu olim (arza) (Torniamo a casa) e Elijahu hanaawi (Elia il profeta).
Allievo di Zemlinsky e Schönberg, Viktor Ullmann (1898-1944) negli anni giovanili condusse una brillante carriera musicale. Nel 1942 venne trasferito nel campo di concentramento di Theresienstadt, dove, in qualità di Responsabile dello Studio per la Nuova Musica, ebbe modo di scrivere e rappresentare numerose composizioni di vari generi. Il 16 ottobre 1944 fu trasferito nel campo di concentramento di Auschwitz, dove morì due giorni dopo.
I dieci brani proposti sono arrangiamenti per coro a cappella di canzoni ebraiche, yiddish e cassidiche composti in quel luogo, che lo stesso Ullmann definì uno stimolo, non un impedimento, alle proprie attività musicali: «in nessun modo ci siamo seduti sulle sponde dei fiumi di Babilonia a piangere; il nostro rispetto per l’Arte era commensurato alla nostra voglia di vivere; sono convinto che tutti coloro, nella vita come nell’arte, che lottano per imporre un ordine al Caos, saranno d’accordo con me». Il concerto resterà disponibile sul sito del Teatro Regio per chiunque desideri rivederlo e riascoltarlo.

A Torino picco di consegne postali legate all’e-commerce

Nel mese di dicembre Poste Italiane ha consegnato 27 milioni di pacchi, di cui 20 milioni legati all’e-commerce, quasi 10 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2019 (+56%).

Importante il contributo derivante dalle lavorazioni in provincia di Torino dove si è registrato un picco di consegne del +80% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Numeri da record che confermano lo sforzo logistico messo in atto dall’Azienda   e la strategia vincente avviata  negli ultimi anni  per rafforzare la leadership nei servizi per l’e-commerce.

Come annunciato dall’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, è entrato da poco in funzione un centro di smistamento a Roma e, nel primo trimestre del 2021, sarà operativo un  nuovo hub a Milano.

Inoltre, Poste Italiane ha concluso accordi con due startup innovative: Milkman, piattaforma logistica specializzata per le consegne personalizzate, e con il vettore digitale sennder GmbH, start-up tedesca tra le più innovative del settore in grado di offrire soluzioni efficaci nel trasporto a lungo raggio a pieno carico.

Di pari passo con il potenziamento dei servizi per l’e-commerce, Poste Italiane sta rinnovando la propria flotta per ridurre l’impatto ambientale legato alle proprie attività: l’obiettivo è arrivare a 26 mila mezzi a basso impatto ambientale entro il 2022 in particolare per le attività di recapito dei portalettere e per il trasporto delle merci.

“Il Museo dell’Artiglieria deve tornare alla Cittadella (e farlo in tempi brevi)”

Magliano: “Lunedì in Consiglio Comunale la mia nuova interpellanza sul tema”

Caro direttore, centotrent’anni: da tanto dura il vincolo che impone di destinare la Cittadella a sede Museo Storico Nazionale d’Artiglieria.

Questa condizione fu posta al momento della cessione del bene al Comune di Torino (1891): dal 2008, tuttavia, data di inizio dei lavori di ristrutturazione, tutti gli allestimenti e i documenti sono sono stati trasferiti presso la Caserma “Carlo Amione” in piazza Rivoli. Qui, le condizioni di contesto non sono adatte non dico all’esposizione, ma forse neanche alla conservazione di un patrimonio storico-culturale di tale prestigio, natura e dimensione; lo stesso locale messo a disposizione dell’Associazione Amici del Museo (la cui attività è ferma da due anni) quale ufficio e archivio è stato dichiarato inagibile. Torno lunedì in Consiglio Comunale, dopo i quesiti da me discussi nel 2018, a presentare un’interpellanza sul tema. Non pare siano stati avviati studi per un riallestimento museale della parte già agibile della Cittadella: per il rifacimento, ritenuto indispensabile, del padiglione laterale manca ancora il finanziamento (circa 10 milioni di euro): tempi lunghi, dunque? Quanto esattamente? Urge sollecitare il Ministero della Difesa a utilizzare al più presto il Mastio per ripresentare al pubblico il patrimonio del Museo. Mi aspetto risposte puntuali e convincenti: il Museo dell’Artiglieria deve tornare a far parte a pieno titolo del patrimonio culturale e dell’offerta turistica di Torino.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino

Il “filo nero” di Seeyousound Festival

International Music Film Festival. 19 – 25 febbraio 2021: online sulla piattaforma streaming PLAYSYS. TV

 

Focus BLACK LIVES MATTER

 

A un mese dal via SEEYOUSOUND International Music Film Festival svela il filo nero che attraverserà la settima edizione dando corpo a un percorso trasversale tra le varie sezioni del festival, comprendendo i concorsi e le rassegne non competitive. Lungo i 7 giorni di festival il focus BLACK LIVES MATTER permetterà di rintracciare lo spirito black in ogni nota, in ogni fotogramma dei titoli che Seeyousound propone all’interno del programma 2021, per unire realtà solo apparentemente lontane che grazie alla musica sanno diventare universali.

 

Dal 19 al 25 febbraio SEEYOUSOUND – che come sempre ricompone un universo cinematografico e musicale fatto di lungometraggi di finzione, documentari e film brevi, biopic e videoclip – ci condurrà in un viaggio nel significato più ampio di musica “black”. Il festival sarà disponibile interamente online sulla piattaforma streaming VOD PLAYSYS.TV per il pubblico di tutto il territorio nazionale.

Che #BlackLivesMatter non fosse uno slogan nato per protestare contro l’uccisione di George Floyd del 25 maggio 2020 è cosa nota. Il discorso è iniziato con i primi commerci di schiavi e tramite la musica è stato tenuto vivo anche nei brani non esplicitamente politici e in luoghi lontani dagli infuocati Stati Uniti degli ultimi mesi.” spiega Carlo Griseri, direttore del festival e curatore di Into the Groove “Nel focus ci saranno le proteste contro le violenze del Sistema e della polizia sugli afroamericani ma anche le generazioni di “neri a metà” italiani (Mario Musella e James Senese, in primis), le radici più pure della musica e le sue declinazioni più attuali, le note che i migranti africani hanno portato con sé nei loro viaggi e molto altro ancora.”

 

La musica è terreno di incontro, capace di rompere i confini dei retaggi culturali e spezzare catene; un percorso di liberazione che ha sempre avuto un grande alleato: il jazz. La storia di uno dei più importanti jazz club al mondo è al centro di Ronnie’s di Oliver Murray – presentato in anteprima italiana nel concorso LONG PLAY DOC. Il film esplora 60 anni del club, nato nel 1959 in un seminterrato di Soho a Londra, che ha ospitato leggende musicali, tra cui Ella Fitzgerald, Chet Baker, Nina Simone e Miles Davis; e che ancora oggi porta il nome del sassofonista Ronnie Scott, celebrando un artista “pietra angolare” della scena jazz britannica scomparso nel 1996.

Il focus è fortemente presente anche nella sezione INTO THE GROOVE con Everything: The Real Thing Story, acclamato film di Simon Sheridan che racconta la storia vera della prima rivoluzione della musica nera in Gran Bretagna ad opera dei The Real Thing, padroni delle classifiche mondiali degli anni ’70; e Osannaples di M. Deborah Farina che celebra i 50 anni di carriera della band partenopea Osanna, che tra hard-rock e psichedelia ha creato un autoctono progressive-rock gettando le basi del Naples Power, e che include un demo inedito di Pino Daniele. Rispettivamente anteprima italiana e anteprima assoluta, a questi due documentari fuori concorso si aggiunge il cortometraggio d’animazione En Rang Par Deux di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti e Viola Mancini, prodotto dal CSC Animazione di Torino.

 

Due i titoli #BlackLivesMatter in RISING SOUND – Trans Global Express, sezione non competitiva che esplora le sonorità del continente africano in un viaggio alla scoperta di nuove commistioni tra strumenti musicali e nuove tecnologie: CONTRADICT Ideas for a new world ha portato in Ghana i registi svizzeri Peter Guyer e Thomas Burkhalter alla scoperta di una new wave che grazie a strumenti a basso costo e a internet, registrano e diffondono musica con cui reclamano un nuovo ruolo per l’Africa; e Lisbon Beat di Rita Maia e Vasco Viana che si muove nella periferia di Lisbona, città di complesse lotte identitarie con una vibrante scena musicale afroportoghese che unisce generazioni tra passato e futuro; nel film spicca Dj Nigga Fox con la sua batida portoghese.

 

La sfumatura black non manca anche in SOUNDIES, contest di videoclip curato da Alessandro Battaglini, che da quest’anno riveste anche il ruolo di vicedirettore del festival. Il focus si sviluppa in una tracklist di titoli fuori concorso che guardano dritto in faccia ai temi più caldi del movimento black e ancora, in concorso, Sixteen di J Lord. Il rapper classe 2004, napoletano afrodiscendente, con questo pezzo dipinge un affresco pulsante del contesto in cui vive con un suono potente e pulito che guarda direttamente all’hip-hop americano.

 

Per 7 giorni SEEYOUSOUND farà risuonare in tutta Italia l’eco di voci e strumenti inconfondibili, di storie e vite immortali, protagonisti della selezione di film che compongono il programma 2021 del festival internazionale di cinema e musica. Dopo la sperimentazione di Seeyousound On The Road – che ha portato il format del festival torinese nelle principali città italiane da Milano a Palermo, Firenze e Lecce – la musica di SEEYOUSOUND si potrà guardare ovunque, semplicemente on demand su PLAYSYS.TV (biglietto singolo 3,99€; abbonamento festival 35€; abbonamento sostenitore 45€ con t-shirt e pin su www.seeyousound.org e www.playsys.tv).

La piattaforma streaming, nata dall’esperienza di Seeyousound, proporrà lungometraggi e documentari, materiali d’archivio e prodotti cross-mediali incentrati sulla musica, destinati al pubblico italiano e disponibili da tutto l’anno all’indirizzo playsys.tv.

 

INFO www.seeyousound.org > info@seeyousound.org > facebook.com/SEEYOUSOUND > instagram.com/seeyousoundfestival > twitter.com/seeyousound

Pacchi alimentari alle famiglie bisognose

Oltre 60 famiglie torinesi sabato hanno ricevuto il  pacco alimentare dai volontari di Sol.Id Onlus.

“Anche oggi siamo riusciti a dare un pacco alimentare a tutte le  famiglie torinesi che, mensilmente, aiutiamo – hanno dichiarato i
volontari di Sol.Id – purtroppo le persone che ci chiedono aiuto sono in  continuo aumento e, a causa delle continue chiusure forzate, molti sono
negozianti che hanno perso tutto.”

“Le istituzioni hanno abbandonato queste persone, ma noi non lo faremo –  ha concluso la Onlus – ogni mese attraverso le raccolte e le consegne
alimentari garantiremo il pacco alimentare a chi ne avrà bisogno.”

Situazione critica nelle carceri, il garante: “Recuperare le strutture esistenti”

“Occorre valutare attentamente come utilizzare al meglio le strutture esistenti e le risorse in campo, a cominciare da quelle del personale. Siamo ancora in tempo: meglio puntare sul recupero degli spazi esistenti nelle carceri di Alba, Cuneo e Alessandria.

Senza contare che i progetti faraonici di Savona e l’ipotesi di convertire in carcere una caserma di Casale Monferrato rischiano di rivoluzionare il panorama carcerario piemontese senza risolvere le criticità da noi denunciate”. Lo ha dichiarato il garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano al termine dell’incontro, svoltosi nella sede del Comune di Asti, tra il sindaco Maurizio Rasero e il provveditore dell’Amministrazione penitenziaria Pierpaolo D’Andria, alla presenza della garante comunale dei detenuti Paola Ferlauto.

Focus della riunione: il progetto del nuovo padiglione da 120 posti, da edificare al posto dell’attuale campo da calcio della Casa di reclusione di Asti.

Mellano ha auspicato che l’ipotesi di costruzione del padiglione venga riconsiderata e alle sue perplessità si sono unite quelle dall’Amministrazione comunale, preoccupata che il progetto non sia utile a risolvere le criticità già note, andando a peggiorare una situazione già di per sé precaria e già nota a livello nazionale.

Al termine dell’incontro Mellano ha chiesto a Rasero “un aiuto da parte del Comune per interventi di accoglienza dei familiari dei detenuti, dal momento che il carcere di Asti ospita detenuti appartenenti a circuiti di diversi livelli di sicurezza e provenienti da altre zone d’Italia”.

I garanti hanno inoltre chiesto che l’Ufficio detenuti del Provveditorato fornisca numeri ed elenchi di detenuti astigiani presenti nelle altre carceri del Piemonte per poter dare la migliore assistenza possibile alle situazioni di fragilità sociale magari ancora sconosciute all’Amministrazione comunale.

Il bollettino Covid di domenica 24 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 619 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 54 dopo test antigenico), pari al 5,1% dei 12.023 tamponi eseguiti, di cui 5285 antigenici. Dei 619 nuovi casi, gli asintomatici sono 228 (36,8%).

I casi sono così ripartiti: 122 screening, 339 contatti di caso, 158 con indagine in corso; per ambito: 28 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 51 scolastico, 540 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 221.705 così suddivisi su base provinciale: 19.862 Alessandria, 11.482 Asti, 7651 Biella, 30.670 Cuneo, 17.370 Novara, 115.525 Torino, 8299 Vercelli, 7932 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1137 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1777 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 156 (come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2345 (+8rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.828.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.368.457 (+12.023 rispetto a ieri), di cui 1.001.593 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8583

Sono 9 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8583 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1301 Alessandria, 560 Asti, 364 Biella, 981 Cuneo, 719 Novara, 3908 Torino, 395 Vercelli, 274 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

199.793 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 199.793 (+719 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 17.446 Alessandria, 10.164 Asti, 6906 Biella, 27.912 Cuneo, 15.634 Novara, 104.527 Torino, 7492 Vercelli, 7056 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1034 extraregione e 1622 in fase di definizione.