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Vinovo trotta con l’Ugi

C’è un doppio motivo per non perdere l’appuntamento infrasettimanale con il trotto sulla pista di Vinovo mercoledì 20 ottobre. In chiusura di programma infatti è prevista la Tris-Quarté-Quinté ed è intitolata alla raccolta benefica ‘Vinovo Trotta con UGI‘ contro i tumori infantili partita ad inizio settembre e che andrà avanti fino al prossimo 1° novembre, giorno del ‘Gran Premio Orsi Mangelli‘. Tutte le somme raccolte saranno destinate al reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, diretto dalla Professoressa Franca Fagioli.

Sarà una bellissima corsa, sulla distanza del doppio km, per cavalli anziani distribuiti su tre nastri. Come spesso succede, il pacchetto dei favoriti e dei numeri buoni per le scommesse tra i 16 cavallo al via sarà al secondo e terzo nastro. Sicuramente Arnold Cup con Cosimo Cangelosi ma anche Virtuale che riporta a Vinovo il fresco ‘Derby winner’ Antonio Di Nardo. E poi Amarcord allievo di Francesco Di Stefano, Seleniost insieme a Santo Mollo, o ancora Pietro Gubellini sulla rientrante Vanesia Ek e l’inossidabile Showmar, allievo di Andrea Guzzinati.

In tutto, 84 partenti nelle 8 corse in programma che partiranno alle 14.20 con il Premio Hampton riservato ai Gentlemen. Molto interessante anche il Premio Dakota City, che vedrà al via molti 2 anni di grande prospettiva. Come sempre ingresso gratuito con l’obbligo del Green pass.

8′ giornata di campionato serie A Napoli-Torino 1-0 / Juventus-Roma 1-0

83′ Osimhen (N)

***
16′ Kean (J)

Sentimenti contrapposti in casa Toro e Juve.Stessi punteggi ma agro per i granata e dolce per i bianconeri.
Il Toro di Juric gioca, sempre bene,ma raccoglie meno del dovuto.
Come nel derby precedente viene sconfitto nei minuti finali nell’unica disattenzione della gara.Il portierone serbo M.Savic para anche un rigore al partenopeo Insigne. Ottima gara del n.1 granata. Al Toro manca la qualità dovuta alle assenze per i troppi infortuni.Già dalla gara di venerdì prossimo ore 20.45 a Torino contro il Genoa rientrerà Praet, trequartista imprescindibile per il gioco di Juric. Pjaca tornerà a disposizione nella successiva gara infrasettimanale contro il Milan. Troppo importanti per il Toro i 2 giocatori, con loro in campo vittorie e pareggi, non si perde.
Continua a mietere successi la Juve di Allegri, tornata ai suoi soliti standard di squadra attenta, famelica e vogliosa di punti. I bianconeri sono tornati alla loro tradizionale solidità difensiva. È una Juve compatta e determinata. La Roma gioca a tratti molto bene ed è sempre in partita. Gara dai ritmi intensi e combattuta. Alla fine prevalgono i bianconeri che, passati in vantaggio nel primo quarto d’ora con Kean, sfiorano il raddoppio, subiscono il veemente ritorno dei giallorossi di Mourinho, si chiudono bene e con un po’ di fortuna portano a casa i 3 punti, fondamentali per salire sempre più su in classifica.

Enzo Grassano

Il basket e gli allenatori

UN LETTORE CI SCRIVE COMMENTANDO L’ARTICOLO SULLA PARTITA CANTÙ’-REALE MUTUA BASKET PUBBLICATO SUL “TORINESE” 

Commenti forse un po’ troppo da allenatore della squadra altrui. La squadra non è certo una candidata alla promozione e ci sono 5 titolari e poco altro. Forse lasciare che l’allenatore provi a far crescere le riserve dando loro minuti e responsabilità, per avere rotazioni più lunghe e di qualità più avanti, ci sta tutto, soprattutto ad inizio campionato. Altrimenti per come la vede lei, l’allenatore potrebbe farlo anche mio figlio, metti in campo sempre i migliori e li fai uscire quando hanno commesso il 5’ fallo.

Enrimax71

 

 

Grinta e passione degli atleti piemontesi conquistano l’Europa e il mondo

 Lunedì 18 ottobre ore 11 Arena Piemonte – Salone internazionale del libro di Torino

Un omaggio agli atleti piemontesi che hanno partecipato alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2020, alle pallavoliste che si sono recentemente laureate campionesse d’Europa ed ai campioni del mondo di ciclismo. Un orgoglio per il Piemonte e un modello per i più giovani.

Saliranno sul palco una rappresentanza di atleti olimpici e paralimpici Tokyo 2020.

Saluti istituzionali.

Intervengono:

Silvia Bruno, presidente del Comitato regionale Piemonte del Cip;

Stefano Fabio Mossino, presidente del Comitato regionale Piemonte del Coni.

Moderatore:

Giorgio Giglioli, giornalista Rai 3 Piemonte.

Partecipano gli atleti:

Tatiana Andreoli, Elisa Balsamo (presente attraverso un video), Veronica Silvia Biglia, Matteo Bonacina, Diego Colombari, Ivan Federico, Carlotta Gilli, Elisa Longo Borghini (video), Brayan Lopez, Alessandro Miressi, Andreea Mogos, Carola Semperboni, Giulia Vetrano, Alessia Mazzaro (video), Sara Bonifacio con Caterina Bosetti, Cristina Chirichella e Sofia D’Odorico (video).

Un premio per due nuovi campioni pragelatesi

“Pragelato ha premiato i suoi campioni. Ieri pomeriggio presso il Centro Fondo del paese olimpico sono stati premiati due ragazzi, due giovani promesse che sono cresciuti agonisticamente sugli impianti  della comunità pragelatese. Una iniziativa che ha voluto premiare chi si è particolarmente distinto nella stagione agonistica 2020/2021.

Si tratta di Beatrice Laurent, 16 anni, iscritta allo Sci Nordico di Pragelato che ha ottenuto grandi risultati a livello nazionale e Lorenzo Cuzzupè, di appena 14 anni, appartenente allo Sci Club Equipe Pragelato che hanno raggiunto il podio più alto nelle gare FISI nazionali.

Erano presenti all’incontro a Pragelato, oltre a molte autorità politiche ed amministrative locali e regionali, anche moltissimi atleti con le rispettive famiglie. Una iniziativa, comunque sia, che premia lo sforzo organizzativo dei rispettivi Sci Club da un lato e le straordinarie potenzialità dei giovani atleti locali dall’altro. In ultimo, ma non per ordine di importanza, vanno ringraziati i gestori del Centro Olimpico del Fondo e del ristorante Slunch Bucaneve oltre alla Pro Loco per l’impegno e la collaborazione manifestati anche in questa occasione. E Pragelato si conferma, ancora una volta, come una capitale dello sci di fondo a livello nazionale ed europeo. E la conferma arriva anche dalle prossime Universiadi che vedranno proprio Pragelato come uno dei paesi più importanti per questa competizione agonistica”. Così commenta Mauro Maurino, Vice Sindaco di Pragelato.

Nove podi piemontesi nella prima prova del Campionato Italiano Elite

La prima prova del Campionato Italiano Elite, disputata sul ghiaccio del PalaTazzoli di Torino, si è conclusa con la bellezza di nove podi per gli atleti piemontesi. Un lauto bottino per l’intero movimento, impreziosito dal fatto di essere stato raccolto in una competizione andata in scena sotto l’attenta organizzazione di Ice Club Torino e Pattinatori Artistici Torino.

Tre, nello specifico, i successi di categoria. Tra le Senior affermazione per Greta Baldan (PAT) con il punteggio di 120.64, mentre tra gli Advanced Novice ha preceduto tutti Nikita Dossena (ICT) con 78.66. Successo per Viola Fois, sulle note di “The White Crow”, tra le Junior: l’atleta dell’Ice Club Torino con 135.66 punti ha preceduto Anita Gemelli (PAT) e la compagna di squadra Amanda Ghezzo sul podio del gruppo 2 (4ª Anna Bodrone e 5ª Giulia Barucchi, nel gruppo 1 invece Micol Panepucci è 5ª, Victoria Nobile 12ª).

Piazzamenti sul podio anche per Rina Taniguchi ed Ekaterina Cociu dei Pattinatori Artistici Torino, rispettivamente 2ª e 3ª tra le Advanced Novice, categoria in cui Annalisa Ursino (ICT) si è posizionata 6ª. Tra gli Junior piazza d’onore per Giorgio Rossetti (ICT), con il compagno di team Aiden Lino Alexander Buttiero Khorev 4°, mentre ha concluso al secondo posto il suo esordio tra i Senior anche Raffaele Zich, campione Junior in carica ed al suo personal best con 183.26.

KolbeVolleyTorino, campionati al via

Ci siamo!
Sabato 16 OTTOBRE iniziano i campionati di pallavolo? del #KolbeVolleyTorino, nella speranza che la nuova stagione inizi e continui nel migliore dei modi. La prima a scendere in campo, alle ore 11, sarà la squadra #Under14 femminile guidata da Luca Mastroianni nell’impianto Lesna di via Bard. La sera, alle ore 20:30, invece si disputerà la prima gara del settore maschile in un campionato regionale; nell’impianto di via Parri la squadra creata in collaborazione con il Lasalliano Volley Torino, guidata da Alessio Roccati, darà il via al campionato di #SerieD con il derby torinese contro il Volley Parella Torino. Forza #Kolbe ?e che i campionati abbiano inizio!✌ #kvt #noisiamopronti #giocodisquadra #fipav

La farfalla granata

15 ottobre 1967: muore Gigi Meroni

Esattamente 54 anni fa smise di volare la “farfalla granata”, Gigi Meroni, ala destra di grandissima classe cristallina, che fece sognare intensamente il popolo granata, ancora frastornato dalla tragedia di Superga ove perirono gli Angeli del Grande Torino. La storia del Toro è mito e leggenda  intrisa, ahimè, di sangue e tragedie, non solo di gioie. Fu un tragico incidente, il 15 ottobre 1967,a consegnare alla leggenda ed al mito l’ala destra granata. Meroni disputò in maglia granata 145 partite segnando 29 reti, prima di perdere la vita a soli 24 anni. Nacque a Como nel 1943 si formò calcisticamente nel Como, fino a quando venne notato dai dirigenti del Genoa, che – stregati dal suo talento – si convinsero a portarlo in rossoblù dove rimase 2 anni, raccogliendo 42 presenze gol in Serie A, ma questi bastarono a farsi notare al mitico Nereo Rocco, che volle a tutti costi portarlo al Torino.
Proprio con la maglia del Toro si guadagnò il soprannome di “farfalla” proprio per il suo modo di giocare, fatto di dribbling guizzanti e imprevedibili, e per il suo stile colorato e pittoresco. Memorabile poi è il suo gol segnato all’Inter allo stadio San Siro, quando – dopo un’irresistibile serpentina – segnò con un morbido pallonetto la rete che pose fine all’imbattibilità della squadra di Helenio Herrera che durava da quasi tre anni.
In parallelo con la squadra di club ebbe anche una discreta carriera in Nazionale. L’esordio avvenne nel 1965 in una gara di qualificazione contro la Polonia, mentre il primo gol è datato 14 giugno 1966 in un Italia-Bulgaria 6-1. In azzurro alla fine arrivarono solamente 6 presenze, insieme al deludente Mondiale del 1966 in Inghilterra, prima che la sua giovane vita venisse troncata il 15 ottobre 1967.
Quella sera, dopo una gara di campionato interna contro la Sampdoria, tornava casa insieme al compagno Fabrizio Poletti. I due si stavano recando in un bar per usare il telefono e chiamare la compagna di Meroni per avvertirla che Gigi aveva dimenticato le chiavi di casa. I due, mentre attraversavano avventatamente, al di fuori delle strisce pedonali corso Re Umberto, Meroni venne investito da una Lancia Appia e trascinato per 50 metri. Morì all’ospedale Mauriziano poche ore dopo. Alla guida della Lancia c’era un giovane studente di nome Attilio Romero: tifoso granata che diventò  presidente del Toro negli anni duemila. Il destino consegnò alla leggenda ed al mito il fuoriclasse granata Gigi Meroni, ponendolo affianco degli Angeli di Superga del Grande Torino.

Vincenzo Grassano

Gigi Meroni, un mito granata e un anticipatore sociale

15 ottobre 1967, muore a Torino Gigi Meroni.

Il George Best italiano; il talento che scompare a 24 anni in un tragico incidente attraversando una strada del capoluogo subalpino in una uggiosa domenica d’autunno, l’ormai famoso Corso Re Umberto; il calciatore che infiammava le folle con i suoi dribbling, le sue follie creative, la sua capacità di ridicolizzare l’avversario senza mai infierire come capitava ad un altro mito del calcio argentino e juventino, Omar Sivori. No, Gigi Meroni si limitava a giocare al calcio. Ma, soprattutto, è stato un inventore del calcio. Un anticipatore del calcio moderno. E un anticipatore dei tempi. Meroni che gioca pochissimo in Nazionale per i capelli lunghi la barba lunga; Meroni che convive con una donna già sposata; Meroni che rinuncia al trasferimento alla Juventus – richiesto fortemente dall’Avvocato Gianni Agnelli che, non a caso, ha sempre visto lontano, anche nel calcio – e rimane il leader indiscusso della compagine granata; Meroni che, con il suo stile di vita e la sua visione del calcio, resta un anticipatore dei tempi che si apriranno ufficialmente solo l’anno successivo la sua scomparsa, nel 1968.
Certo, Meroni a 54 anni dalla sua scomparsa resta non solo un “mito” granata come lo sono rimasti i “ragazzi di Superga” ma rimane anche un’icona del calcio italiano ed europeo. La sua tragica e paradossale scomparsa in una sera dopo una bella vittoria contro la Sampdoria al Comunale per 4-2 e in attesa del derby poi vinto 4-0 con tre gol del suo grande amico Nestor Combin la domenica dopo la sua scomparsa. E la conferma della sua unicità e singolarità di personaggio arriva dalla vasta e copiosa pubblicistica su Gigi Meroni, sul suo estro e sul suo innato anticonformismo. Nel calcio come nella vita di tutti i giorni. Viveva in quella famosa mansarda di Piazza Vittorio a Torino, guidava una Balilla nera e attrezzata in modo artistico e inconsueto, dipingeva ritratti ed è stato giudicato un raffinato pittore. E, in ultimo, tratteggiava i suoi abiti che poi li faceva costruire su misura dal suo amico sarto personale.
Insomma, la “farfalla granata” è stato un figlio dei suoi tempi, indubbiamente. Ma Gigi Meroni è destinato a rimanere nella memoria collettiva dell’universo granata e del calcio italiano anche perchè, a cominciare proprio dal calcio, ha anticipato tutti i tempi. A livello sportivo, culturale, politico, sociale e calcistico. Certo, Meroni è stato fortemente contestato dal “politicamente corretto” dell’epoca e da quasi tutto il circo mediatico degli anni che l’ha visto protagonista: i famosi anni ‘60. E la conferma arriva anche dalla sua presenza saltuaria e precaria nella Nazionale – per la lunghezza dei capelli certamente ma non solo, come ovvio – e dalla considerazione concreta di molte altre società blasonate dell’epoca. Ma Meroni era ormai diventato un punto di riferimento nel calcio italiano e quando saliva i gradini degli spogliatoi per entrare in campo la sua presenza, e il suo estro, erano al centro delle opposte tifoserie. Per la gioia dei granata e per la sofferenza degli avversari.
In ultimo, ma non per ordine di importanza, nel mosaico triste, tragico ma anche entusiasmante e vivace del mondo granata, Gigi Meroni continua a rivestire un ruolo del tutto particolare. Sì, un campione a volte incompreso e, purtroppo, calcisticamente non pienamente realizzato per la tragica scomparsa ma anche, e soprattutto, una persona che ha segnato profondamente la sua epoca anticipando quella rivolta sociale e quella rivoluzione dei costumi che avrebbe caratterizzato il nostro paese di lì a poco. Per questo Gigi Meroni resta nei cuori granata e nella leggenda del calcio italiano.

Giorgio Merlo

Corsa camminata della Fondazione Medicina a Misura di Donna quarta edizione

Domenica 17 ottobre dalle ore 10, di fronte al Castello del Valentino, lato Corso Massimo D’Azeglio n. 9, prenderà avvio la quarta edizione della Corsa camminata della Fondazione Medicina a Misura di Donna.

Con l’intero ricavato della vendita dei pettorali la Fondazione doterà il reparto di ostetricia dell’ospedale Sant’Anna di 3 lampade scialitiche.