SPETTACOLI- Pagina 184

Chieri, musica da camera internazionale

S|E|E|D Sound Entertainment Education Dialogue International Music Festival

Chiostro di Sant’Antonio – Chieri (To) – 29 Luglio 2021

Dopo il grande successo dell’evento del 15 Luglio, giovedì 29 Luglio 2021 alle ore 20.30, prenderà il via la seconda serata del festival internazionale di musica da camera SEED (Sound Entertainment Education Dialogue), manifestazione nata dalla collaborazione tra Villa Simeom e l’associazione chierese CiòCheVale e che mira alla promozione del territorio delle colline che circondano la città metropolitana di Torino attraverso la musica e la cultura.
Il programma, elaborato dalla direttrice artistica di SEED, la pianista nippo/americana Miwa Gofuku prevede un concerto dall’indubbio fascino.
Nel corso della serata, che si terrà presso il chiostro della chiesa di Sant’Antonio di Chieri, verranno celebrati i 100 anni dalla nascita del grande compositore argentino Astor Piazzolla con l’“Omaggio ad Astor Piazzolla”. Protagonisti dell’evento saranno il duo flauto-chitarra PanTarei – Rebecca Viora e Pietro Locatto.
Durante la serata avremo l’eccezionale possibilità di ospitare come special guest star la soprano Chiara Taigi, indimenticabile Amelia, protagonista femminile di Un ballo in maschera di Verdi, in una delle migliori rappresentazioni degli ultimi anni, diretta dal maestro Ermanno Olmi.
Dice Andrea De La Forest, organizzatore e ideatore della manifestazione: “In un periodo così complesso, dove gli eventi culturali sono stati penalizzati e di fatto sospesi, SEED vuole essere un segnale di rinascita per gli eventi stessi e per il territorio, volendosi porre come elemento di valorizzazione e di internazionalizzazione dello stesso.
Noi vorremmo stimolare e sensibilizzare l’intera comunità affinchè cambi passo.
Riteniamo che questo territorio debba per forza di cose ripensare a se stesso in chiave turistico ricettiva perchè tantissimo rimane da fare.
Varietà paesaggistica e biodiversità, varietà di prodotti agroalimentari ed enologici, ricchezza culturale e architettonica (sentieri del romanico e abbazia di Vezzolano), percorsi ciclabili e naturalistici sono solo alcune delle ricchezze che le zone del chierese possono vantare.
Nell’ambito di una promozione di un territorio che tanto avrebbe da offrire è importante il coinvolgimento della comunità amministrative e imprenditoriali. Sarà fondamentale nei prossimi anni la creazione di una rete in grado di cogliere le sfide che il futuro prospetta.

 

COLLABORANO CON S|E|E|D:
A tutti i seguenti enti e aziende va il nostro ringraziamento più sentito.
Fondazione della Comunità Chierese, Strada dei Colori e Sapori, Consorzio del Freisa di Chieri e della Collina torinese, Rocca di Arignano, Museo del Paesaggio Sonoro, Comune di Chieri, Comune di Andezeno, Comune di Riva presso Chieri, Supermercati Borello – realtà che da sempre crede nella diffusione dei valori del bello e della cultura -, Accessori Fashion Design Lionò, AgricoPecetto, FACOLT Associazione Frutticoltori di Pecetto, Pistaaa: la Blueway Piemontese, la rivista il Picchioverde, Cesare Rago Parrucchieri ed Estetica
Sponsor tecnici: Scavino Musica – Frequenze Service SNC – Cookin’ Factory di Claudia Fraschini
Media Partner: MDA Comunicazione – Sunrise ADV
Per contatti e informazioni:
Andrea De La Forest
Mobile: 3356840787
www.villasimeom.it/seed/
Alessandro Bianchi
Mobile: 3385644266
alessandro.bianchi@sunriseadv.it

 

Location
Costruita nella prima metà del 1800, Villa Simeom (Andezeno) offre oltre sette ettari di parco e seicento metri quadri di sale d’epoca originali, oggi dedicati alla promozione di eventi culturali, matrimoni, concerti, eventi aziendali e feste private.
Villa Simeom dispone di un ampio parcheggio interno alla proprietà, la location è disponibile tutto l’anno e offre la possibilità di organizzare eventi estivi ed eventi invernali.
Residenza per generazioni della Famiglia Simeom, qui vennero raccolte e archiviate le più importanti testimonianze della storia subalpina racchiuse nell’omonima collezione, nata dalla passione e dalla paziente dedizione del collezionista Silvio Simeom, oggi conservata e consultabile presso l’archivio storico del Comune di Torino.
Oggi Villa Simeom appare un come luogo magico dove il tempo sembra essersi fermato, questo grazie all’autenticità degli arredi, degli affreschi, dei dipinti e di ogni dettaglio che al suo interno la caratterizza.
La Chiesa di Sant’Antonio di Chieri venne realizzata dai gesuiti sul sito di una preesistente chiesa gotica a tre navate testimoniata oggi solo dal campanile, cronologicamente assegnabile al 1445. La costruzione della nuova Chiesa ebbe inizio nel 1770. A Filippo Juvarra viene attribuita la paternità del nuovo edificio, che sarebbe stato realizzato da Giuseppe Bays venti anni dopo la morte dell’architetto messinese.
A fianco della Chiesa, lungo via Vittorio, sorgeva il convento, ora adibito ad uffici e abitazioni: la sua costruzione venne finanziata dalla municipalità chierese in cambio della gestione delle scuole pubbliche da parte dei gesuiti, che ne curarono effettivamente il funzionamento dal 1650 al 1709, anno in cui ne cedettero la gestione ai barnabiti.
I Gesuiti, che si erano stabiliti inizialmente nel convento di S. Antonio, realizzarono il nuovo convento sul sedime di quello antico creando un complesso a pianta quadrangolare con cortile centrale al quale venne poi aggiunta, nel 1709, una manica a tre piani dei quali l’ultimo aperto in una loggia; in anni successivi tale corpo fu innalzato di un piano.
Soppressa nel 1773 la Compagnia di Gesù, nel convento si trasferirono i Francescani, che rimasero fino alla oppressione degli ordini religiosi, nel 1802.
Il Convento fu adibito a scuole e sono nel 1819 fu restituito (insieme alla Chiesa) ai Gesuiti, che dal 1821 vi stabilirono il noviziato: una lapide ricorda il soggiorno del giovane San Giovanni Bosco. L’interno della Chiesa, che esternamente si compone come un tabernacolo, è riccamente ornato di stucchi e dipinti. La coloritura e la doratura degli affreschi, originariamente Bianchi, risale all’inizio del secolo. Nel centro volta è raffigurata la Gloria di Sant’Antonio, del torinese Antonio Blanseri, allievo del Beaumont. Risalgono al XVIII secolo le stazioni della Via Crucis, opera di Giovanni Battista Bernero di Cavallermaggiore. Il pulpito posto sul lato sinistro appartiene alla fase gotica e secondo la tradizione locale era stato realizzato per l’Abbazia di S. Antonio di Ranverso e trasportato a Chieri probabilmente per salvarlo durante l’invasione napoleonica. (cit. da Il Piemonte Sacro)

Nina’s Drag Queens, comicità grottesca e ironia dissacrante

Open Factory, via del Castello 15, Nichelino

Giovedì 22 luglio, ore 21,30

nella rivisitazione di Dragpenny Opera

La compagnia Nina’s Drag Queens è formata da attori e danzatori che hanno scelto di coniugare teatro e arti performative intorno alla figura eclettica e irriverente della Drag Queen, personaggio multiforme, vera e propria maschera post-moderna.

Partendo dal genere della rivista e dell’happening performativo, il gruppo ha spostato la propria ricerca verso la rivisitazione di grandi classici. “Dragpenny Opera” si ispira nei temi e nella struttura a The Beggar’s Opera che John Gray scrisse nel 1728 come reazione parodistica al teatro lirico dell’epoca. Le Nina’s Drag Queens portano all’Open Factory giovedì 22 luglio uno spettacolo che guarda alle contraddizioni del presente attraverso la lente di una storia cruda e violenta, ingaggiando il pubblico in un gioco pericoloso e seducente. È un cabaret agrodolce che si tinge di nero, tra comicità grottesca e ironia dissacrante.

We Are Open è organizzato da Reverse Agency, in collaborazione con Piemonte dal Vivo, Torino Comedy Lounge, Teatro Superga e promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo

NINA’S DRAG QUEEN

La compagnia nasce nel 2007 al Teatro Ringhiera di Milano, da un’idea di Fabio Chiesa, e sviluppa negli anni seguenti la sua poetica in stretta collaborazione con Francesco Micheli, regista de Il Giardino delle Ciliegie (2012), adattamento en travesti del capolavoro checoviano. Questo fortunato spettacolo segna l’inizio di una bella collaborazione con il Teatro Franco Parenti di Milano e una svolta nel percorso di ricerca delle Nina’s, che da quel momento sarà fortemente legato alla rilettura e riscoperta di alcuni classici teatrali. DragPennyOpera (2015), a partire da L’opera del Mendicante di John Gay, fa il suo debutto al Teatro Elfo Puccini di Milano in sala Shakespeare e viene ripreso nell’estate successiva. Vedi alla Voce Alma (2016), a partire da La voce umana di Jean Cocteau, debutta a Danae Festival che lo co-produce, viene selezionato da Next – Laboratorio delle idee di Regione Lombardia (Next ha sostenuto anche DragPennyOpera e sosterrà il nuovo progetto, Queen LeaR). Dopo aver girato l’Italia, Vedi alla voce Alma “torna a casa” all’Elfo Puccini; in agosto, nella versione inglese elaborata e prodotta nel frattempo, lo spettacolo partecipa al Fringe Festival 2018 di Edimburgo, nella prestigiosa cornice di Summerhall.

Le Nina’s hanno portato i loro spettacoli in giro per l’Italia, partecipando a numerose stagioni, rassegne e festival. Tra le piazze visitate: Teatro India di Roma, Teatro della Tosse di Genova, Teatro Duse di Bologna, Teatro Metastasio di Prato, Teatro Verdi di Padova, Teatro Sociale di Como, Teatro Paisiello di Lecce, Teatro Lauro Rossi di Macerata, Teatro Comunale di Gries di Bolzano, Teatro Sociale di Trento, Cross Festival, Pergine Teatro Festival, Kilowatt Festival, Festival Finiterre. Le Nina’s coltivano anche una fervida attività laboratoriale che negli anni è diventata sempre più apprezzata e seguita, e organizzano serate ed eventi teatrali in luoghi non convenzionali, riuscendo a creare un coinvolgimento molto particolare del pubblico.

Giovedì 22 luglio, ore 21,30

Nina’s Drag Queens

Dragpenny Opera

Biglietto: 15 euro

I biglietti sono in vendita su Ticketone (www.ticketone.it)

Info

www.openfactory.space

T: 011 4174908

Ecco i progetti artistici degli allievi di FLIC Scuola di Circo

Nei giorni 21 e 22 luglio 2021 alle ore 18:30 vanno in scena allo Spazio FLIC di Torino le presentazioni dei progetti artistici personali degli otto allievi iscritti al Terzo Anno Artistico della FLIC Scuola di Circo di Torino.

Le esibizioni si svolgeranno nello Spazio FLIC di via Niccolò Paganini, sena pubblico e con trasmissione in diretta streaming sul canale YouTube della scuola > www.youtube.com/user/ScuolaFlic

 

In questi due appuntamenti si potrà ammirare il frutto di un intenso anno di lavoro svolto, nonostante il Covid, in circa 1400 ore di lezioni, creazioni ed esibizioni varie da questi otto allievi: Eloise Bonnaud Lecoq (Francia), Tommaso Brugiapaglia (Osimo-Italia), Alice Di Stefano (Torino-Italia), Thomas Genevet (Francia), Clara Larcher (Bologna-Italia), Martina Pisano (Pozzuoli-Italia), Meara Roach (U.S.A.) e Alessandro Zabutto (Conegliano-Italia).

Un grande lavoro, svolto in presenza e online nel periodo di chiusura, riflesso dentro una creazione circense personale. Gli allievi si confronteranno con la scena, ognuno con il proprio attrezzo, con la propria tecnica e con la propria rappresentazione.

La direzione scenica delle presentazioni è a cura dei docenti Flavio D’Andrea, Alessandro Maida e Giulio Lanzafame.

 

Il programma formativo del Terzo Anno Artistico prevede un focus su un progetto artistico individuale dell’allievo. Lo sviluppo del progetto è stato accompagnato e seguito da un tutor per tutta la durata dell’anno con l’obiettivo di mettere in scena le creazioni che verranno presentate in questi due eventi.

Il percorso formativo è stato arricchito da lezioni di preparazione fisica, acrobatica, danza e attore ed ogni allievo ha avuto accesso a lezioni specifiche secondo le proprie necessità artistiche e tecniche.

I programmi formativi e gli allievi della FLIC

La FLIC organizza quattro programmi formativi per i propri allievi: in aggiunta al consolidato “Corso Biennale di Formazione per l’Artista di Circo Contemporaneo” e all’anno propedeutico “Mise à Niveau”, dedicato alla preparazione tecnico artistica di ragazzi non ancora pronti per affrontare al meglio un percorso formativo professionale, dal 2019 il Terzo Anno è stato suddiviso in due corsi, il “Terzo Anno Artistico” dedicato alla realizzazione di un proprio progetto artistico e il “Terzo Anno Tecnico” per uno studio approfondito della disciplina circense scelta e arricchito da lezioni di preparazione fisica, acrobatica, danza e attore.

Nella stagione in corso gli allievi sono 94, hanno età comprese tra i 19 e i 29 anni e provengono per oltre il 50% dall’estero. Compresa l’Italia, con provenienze da diverse regioni, gli allievi giungono da 21 diverse nazioni.

Nonostante le note limitazioni dovute alla pandemia, questi dati si allineano a quelli degli ultimi anni e continuano a certificare l’importanza che il centro di formazione torinese ha assunto nel settore del circo contemporaneo in ambito mondiale, ricevendo importanti riconoscimenti per la qualità della sua formazione e per lo stile proprio con il quale sviluppa le tendenze del nuovo circo.

La FLIC Scuola di Circo in breve

La FLIC Scuola di Circo è stata fondata nel 2002 dalla Reale Società Ginnastica di Torino, la più antica società ginnica italiana nata nel 1844, ed è una delle scuole più rinomate a livello internazionale nel settore del circo contemporaneo.

La sua filosofia di alta tecnica circense e una pedagogia artistica innovativa hanno accompagnato più di 450 studenti di 38 paesi diversi in quasi 20 anni, permettendo loro di diventare figure professionali complete.

La FLIC gode del patrocinio della Città di Torinoè sostenuta dalla Regione Piemonte che da tre anni l’ha selezionata come luogo di residenza artistica per il bando “Artisti nei territori, e dal Ministero della Cultura che nel 2015 ne ha premiato il progetto Prospettiva Circo, inserendolo nella rosa dei 6 progetti nazionali di perfezionamento professionale scelti per il triennio 2015/2017, e nel 2018 e nel 2019 le ha assegnato il miglior punteggio in assoluto tra i progetti di formazione circense presentati per l’assegnazione del FUS.

È membro fondatore dell’ACCI (Associazione Circo Contemporaneo Italia) e membro effettivo della FEDEC (Federazione Europea delle Scuole Professionali di Circo).

Foto Davide Garrone

“Musica leggerissima”, in copertina due quadri del Museo del Risorgimento

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Due quadri esposti al Museo del Risorgimento compongono la copertina dello speciale 45 giri in edizione limitata di MUSICA LEGGERISSIMA, il successo di Colapesce e Dimartino, premiato ieri con il quarto disco di platino. I due artisti saranno a Torino giovedì per il Flowers Festival 

“Visitando il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino potete ammirare nella sua interezza Passaggio del Gran San Bernardo, il cui dettaglio è contenuto nell’artwork del 45 giri di Musica Leggerissima. Grazie Museo Nazionale del Risorgimento Italiano!”.

Con due post pubblicati sui loro profili Instagram, i due cantanti Colapesce e Dimartino hanno svelato che la copertina del 45 giri di quella che è una delle hit più ascoltate di quest’anno, premiata con il quarto disco di platino, trae ispirazione da due quadri esposti al Museo Nazionale del Risorgimento.

Sul lato A è riprodotto il dettaglio di una tempera su carta, primo quarto sec XIX Passaggio del Gran San Bernardo, della scuola del pittore torinese Giuseppe Pietro Bagetti, Sul lato B, che contiene un omaggio a Franco Battiato con la cover di Povera patria, compare Napoleone guida l’attacco al ponte di Arcole (15 novembre 1796), sempre della scuola del Bagetti, La doppia copertina è opera dell’artista Fontanesi.

Grazie a Colapesce e Dimartino e a Fontanesi per essersi fatti ispirare da due opere esposte al Museo del Risorgimento di Torino. Ancora una volta si dimostra che non c’è separazione tra diverse espressioni di cultura, che possono e devono dialogare fra loro.

A Stupinigi il concerto di Gianna Nannini

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia Stupinigi

Martedì 20 luglio, ore 21

GIANNA NANNINI

Piano Forte e Gianna Nannini – La Differenza

STUPINIGI SONIC PARK

 

Piano e forte, dolcezza ed energia: la rocker Gianna Nannini è questo e molto altro in “Piano Forte e Gianna Nannini – La Differenza”, il tour in cui si presenta in un’inedita versione pianoforte e voce a sottolineare le due anime della sua musica, piano e forte.

 

Foto a questo link: https://bit.ly/3yxX7eu

Stupinigi Sonic Park è promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura in collaborazione con Fondazione Ordine Mauriziano e il patrocinio di Regione Piemonte. Una produzione Reverse Agency. HR Partner: Lavoropiù.

Quest’anno, inoltre, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro taglia il traguardo dei suoi 35 anni di attività e sarà charity partner di Stupinigi Sonic Park. Una significativa collaborazione con una delle realtà più importanti del nostro territorio, la quale da molti anni offre un contributo significativo alla sconfitta del cancro.

 

Martedì 20 luglio, ore 21

Gianna Nannini

Piano Forte e Gianna Nannini La Differenza

Biglietti da 40 a 79 euro

 

I biglietti sono in vendita su Ticketone (www.ticketone.it)

 

Info

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza Principe Amedeo 7, Nichelino

stupinigisonicpark.com

info@stupinigisonicpark.com

FB: StupinigiSonicPark

IG: stupinigisonicpark

#SonicPark2021#RitornoAllaMusica

 

Torna Apolide Festival

Nature, Music & Circus
dal 23 al 25 Luglio 2021
Il festival immerso nei boschi dell’Area Naturalistica Pianezze di Vialfrè (TO)
nel cuore delle Valli del Canavese

Un’area verde, all’aperto, l’Area Naturalistica Pianezze di Vialfrè, incastonata tra Torino e Ivrea, nel cuore del Canavese, è il luogo speciale che accoglie Apolide Festival dal 23 al 25 luglio 2021. Ideato e promosso da sempre da Associazione Culturale To Locals, dal 2019 in collaborazione con Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour, questa speciale XVIII edizione, è realizzata grazie al sostegno della Regione Piemonte, in collaborazione con Fondazione Piemonte Dal Vivo, e grazie al contributo del Gal Valli del Canavese nell’ambito del progetto Explor Lab Interreg Alcotra Italia-Francia 2014-2020.

Un’edizione speciale perché, in un anno segnato dalla pandemia, Apolide conferma se stesso, ridimensionato nel format ma non nella sostanza, vera attrattiva per le migliaia di spettatori che negli anni vi hanno preso parte: un esempio di convivenza pacifica tra uomo e natura, un senso di comunità e una line-up che fa dell’eterogeneità e della qualità il proprio spirito guida.

Tre giorni di spettacoli dal vivo, tra concerti, performing arts e incontri, dalle 10 del mattino alle 10 della sera, in un bosco fresco e ombreggiato anche d’estate, in un’area spettacolo all’aperto e accessibile a tutti. Luogo perfetto per passare del tempo insieme nel rispetto dei protocolli anti-covid che garantiscono la sicurezza di pubblico, artisti e lavoratori.

Più di 50 artisti si alternano su 3 palchi.  Il MAIN STAGE, cuore di Apolide, accoglie alcuni fra i nomi più interessanti della scena musicale nazionale che hanno fatto della contaminazione il proprio segno distintivo. Il primo giorno, Venerdì 23 Luglio, accanto alle sonorità jazz-funk fusion del duo partenopeo NU GENEA troviamo quelle degli STUDIO MURENA che si uniscono al flow di CARMA MC; e poi le stelle nascenti MARCO CASTELLO, il polistrumentista già compagno di squadra di Erlend Øye ne La Comitiva, nell’attesodisco d’esordio Contenta Tu (42 Records/Bubbles Records); il tour di debutto della giovane artista italo-palestinese LAILA AL HABASH (Undamento) e con un frullato post-tutto TUTTI FENOMENI, moniker di Giorgio Quarzo Guarascio, che porta il suo mix di canzone d’autore, rap, citazioni alte e voli pindarici nel trash.

 

Gigi D’Alessio a Stupinigi con “Mani e Voce”

Cortile d’Onore, Palazzina di Caccia Stupinigi Lunedì 19 luglio, ore 21 

GIGI D’ALESSIO

Mani e Voce

STUPINIGI SONIC PARK

 

“Mani e Voce” è il tour acustico di Gigi D’Alessio che torna a calcare i palchi accompagnato solo da ciò che è più essenziale: il suo pianoforte e la voce. Protagoniste: le canzoni di “Buongiorno Special Edition 2021”, il nuovo disco uscito il 18 giugno che contiene tutti i brani della prima edizione di “Buongiorno” (al n.1 della classifica ufficiale FIMI all’indomani del debutto) con l’aggiunta di un secondo cd con 12 canzoni, 4 inediti e nuovi featuring. Ad anticiparlo sono stati il brano “Guagliune” presentato quando D’Alessio insieme a Enzo Dong, Ivan Granatino, Lele Blade e Samurai Jay, è tornato da ospite sul palco del Festival di Sanremo 2021, e la recente “Assaje”, delicata e intensa canzone d’amore uscita solo pochi giorni fa e che fa da apripista alla tracklist del nuovo progetto.

Dalla felice intuizione di “Buongiorno”, questa Special Edition porta a compimento un progetto che segna una ripartenza da Napoli e dalle origini: dalle hit che negli anni ’90 hanno visto Gigi riempire lo stadio San Paolo trasformandolo in un fenomeno che non poteva più rimanere confinato entro il perimetro della città, fino agli inediti, il filo conduttore resta la lingua napoletana e il forte legame di appartenenza alla sua terra. Dal passato sono così state riscoperte altre hit del repertorio degli inizi dell’artista come “Na canzone nova” con Geolier, “‘ O posto d’Annarè” feat. Lele Blade, “Meza Bucia” feat. Coco, “30 canzone” feat. Bl4ir, “Anna se sposa” con il feat. di Ivan Granatino, “Sconfitta d’amore” feat. Hal Qartièr, fino ad un omaggio a Mario Merola con una nuova veste di “Cient’anne”.

«È stato difficilissimo stare in silenzio e lontani – racconta Gigi D’Alessio – e questo ritorno sul palcoscenico lo sento come un nuovo inizio, con l’emozione e l’entusiasmo di tutte le prime volte. Il pensiero di allontanare finalmente le ombre e le sofferenze che ci hanno accompagnato in questo ultimo anno, mi rende ancora più felice nel poter annunciare che questa estate potrò tornare ad abbracciarvi tutti. Almeno dal palco. La pandemia ci ha costretti a riflessioni e alla ricerca delle cose essenziali. Anche per questo ho pensato di dedicare questa prima parte di tour a ciò che davvero è fondamentale per ricominciare e tornare da voi: le mani che si libereranno sui tasti di un pianoforte, e la voce che aspetta solo di unirsi a quelle del mio pubblico, la mia famiglia, in coro! Vi aspetto questa estate per un grande abbraccio e perché oggi più che mai insieme potremo gridare: Non mollare mai!».

Stupinigi Sonic Park è promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura in collaborazione con Fondazione Ordine Mauriziano e il patrocinio di Regione Piemonte. Una produzione Reverse AgencyHR Partner: Lavoropiù.

Quest’anno, inoltre, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro taglia il traguardo dei suoi 35 anni di attività e sarà charity partner di Stupinigi Sonic Park. Una significativa collaborazione con una delle realtà più importanti del nostro territorio, la quale da molti anni offre un contributo significativo alla sconfitta del cancro.

Rock Jazz e dintorni La voce graffiante di Gianna Nannini e il pianoforte di Ludovico Einaudi

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

 

Lunedì. Per “Stupinigi Sonic Park” arriva Gigi D’Alessio. A Collegno per “Flowers” si esibisce Niccolò Fabi.

Martedì. A “Flowers” si esibiscono i Negrita. Per “Monfortinjazz” suona il pianista Ludovico Einaudi. Sul palco dei Giardini Ginzburg è di scena Davide Shorty. A Stupinigi canta Gianna Nannini. Nel Sound Garden  dell’Hiroshima Mon Amour, si esibiscono Giorgio Canali & Rossofuoco. Al Bunker suona il Max Gallo Quintet.

Mercoledì. Alla biblioteca Archimede di Settimo è di scena il chitarrista Paolo Angeli.

A “Flowers”  suonano i Coma cose.

Giovedì. A Cavoretto  al Petit Cafe si esibisce il trio del chitarrista Luigi Tessarollo. Al “Stupinigi Sonic Park” arriva Levante. A “Flowers” è di scena Colapesce/ Dimartino.

Al “Ginzburg Park Festival” si esibisce Beatrice Antolini.

Venerdì. A “Flowers” è di scena Ghemon. Al forte di Gavi arriva Vinicio Capossela  con il suo progetto “Bestiale comedia”.Inaugurazione  ad Alba del Festival Jazz con il quintetto del trombettista Carlos Sarduy. Al Bunker sono di scena gli Indianizer. Allo Spazio 211 suonano i Kaos  One e Dre Love.

Sabato. A La Thuile per “Musicastelle” si esibisce Francesca Michielin. Il trio di John Patitucci suona ad Alba Jazz. Allo Spazio 211 è di scena Uochi Toki,Cyborgs, Ottone Pesante e OvO. A Stupinigi si esibisce Franco 126.

Domenica.  Il Festival Jazz di Alba propone il sestetto di Giovanni Guidi. A Stupinigi sono di scena gli Psicologi. Per “Monfortinjazz” suona Raphael Gualazzi. All’Alpe Lusentino vicino a Domodossola, concerto di Davide Van De Sfroos.

 

Pier Luigi Fuggetta

Baruffe amorose e inganni per il testo estivo di Shakespeare

“Molto rumore per nulla” sino all’8 agosto al Carignano

Terzo appuntamento con “Prato inglese”, felice area estiva dello Stabile torinese, occasione teatrale che s’allunga sino all’8 agosto, la cornice storica della sala del Carignano che si fonde con un testo shakespeariano. Quest’anno “Molto rumore per nulla”, nella traduzione e nell’adattamento di Emanuele Aldrovandi, opera ambientata a Messina – qualcuno per il piacere di una simile collocazione arrivò ad azzardare una nascita dell’autore nella città dello stretto – e scritta a cavallo tra il il 1598 e il ’99, una fusione di elementi tragici e farseschi per i quali già si rintracciano influenze nella classicità di Caritone, nato in Caria presumibilmente tra il primo e il secondo secolo (sue “Le avventure di Cherea e Calliroe”) e nel nostro cinquecentesco Matteo Bandello, non dimenticando né l’Ariosto né “Il Cortegiano” del Castiglione. Vecchia materia quindi le baruffe amorose che qui coinvolgono Benedetto e Beatrice, schermaglie amorose condite in maniera sulfurea da anni con parole acide e battibecchi, pronte a riesplodere al primo incontro tra i due, sguardi in cagnesco che continuano a guerreggiare l’uno contro l’altro. L’occasione è lo sbarco nella città siciliana del principe Pedro d’Aragona e del suo seguito, di cui fanno parte il fratello Don Juan, il giovane Claudio e lo stesso Benedetto, nell’ospitalità nella casa del vecchio amico Leonato, nell’innamoramento che coglie Claudio per Ero, cugina di Beatrice, esempio di virtù. Quanto poi a contorno vi sia di sgherri troppo impiccioni, di inganni e di equivoci, di malvagità tramate più o meno nell’ombra, di balli mascherati che confondono i tanti personaggi, di confessioni rivelate alla persona sbagliata, di ambigui appuntamenti orchestrati nel cuore della notte, di presunte morti subite da cuori troppo sensibili, di rappacificazioni e di felici matrimoni, questo e molto altro, in un’opera che gioca, quanto più è possibile, a rimescolare le acque ad ogni istante, è la bulimica ossatura di “Molto rumore per nulla”.

Giocano nel testo l’apparenza e la realtà, l’eterno ritorno del doppio, la lunga strada che conduce dagli inganni alla limpida linearità: e il regista Silvio Peroni – non ci saremmo d’altronde aspettati diversamente, con il modernismo (logico per lui rintracciare anche le fake news che popolano “Molto rumore”) che invade oggi, nel bene e nel male, le nostre sale teatrali – ambienta ogni cosa in un tempo che non prevede steccati stretti e riconoscibili, che poggia su di un impianto scenografico (di Gregorio Zurla, decisamente bello e suggestivo, dove le pareti in policarbonato fanno al caso nostro, validamente aiutato dalle luci di Valerio Tiberi) che spinge lo spettatore a “vedere” quanto succede dentro e fuori scena. Se ancora ce ne fosse bisogno, collaborano al successo visivo dello spettacolo i costumi firmati da Veronica Pattuelli, un défilé, è chiaro, per le signore attrici soprattutto, come raramente s’è visto su di un palcoscenico. Alla regia di Peroni al contrario si rimproverano quegli eccessi, in troppi momenti, di svolgimento caotico, di spingersi oltre nella confusione, di voler a tutti i costi affastellare movimenti e azioni e voci, di rinunciare a mettere un capo e una coda a tutto quel disordine e ad appianare tutto quel “rumore” che l’opera porta con sé. Il che non vorrebbe significare snaturarla bensì sfrondarla dei suoi eccessi e “ragionarla” maggiormente, renderla più fruibile allo spettatore, risparmiata altresì dei troppi intermezzi musicali affidati ad una voce femminile che qui la invadono e immersi in una accattivante quanto “facile” luce rossastra.

Tra gli interpreti, da sottolineare le prove di Jacopo Venturiero (Benedetto), di Lorenzo Bartoli (Leonato), di Vittorio Camarota (militaresco Dogberry) e di Sara Putignano (pungente quanto combattiva Beatrice), accolti con i loro compagni da un pubblico più che prodigo d’applausi.

Elio Rabbione

Foto, durante le prove dello spettacolo, di Luigi Di Palma