SPETTACOLI- Pagina 184

Note d’alta quota per celebrare il Natale

A Torino nella chiesa di San Giuseppe dei Padri Camilliani con la Monferrato Classic Orchestra diretta da Vitali Alekseenok

 

Giovedì 23 dicembre, alle 18.30, si terrà il Concerto di Natale di Sauze di Cesana a Torino alle 18.30, nella chiesa di San Giuseppe, in via Santa Teresa 22. Protagonista la Monferrato Classic Orchestra diretta da Vitali Alekseenok, che proporrà brani di Bach, Corelli, Mozart e Handel.
“Così come quest’estate abbiamo portato cinema, teatro e musica in montagna – spiega il sindaco di Sauze di Cesana Maurizio Beria d’Argentina – così abbiamo ora pensato di portare la montagna e le sue note in città, con un concerto che vuole celebrare l’inizio delle vacanze natalizie e di una stagione invernale che speriamo serena e intensa. Sono state quasi due le stagioni invernali in cui non abbiamo potuto assaporare appieno la ricchezza e la bellezza delle nostre montagne. Con questo concerto non vogliamo tanto ricordare le difficoltà vissute da famiglie e imprese, ma desideriamo augurare, a chi vive in montagna e a chi ci viene per ritemprarsi, tutto il bene possibile. Abbiamo scelto la chiesa di San Giuseppe retta dal camilliano padre Antonio Menengon, che molti residenti di Sauze di Cesana conoscono per le Messe celebrate d’estate nella chiesa di San Restituto. Si tratta di un modo per rinsaldare un legame importante. Domenica 11 dicembre scorso è stata celebrata, inoltre, la giornata internazionale della montagna e, in quell’occasione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato che “in questo momento rappresenta un’attestazione di come sia cresciuta a livello globale la consapevolezza del ruolo rivestito dal territorio, per preservare la biodiversità e per difendere le risorse naturali nella grande partita che si sta giocando per il futuro del pianeta”. “È negli spazi alpini e appenninici di ogni zona montana che emergono con straordinaria puntualità sia i disagi derivanti dall’essere periferia, sia la diseguaglianza nell’accesso ai servizi pubblici essenziali, tali da manifestare una vera e propria questione di diritti di cittadinanza per gli abitanti di queste aree”.
Di Johann Sebastian Bach verrà eseguito il Concerto Brandeburghese n.3; di Corelli il Concerto per la Notte di Natale; di W.A. Mozart il celebre brano “Eine Klein Nachtmusik” e di Handel il Concerto grosso op. 6 n. 11.
Il Concerto Brandeburghese n. 3 in sol maggiore di Bach, come gli altri Concerti Brandeburghesi, coniuga la lezione assimilata dai modelli italiani, rappresentati da Vivaldi, Albinoni, Corelli e Alessandro Marcello, con il contrappunto rigoroso e con alcune strutture della musica vocale, imprimendo una sigla molto personale a questo genere di avanguardia nel panorama musicale dell’epoca. Il concerto n. 3, destinato a soli archi, vede la presenza al suo interno di violini, viole e violoncelli, suddivisi in tre gruppi, ottenendo un totale di nove decimi, che consente al compositore di sfruttare le sfumature timbriche di questa unica sezione orchestrale in una serrata scrittura di natura polifonica.
Il Concerto per la notte di Natale in sol minore op.6 di Arcangelo Corelli, uno dei più importanti autori del periodo barocco, fu composto presumibilmente intorno al 1690 e eseguito la vigilia di Natale di quell’anno; fu scritto per il cardinale Pietro Ottoboni, suo protettore a Roma. Di Mozart verrà eseguito il brano intitolato “Eine Klein Nachtmusik”, la serenata in Sol maggiore K 525, notturno per archi scritto dal compositore austriaco nel 1787. Rappresenta uno dei notturni orchestrali più celebri, di struttura relativamente semplice, ma ricca di idee condotte con grande leggerezza e continuità. Originariamente la serenata comprendeva due minuetti, di cui il primo, andato perduto, si collocava tra l’allegro del primo movimento e la romanza. Oggi la composizione si presenta strutturata in quattro movimenti e rientra nel canone della sinfonia viennese.
Verrà poi eseguito il Concerto grosso in Sol minore op. 6 n. 6 di Handel, che rappresenta uno dei contributi più importanti e significativi dato da questo compositore alla letteratura del concerto grosso di stile barocco, che si richiama all’esempio di Arcangelo Corelli, musicista conosciuto dall’autore del Messiah nel corso del suo primo viaggio in Italia, compiuto nel 1709, e da lui molto stimato. Lo schema della sonata da chiesa che Corelli trasferisce al concerto, basato sull’orchestra d’archi a quattro voci in contrapposizione ad un piccolo gruppo stilistico, in Handel assume forme nuove e più articolate, sia per la maggiore vivacità armonica, sia per i brillanti passaggi contrappuntistici.
L’ingresso al concerto è gratuito e aperto a tutti. Per accedere alla chiesa è necessario, nel rispetto delle norme vigenti, avere il Supergreen pass. Gli abitanti di Sauze di Cesana potranno raggiungere la chiesa con un bus messo a disposizione dall’amministrazione comunale di Sauze.

Mara Martellotta

Le prenotazioni al concerto possono essere effettuate scrivendo a Alessandro Battaglino: alebatta@ yahoo.com

L’illusionista Luca Bono alla Casa del Teatro

Dal 26 dicembre al 9 gennaio 2022, la Casa del Teatro di Torino ospita Luca Bono ShowL’illusionista, il one man show di Luca Bono diretto da Arturo Brachetti. Luca già Campione Italiano di Magia all’età di soli 17 anni e successivamente laureato a Parigi con il Mandrake d’Oro, riconosciuto come l’Oscar della magia, è univocamente considerato il talento magico più interessante della sua generazione, interprete del nuovo illusionismo, coinvolgente e contemporaneo. Al suo attivo 450 date in Canada in due anni di tournée con oltre 400.000 spettatori e numerose esperienze televisive sulle principali reti nazionali.

Dimenticate il classico mago con cilindro, bacchetta e frac, perché Luca Bono è sì uno straordinario illusionista, ma soprattutto un ragazzo normale in grado di fare cose eccezionali. In scena assisteremo ad un percorso spettacolare e tecnologico tra illusioni di grande effetto scenico ed emotivo, manipolazione di oggetti, close up, mentalismo e apparizioni spettacolari. Ora Luca torna alla Casa del Teatro con il suo one man show con cui ha riempito i teatri in tutta Italia.

 

Info e prenotazioni tel. 011/19740280 – 389/2064590 o via mail abiglietteria@casateatroragazzi.it. Info casateatroragazzi.it oppure lucabono.com.

 

 

Le foto sono di Paolo Ranzani

Il concerto inaugurale della Filarmonica TRT per la Fondazione Maria Teresa Lavazza

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LA FILARMONICA TRT INAUGURA LA STAGIONE DEI CONCERTI 2021-22

CON IL CONCERTO DI NATALE PER LA FONDAZIONE MARIA TERESA LAVAZZA

Lunedì 20 dicembre ore 20.30 | Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto

La Filarmonica TRT inaugura la Stagione dei Concerti 2021-22 lunedì 20 dicembre alle ore 20.30 presso l’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto.

Il concerto inaugurale della Filarmonica TRT per la Fondazione Maria Teresa Lavazza ricorda la sua figura di primo piano, attiva per oltre vent’anni a favore della cura delle malattie rare e degenerative, del ripensamento degli spazi ospedalieri e del supporto alla ricerca scientifica. La Fondazione Maria Teresa Lavazza, nata nel 2021, opera in ambito socio-sanitario, con una particolare attenzione all’umanizzazione dei luoghi di cura.

 

Dirigerà la serata il nuovo Direttore Ospite Principale della Filarmonica TRT, il maestro Felix Mildenberger.

Questa importante novità segna l’inizio di un legame stabile tra l’orchestra e uno degli artisti emergenti di maggior interesse sul panorama musicale internazionale.

La collaborazione tra il Maestro e la Filarmonica TRT è cominciata con il concerto di Natale nel dicembre 2018 e da allora è ospite fisso della Filarmonica TRT, apprezzato da artisti e pubblico torinese; il suo entusiasmo, la sua voglia di esplorare nuovi repertori e scoprire diverse prospettive hanno creato tra lui e l’orchestra un feeling speciale.

“Conosco la Filarmonica TRT già da tre anni e sono felice di poter lavorare insieme con una maggiore intensità” – dichiara il maestro Mildenberger“Il suono e il carattere dell’orchestra mi hanno subito molto colpito e ho grande stima per le musiciste e i musicisti che la compongono. L’orchestra ha un’importante tradizione e sono contento di poterla raccogliere e sviluppare insieme per presentare al meraviglioso pubblico torinese un repertorio importante e vario”.

Classe 1990, il giovane direttore d’orchestra si è imposto sul palcoscenico internazionale grazie a importanti premi e riconoscimenti: destinatario del PRIX YOUNG ARTIST OF THE YEAR 2020 per la Gabler-Stiftung e Festival der Nationen, vincitore del Donatella Flick LSO conducting competition 2018, Felix Mildenberger è stato assistente di Simon Rattle presso la London Symphony Orchestra e di Paavo Jårvi presso la Tonhalle di Zurigo. Ha diretto, inoltre, alcune delle più prestigiose orchestre del mondo: London Symphony Orchestra, Orchestre National de France, Tonhalle Orchester Zürich, NDR Radiophilharmonie Hannover, SWR Symphonieorchester, Konzerthausorchester Berlin tra le altre.

 

Il concerto, che riceve il contributo della Fondazione CRT, avrà in programma la Sinfonia No.7 in Mi maggiore di Anton Bruckner.

La Sinfonia No.7 in Mi maggiore è di gran lunga l’opera con cui Anton Bruckner riscosse maggior successo in vita.

La sua musica veniva infatti considerata dai contemporanei troppo audace, ermetica e prolissa. Nemmeno in occasione della prima esecuzione della Sinfonia No.7 (Lipsia, 1883) le critiche di eccessiva monumentalità e pedanteria vennero a mancare.

Tuttavia, la bellezza lirica e malinconica dei suoi temi riuscirono a colpire l’Europa Romantica di fine Ottocento. Il meritato riconoscimento di Bruckner segnò anche un importante spartiacque storico nella diatriba (molto accesa all’epoca) tra filo-brahmsiani e adepti del culto di Wagner. I seguaci dei due compositori si osteggiavano polemicamente tra loro, disputando un vero e proprio derby tutto tedesco. Alla base di questa divergenza, non solo motivi politici, ideologici e di gusto, ma più tecnicamente le rispettive modalità compositive completamente agli antipodi. Brahms utilizzava la “variazione sviluppante”, per la quale un frammento tematico presentato all’inizio viene trattato e riproposto variato continuamente, fino a tornare in evidenza trionfalmente nel finale.

Richard Wagner è invece il padre del “Leitmotiv”, tecnica per cui il tema che caratterizza ogni personaggio nel sovrapporsi agli altri evoca, sottolinea e arricchisce la trama sonora e drammaturgica dell’opera. Oggi siamo pienamente consapevoli che la musica di Bruckner si differenzia notevolmente da entrambe queste scuole di pensiero (diventandone piuttosto una sintesi che un punto di incontro), ma all’epoca il compositore austriaco veniva considerato un wagneriano convinto.

In effetti, Bruckner era un grandissimo estimatore di Wagner che chiamava con estrema deferenza “Il Maestro”.

La Sinfonia No.7, composta tra 1881- 1883, è un estremo tributo a Wagner (in aggiunta alla Sinfonia No.3 in Re minore “Sinfonia Wagner”) tanto da meritarsi nell’ambiente il soprannome “Il funerale di Sigfrido”. La stessa dedica dell’opera al mecenate di Wagner, Ludovico II di Baviera, è un’ulteriore conferma del destinatario di quest’ultimo atto di amore e rispetto.

All’inizio del 1883 Bruckner ebbe una premonizione e in una lettera indirizzata all’amico e direttore d’orchestra Felix Motti scrisse: “Il Maestro non ha molto da vivere”.

Proprio mentre Bruckner finiva di scrivere il commovente e bellissimo Adagio della settima, giungeva la tragica notizia della morte del “Maestro” (13 febbraio 1883).

 

TARIFFE

BIGLIETTO INTERO € 15 – BIGLIETTO UNDER 30 € 10 – CARD 4 CONCERTI € 40

 

BIGLIETTERIA

A partire da martedì 30 novembre 2021 saranno disponibili all’acquisto le Card e i biglietti per la Stagione dei Concerti 2021-2022 presso la biglietteria del Teatro Regio di Torino in Piazza Castello 215 – 1024 Torino, orari lun-sab 13-18.30, dom 10-14, Tel. 011.8815241 – 011.8815242, e, in alternativa, su Vivaticket.com

www.filarmonicatrt.it

Cliché Ci spogliamo per voi

Teatro Baretti venerdì 17 dicembre 2021, ore 20

Scritto e diretto da Alessandro Federico

con Francesca Bracchino, Elisa Galvagno, Valentina Virando

disegno luci Davide Rigodanza

Proprietà Commutativa / Dramelot

Cliché è la storia di tre donne che decidono di spogliarsi per vivere, chi per bisogno di soldi per mantenere una famiglia numerosa, chi per un incontro con l’uomo sbagliato. In realtà le tre donne sono tre attrici, costrette sì a spogliarsi ma solo per cercare di attirare più pubblico possibile per il loro spettacolo. Tre attrici stremate che, per una volta, non fingono di non esserlo.

Il gioco del teatro si rivelerà in tutta la sua crudezza e realtà.

Le storie da cliché dei tre personaggi sono pretesti, maschere che cadranno per raccontare la vera e attuale condizione dell’attore, e più in generale dell’essere umano: indotto spesso a collocarsi in rigidi schemi predefiniti per aderire alle leggi del mercato, per vendersi meglio.

In questo tentativo di nudità tutti i cliché diventano vivi, permeati di un’umanità che è molto di più di quello che rappresenta. Abbandonati i vestiti del cliché resta il teatro: il luogo dove possiamo ancora tentare di fondare e rinnovare quello che siamo noi tutti, attori e spettatori.

Forse il teatro serve ancora, e serve a questo.

ingresso 12 euro | ridotto 10 euro (under 25 over 65)
informazioni | www.cineteatrobaretti.it  | telefono 011655187
Satispay @CineTeatro Baretti
Iban IT15U0501801000000011350667

Un vecchio copione (a tratti imbarazzante) affidato al vecchio Clint

Sugli schermi “Cry Macho”, forse il canto del cigno di Clint Eastwood

PIANETA CINEMA

a cura di Elio Rabbione

Il vecchio Mike, che per una vita ha allevato cavalli ed è stato un campione di rodeo, ha attraversato un periodo buio per la morte della moglie e del figlio in un incidente, è caduto nel labirinto dell’alcolismo e alimenta un caratteraccio di solitario e di uomo che ricaccia il mondo intero. Questa la centralità di “Cry Macho”, vecchio copione che gira sui tavoli di Hollywood sin dall’inizio degli anni Settanta, quando Richard Nash propose una sua sceneggiatura sempre rifiutata. Ma il soggetto era allettante, l’immagine di burbero, il vecchio West, le praterie e il road movie, ci provò anche il mitico Burt Lancaster ad appassionarsi alla storia e Roy Scheider iniziò persino a girare un film che venne interrotto dopo poche settimane. Col procedere del nuovo millennio il 91enne Clint Eastwood ha deciso di riprendere in mano lo script, lo ha prodotto interpretato e diretto, affidandosi per una bella revisione a Nick Schenk con cui già aveva collaborato per “Gran Torino” nel 2008 e per “Il corriere” dieci anni dopo.

Il road movie è rimasto e con lui le buone intenzioni. Quando il capo incarica Mike di riportare in Texas dal Messico il figlio Rafael che una madre snaturata tiene pressoché prigioniero in una grande casa, ben guardato da un gruppetto di scagnozzi dalla pistola facile, ecco che il vecchietto parte, costruendo giorno dopo giorno un rapporto con il ragazzino sempre più paterno. L’incedere dell’uomo non è certo più quello di un tempo, i movimenti sono un tantino arrugginiti, gli agguati dei malandrini che li inseguono sono debellati più dal caso che dal freddo ragionamento e se si aggiunge una nota romantica con una vedovella in area dei cinquanta c’è da chiedersi se sia vero e proprio innamoramento o piuttosto anelito intenerito ad uno status di badante. Mentre, inutile dirlo, il “macho” di un tempo è del tutto svanito, con la consapevolezza che il luogo comune della “virilità” è ormai un ricordo: tanto che, con un pizzico d’ironia che non guasta, il macho del titolo non è il protagonista ma un arzillo galletto da combattimento che il ragazzino si porta appresso da quando se ne è uscito da casa sua. Il culmine del traballante e imbarazzante copione nelle scene che guardano al finale, con sguardi e danze leggere che mirano agli anni gloriosi dei “Ponti di Madison County”: ma lì si era nel 1995 e spirava un’aria anagraficamente più esatta.

Il vecchio Clint ce la mette tutta a rendersi credibile ma è un po’ dura credergli e reggergli il gioco, per ogni spettatore. Certi momenti sono frettolosi, altri girati come piccoli quadretti in ossequio alla nuova famiglia che potrebbe formarsi, si tenta d’approfondire i rapporti ma tutto rimane sul bordo e l’avventura non ha nulla di nuovo e denuncia appieno quel che di visto e rivisto porta con sé. La regia s’è resa fiacca, ti verrebbe da dire svogliata: e ti ritrovi a ripensare con rammarico, davanti a quello che potrebbe essere il canto del cigno, non certo all’antico Callaghan ma a tutti quei toni crepuscolari, saggi e meditativi, costruiti con una narrazione limpida e lineare che ci hanno fatto amare una delle figure di maggior spicco del cinema d’oltreoceano.

Gran Concerto di Natale con Filarmonica San Marco al Teatro Superga

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TEATRO SUPERGA

Mercoledì 15 dicembre, ore 21 

La Filarmonica San Marco è una delle più promettenti realtà musicali italiane guidata da Matteo Dal Maso. L’orchestra di fiati è composta da circa 50 musicisti: una formazione di grande respiro e innovativa che mantiene però tracce solide della tradizione orchestrale italiana.

La Filarmonica San Marco è riconosciuta come una delle più promettenti realtà musicali italiane. È un’orchestra di fiati nata nel 1983 a Buttigliera Alta in provincia di Torino per iniziativa di un gruppo di amici appassionati di musica, con lo scopo di divulgare la cultura musicale fra i giovani del proprio territorio. Cresciuta nel corso degli anni, l’orchestra svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero ed è composta da circa 50 musicisti. Dal 2018 la direzione artistica è affidata a Matteo Dal Maso con l’obiettivo di delineare un progetto culturale di grande respiro attento alla professionalità e alla qualità musicale, elementi fondamentali del processo di crescita dell’orchestra che aspira ad essere una formazione sempre più innovativa pur mantenendo tracce solide della tradizione orchestrale italiana.

 

INFO

Mercoledì 15 dicembre 2021, ore 21

Gran Concerto di Natale

Con Filarmonica San Marco, diretta dal Maestro Matteo Dal Maso

TSN Teatro Superga Nichelino, via Superga 44, Nichelino

011.6279789 www.teatrosuperga.itbiglietteria@teatrosuperga.it

Biglietti: 15 euro

 

La stagione 2021-2022 del Teatro Superga è promossa dalla Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di Fondazione CRT e Regione Piemonte, firmata dalla direzione artistica di Alessio Boasi, Fabio Boasi e Claudia Spoto, in collaborazione con Piemonte dal Vivo. Produzione esecutiva Reverse Agency. 

Musica da camera in jeans

IL 12 E IL 19 DICEMBRE 4 CONCERTI A INGRESSO GRATUITO

Domenica 12 dicembre ore 17 e ore 21

Domenica 19 dicembre ore 17 e ore 21

Tutti i concerti sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria da effettuarsi sulla piattaforma Eventbrite

Per i concerti delle ore 17 su: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-musica-da-camera-in-jeans-mignon- -nel-mondo-199199770877

Per quelli delle ore 21 su: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-musica-da-camera-in-jeans-idealismo-e-intimita-199212238167

Entrambi entro le ore 12 del venerdì precedente allo spettacolo. Eventuali posti ancora disponibili saranno distribuiti un’ora prima del concerto. Per accedere in sala è necessario presentare il Super Green Pass e indossare la mascherina.

 

L’Associazione Sistema Musica, di cui fanno parte, oltre alla Città di Torino, i principali enti musicali presenti in città, è lieta di presentare gli esiti della call Musica da camera in jeans.

Il progetto è frutto di un lungo percorso. Sistema Musica ha proposto la call con l’obiettivo di fornire un sostegno economico ai giovani musicisti la cui attività è stata colpita dagli effetti della pandemia da Covid-19 e dare loro la possibilità di esibirsi in questo periodo tanto difficile per chi opera nel settore culturale. I requisiti di partecipazione individuati sono stati l’età media (non superiore ai 32 anni, con requisito minimo il diploma accademico di I livello), l’essere organizzati in un complesso da camera con organico compreso tra i 2 e i 5 elementi, la residenza o il domicilio in Piemonte della maggior parte dei membri del gruppo.

Agli ensemble interessati è stato chiesto di presentare un programma di repertorio cameristico della durata di circa un’ora la cui progettualità avesse caratteristiche di organicità, coerenza tematica e originalità.

Alla scadenza dei termini di presentazione delle domande, il 30 maggio 2021, avevano risposto ben 27 gruppi: un successo straordinario per una iniziativa al debutto.

Una Commissione rappresentativa delle eccellenze artistiche di Sistema Musica, composta dal presidente Antonio Valentino e dai commissari Andrea Maggiora, Andrea Malvano, Michele Mo, Francesco Pennarola, Sebastian Schwarz, Giovanni Tasso ha giudicato i lavori pervenuti e ha scelto i cinque gruppi più meritevoli che si esibiranno al Conservatorio Giuseppe Verdi dal 5 al 19 dicembre 2021 in concerti a ingresso gratuito. Si ringraziano a tal proposito la Città di Torino e il Conservatorio Giuseppe Verdi per la concessione gratuita della sala.

Si tratta di Le fil rouge (Laura Capretti, mezzosoprano, Tommaso Santini, violino, Lucia Sacerdoni, violoncello, Edoardo Momo, pianoforte e Francesco Parodi, percussioni), Freitag Lied Duo (Cristina Injeong Hwang, soprano e Mirko Bertolino, pianoforte), Nuovo Quintetto di Torino (Lyn Vladimir Mari, violino, Beatrice Spina, violino, Giuseppe D’Errico, viola, Giulio Sanna, violoncello e Giovanni Carraria Martinotti, pianoforte), Trio Tau (Tommaso Santini, violino, Giorgia Lenzo, viola e Jacopo Gianesini, violoncello) e Pentafiati (Roberta Nobile, flauto, Matteo Forla, oboe, Simone Benevelli, clarinetto, Irene Masullo, corno e Carlo Alberto Meluso, fagotto).

E’ morto Giorgio Molino, erede del teatro di Macario

Addio a Giorgio Molino, aveva 88 anni.  Attore del teatro piemontese,  comico, autore e regista, era ormai il solo erede della tradizione del teatro piemontese di Macario, Campanini e Ferrero. Tra le sue commedie ricordiamo  Finestre sul Po, in scena in questi giorni al teatro Erba con Piero Nuti che interpreta Don Felice Cavagna, uno dei cavalli di battaglia di Molino.

Tff i dati di un festival di successo

La 39° edizione del Torino Film Festival si è svolta nuovamente in presenza, dopo l’edizione completamente online del 2020, e ha avuto 182 film in programma distribuiti in 127 slot di programmazione; 4 i cinema coinvolti con un totale di 9 schermi.

 

La realtà pandemica ha portato il Museo Nazionale del Cinema ad attuare misure volte a tutelare la salute degli spettatori e di chi lavora nella macchina organizzativa del festival e, per la prima volta, la biglietteria è stata smaterializzata, con l’obbligo di prenotazione anticipata online per partecipare a qualunque proiezione, masterclass, incontro o evento.

 

I dati dell’edizione 2021 contano 32.900 presenze (48.628 visioni online nel 2020; 61.000 presenze nel 2019), 1.678 accreditati stampa e professionali/industry (1.128 nel 2020; 2.090 nel 2019), 21.663 biglietti venduti (18.402 nel 2020; 26.165 nel 2019) e 106.116 euro di incasso (103.083 euro nel 2020; 234.000 euro nel 2019).

A questi vanno aggiunti i dati della piattaforma MYmovies.it che ha proposto una selezione di 18 titoli del 39° TFF: 7.300 presenze online (di cui il 35% residenti a Torino e 39% in Piemonte); 1.000 abbonati e 7.200 ore di visione.

 

Per la prima volta una selezione di titoli è stata proposta nelle sale ACEC di Torino. I film del TFF sono stati proiettati anche nelle zone periferiche della città coinvolgendo ulteriori spettatori.

 

La copertura social del TFF è stata di oltre 1 milione di utenti, con dati di assoluta eccellenza per le piattaforme Facebook e Instagram con oltre 104 mila interazioni con i canali del festival.

Molto significativo anche il dato del canale Instagram con impression organiche durante il festival che si attestano oltre quota 950 mila, trainate da quasi 1.000 stories durante eventi, masterclass e premiazioni, e un incremento di oltre il 40% del numero di follower.

 

Nonostante le contingenti difficoltà a muoversi tra le nazioni, sono tornati a frequentare il TFF diversi giornalisti di testate straniere importanti e per molti di loro è stata la prima volta al festival. È stato rafforzato così il processo di internazionalizzazione del TFF che quest’anno ha visto per la prima anche la collaborazione con Variety che ha realizzato 3 e-show in edizione digitale, inviati agli accreditati TFF, agli 160.000 iscritti – giornalisti e professionisti del settore- alla newsletter internazionale, condivisi su Twitter (oltre 2,5 milioni di follower) e gli editoriali pubblicati sul sito. Altra novità sono i 9 daily digitali realizzati da Ciak e inviati agli accreditati del TFF e agli 8.000 iscritti alla newsletter di Ciak, oltre che condivisi su social (Facebook 50.000 follower, IG 45.000 follower) e sito. Fondamentale la riconferma della main media partnership con la Rai e con Rai Movie quale televisione ufficiale del festival.

 

Le attività per gli studenti realizzate dal TFF in collaborazione con i Servizi Educativi del Museo Nazionale del Cinema hanno riscontrato un grande gradimento. Il progetto Masterclass ha coinvolto studenti universitari e le proiezioni e gli incontri destinati agli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado hanno coinvolto circa 800 studenti che hanno partecipato a diverse attività.

 

Durante il Torino Film Festival, dal 29 novembre al 1° dicembre, si è svolto nella sua versione live, anche il 14° Meeting Event del TorinoFilmLab, un’officina dedicata a registi e sceneggiatori emergenti che ha richiamato a Torino 200 professionisti tra giurati, esperti, decision makers e partecipanti da 36 Paesi. 240.000 € i fondi assegnati in 15 premi attribuiti a 11 progetti di lungometraggi.

 

In concomitanza e in sinergia con TFF, con il progetto Torino Music Forum, diversi club, locali e circoli di Torino hanno inoltre proposto una serie di eventi con il cinema, i musical e le colonne sonore come tema centrale, che hanno coinvolto più di 50 artisti in 8 location e registrando oltre 2.000 presenze.

 

La 40° edizione del Torino Film Festival si svolgerà dal 25 novembre al 3 dicembre 2022.

“Canzoni al Telefono Live”, uno show a sorpresa

 Didie Caria, Sabato 11 dicembre 2021, ore 21

Off Topic – Cubo Teatro

via Giorgio Pallavicino 35, Torino

 

Ingresso gratuito e uscita a offerta libera a sostegno del progetto

 

 

Sabato 11 dicembre, alle ore 21.00 all’Off Topic – Cubo Teatro di Torino, il cantautore e artista torinese Didie Caria presenta la serata “Canzoni al Telefono Live”, uno show a sorpresa dove la calda voce soul del musicista, l’inseparabile ukulele e una serie di aneddoti divertenti faranno da quinte ad uno spettacolo che mostrerà al pubblico l’emozione, le vibrazioni e il sound del progetto artistico “Canzoni al Telefono” ad un anno dalla sua nascita.

 

A fine novembre 2020 durante un lockdown, infatti, Didie dà vita a quello che sarebbe poi diventato un progetto in crescita ed evoluzione: “Canzoni al Telefono”.

Didie, come i suoi colleghi musicisti, si ritrova fermo nel suo lavoro, niente più concerti, niente più serate, niente più live e, mentre è in Puglia per stare a contatto con la natura e aiutare degli amici con la raccolta delle olive, matura l’idea di portare la musica alle persone, in maniera intima, poco dispendiosa e fortemente emotiva. Ed ecco che prende forma la prima canzone cantata, dedicata e ascoltata al telefono

“Canzoni al Telefono” diventa, così, una piattaforma web pensata per permettere a chiunque di dedicare una canzone ad una persona cara. 

Come fosse una serenata, ma cantata al telefono.

 

È difficile parlare di emozioni – commenta Didie Caria – e soprattutto descriverle, ma avevo sentito una profonda sensazione di appartenenza in quella prima telefonata, in quel momento di incontro, così sincero e familiare, nonostante fosse al telefono e con uno sconosciuto. Credo che l’obiettivo più alto per un artista sia quello di essere semplicemente ascoltato. In quel momento c’era una grande attenzione ed io avevo la possibilità di toccare le sue corde interiori e di farne musica. Se in un concerto ti devi guadagnare la fiducia del pubblico, lì invece, in quella telefonata, era già tutto predisposto all’ascolto, alla fruizione intima, e la mia funzione di artista si poteva manifestare al suo massimo ovvero emozionando chi mi stava ascoltando.

 

Da quel momento ad oggi, Didie ha cantato circa quattrocento brani al telefono, quindi ha ricevuto altrettante richieste di “Canzoni al Telefono” dedicate ad una persona cara. Quattrocento gesti di affetto a persone magari distanti, magari innamorate, magari in difficoltà. Molte di queste chiamate hanno raggiunto tutta l’Italia, una settantina hanno valicato i confini nazionali e oltre centocinquanta persone si sono apertamente commosse nel ricevere la dedica di una “Canzone al Telefono”.

 

Mi stupisco di quanto poco conosciamo gli uni degli altri – continua Didie –, di quanto raramente incontriamo una persona fuori dal nostro percorso di impegni e di quanto invece quell’incontro possa lasciarti qualcosa. Ecco “Canzoni al Telefono” è proprio quell’incontro speciale ed inaspettato attraverso la musica che ne amplifica il tutto.

 

A distanza di un anno dalla prima chiamata, il progetto si sta evolvendo per creare una piattaforma dove non solo Didie, ma anche altri cantanti, possano condividere il progetto e consegnare le canzoni in modo che sempre più musica ed emozioni possano essere regalate e godute.

 

Sarebbe bello – conclude Didie – con “Canzoni al Telefono” provare a mettere le basi per creare un nuovo canale di distribuzione per la musica dal vivo ancora poco esplorato ma con altissimo potenziale capace di sostenere gli artisti sia economicamente che nella comunicazione del loro valore in un periodo in cui i supporti ad oggi utilizzati stanno totalmente svanendo, in primis il CD.

 

 

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“Canzoni al Telefono” è una piattaforma web pensata per permettere a chiunque di dedicare una canzone ad una persona cara. Come fosse una serenata, ma cantata al telefono.

“Canzoni al telefono” ha come missione primaria quella di ravvivare l’intelligenza emotiva interrompendo la routine di una persona con una telefonata a sorpresa.

La musica è uno strumento in grado di connettere intimamente le persone arrivando dove le parole stesse a volte non arrivano. Il telefono è l’amplificatore che ognuno di noi ha sempre a portata di mano e diventa la sede operativa di “Canzoni al Telefono”.

 

Come funziona?

Il procedimento è molto semplice:

 

1.     Collegarsi al sito https://canzonialtelefono.it/

2.     Compilare il form con i dati richiesti

3.     Scrivere una dedica

4.     Scegliere una canzone

5.     Scegliere un metodo di recapito della dedica

6.     Inviare il modulo

7.     Solo dopo che la canzone verrà cantata, il donatore del regalo riceverà una mail per fare un’offerta libera a sostegno il progetto

 

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Didie Caria

Didie Caria (1980) è cantante, compositore e performer. Ha condiviso il palco con alcune delle migliori voci del panorama internazionale come Bobby McFerrin, Maria Gadù, Wallis Bird. La sua storia musicale affonda le radici nell’R&B americano e nel gospel. A partire dall’età di diciassette anni inizia a lavorare in tournée internazionali con il Reverendo Lee Brown che lo porta con sé sui palchi di tutta Europa e in Giappone. Nel 2010 si trasferisce a New York dove condivide il palco con Hagaar Ben Hari, bassista di Moby, Reggie Watts, il batterista che apre i concerti di Prince ed ed Eric Udel, bassista della band originale dei Blues Brothers. Per il teatro ha lavorato in diverse produzioni come attore e musicista in scena con i registi Gabriele Vacis, Roberto Tarasco, Barbara Altissimo, Michela Lucenti e gli attori Marco Paolini, Anita Caprioli e Jurij Ferrini.