SPETTACOLI- Pagina 185

“Risate per cena”, il primo comic delivery italiano

Il 28 dicembre debutta lo show per il rilancio della ristorazione in crisi. Tra gli ospiti anche Alberto Farina, Beppe Braida, Marco Guarena e Claudio Sterpone.

Ci sono modi innovativi e altrettanto efficaci per vivere in maniera solidale le festività natalizie. Specialmente stanti i tempi correnti e durissimi per un’Italia ancora alle prese con il Covid-19. A pagare il prezzo più caro saranno, loro malgrado, ancora una volta, showbusiness e ristoratori.

Come Andrea Carbonara, 43 anni, di Pianezza, nel Torinese. Provato da una crisi improvvisa e senza precedenti che ha letteralmente messo a repentaglio anche il domani di dipendenti e famiglie. “I miei due locali, il ‘Vertigo’ di Pianezza e la ‘Locanda Carbonara’ di Robassomero, attraversano un momento terribile. Un anno da dimenticare. Sto facendo tutto il possibile per mantenerli aperti impegnando il frutto di anni di sacrificio e lavoro. E, nella difficoltà, a tendermi una mano dal Cielo è stato un amico fraterno, non certo lo Stato”, esordisce.
“La Provvidenza, nel mio caso, porta il nome di Cristiano Bilucaglia di ‘uBroker’ con il suo progetto ‘Zero’: un imprenditore geniale e dal cuore grande, da sempre attento e sensibile alle richieste del Comune in cui vive: l’ho contattato spiegandogli la mia idea, e senza battere ciglio si è subito messo a disposizione”.
La macchina della solidarietà si è messa subito in moto. “Al caro Andrea mi lega anche la positiva esperienza dello ‘Zero Festival Beer” dell’estate 2018 con cui abbiamo inaugurato proprio a Pianezza una ricchissima kermesse con grandi nomi della canzone e del cabaret. Il secondo atto si chiama invece ‘Risate per cena’: un’altra sua idea geniale per aiutare la ristorazione e pronta al debutto il prossimo 28 dicembre”, afferma Cristiano Bilucaglia, mecenate e industriale noto per aver per primo azzerato le bollette di luce e gas.
Quando la crisi diventa opportunità. “Nasce così il primo ‘Comic Delivery’ italiano, una formula inedita per promuovere a domicilio sul territorio la buona cucina, regalando agli italiani anche la possibilità di un gustoso dopocena tutto da ridere on line”. precisa l’imprenditore e filantropo già vicino a mense dei poveri e piccoli terzomondisti tramite la Onlus ‘BeChildren’.
“Come azienda siamo felicissimi di metterci a disposizione, con tutto il nostro know-how e la nostra forza-lavoro quotidiana, delle realtà in sofferenza del territorio che ci ha portato fortuna e cui siamo grati”, prosegue Pamela Gabbia, Direttore Marketing di ‘uBroker’. “Abbiamo cominciato realizzando un e-commerce, vertigospettacoli.it, sul quale è possibile ordinare la propria cena a domicilio. Con in più la possibilità di abbinare un divertente spettacolo disponibile sulla piattaforma ‘Zoom’, di cui ci siamo fatti con piacere carico del costo mensile per consentirne la fruizione contemporanea a un pubblico di 3.000 persone. Insieme alla disponibilità straordinaria del nostro personale tecnico per consentirne l’organizzazione. Ci siamo altresì accollati le spese vive di avviamento del progetto, dell’ufficio stampa, e parzialmente dei cachet degli artisti coinvolti, creando così una nuova opportunità di lavoro: tutti pronti a debuttare nuovamente come un tempo, ma questa volta con il pubblico on line, sull’amato palco del ‘Vertigo’”, spiega la manager.
Ed è così che il 28 dicembre in diretta alle ore 20.30 ‘Risate per cena’ vedrà sfilare un cast d’eccezione con artisti del calibro di Beppe Braida, Alberto Farina, Max Pieriboni, Claudio Sterpone, Wuoz, Senso D’Oppio, Vito Garofalo, Marco Guarena e Diego Casale. Apre la serata Ilenia Arnolfo.
“Il mio sogno è che questa iniziativa pilota possa essere recepita anche da tutti i miei colleghi ristoratori di Torino e provincia. Spero siano in molti a contattarmi all’indirizzo vertigospettacoli@libero.it, e ringrazio la ‘uBroker’ tutta per la sua operosa sensibilità che mi commuove”, si augura Carbonara. “Attraverso Vertigospettacoli.it e ‘Risate per cena’ possiamo tutti insieme concretamente ridare fiato al settore dello showbusines, portando un sorriso nelle case in tutta sicurezza, in attesa di tempi migliori. Metto volentieri a disposizione di tutti i titolari di locali ‘Risate per cena’ partecipando così attivamente al rilancio di cultura e territorio. E ringrazio di cuore gli artisti del cast per aver scelto di scendere in prima linea per dare un segnale forte e positivo, sul fronte dello spettacolo, partecipando attivamente a un’iniziativa preziosa di aiuto reciproco in attesa di un auspicato e prossimo ritorno alla normalità per tutti il più presto possibile”.

Natale con i fiati della Filarmonica TRT

Mercoledì 23 dicembre, ore 21

Nel Salotto Con

CONCERTO DI NATALE in LIVE STREAMING

Quintetto di fiati della Filarmonica TRT

 

Il Quintetto di fiati della Filarmonica TRT è il gruppo composto da elementi della Filarmonica. Nella filosofia di programmazione mostrano un grande interesse per il variegato mondo musicale, con percorsi stilistici che esulano dal repertorio classico per quintetto di fiati, spingendosi nel mondo ricco delle trascrizioni operistiche e sinfoniche, con incursioni anche nell’ambito jazzistico.

Il Quintetto di fiati della Filarmonica TRT svolge la sua attività da quasi un ventennio con un ottimo consenso di pubblico e di critica. I singoli componenti hanno maturato esperienza nelle collaborazioni con le massime istituzioni musicali italiane ed estere: Orchestra di Santa Cecilia, Teatro Regio di Torino, Orchestra Nazionale Rai, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro alla Scala, Teatro San Carlo, Teatro La Fenice, Mahler Chamber Orchestra, Orchestra Sinfonica di Cannes, Orchestra OSI, Opera di Nizza.

 

NEL SALOTTO CON

Il Teatro Superga abbraccia la sfida di tenere accesa la cultura, reinventandola, attraverso l’ideazione di un nuovo format. “Nel Salotto Con” vuole infatti essere un nuovo modo per vivere la cultura in un periodo sospeso senza tenere spoglio il palcoscenico: un servizio di streaming fruibile dal salotto di casa che porta tra le mura domestiche gli spettacoli della stagione trasmessi in diretta su piattaforma dedicata direttamente dal palco del teatro di Nichelino.

 

PROGRAMMA

Joseph Haydn (1732-1809), Divertimento n.1 in sib maggiore

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), Ouverture da Il Flauto Magico

Gioachino Rossini (1792-1868), Ouverture da Il Barbiere di Siviglia

Johann Strauss jr. (1825-1899), Ouverture da Il Pipistrello

A.A.V.V., Christmas’s Medley

 

Biglietti: 4,99 euro, su Eventbrite

 

BIOGRAFIE

Federico Giarbella

Nato a Torino da una famiglia di antiche tradizioni musicali, si è diplomato in flauto col massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Torino. Vincitore di diversi concorsi nazionali e internazionali ha suonato come solista e in formazioni cameristiche nelle più importanti stagioni concertistiche italiane ed europee. Viene regolarmente invitato dalle più prestigiose fondazioni quali il Teatro la Scala di Milano, il Teatro San Carlo di Napoli ecc. È dal 1996 primo flauto del Teatro Regio di Torino e della Filarmonica TRT.

Alessandro Cammilli

Diplomatosi brillantemente in oboe presso il Conservatorio di Firenze si è perfezionato con D. Dini Ciacci e H. Schellemberger e successivamente con i più rappresentativi oboisti italiani quali: P. Pollastri, Vignali e F. Di Rosa. Dal ’98 al 2000 è stato membro stabile dell’Orchestra Sinfonica G. Verdi di Milano ed ha collaborato con le principali istituzioni musicali italiane, tra cui il Teatro la Scala di Milano con il quale ha effettuato prestigiose tournée in Europa, Giappone, Australia e Sud America. Dal 2003 è il corno inglese del Teatro Regio di Torino e della Filarmonica TRT.

Luigi Picatto

Compie gli studi al Conservatorio G. Verdi di Torino dove si diploma nel 1985. Si perfeziona con Karl Leister, Anthony Pay e Michel Lethiec. Vincitore di concorsi nazionali ed internazionali, sia come solista che in gruppi cameristici, si è esibito in importanti associazioni concertistiche. L’intensa attività cameristica, orchestrale e le collaborazioni con gruppi e solisti di fama internazionale, lo portano ad esibirsi in tournée in Spagna, Germania, Francia e Canada. Ha inciso per la Nuova Era musiche di Debussy per clarinetto e pianoforte. Nel 1994 gli viene assegnata la cattedra di clarinetto principale al Conservatorio di Musica di Cagliari, posto che lascia, nel 1996, per quello di Primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino e della Filarmonica TRT.

Ugo Favaro

Si è diplomato in corno col massimo dei voti presso il Conservatorio di Alessandria. Si è perfezionato con G. Nalli e G. Crott ed ha successivamente collaborato come primo corno in varie orchestre quali: Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Accademia di S. Cecilia, Orchestre Philarmonique de Nice ecc… Dal 1988 è primo corno del Teatro Regio di Torino e della Filarmonica TRT. Nel 1994 ha ottenuto il primo premio al concorso di musica da camera di Genova e nel 1995 il primo premio al concorso per corno “G. Zoppi” di Asti. Nella stagione 2004-2005 è stato invitato a ricoprire il posto di supersolista presso l’Orchestra dell’Opera di Nizza.

Orazio Lodin

Si è diplomato in fagotto col massimo dei voti presso il Conservatorio di Milano nel 1993 e successivamente, sempre col massimo dei voti, presso la Scuola Superiore di musica di Stoccarda sotto la guida di S. Azzolini. È vincitore di 2 concorsi e 4 audizioni. Dal 2001 è fagottista del Teatro Regio di Torino e della Filarmonica TRT. Ha suonato il concerto per fagotto e orchestra di W. A. Mozart con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano ed ha collaborato con prestigiose istituzioni quali l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e la Mahler Chamber Orchestra. È risultato idoneo all’audizione per fagotto presso il Teatro la Scala di Milano e l’Orchestra Giovanile della Comunità Europea.

 

Intrecci barocchi

Ecco gli appuntamenti del  20, 22 e 27dicembre

Sempre alle 18.30 sulle pagine social degli organizzatori (Academia Montis Regalis, Accademia Maghini, Accademia Corale Stefano Tempia e I Musici di Santa Pelagia) su quella di Intrecci Barocchi, e sul canale YouTube di SoloClassica Channel

Per informazioni: Segreteria Stefano Tempia
tel. 011 0209882, dal lunedì al venerdì, ore 9,30-12,00

Nonostante l’incessante progredire degli studi, esiste ancora un diffuso pregiudizio secondo il quale la civiltà barocca sarebbe stata appannaggio quasi esclusivo di artisti, letterati e musicisti uomini, con la sola Artemisia Gentileschi a tenere alto il vessillo del genio femminile. In realtà, tra il XVII e il XVIII secolo non mancarono le compositrici di grande talento, che seppero farsi valere di fronte ai colleghi, come dimostra il concerto in programma domenica 20 dicembre alle 18.30, che fa parte del cartellone della “Stefano Tempia”. Protagonista della serata sarà infatti la veneziana Barbara Strozzi, figlia adottiva del poeta Cesare Strozzi, che ci ha lasciato una raffinatissima produzione vocale, che sotto il profilo stilistico si inserisce nel solco della seconda prattica tracciato da Claudio Monteverdi. Le sue opere verranno eseguite dal soprano Lucia Cortese che – dopo il concerto che l’ha vista accompagnata dalla Camerata Accademica di Padova diretta da Paolo Faldi – questa volta sarà affiancata dall’ensemble bolognese Harmonicus Concentus guidato dal violinista Gabriele Raspanti.

Martedì 22 dicembre alle 18.30 le quattro associazioni contraenti di Intrecci Barocchi presenteranno il concerto natalizio, che vedrà riunite sotto la bacchetta di Claudio Chiavazza le orchestre barocche dell’Academia Montis Regalis e dei Musici di Santa Pelagia, il Consort Maghini, l’organista Matteo Cotti e i solisti Valentina Chirico e Massimo Lombardi. Come è lecito attendersi da una rassegna come Intrecci Barocchi, il padrone di casa sarà Johann Sebastian Bach, che verrà rappresentato dalla deliziosa cantata Nun komm der Heiden Heiland scritta per la prima Domenica di Avvento e dal celeberrimo mottetto Lobet den Herrn alle Heiden. Ovviamente, in un concerto del genere non poteva mancare il Concerto grosso op. 6 n. 8 “Fatto per la notte di Natale” di Arcangelo Corelli, uno dei brani più emblematici della Festa più dolce dell’anno. Al contrario, del tutto imprevedibile è la presenza della suggestiva ma quasi sconosciuta cantata Pastores loquebantur di Franz Xaver Brixi, compositore boemo di grande interesse, scomparso nel 1771 all’età di appena 39 anni.

La rassegna si chiuderà domenica 27 dicembre alle 18.30 con Oh di che lode, di che stupore, un concerto interamente dedicato all’eclettica figura di Benedetto Marcello, patrizio veneziano, che si seppe distinguere, oltre che come abile diplomatico della Serenissima, come letterato, pungente polemista (il suo Teatro alla moda delineò con graffiante ironia il panorama musicale dei suoi tempi), nonché raffinato compositore. Tra le opere più significative di colui che amava autodefinirsi “dilettante di contrappunto” spiccano i Salmi Davidici pubblicati nella raccolta Estro poetico-armonico, opere di grande originalità, nelle quali il compositore seppe inserire anche melodie tradizionali ebraiche, che dimostrano il grande rispetto che nutriva nei confronti della comunità ebraica, un fatto per nulla usuale all’epoca. Queste opere verranno eseguite dagli Armonici della Serenissima, un ensemble a geometria variabile costituito per l’occasione dal contralto Giovanna Dissera Bragadin, dalla gambista Silvia De Rosso (che eseguirà da solista una sonata per viola da gamba di Vivaldi) e dall’organista Luigino Favot. Da notare che questo concerto è stato registrato nella Chiesa di San Giovanni in Bragora di Venezia, un luogo particolarmente caro agli appassionati della grande musica, perché al suo interno nel 1678 ricevette il battesimo Antonio Vivaldi.

40 anni di Balletto Teatro di Torino

THANKS FOR THE DANCE – BTT 40

Non è solo un compleanno… per molti di noi è un pezzo di vita, ricordi : sacrifici, sogni, speranze,illusioni,realizzazioni, delusioni, fatiche, occasioni mancate, amicizie, amori, rancori, invidie, gelosie, competizioni, impegno…..e soddisfazioni.

Mettere insieme tutti i momenti passati e le emozioni è impossibile ma una cosa è certa non è stata solo danza.
Tutto è iniziato per la caparbietà di una donna che ha condiviso con noi la sua passione che oltre ai 40 di compagnia festeggia un bel traguardo della sua vita…buon compleanno Loredana !

Avrebbe dovuto essere una festa, una festa vera in un teatro vero, ma le circostanze non lo permettono e ci adattiamo, anche questa volta, come abbiamo fatto tante volte su palchi di mezzo mondo.. pertanto la festa parte domani, ma continuerà finché non riusciremo a ritrovarci ed abbracciarci…tutti quelli che si sentono parte di questa che è stata una famiglia. Iniziamo con un appuntamento on line :

Save the date: 21 dic 2020, ore 21.00
☞ Guarda su: canale Youtube di Scene
https://www.youtube.com/channel/UCDXu4FLcr8_sQXlvVjr35hw
e Palinsesto onLive sul sito di Fondazione Piemonte dal Vivo
www.piemontedalvivo.it/onlive/

La facciata del Regio si illumina di musica

Il Teatro Regio continua a essere vicino al suo pubblico e, mentre proseguono con grande successo gli streaming dei concerti Regio ALive, una bella sorpresa attende i cittadini torinesi a partire da sabato 12 dicembre, quando la facciata del Regio, capolavoro settecentesco dell’architetto Benedetto Alfieri, sarà illuminata dalla proiezione di “Pillole d’Opera”, brevi filmati realizzati da Mattia Gaido nel corso delle ultime tre Stagioni.

Ovviamente non c’è opera senza musica e, quindi, Piazza Castello risuonerà con le note di Verdi, Puccini, Mascagni, Wagner, Gershwin, interpretate dall’Orchestra e dal Coro del Teatro Regio e da grandi direttori e solisti.

Dalle ore 17 alle ore 22 del 12 dicembre, e sino a fine gennaio, verranno infatti proiettate, per la prima volta en plein air, pillole di alcuni spettacoli andati in scena al Teatro Regio.
Della Stagione 2017-2018: il Tristano e Isotta, il Falstaff con il grande baritono Carlos Álvarez, il Lago dei cigni con il Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, la meravigliosa Turandot con la regia di Stefano Poda e la direzione di Gianandrea Noseda, l’Orfeo con la regia di Alessio Pizzech e la direzione di Antonio Florio, lo struggente musical Evita e il trittico mozartiano Le nozze di FigaroDon GiovanniCosì fan tutte.
Passando alla Stagione 2018-2019, citiamo il potente Trovatore con la direzione di Pinchas Steinberg, la suggestiva Traviata “degli specchi” con la regia di Henning Brockhaus, Madama Butterfly di Pier Luigi Pizzi, il Rigoletto con la regia di John Turturro, l’Agnese che vinse il Premio Abbiati per le migliori scenografie e Cavalleria rusticana firmata da Gabriele Lavia.
Per la Stagione 2019-2020 si va dal poetico Pescatori di perle alla Tosca con Anna Pirozzi e Marcelo Álvarez, al Nabucco con la regia di Andrea Cigni e la direzione di Donato Renzetti; l’opera verdiana è stato l’ultimo titolo che abbiamo messo in scena, nel febbraio 2020, prima che il Covid-19 ci imponesse una chiusura forzata. Questo non è l’elenco completo delle Pillole d’Opera che vedrete sulla facciata del Regio e ascolterete in Piazza Castello, ma sono solo alcune suggestioni: l’elenco completo dei titoli è pubblicato sul nostro sito www.teatroregio.torino.it, dove troverete anche tutti i concerti programmati in streaming in questo periodo e che potrete seguire live o rivedere.
Ringraziamo per la collaborazione e il supporto all’iniziativa la Prefettura di Torino, la Regione Piemonte, la Città di Torino e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, che hanno permesso di far vivere la storica facciata del Regio facendola diventare uno schermo d’eccezione.
Visto che voi non potete ancora entrare in sala con noi, è il Teatro Regio a tenervi compagnia in Piazza Castello, nella speranza di portare un po’ di luce nei cuori di tutti, in un periodo natalizio così diverso da quelli cui siamo abituati.

(foto Vincenzo Solano)

Ci troviamo onLive. Un progetto di Piemonte dal Vivo

Per connettere artisti e pubblici

 

DAL 12 DICEMBRE ARRIVA LA MUSICA CLASSICA DI SHORT TRACK DELL’UNIONE MUSICALE

 

Un ricco palinsesto di contenuti originali, visibili gratuitamente sul sito di Piemonte dal Vivo: dal 27 novembre al 17 febbraio 2021 onLive è la sfida digitale accolta dalla Fondazione, per provare ad abbattere il confine fra onsite e online, superando il distanziamento imposto dallo schermo del computer e per continuare a programmare in questo periodo difficile. Un palinsesto digitale pensato dallo staff della Fondazione, insieme agli artisti, con contenuti originali, proposte multidisciplinari, progetti speciali, fruibili a casa propria in prima visione e on demand, attento ai bisogni della comunità di spettatori. Tre i focus tematici di questo cartellone digitale: PAROLA (con allestimenti dedicati al nuovo format), MUSICA (con le sonorità, tra classico e moderno, dei migliori artisti regionali) e MOVIMENTO (attento alla dimensione coreografica). Il tutto con uno sguardo EDUCATIONAL, per offrire anche nuovi strumenti al mondo della scuola che in questi mesi sta affrontando la sfida della Didattica a Distanza. Un palinsesto che presenta i propri contenuti articolati in forma di serie, ciascuna composta da episodi di circa 20/30 minuti per una narrazione multidisciplinare, con appuntamenti settimanali (tutti i video restano poi visibili in archivio) sul sito di Piemonte dal Vivo.

Dal 12 dicembre (il sabato alle ore 17, fino al 6 febbraio), in collaborazione con l’Unione MusicaleShort Track è un ciclo di sei brevi incontri musicali, per avvicinare gli spettatori alla musica classica, con brani eseguiti da giovani musicisti e introdotti dal prof. Antonio Valentino.

Short Track è un’occasione unica, rilassata e informale, per abbattere le barriere e immergersi nel piacere della musica classica, per chi si avvicina la prima volta e desidera “comprendere di più”. In solo mezz’ora sarà possibile ascoltare alcune delle più celebri pagine del repertorio e conoscere segreti, aneddoti e curiosità sulla musica, raccontati in modo semplice e accattivante direttamente dal pianista Antonio Valentino. Completano il progetto interviste ai musicisti e clip di backstage disponibili sul sito di Piemonte dal Vivo.

Vivaldi e l’educazione musicale: dalle Orfane musiciste ai ragazzi della De Sono

Il 10 dicembre un convegno digitale e un concerto celebrano Antonio Vivaldi e lo studioso Alberto Basso.

10 dicembre 2020 ore 15.00 in diretta Facebook e Youtube.
Partecipazione gratuita.

Come sa bene chi conosce l’origine della parola “Conservatorio”, la storia degli istituti di educazione musicale si intreccia con quella degli orfanotrofi e degli enti di pietà, dove i fanciulli venivano formati nella composizione, nel canto e nella “conservazione” dell’antica arte della musica. Antonio Vivaldi tra il 1703 e il 1740 operò proprio in un orfanotrofio femminile, l’Ospedale della Pietà di Venezia, facendo dell’orchestra e del coro dell’Istituto una tra le più importanti realtà musicali nell’Europa del tempo.

A questo tema suggestivo è dedicato il convegno digitale “Vivaldi e le Orfane Musiciste”, organizzato dall’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte come seconda tappa del progetto triennale Vivaldinsieme, realizzato in collaborazione con Lingotto Musica. L’incontro sarà trasmesso in diretta sui canali Facebook e Youtube giovedì 10 dicembre 2020 dalle ore 15.

Sotto la guida di Orlando Perera, giornalista e ricercatore appassionato di Vivaldi, si proverà ad estendere lo sguardo dalla figura del Prete Rosso al contesto di riferimento, quello dei quattro Ospedali veneziani e del loro uso, diffuso fin dalla metà del Cinquecento, di accogliere ragazze senza famiglia dando vita ai cosiddetti “cori delle figlie”, con scopi educativi ma anche di raccolta fondi.

Ad accompagnare il pubblico in questo viaggio alle radici della pedagogia musicale moderna saranno il critico musicale e storico della musica Cesare Fertonani, Bepi Ellero, già archivista dell’Istituto di Ricovero ed Educazione di Venezia, e Pier Giuseppe Gillio, docente di Poesia per musica e drammaturgia musicale al Conservatorio di Novara.

A seguire, Susan Orlando interverrà per presentare il progetto discografico Vivaldi Edition, di cui è direttrice artistica. Un progetto che da 20 anni si occupa di incidere e pubblicare l’intera opera di Antonio Vivaldi contenuta nella grande raccolta di autografi, in gran parte inediti, della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.

Sono già 65 i titoli usciti per l’etichetta francese Naïve, presente anche all’incontro del 10 dicembre con un saluto del direttore Pierre-Antoine Devic.

Proprio per aver ideato e coraggiosamente avviato l’ambizioso progetto di Vivaldi Edition, divenuto un punto di riferimento per la musica internazionale, nel corso del pomeriggio sarà conferito il Premio Tedesco della Critica al musicologo Alberto Basso.

La giornata di studi, aperta dal saluto del direttore artistico di Lingotto Musica Francesca Gentile Camerana, si concluderà con la trasmissione del concerto organizzato in collaborazione con la De Sono Associazione per la Musica, registrato il giorno precedente presso l’Auditorium Antonio Vivaldi di Torino. Protagonisti saranno i giovani Niccolò Susanna (flauto), Matteo Forla (oboe), Marco Taraddei (fagotto) e Marco Crosetto (clavicembalo) in un programma che propone pagine cameristiche con organico variabile del compositore veneziano.

Il convegno e il concerto si potranno seguire gratuitamente attraverso la pagina Facebook dell’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte  o su Youtube al link https://tinyurl.com/vivaldieleorfane

Con il sostegno di:

Giornata di studi realizzata dall’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte nell’ambito del progetto Vivaldinsieme in collaborazione con

Lingotto Musica e i giovani della De Sono Associazione per la Musica

 

PROGRAMMA

Ore 15,00 Inizio collegamenti, coordina Orlando Perera

  • Saluto di Francesca Camerana Direttrice di Lingotto Musica

Interventi

  • Pier Giuseppe Gillio: “Il ruolo culturale e sociale degli Ospedali di Venezia nel

                                         Settecento”.

  • Bepi Ellero: “La vita quotidiana negli Ospedali veneziani”
  • Cesare Fertonani: “Vivaldi compositore alla Pietà”
  • Susan Orlando: “Vent’anni di Vivaldi Edition” (italiano-inglese)
  • Saluto di Pierre-Antoine Devic responsabile di Naïve Classic per Believe
  • Consegna simbolica al Professor Alberto Basso del PdSK (Preis der deutschen Schallplattenkritik –  Premio della critica discografica tedesca)

 

  • Intervento di Alberto Basso

Ore 17,15 in streaming dall’Auditorium “Vivaldi” di Torino

  • Concerto vivaldiano dei giovani musicisti dell’Associazione De Sono.

Susanna Niccolò, flauto – Matteo Forla, oboe – Marco Taraddei, fagotto – Marco Crosetto, clavicembalo

Antonio Vivaldi (1678-1741)

Sonata in do minore per oboe e basso continuo RV 53

Sonata a 3 in sol minore RV 81

Sonata per flauto, fagotto e basso continuo in la minore RV 86

Concerto per flauto, oboe, fagotto e cembalo in sol minore RV 103

“Something TO be”: un ep collettivo, tutto torinese

Un tributo a John Lennon. La pubblicazione a 40 anni dalla sua scomparsa, l’8 dicembre 1980

Verrà pubblicato l’8 dicembre “Something TO be”, un ep collettivo di tributo a John Lennon, a 40 anni dalla sua scomparsa: proprio alle 22,51 dell’8 dicembre 1980, al termine di un pomeriggio trascorso al Record Plant Studio, Lennon fu ucciso da cinque colpi di pistola mentre rincasava.

“Something TO be” è un progetto tutto torinese che porta le firme dell’associazione Soundset Aps, dello studio di registrazione Transeuropa, dove è stato realizzato, e di Indiependence, Magazzino sul Po e Dewrec, realtà attive sul cittadino. Comprende quattro brani del cantautore, paroliere e polistrumentista nato a Liverpool nel 1940:  si tratta di “Imagine”, “GivePeace a Chance”, “Working class Hero” e “Mind Games”, riproposti da artisti torinesi.

A nome di Soundset Aps spiega il senso del progetto Eleonora Cappelluti, organizzatrice d’eventi, tecnica del suono, cantautrice, in arte Ella Nadì: «Questa iniziativa, in un momento in cui ci è chiesto di rinunciare all’arte e alla socialità, ha fatto sì che riuscissimo a dare significato a ciò che più ci rappresenta: la musica. La musica serve oggi, come è sempre servita, ad unire le persone. E non c’è coprifuoco, decreto, virus o malattia che possa cambiare questa sua vocazione – spiega – Nelle canzoni di John Lennon ho trovato tutta la potenza di questo messaggio e far rivivere le sue parole con le nostre voci per fare concretamente del bene sostenendo “fooding” mi sembra il modo migliore per celebrarlo e allo stesso tempo per celebrare l’importanza della nostra professione». John Lennon è stato autore di moltissime canzoni indimenticabili, che hanno segnato indelebilmente il mondo della musica e tracciato un solco profondo nella generazione del suo tempo e quelle a seguire non solo in ambito musicale, ma anche politico e sociale. Nel 1971 Lennon cantava “Imagine”, brano dalla straordinaria potenza emotiva, esortando a vedere il mondo come un unico popolo che vive in pace senza discriminazioni, perché solo se tutti immaginiamo un mondo migliore, sarà possibile raggiungere un futuro migliore.  Oggi il mondo intero sta attraversando un momento difficile ma, adesso come allora, si può superare ogni problema stando uniti, preferendo la strada della collettività  a quella dell’individualismo.  L’obiettivo del progetto è proprio far rivivere attraverso la voce di artisti emergenti,  le parole di un grandissimo uomo  che ha voluto dimostrare l’importanza dell’unione tra le persone, e l’ha fatto col messaggio musicale.

“Something TO be” è stato realizzato al Transeuropa Recording Studio e porta la firma di Fabrizio Cit Chiapello, produttore, arrangiatore, tecnico del suono: «Tanti bravi artisti che vivono a Torino si sono resi disponibili, in mezzo alle mille difficoltà di questo momento, a dare il loro contributo a questo progetto. Ci ha unito l’amore per la musica, per uno dei più grandi artisti del ‘900, per le sue canzoni e i suoi testi che, come ogni vera opera d’Arte del passato, riescono ancora a dare un fortissimo messaggio a questo nostro presente. Ci ha unito un fine di solidarietà, una possibilità di dare il nostro piccolo aiuto a problemi umani e concreti della nostra città. È ciò che la musica e i musicisti sanno fare e fanno da sempre. Amore è una parola che ricorre spessissimo nelle canzoni di John Lennon, un suo brano si intitola proprio così:”Love”. In questo periodo così duro per tutti, anche per i musicisti e lavoratori dello spettacolo, in questi giorni di forti lacerazioni nella società e di paure per il presente e futuro, non potevamo celebrare John Lennon che con un nostro piccolo atto di Amore per qualche  sua canzone e per un fine di solidarietà. “Nothing you can sing that can’t be sung”».

Il Comitato Arci Torino sosterrà il progetto attraverso la creazione di un crowdfunding dedicato sulla piattaforma Produzioni dal Basso: il ricavato sarà destinata a “Fooding – Alimenta la solidarietà”, progetto di Arci Torino, realizzato nell’ambito dei Progetti a Rilevanza Locale del 2018 della Regione Piemonte finanziati con fondi del Ministero del Lavoro e del piano Emergenza Freddo del Comune di Torino. Arci stamperà anche cd dell’Ep “Something TO Be” che verranno consegnati in omaggio come “reward” alle persone che doneranno al progetto Fooding – dal vivo o online – almeno 10 euro. Alice Eugenia Graziano, membro della presidenza del Comitato Arci Torino e coordinatrice di Fooding, afferma: «Something to be è un regalo bellissimo per Fooding, la prova di come tutta Arci Torino sia coinvolta nel progetto. Fin da marzo, con l’inizio del lockdown, abbiamo sentito il supporto di tutte le anime della nostra rete. Con questa iniziativa valorizziamo un ulteriore legame: quello con la scena musicale indipendente di Torino. Si tratta di decine di artiste e artisti, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo che oggi regalano alla comunità la loro arte, per sostenere le nostre raccolte fondi e dare visibilità al progetto. Something to be è il primo step di un percorso di coinvolgimento per alcune persone che contribuiranno al progetto e, allo stesso tempo, un’occasione per incontrare di nuovo chi ha partecipato fin da marzo nella preparazione e consegna dei panieri alimentari».

L’ ep sarà caricato sui tutti i digital stores.

 

Elenco degli artisti coinvolti

 

Ella Nadì

Claudio Lo Russo

Nicko

Vea

Bandini

Francesca  (Duopo trio)

Alessandro (Duopo trio)

Protto

Anna Castiglia

Francamente

Andrea (Makepop)

Ivan (The spell of ducks)

Alberto Cipolla

Kawari

Indigo

Nadia (Twee)

Fabrizio Cit Chiapello

 

Evry aka Enrico Matheis, il nuovo singolo è “Jacq”

Quando note di colore e di musica diventano un’unica arte
https://www.youtube.com/watch?v=YtHcu4EYDPg&feature=youtu.be

“Jacq” è il nuovo singolo di Evry, al secolo Enrico Matheis, dedicato a Jacq, il pittore dei volti…senza volto!

Enrico vuole omaggiare l’arte del pittore che ha di particolare il fatto che nessuno conosca il suo viso. Il suo anonimato è forse l’elemento che lo rende ancora più interessante, ma lui sostiene che non è importante conoscere il suo viso perché “il giudizio deve essere sul lavoro e non sulla persona”. Il progetto unisce due forme d’arte apparentemente parallele e distanti tra loro, ma che si ritrovano amalgamate armoniosamente tra note di colore e di musica che compongono il quadro audio e video del brano. L’idea di unire arte e musica in “Jacq” è solo l’inizio, poiché mette le basi di un’iniziativa più ambiziosa che intende sviluppare una forma di comunicazione diversa nei giovani, coinvolgendo, in un progetto itinerante, scolaresche e laboratori artistici.

Chi è Jacq
I suoi lavori esaltano i caratteri più reconditi delle persone che ritrae e la sua fama è internazionale. Le sue opere sono esposte anche al Moca di Montecatini Terme, tra un Mirò ed un Henry Moore. Il Metastasio gli ha commissionato quindici ritratti che in questi giorni stanno comparendo sulla sua pagina Instagram. Di Lui ha parlato anche Vanity Fair.
I passanti delle vie e delle piazze sono inconsapevoli modelli dei suoi quadri ed hanno tutti la particolarità di apparire altrettanto “anonimi” come chi li ritrae.
“Jacq chi è? Se lo cerchi nei suoi volti sarà lui a trovare te”

Chi è Evry (Enrico Matheis)
Chi segue i talent forse ricorderà la decima edizione di X Factor dove nel più o meno vicino/lontano 2016 Enrico Matheis si proponeva in questo contest canoro. Lo chiamavano il barman di Prato. Enrico è un talento, ha capacità e una voce calda, piacevole. Una di quelle voci che ti rimangono in testa. Un cantante con il dono dell’interpretazione. Lo si capisce anche solo da un minuto scarso di video. Gli allora giudici di X Factor, Manuel Agnelli ed Arisa, avevano speso parole importanti su di lui. Memorabile una sua interpretazione di “Nel blu dipinto di blu” cantata a cappella. Interpretazione da brividi. Qualcuno ricorderà anche l’uscita del suo EP d’esordio realizzato con il crowdfunding.
Un personaggio poliedrico, con grande creatività e con la capacità di essere uno, nessuno e centomila. In una parola, una promessa. Uno spirito libero.
Realizza anche una collaborazione con Cristiano Malgioglio, “Notte perfetta“, e un bellissimo brano molto fresco ed estivo “Stessa spiaggia, stesso male“, con Il Sogno di Jek. Enrico Matheis è un personaggio carismatico, simpatico ed è puro talento. Prato non può tenersi tutto per sè un artista così. Nel 2020, la sua popolarità è esplosa sui social, grazie alle sue parodie che hanno reso molto più vivibile il lockdown, come quella interpretata sulla base di “Viceversa”, la nota canzone di Francesco Gabbani, seconda classificata all’ultimo Festival di Sanremo.
Su Instagram inventa sketch divertenti dove dà vita ai suoi personaggi, nel puro spirito toscano degno del grande Giorgio Panariello. Esordirà come attore nel film thriller “The day of Revenge” al fianco di Tomas Arana, il grande attore hollywoodiano, per la regia di Matteo Querci, e per la produzione Giulio Michelagnoli e di Paolo Odierna, produttore ma anche presidente ed organizzatore di Nexxt, la fiera sul “made in Italy” più grande in California che si tiene a ogni anno a Los Angeles.
“Un progetto che vuole far incontrare due forme d’arte diverse. La Musica e la Pittura. E’ stato un po’ difficile far quadrare tutto tra un lockdown e l’altro ma ci siamo riusciti. Il suo anonimato è stato proprio l’elemento che mi ha stimolato nell’avvicinarlo. Ma soprattutto mi stimolava scoprire come mai Jacq dipinge i suoi volti senza gli occhi, che sono lo specchio dell’anima. Questi due elementi mi hanno dato l’ispirazione”.


“La sfida, o forse più una scommessa, è stato proprio la realizzazione del videoclip. Volevamo mettere in risalto che si potesse unire le nostre due forme d’arte in un video. E la sua idea geniale è stato quello di dipingere me nel video. Vi piacerà, vedrete Il resto, sta nel testo del brano”.
Dichiarazione di Jacq
“Cosa possono fare insieme un cantante e un pittore? Questa è la domanda che mi sono posto la prima volta quando ho parlato con Enrico Matheis, in arte Evry. Ci siamo sentiti per la prima volta a Gennaio per un reciproco scambio di stima. Poi a Marzo, quando Evry mi ha ricontattato dicendomi che aveva scritto una pezzo musicale che parlava di me, sono rimasto di stucco. Onestamente non capita tutti i giorni di ricevere un messaggio del genere.
L’anima del mio lavoro artistico è in questo brano perchè coglie l’essenza di ciò che rappresento: l’anonimato, la vernice che scorre nelle vene, le persone che si domandano chi io sia e i loro rapporti intimi personali.
Questa canzone è diventata il punto di partenza per un’entusiasmante collaborazione artistica che ha prodotto un dipinto e un video musicale che racchiude le cose che ognuno di noi sa fare meglio: io dipingere e lui cantare.
E’ un grande onore essere d’ispirazione ad altri artisti perché significa che la mia arte è diretta, comprensibile e colpisce dritta al cuore. Ringrazio Enrico per avermi regalato questa canzone che porterò lungo il mio cammino artistico”.

Zetatielle s.r.l. Communication & Events
Ufficio Stampa: Tina Rossi – tina.rossi@zetatielle.com

“Abbiamo scelto”: le proposte di Balletto Teatro di Torino

Caro Direttore,

abbiamo scelto, in questi mesi di incertezza e di attesa, di fare del tempo un nostro complice, servendoci del suo vuoto come una tela bianca da riempire.

 

Abbiamo scelto di non aspettare, ma di continuare a lavorare affinché la speranza sia nutrita di forma e  sostanza.
Nasce Una Stagione, nuova nella sua complessità, ma sempre fedele a se stessa  in quanto a spirito e autenticità dei singoli enti che la compongono.

Rivolimusica e Teatro Fassino possono finalmente ampliare il partenariato nato alla luce degli stimoli promossi da Rete Performing Arts Compagnia di San Paolo (Maggior Sostenitore), unendosi al Balletto Teatro di Torino.  SCENE viene proiettata nel futuro privo di limitazioni di genere e linguaggi che già si intravedeva dal 2018;  la Musica, il Teatro e la Danza trovano uno spazio comune, e il cartellone 2020 2021 diventa terreno di nuove possibilità.
Tutto questo è destinato ad accadere in un anno complicato, a tratti difettoso, nebuloso.

Noi abbiamo scelto di continuare a creare, per farci largo in una porzione di spazio astratto che sia il più possibile permanente nel tempo e nella memoria. Creare è il nostro modo di “restare” attraverso la rigenerazione, perché la bellezza è un valore che va cercato, espresso, costantemente ricordato.

 

Così abbiamo scelto di lavorare ininterrottamente, con pazienza, con dedizione e determinazione, affinché il nostro ritorno sia il vostro ritorno.

Abbiamo in serbo qualche novità per il mese di dicembre,
continuate a seguirci!

 

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sul web:

https://www.stagionescene.it/ (sito quasi finito!)

http://www.istitutomusicalerivoli.it/rivolimusica/  – Rivolimusica
http://www.ballettoteatroditorino.it/ – Balletto Teatro di Torino
https://www.borgatedalvivo.it/ – Teatro Fassino di Avigliana

 

A breve su youtube: SCENE

#lavoriamopertornare #creiamoperrestare