Riprende l’iniziativa Domenicamattinateatro, a cura di Assemblea Teatro, con un testo di eccezione di Luis Sepulveda
Domenica 15 gennaio prossimo alle ore 11, nel teatro di via Paolo Sarpi 111, verrà messa in scena “La gabbianella e il gatto”, testo scritto da Luis Sepulveda, nella traduzione di Ilide Carmignani, per la riduzione teatrale di Renzo Sicco e Gisella Bein. In scena Cristiana Voglino, Paolo Sicco, Monica Calvi. Le musiche sono composte e eseguite da Matteo Curallo e la regia curata da Renzo Sicco.
Kengah, una gabbiana avvelenata da una macchia di petrolio, in un gesto estremo, affida il suo uovo ad un gatto grande e grosso di nome Zorba, strappandogli tre promesse, di non mangiarlo, di averne cura finché non si schiuderà e di insegnare a volare al nascituro.
Luis Sepulveda, attraverso una storia metafora, racconta con la semplicità dell’uomo contemporaneo che, arrecando del male alla natura, si finisce per fare del male a se stessi. Un gatto d’onore inizia un’avventura lunga quanto un libro insieme ai compagni coraggiosi come gli scimpanzé nevrotici e a una impaurita gabbianella. L’autore, con la dolcezza di una favola, parla direttamente all’uomo, grande o piccolo che sia, rammentandogli i doveri verso la natura e anche quelli verso se stesso. In scena si fondono immagini e parole, disegni e voci, musiche con il racconto, capace di proporre un gioco in cui i diversi personaggi prendono vita attraverso un’esilarante Cristiana Voglino. Ora segretario, ora Zorba, ora piccola gabbianella, a ogni personaggio vengono attribuiti un accento e un carattere particolare, che conducono dritti tra gli sviluppi del racconto. Dietro la personalità teatrale di Cristiana Voglino, i disegni di Monica Calvi danno forma alle parole e le animano rendendole concrete. Il designer Francesco Iannello ha creato il tavolo “uovo” attraverso il quale si muovono i gatti che invitano a tuffarsi in una storia tonda, capace di catturare grandi e piccini attraverso il divertimento e l’emozione sincera. La musica è composta appositamente da Matteo Curallo erappresenta un ponte che unisce tanti ingredienti capaci di trascinare lo spettatore in un viaggio magico. A lui non resta che partecipare al gioco, lasciandosi trascinare da gatti giocherelloni, fino a provare a volare.
Età consigliata dai 4 anni.
MARA MARTELLOTTA