Rubrica a cura di Somewhere Tour & Events
La nostra zona di comfort, come Somewhere Tours&Events, è sempre stata nel turismo e nella passione per la Torino esoterica. In questi 22 anni di lavoro abbiamo cercato di uscire sempre di più da questa zona, seppur per noi più sicura. Ed ecco che abbiamo iniziato a condividere la nostra passione con i torinesi, cercando un codice linguistico adeguato, un percorso faticoso ma interessante, grazie anche al confronto con scrittori come Giuditta Dembech e Renzo Rossotti, che ha deciso di lasciare a noi il suo archivio, come eredità culturale. Così è nato ad esempio il tour Torino Magica®.
Ogni tour una nuova sfida
A quali forze ed energie abbiamo attinto per accettare le sfide dei nostri sì che hanno portato alla nascita degli altri nostri tours? Lo ha raccontato molto bene Laura Audi – socia fondatrice di Somewhere Tours and Events insieme a Nicoletta Ambrogio, durante l’intervista rilasciata ai nostri amici di Rotta su Torino, nella rubrica i TorineSì.
Sicuramente rifiutare è sempre più facile che accettare, poiché il rifiuto non comporta mai decisioni e rischi.
Dire di no dà sicurezza, ma non permette di andare avanti, soprattutto in un mondo in costante evoluzione come quello del turismo. Rifiutare spesso non significa solo non avanzare, ma anche retrocedere, perdere terreno nei confronti degli altri.
La Notte Bianca del 2000 al Balon
Ci sono sì che possono essere detti istintivamente ed altri sui quali è necessario meditare.
Il sì più folle pronunciato da Somewhere è stato quello detto al Comune di Torino per organizzare la Notte Bianca del 2000, al Balon. È stata la prima a Torino, non si sapeva come sarebbe andata ed è stata un grande rischio, ma alla fine è stato un successo incredibile. Possiamo considerarlo come il primo segno di cambiamento di Torino, che da quel momento ha iniziato lentamente ad aprirsi e a rinnovare la sua identità. Ma non è sempre tutto così facile.
Il tour della Torino Sotterranea
Il sì più faticoso è stato l’invenzione della Torino Sotterranea: abbiamo inventato la sera come momento turistico. Prima di noi, quali musei o luoghi accettavano di aprire dopo cena e chi usciva di casa per andare a scoprire la propria città alla sera? È stato un successo strabiliante, molto amato dai torinesi, oltre che dai turisti. Un altro sì importante è stato quello alle Olimpiadi, con l’accettazione di un rischio: Torino ha dovuto cambiare pelle nel momento in cui la Fabbrica non assicurava più le certezze di prima.
Un nuovo turismo culturale
Sono anche tanti gli enti pubblici e privati che vogliono uscire dalla propria zona comfort, per creare un nuovo turismo culturale. E proprio in questa categoria di consensi rientra l’ultimo sì di cui siamo particolarmente orgogliosi: quello della preziosa collaborazione di cui facciamo parte e che ha portato all’apertura straordinaria serale dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. L’Accademia è stata la prima scuola d’arte d’Italia ed ora intende farsi conoscere non solo come il Museo che è, ma anche come scuola, con visite guidate serali anche alle sue aule, generalmente non aperte al pubblico, che proponiamo in diverse occasioni durante l’anno.