Rimangono solo 29 enti locali, dei 524 montani, che non hanno ancora deciso se convenzionarsi con una Unione esistente oppure formarne una
La chiusura delle 22 Comunità montane in Piemonte, che sono in fase di liquidazione dal marzo 2014 non si arresta. Le prime tre – Valsesia, Valle del Cervo La Bursch e Valle Elvo, nel Biellese – dal 1° ottobre cesseranno di esistere, dopo il decreto della Regione. “Un passo importante, – secondo l’assessore regionale alla Montagna, Alberto Valmaggia – si stanno raccogliendo i frutti di un enorme lavoro realizzato con il vicepresidente Aldo Reschigna, che ha la delega agli enti locali. In questo primo anno abbiamo già realizzato oltre 100 incontri con presidenti ed amministratori di Unioni e Commissari per portare avanti questo iter”. La Giunta regionale, nella seduta del 28 settembre, ha sancito la nascita di altri 7 enti: l’Unione montana deI comuni del biellese orientale, l’Unione montana del Pinerolese, l’Unione montana delle Valli Chisone e Germanasca, l’Unione montana Suol d’Aleramo, l’Unione montana Langa Monferrato, l’Unione montana Colline e rive del Cervo e l’ Unione montana Prealpi Biellesi. Ad oggi sono 30 le Unioni montane che hanno ricevuto dalla Regione le funzioni delle 45 complessive e che saranno operative entro fine anno. Rimangono solo 29 enti locali, dei 524 montani, che non hanno ancora deciso se convenzionarsi con una Unione esistente oppure formarne una.