19 SETTEMBRE 2018
Per partecipare al casting (solo maggiorenni) potete:
19 SETTEMBRE 2018
Per partecipare al casting (solo maggiorenni) potete:
“IL CENTRODESTRA PUÒ E DEVE RACCOGLIERE LA SFIDA. TIRIAMOCI SU LE MANICHE”
“Dopo i fallimenti dell’amministrazione regionale della sinistra di Chiamparino che ha portato il Piemonte ad essere fanalino coda alle regioni del nord produttivo per disoccupazione, servizi sanitari, sicurezza, difesa del suolo ed infrastrutture i cittadini piemontesi vogliono un cambiamento. La sinistra ha fallito e non ha più nulla da dire e da dare, i Movimento 5 stelle sta miseramente fallendo a Torino dimostrando la totale mancanza di concretezza e la impreparazione della sua classe dirigente”. Ad affermarlo il coordinatore regionale di Forza Italia Gilberto Pichetto.
“Tocca al centrodestra nella sua composizione più ampia e completa di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e società civile, raccogliere le aspettative di cambiamento dei piemontesi offrendo proposte chiare ed incisive per far tornare la nostra Regione tra le locomotive d’Italia, con più lavoro per i piemontesi, più sicurezza, una sanità efficiente che comprenda un sistema esteso di servizi alla popolazione che invecchia, infrastrutture moderne e sicure. Questo centrodestra può contare su una classe dirigente ampia e diffusa di Sindaci, amministratori comunali e provinciali che hanno fatto esperienza sul territorio ed ha entusiasmo, energie e competenza da mettere al servizio del nostro Piemonte”.
“I piemontesi ci chiedono di superare le piccole schermaglie politiche e personalistiche e di “tirarci su le maniche” per preparare seriamente e per tempo il nostro progetto per il rilancio del Piemonte. Ritengo sia ora che il nostro qualificato gruppo consigliare regionale, in armonia con Lega, Fratelli d’Italia e tutte le energie civiche disponibili, inizi fin da settembre a lavorare per mettere nero su bianco un “Contratto con i piemontesi” che comprenda pochi, chiari ed incisivi obiettivi da proporre ai cittadini della nostra regione per far ripartire il nostro Piemonte. Rimbocchiamoci le maniche!”
(foto: il Torinese)
“La succursale di via Perrone è stata oggetto del mio impegno e del mio lavoro negli ultimi mesi ed è un caso tipico di un patrimonio scolastico cittadino che necessita interventi urgenti. La mia solidarietà va anche alla Circoscrizione 1, che dovrà probabilmente ridimensionare i servizi ospitati nel complesso di via Meucci”
Dicembre 2017-dicembre 2018: dodici mesi. Se tutto andrà bene, tanto ci vorrà perché 80 ragazzi della succursale di via Perone dell’Istituto Bosso Monti possano tornare a frequentare le lezioni in aule loro appositamente dedicate (quelle che si stanno predisponendo nella sede di via Meucci con i 100mila euro messi a disposizione della Città Metropolitana). Al momento, causa caduta dell’intonaco lo scorso dicembre, gli alunni delle cinque aule inagibili sono divisi in diversi ambienti del complesso di via Meucci e nella struttura di via Perrone, oggetto di un mio sopralluogo all’inizio di quest’anno. In via Perrone trecentocinquanta ragazzi divisi in quindici classi seguono, ogni mattina, le lezioni in aule spesso anguste e inadeguate, in condizioni di sicurezza non certo ottimali. Gravi risultano soprattutto le condizioni di alcuni ambienti e di alcuni controsoffitti, così come dei servizi igienici; alcune aule sono solo parzialmente agibili; del tutto precluso, invece, è l’accesso all’ultimo piano. Parliamo di Istituto Bosso-Monti in quanto tale, ma anche in quanto esempio di quanto succede in diversi altri istituti torinesi. Esprimo la mia solidarietà anche alla Circoscrizione 1 e al suo Presidente Massimo Guerrini. La Circoscrizione sarà infatti, probabilmente, costretta a ridimensionare i servizi relativi alla Sottocommissione Disabilità e agli Uffici Cultura, Sport e Bilancio, già ospitati in via Meucci.
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Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
In Piemonte gli anziani, così definiti per età anagrafica (dai 65 anni in su), sono il 25,1% della popolazione (dati ISTAT 2017). Ora, con l’aumentare dell’aspettativa di vita, si distinguono due fasce d’età: gli anziani giovani (quelli fino ai 75 anni d’età) e gli anziani veri e propri. Il 48,7% delle famiglie composte da persone sole sono anziani di 65 anni e più, di cui il 17,0% delle persone ha un’età compresa fra i 65 e i 74 anni; il 20,7% delle persone fra i 75 e gli 84 anni; l’11,1% persone con più di 85 anni (dati Istat 2015). “L’esperienza di solitudine – afferma Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti Sociali del Piemonte) -, connotata da profonda sofferenza, non può lasciare indifferenti le istituzioni, i servizi sociali, come neanche i comitati di quartieri, l’associazionismo, i vicini di casa. Diversi però sono i fattori che concorrono, accanto alla solitudine, verso una riduzione del benessere e della qualità di vita delle persone anziane: la crisi economica e lavorativa che ha comportato in diversi casi la fuoriuscita dal mercato del lavoro prima dell’età pensionabile; la configurazione della famiglia come mononucleare (composta cioè da una sola persona); il perpetuarsi di un welfare familistico in cui “i nonni” sono ancora gli unici ad essere da un lato deputati alla cura dei nipoti, dall’altro detentori di un bacino economico a cui i giovani è negato il raggiungimento”. “Occorre agire per individuare progetti volti alla socializzazione, incrementare ruolo attivo dell’anziano nella società tutta (contesti intergenerazionali), incoraggiare protagonismi, non solo legati all’associazionismo, e aumentare le opportunità formative (Life Long Learning)”.
(foto: il Torinese)
Ordine Assistenti Sociali del Piemonte e A.S.Proc. Piemonte insieme, per sottolineare il ruolo centrale dei professionisti nella promozione di contesti solidali, sia nella quotidianità operativa che in situazioni di emergenza
31 agosto, Torino. Istituita dall’ONU nel 2005, la Giornata Internazionale dedicata alla Solidarietà si celebra ogni anno l’ultimo giorno di agosto. L’Ordine Assistenti sociali del Piemonte accoglie l’importante ricorrenza, insieme all’associazione A.S.Proc. Piemonte (Assistenti Sociali per la Protezione Civile), una delle organizzazioni mosse dalla solidarietà sociale in situazioni di calamità naturali e di emergenze sociali.
Monica Forno (Presidente A.S.Proc. Piemonte) afferma: “La solidarietà è oggi un concetto spesso abusato, in alcune occasioni adoperato come slogan per campagne elettorali o raccolte fondi. Per noi, essere solidali vuol dire portare un po’ di sé nella storia dell’altro, portare sostegno e competenza, lasciare che da quella stessa storia si venga nutriti e arricchiti. L’Assistente sociale, operando quotidianamente a contatto con chi vive esistenze disagiate e faticose, traiettorie di vita nelle quali si incontrano difficoltà, ben conosce il valore del contatto con l’altro, sa quanto sia importante difendere l’affermazione dei diritti delle persone e cercare di rimuovere le disuguaglianze per costruire una società più sana e solidale.”
Forno evidenzia come la professionalità dell’assistente sociale impiegata in situazioni di emergenza e calamità, ovvero in contesti che mutano, dove le fragilità si amplificano e i riferimenti vengono meno, rappresenta un valore aggiunto a quello degli altri professionisti e volontari impegnati nelle operazioni di soccorso.
Il Presidente A.S.Proc precisa: “Dalla sua nascita, l’associazione – nazionale con sezioni regionali – è intervenuta in più occasioni a supporto dei colleghi assistenti sociali e delle popolazioni colpite da terremoti, alluvioni o altri tragici eventi. In ogni occasione in cui siamo intervenuti abbiamo avuto modo di rinnovare l’interesse per l’altro, mettendolo al centro con i suoi bisogni e le sue risorse e prendendosene cura nei momenti di aumentate criticità sociali”.
La solidarietà si esplica con più forza nei momenti critici, ma in una società giusta ciò deve essere ritenuto solo il punto di inizio. Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti sociali del Piemonte) lancia un accorato appello ai professionisti, ai servizi sociali e agli amministratori locali: “In un momento storico caratterizzato da politiche perlopiù neoliberiste in cui si respira il clima di “guerra tra poveri” e la cultura individualista trova forte legittimazione, occorre creare spazi di solidarietà autentica tra le persone in cui la comunità tutta diventi il vero focus di attenzione dell’intervento professionale. Riconosciuti da amministratori locali e organizzazioni di servizio sociale lungimiranti (anziché miopi), gli assistenti sociali sono chiamati a promuovere comunità competenti e a sostenere percorsi di crescita collettivi, mettendo in campo interventi anche preventivi oltre che riparativi.”
Forno conclude: “Anche quando le scelte politiche sembrano latitare e gli strumenti del welfare si riducono, la comunità professionale degli assistenti sociali deve essere sempre protagonista nel praticare e diffondere il senso umano dell’aiutare. La solidarietà è innanzitutto un “atto sociale” che permette di sentirsi con e per gli altri in una relazione d’aiuto necessaria per il funzionamento sociale e portatrice di eguaglianza e democrazia per tutti”.
Dopo il successo dell’edizione dell’anno scorso “Proxima” il Festival ideato da Sinistra Italiana – Leu avrà la dimensione di Festa Nazionale.
Da martedi 11 a domenica 16 settembre Proxima sarà un festival politico e culturale nel cuore del capoluogo piemontese, nei suoi Murazzi spenti che vogliamo di nuovo riaccendere. Sarà una settimana di incontri pubblici, interviste, confronti, spettacoli teatrali.
Proxima è il nome della stella più vicina al Sole, simbolo delle utopie concrete che ci guidano e danno senso a ciò che facciamo. La sua attualità è ancora più forte oggi, nel momento in cui un sole nero – fatto di tendenze conservatrici, egoiste, xenofobe intrecciate a fenomeni sempre più crescenti di disagio sociale e rabbia – è sorto sull’ Italia e sull’Europa.
Questa festa, alla ripresa dell’attività politica del Paese, servirà a confrontarsi, a disegnare scenari futuri di cambiamento che a sinistra sono quanto mai necessari e urgenti.
L’inaugurazione della Festa avverrà alle ore 19 di martedi 11 settembre, giornata dal titolo “Un’ora alla volta”. Per quanto riguarda gli appuntamenti politici, alle ore 19 dibattito sulla precarietà dei lavori e della vita “Cambiare tutto, un’ora alla volta” con il capogruppo regionale di Leu Marco Grimaldi, Massimo Bray, Bebo de Lo Stato Sociale, le ricercatrici Rosa Fioravante e Francesca Coin. Modera il giornalista Matteo Pucciarelli.
Mercoledi 12 settembre giornata dedicata a “Chi ci ruba il futuro?”.
Alle ore 18 ” Approfitta, Delocalizza, Licenzia” incontro con la segretaria Fiom Francesca Redavid, il sottosegretario al lavoro Claudio Cominardi (M5S), Francesco Boccia del Pd, Giovanni Paglia di Sinistra Italiana. Modera il giornalista Giuseppe Bottero.
Alle ore 20 la segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso si confronterà con Nicola Fratoianni su ” Nuovi Diritti per Nuovi Lavori” in un’intervista del direttore de La Stampa Maurizio Molinari.
Giovedi 13 settembre “Sulla Strada”con alle ore 18 incontro sui migranti “Restiamo Disumani” con il pastore valdese Davide Rostan, Veronica Alfonsi della Ong Open Arms, Walter Massa dell’Arci, on. Erasmo Palazzotto di Leu. Coordina Hamilton Santià.
Alle ore 20 “Oltre l’Indignazione” con gli eurodeputati Daniele Viotti (Pd) e Sergio Cofferati (Leu), la presidente nazionale dell’Arci Francesca Chiavacci, Eleonora Artesio (Torino in Comune). Coordina il giornalista Jacopo Rosatelli.
Venerdi 14 settembre giornata dedicata a “Eguali”.
Alle ore 18 “Tutto Loro quello che luccica” con Roberto Speranza, il ministro Paolo Savona, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, Stefano Fassina. Coordina la giornalista Daniela Preziosi.
Alle ore 20 “Le famiglie Arcobaleno non esistono” con Marilena Grassadonia (Famiglie Arcobaleno), il cantautore Immanuel Casto e Nichi Vendola . Coordina il giornalista Simone Alliva.
Alle ore 22 parola a Laura Boldrini “Sull’odio e il suo linguaggio”
Sabato 15 settembre “Se 8 ore vi sembran poche”
Alle ore 15 “Più liberi o più schiavi? Tempi di lavoro nell’era digitale” con Domenico De Masi, Fabio Mussi (Leu), Roberta Fantozzi (Prc). Modera Marco Craviolatti
Alle ore 17 “Gratuito, povero, a cottimo. Come fermare l’economia dei lavoretti” con il fattorino e sindacalista Daniele Gioia, il docente universitario Marco Barbieri, Laura Lauri, Nico Bavaro e Anna Starita. Modera il giornalista Federico Callegaro.
Alle ore 19 “Le parole degli altri: il linguaggio condiziona le nostre vite?” Con la scrittrice e blogger Giulia Muscatelli, Livio Sera (Alter Polis), Elisabetta Piccolotti (Leu) modera l’avvocata attivista Cathy La Torre .
Alle ore 21 la parola alla scrittrice Michela Murgia.
Infine Domenica 16 settembre “Oltre questo buio”
Alle ore 11 “Oltre questo buio. Come costruire opposizione sociale”. Aprono i lavori i capigruppo parlamentari di Leu alla Camera e al Senato, Federico Fornaro e Loredana De Petris.
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Intenso anche il programma degli spettacoli.
Si inizia martedi 11 alle ore 22 con il concerto dei A Toys Orchestra.
Mercoledi 12 alle ore 22 va in scena il teatro di Paolo Rossi e Cinaski con “Storie di giorni dispari”.
Giovedi 13 settembre alle ore 22 sale sul palco Frankie Hi Nrg Mc, aperto dai locali ASB – Artisti senza Bandiere
Venerdi 14 alle ore 22.15 Edo aprirà la data torinese di Diodato.
Sabato 15 dalle ore 21.30 sul palco andrà in scena “68/18: la fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà”: interventi musicali di Mudimbi, Ukulele Turin Orchestra, Coromoro e dedica finale a Claudio Lolli. Presenta la serata Eugenio Cesaro.
Domenica 16/9 alle ore 20.30 Proxima chiude il programma con la proiezione del film “Il Giovane Karl Marx” di Raoul Peck.
“Proxima” – dichiarano Nicola Fratoianni, deputato di Leu e segretario nazionale di Sinistra Italiana e Marco Grimaldi, segretario di Sinistra Italiana e capogruppo di Leu in Piemonte – “rifletterà attorno alla domanda chi ci ruba il futuro?, scacciando la falsa risposta che individua l’esercito di riserva dei migranti in questo fantomatico nemico. Ecco perché la nostra Proxima servirà soprattutto a riflettere di come liberare il tempo, cambiare tutto, un’ora alla volta. Pensare una società in cui, da un lato, persone differenti si uniscano per chiedere pari diritti sul lavoro, nelle città, negli spazi che abitano. E in cui si possa finalmente lavorare meno e lavorare tutti, guardando anche in faccia le trasformazioni tecnologiche”.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani esprime apprezzamento per le dichiarazioni del ministro, dott. Bussetti, in merito al provvedimento in corso di elaborazione finalizzato al rientro dei docenti meridionali, collocati dall’algoritmo della legge 107/2015 in località molto distanti dalle proprie sedi. Più volte l’attuale ministro si è speso in relazione a tale problematica, dando prova di estrema sensibilità per una questione che non riguarda soltanto la scuola, ma diventa quasi sociologica, economica e antropologica. Se lo stesso ministro Salvini propone di ripopolare il Meridione esautorato da continue emigrazioni attraverso una serie di interventi, evidentemente quella che si presenta può essere l’occasione per contribuire a un riassestamento dell’assetto economico tra Nord e Sud, riequilibrare la disgregazione di tanti nuclei familiari e riattivare circuiti virtuosi in zone che rischiano la desertificazione umana. Ci auguriamo che le strategie dell’attuale Governo possano realmente portare al benessere e all’armonia tante famiglie in fiduciosa attesa e contribuire al miglioramento dell’economia del Sud, invertendo l’infausto processo di abbandono da parte delle forze produttive e portatrici di ricchezza delle regioni meridionali, invece, più bisognose proprio di incrementare i redditi.
Prof. Romano Pesavento
Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani
Il Segretario Regionale piemontese del Partito Liberale Italiano, Luca D’Alessio, esprime la più viva soddisfazione per la soluzione adottata dal ministro Salvini e dal Governo italiano per la vicenda delicata della nave Diciotti, grazie anche alla collaborazione di paesi inaspettati, quali Albania e Irlanda, e all’importante intervento della Chiesa Italiana. Con rammarico e delusione apprendiamo che l’Europa ha perso un’altra occasione per essere Unione Europa. Nello stesso tempo i liberali piemontesi del PLI rimangono sconcertati, come tanti italiani, che proprio nel momento tanto auspicato della soluzione della vicenda, lo stesso Ministro Salvini e il capo gabinetto del ministero vengano indagati dalla magistratura. Siamo solidali con il Ministro dell’Interno e, anche in Piemonte come in Parlamento, facciamo nostro il motto del non mollare, avanti con il cambiamento.
Luca D’Alessio
Segretario Regionale PLI Piemonte