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Regione: una variazione di Bilancio da 150 milioni

Sono circa 150 i milioni di euro nella variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-25, la cui discussione generale si è svolta ieri nell’Aula di Palazzo Lascaris.

Dall’opposizione sono stati presentati 607 emendamenti al testo del Ddl.

Alla presenza dell’assessore al Bilancio Andrea Tronzano e con la presidenza di Stefano Allasia, il relatore di maggioranza Andrea Cane ha elencato i punti fondamentali della manovra.

Si parte con le agevolazioni in materia di Irap per gli enti del terzo settore, con le modifiche necessarie dopo la riforma, affinché diverse entità non le perdessero. All’articolo 2 ci sono le proroghe annuali delle agevolazioni per l’utilizzo dei veicoli ecologici, mentre al 3 le iniziative di formazione per la sicurezza stradale e la formazione in materia di guida sicura per i neopatentati (circa 125mila euro).

Attenzione verso le necessità delle terre alte, con lo stanziamento di 900mila euro quali contributi ai comuni per l’acquisto di mezzi sgombraneve. Poi 1,5 milioni di risorse per il contrasto ed il contenimento della peste suina e, sempre in tema di animali, lo stanziamento per un’iniziativa regionale innovativa, gli Ambulatori veterinari sociali.

Sul fronte della cultura, da registrare ulteriori 2,6 milioni a favore del Salone Internazionale del Libro, 23 milioni per il diritto allo studio universitario ed 8 milioni per promuovere l’evento ciclistico internazionale “Grande partenza del Giro d’Italia 2024”. C’è anche un aumento dei fondi per la Biblioteca virtuale per la salute del Piemonte.

Da segnalare 200mila euro l’anno stanziati per assicurare le risorse necessarie per assicurare le cure sanitarie domiciliari fuori regione ai cittadini piemontesi.

Quanto al ristoro dei danni da calamità, si prevede di sostenere i cittadini residenti in Piemonte colpiti da eventi calamitosi per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza di rilievo nazionale, per ristorarli dei danni subiti quando esclusi dagli stanziamenti statali.

Il relatore di minoranza Silvio Magliano (Moderati), ha parlato delle variazioni riguardanti il terzo settore: “L’intervento ha recepito alcune delle nostre sollecitazioni – ha spiegato – almeno per quelle Onlus che non possono vendere prodotti o fare incassi, di avere l’esenzione totale”.

L’altro relatore Diego Sarno (Pd), ha obiettato che “per la cultura programmazione e innovazione sono assenti. Sul trasporto pubblico locale ci sono risorse importanti per la quotidiana manutenzione, ma mancano i fondi per l’acquisto di nuovi treni. Sul bollo auto: bene, incentiviamo, ma questa esenzione annuale sembra fatta a proposito. Sembrava brutto far arrivare la lettera con gli aumenti in periodo elettorale. Quanto alla Sanità, se il presidente Cirio oggi invoca la ‘pax sanitaria’, significa che si trova in difficoltà”.

Anche Francesca Frediani (M4o-Up), terza relatrice di minoranza, è stata critica sul provvedimento. Tra i diversi argomenti trattati, la consigliera ha sottolineato che “con le pesanti crisi aziendali in corso in Piemonte e la contemporanea abolizione nazionale del reddito di cittadinanza, sarebbe stata necessaria una misura urgente di sostegno per i lavoratori”.

Ha aperto gli interventi generali Alessandra Biletta, che ha parlato di un testo “che stupisce per la sua poliedricità, perché unisce la tutela delle fasce deboli allo sviluppo economico: 2milioni di euro per la morosità incolpevole e 11 per soggetti in stato di fragilità sociale, oltre all’intervento per le Onlus, che offre una boccata di respiro a tutto il settore”.

Sono intervenuti anche Silvana Accossato (Luv), Giorgio Bertola (Ev), Sean Sacco (M5s) Silvana Accossato e Domenico Ravetti (Pd).

Ha poi preso il via la discussione e votazione dell’articolato.

“Tempi Nuovi-Popolari Uniti”, convegno a Torino

“Tempi Nuovi-Popolari Uniti”, il movimento politico nazionale di area Popolare e sociale organizza questo primo convegno a Torino sulle prossime elezioni regionali piemontesi.
Saranno illustrate innanzitutto le ragioni politiche e culturali del movimento “Tempi Nuovi” per poi aprire un confronto programmatico con esperti ed esponenti della società civile su alcuni problemi che saranno al centro della prossima campagna elettorale subalpina.
Con Pierluigi Dovis, delegato regionale Caritas Piemonte e Valle D’Aosta; l’on. Claudia Porchietto e Mauro Zangola, economista.
Concluderà il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Risonanze magnetiche, Salizzoni (Pd): “Rinnovare le apparecchiature”

«È un’ottima notizia sapere che verrà presto avviata la gara per l’acquisto di una nuova risonanza magnetica all’ospedale Molinette. Attualmente in questo ospedale sono presenti in particolare due risonanze magnetiche che hanno superato i 15 anni di esercizio, il doppio della vita utile di tali apparecchiature. Infatti, la vita utile di una risonanza magnetica è di circa 7/8 anni, dopodiché deve essere sostituita, sia per l’usura che incide sull’accuratezza degli esami effettuati, sia per l’avanzare delle nuove tecnologie, che rende obsolete le macchine esistenti. Apparecchiature vetuste effettuano diagnosi meno accurate, offrono immagini di qualità inferiore ai nuovi apparecchi, comportano elevati costi di manutenzione. Inoltre, le risonanze di ultima generazione permettono di aumentare le prestazioni del 30%, consentendo di ammortizzare rapidamente l’investimento. L’auspicio è che sia possibile non solo acquisire rapidamente la nuova apparecchiatura ma rinnovare tutto il parco tecnologico degli apparati di risonanza magnetica»lo afferma il consigliere regionale Mauro SALIZZONI (Pd) che ha presentato un Question time relativo alle apparecchiature vetuste in servizio presso l’ospedale Molinette.

Magliano: Rete Reumatologica, a che punto è il Piemonte?

Sul tema, il mio Question Time in Consiglio: anche la nostra Regione segua la strada già aperta da Emilia, Lazio, Puglia e Veneto.

È già stato istituito il Tavolo Tecnico per l’attivazione della Rete Reumatologica in Piemonte? Le Associazioni attive su questo tema sono state coinvolte? L’ho chiesto alla Giunta Regionale con un Question Time. La partecipazione delle realtà associative è fondamentale per la realizzazione di una Rete Reumatologica efficiente, appropriata e partecipata. La questione è urgente, dal momento che le patologie reumatiche non hanno ancora, in Piemonte, PDTA validati e condivisi. Il progetto della Rete Reumatologica non risulta essere progredito oltre lo stadio preliminare del censimento delle strutture, benché le Linee Progettuali in tema di “PDTA in Reumatologia: sviluppo della Rete Reumatologica piemontese” risalgano al 2018.  Reti Reumatologiche sono già attive da tempo in diverse Regioni: Emilia Romagna, Lazio, Puglia e Veneto stanno dimostrando quanto le Reti Reumatologiche possano essere utili nel processo di miglioramento della qualità di vita dei pazienti reumatologici e conseguentemente nella riduzione dei costi sociosanitari, elevatissimi, delle loro patologie. Le Reti rappresentano strumenti di governance in grado di garantire quello scambio di esperienze e di dati necessario per l’elaborazione di percorsi diagnostici e terapeutici più appropriati ed efficaci. Chiamare in causa le Associazioni è inoltre utile per il coinvolgimento dei pazienti nelle condizioni di poter partecipare ai processi decisionali grazie all’intervento delle Associazioni. Sono oltre 400mila i piemontesi con patologie reumatiche. Le malattie reumatiche costituiscono, a livello nazionale, la seconda causa più frequente di disabilità dopo le malattie cardiovascolari.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Ruffino: “Bene pronto soccorso Cuorgne’ ma serve personale”

 La notizia della riapertura del Pronto soccorso di Cuorgnè è sicuramente un bel segnale che si dà alla popolazione. Senza però un organico adeguato nel servizio infermieristico si rischia di aggiungere disagi a quelli fin qui sperimentati. La riapertura h24 del Pronto soccorso territoriale in un’area riconosciuta disagiata non può essere improvvisata. Non voglio rubare il lavoro al sindacato degli infermieri, ma le perplessità manifestate da Nursind sulla difficoltà di turnazioni nell’arco delle 24 ore vanno ascoltate. La ASL TO4 ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo con la decisione di riaprire il Ps ma renderlo efficiente nelle prestazioni deve essere il vero obiettivo e sono sicura che ciò avverrà. Per questo auspico che il ministro della Salute di concerto con l’Economia si faccia carico di affrontare la carenza di personale infermieristico prima della riapertura dell’8 gennaio.

Questo il commento  dell’on. Daniela Ruffino (Azione).

Ospedale Ciriè, Pd: “Mantenere la Neurologia”

Reparto essenziale per la popolazione e per evitare il declassamento dell’ospedale.

21.11.2023 – In un contesto in cui la sanità pubblica é sempre più in crisi, la possibile chiusura del reparto di neurologia dell’ospedale di Cirié rappresenta una minaccia significativa per la qualità delle cure mediche offerte. La neurologia gioca un ruolo cruciale nella gestione di patologie complesse e spesso delicate, richiedendo un corpo medico specializzato e competente come lo abbiamo avuto fino ad oggi.

Il reparto di neurologia è essenziale per un territorio periferico come il Ciriacese e le valli di Lanzo, non solo in termini di assistenza sanitaria avanzata, ma anche per preservare la qualità del presidio ospedaliero.

La carenza di medici e la conseguente eventuale chiusura del reparto sarebbe gravissima per questo territorio.

Chiediamo quindi con forza un’immediata dichiarazione di impegno da parte della Giunta Cirio per garantire la continuità del reparto di neurologia, assicurando le risorse necessarie per attirare e trattenere medici qualificati. La tutela della salute pubblica e il mantenimento della funzionalità dell’ospedale di Cirié sono una priorità.

Federico FERRARA – segretario PD Ciriè e consigliere comunale

Monica CANALIS – consigliera regionale PD

Il Parlamento italiano riconosca l’Holodomor come genocidio

Con 13 voti favorevoli e 15 astenuti, il Consiglio Comunale di Torino ha approvata la mozione proposta da Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) che, auspicando che il Parlamento italiano riconosca l’Holodomor come un genocidio e un crimine contro l’umanità, impegna il sindaco a testimoniare ufficialmente alla comunità ucraina la solidarietà della Città di Torino per l’Holodomor, chiedendo ai parlamentari torinesi di promuovere adeguate iniziative parlamentari.

Il documento – ha spiegato il proponente – vuole ricordare una vicenda nascosta per lungo tempo e riportare l’attenzione sulle questioni ucraine.

La mozione spiega che “ogni anno, il quarto sabato di novembre, in Ucraina si commemora l’Holodomor, la carestia creata deliberatamente dall’Unione Sovietica di Stalin in quella che allora era la Repubblica Socialista Sovietica Ucraina. Letteralmente significa ‘sterminio per fame’ e tra il novembre del 1932 e il giugno del 1933 morirono di fame tra i 3,5 e i 5 milioni di persone soltanto in Ucraina”.

Nel dibattito in aula, Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), dichiarando il proprio voto favorevole al provvedimento, ha espresso vicinanza alla comunità ucraina e ha rimarcato la necessità di creare una cultura di pace.

Pierino Crema (PD) ha annunciato l’astensione sul provvedimento.

Grimaldi (Verdi Sinistra): Richiesta di archiviazione per Sarker in contrasto con Cassazione

Lavoro povero
“A ottobre, con una sentenza storica, la Corte di Cassazione ha sancito la prevalenza dell’art. 36 sulla contrattazione anche se sottoscritta dei sindacati  maggiormente rappresentativi,  per stabilire un giusto salario, poiché in ogni caso la retribuzione deve essere sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa. Incomprensibile, alla luce di ciò, la richiesta di archiviazione del pm nei confronti di Lutfur Sarker, sospettato di sfruttamento e caporalato. Accuse che andavano accertate, naturalmente, e potrebbero rivelarsi infondate in sede processuale. Invece si chiede di archiviarle perché «In Italia, com’è noto, non esiste nessuna forma di salario minimo inderogabile» e «il riferimento alla contrattazione collettiva non costituisce più un parametro vincolante in ambito giuslavoristico, essendo pienamente legittima ogni forma di contrattazione individuale a livello aziendale». Motivazioni inaccettabili, in totale contrasto con il riconoscimento unamine del lavoro povero e i precetti costituzionali, individuati dalla Cassazione per stabilire minimi salariali quando quelli della contrattazione non risultano più sufficienti, così anche con numerose altre interpretazioni giuslavoristiche e sentenze” – lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Stellantis: Ambrogio, Meloni rilancia sua politica industriale

“Un altro importante risultato raggiunto dal governo Meloni: l’istituzione di un tavolo d’intesa con Stellantis a cui parteciperanno azienda, regioni, sindacati e Anfia. Si tratta di una svolta decisiva che mostra la determinatezza con cui questo governo affronta le problematiche e rilancia, chiaro e forte, la sua politica industriale. Grazie al lavoro instancabile del ministro Urso si potra’ invertire la rotta per il settore dell’autotrasporto con l’obiettivo di costruire in Italia fino a un milione di veicoli”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Paola Ambrogio.