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Merlo: la lista Civica di Cirio deve proseguire. È la terza forza del Piemonte

“È di tutta evidenza che la lista civica del Presidente Alberto Cirio con oltre il 12% dei consensi in Piemonte non può e non deve interrompere il suo cammino. Cammino politico, amministrativo, civico e plurale. Un progetto che ha registrato uno straordinario successo politico e popolare e che, soprattutto, ha permesso l’elezione di validi e capaci amministratori.
Ora, e a fronte di questo risultato concreto, anche noi dell’area cattolico popolare e sociale piemontese pensiamo che la lista civica del Presidente Cirio continua a rappresentare un significativo ‘valore aggiunto’ per l’intera politica torinese e subalpina. E deve continuare a caratterizzarsi almeno su due versanti: diventare il riferimento del civismo amministrativo nei comuni piemontesi da un lato e, dall’altro, una concreta palestra di formazione della classe dirigente politica ed amministrativa a livello locale.
Comunque sia, si tratta di una esperienza politica che dovrà accompagnare l’intero mandato del Presidente Cirio attraverso un preciso e netto contributo politico ed amministrativo. Anche perchè si tratta della seconda formazione della coalizione che guiderà la Regione Piemonte e del terzo gruppo politico piemontese, dopo Fratelli d’Italia e il Partito democratico.
È abbastanza evidente che parliamo di un risultato politico che, adesso, deve proseguire nei territori. E, grazie al quasi plebiscito avuto dal Presidente Cirio in queste elezioni regionali, sarà possibile continuare a declinare l’esperienza concreta di questa lista civica in tutti i territori piemontesi”.

Giorgio Merlo, Dirigente Tempi Nuovi Popolari Uniti.

In attesa di un nuovo bipolarismo

Due cose iniziali dirimenti. Avanza l’astensionismo e un italiano su due non ha votato,  con i giovani da 18 a 25 anni maggiori astensionisti. E che Cirio ha stravinto. Onore alle armi a Gianna Pentenero che si è immolata in questa operazione impossibile. Vero, a Torino il Pd continua ad essere il partito di maggioranza relativa. Vero, in  alcune città dal cuneese a Settimo e Collegno i sindaci uscenti sono stati confermati al primo turno. Ma brucia alla sinistra che Fratelli d’Italia è il primo partito del Piemonte.

Brucia la debacle di Biella dove per la prima volta un sindaco è eletto al primo turno con la candidata della sinistra al 30%. A Vercelli e Verbania ballottaggio. Si vedrà. Ma il Pd piemontese è in buona compagnia. Patetico il risultato dei cinquestelle. Il professorino Giuseppe Conte fallisce sia in Piemonte che il Italia. Pentastellati che sembravano solo in palla in Sardegna dove , del resto nell’isola ha votato solo il 36 %. Fa venire i brividi solo pronunciare la cifra. Calenda, Renzi e Santoro hanno un elemento in comune, sia in Piemonte che il Italia: hanno buttato via il 10 % dei voti validi perché non hanno raggiunto il quorum. Stavolta, c’è sempre una prima volta, sinistra sbrindellata ha azzeccato il tutto. Quasi il doppio del quorum.

Hanno azzeccato le candidature, in particolare la Salis. Peccato per il mio amico Roberto Tricarico terzo per due eletti.  Sportivamente si è già congratulato con le prime due elette in Regione. Non vorrei che, come dice il proverbio: anche un orologio rotto, due volte al giorno fa l’ora giusta.
Perché? Innegabile che la Schlein abbia vinto. Il Pd ha aumentato sia le percentuali sia il numero assoluto di votanti. Passata la crisi endemica? Si vedrà. Rimane il problema delle alleanze. Cosa di non poco conto.

Ed il nostro capitano Matteo Salvini? Dai, diciamocelo,  ha salvato la ghirba. Precisamente la scelta di candidare Vanacci è stata vincente. Su 2 milioni di voti alla Lega 537mila preferenze a Vanacci. Direi che non sono bruscolini. Colpo basso di Umberto Bossi che dichiara di aver votato Forza Italia.

Con la morte di Berlusca  Forza Italia data per morta oggi è tornata ad essere il secondo partito, seppur per pochi voti  sulla Lega.  Dunque complimenti a Tajani popolare europeo ed europeista convinto. Ma l’estrema destra, in Europa, difatto ha fallito. Voleva sostituire l’ordine costituito e mandare a casa socialisti e democristiani. Non ci sono riusciti.

Ed in Francia Macron tenta il tutto per tutto: o con me o con i fascisti.  E la nostra Giorgia? 2milioni e 200 mila preferenze. Bel consenso. Indubbiamente. Fratelli d’Italia ha perso in valore assoluto 1 milione di voti. Ma questo è un dettaglio.
Giorgia ha vinto e di questa vittoria che ne farà? Vedremo ma lei stupida non è, anzi.
Quando parla ai suoi parla in un modo.
Quando parla con Vox o con la Le Pen  in un altro. Quando parla con Biden in un altro. A ciascuno il suo, giusto per non fare torto a nessuno.

Ma pensate una cosa: Schlein  e Giorgia che hanno bisticciato fino ad oggi, domani voteranno, mano nella mano la stessa Presidente d’ Europa, facendo contento il nostro Tajani e un po’ meno Salvini e Orban. Ma si sa, un po’ di contraddizioni ravvivano l’ambiente.  È nato un nuovo bipolarismo? Vedremo ed intanto gli italiani votano sempre di meno e se al prossimo giro questo negativo trend continuerà la tragedia diventerà farsa. Statene certi.

PATRIZIO TOSETTO

Sauze, Barbara Merlin: “Ferma opposizione per migliorare le cose”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Barbara Merlin, candidata sindaco alle elezioni comunali di Sauze D’Oulx

 

Cari Concittadini, sostenitori e amici,

Con rammarico vi comunico che non abbiamo vinto questa tornata elettorale.

È un momento difficile da accettare, ma come la vita e lo sport insegnano non bisogna arrendersi.

Vorremmo innanzitutto ringraziare di cuore tutti voi che ci avete sostenuto, con il voto, con i fatti, con le parole e con gli abbracci. Il vostro supporto è stato inestimabile e ci ha dato la forza di combattere fino alla fine.

Nonostante la sconfitta, la nostra determinazione rimane intatta, anche perché rappresentiamo la volontà di quasi il 50% del paese, e sentiamo tutta la responsabilità nel farlo.

La nostra opposizione sarà dura e ferma, ancorata ai valori che vi abbiamo promesso. Essere fuori dalla maggioranza non significa rinunciare a cambiare e migliorare le cose. Rimaniamo un gruppo unito e coeso, deciso a non perdere nessuna occasione per riunirci e partecipare attivamente alla vita politica della nostra amata Sauze.

La politica non si ferma senza le poltrone; la politica si fa con la presenza costante. Vi chiediamo di non abbandonarci, di continuare a seguirci su tutti i canali a nostra disposizione. Saremo costanti nella pubblicazione di aggiornamenti sul nostro lavoro e soprattutto nel condividere tutto ciò che riguarda la vita amministrativa.

Insieme possiamo ancora fare la differenza. Grazie di cuore a tutti.

Con gratitudine e impegno,
Barbara Merlin

Ecco come saranno ripartiti i seggi del nuovo Consiglio regionale del Piemonte

Con la chiusura dello spoglio nella notte tra lunedì e martedì, sono definitivi i numeri della composizione del Consiglio regionale.
Sono 44 gli eletti delle liste circoscrizionali a cui va aggiunto il presidente Alberto Cirio.
Per effetto della nuova legge elettorale, risultano quindi eletti i primi 6 candidati della lista regionale, il cosiddetto “listino”.
Le forze di maggioranza sono così ripartite: Fratelli d’Italia 11 eletti, Lista civica – Cirio presidente 5, Forza Italia 4, Lega Salvini Piemonte 4, ai quali naturalmente saranno aggiunti i sei eletti nel listino dei rispettivi partiti.
Per quanto riguarda le opposizioni: Partito Democratico 12, Movimento 5 Stelle 3, Alleanza Verdi Sinistra 3, Stati Uniti d’Europa 1, Lista civica Pentenero presidente 1, che però cede il seggio per garantire l’ingresso in Consiglio alla candidata presidente Gianna Pentenero.

Piemonte: Cirio vince con oltre il 56 per cento, Pentenero si ferma al 33 e prevale solo a Torino

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La vittoria del ri-candidato governatore di centrodestra del Piemonte Alberto Cirio è netta: 56,13 per cento contro la sfidante del Centrosinistra Gianna Pentenero che raccoglie in tutta la regione il 33,5 per cento. La candidata supera Cirio solo a Torino città. Ecco i dati definitivi del capoluogo regionale in relazione ai candidati alla presidenza:

 

Tutte le sezioni scrutinate a Torino:

PENTENERO 155.641 voti – 46,45%
CIRIO 140.345 voti – 41,88%
DISABATO 30.355 voti – 9,06%
FREDIANI 5.279 voti – 1,58%
COSTANZO 3.480 voti – 1,04%

Sul sito della Città di Torino www.comune.Torino.it gli aggiornamenti con i risultati di tutti i partiti e le preferenze dei candidati alle Regionali.

DATI E CURIOSITA’

In Piemonte FdI, primo partito, ha ottenuto il 24,5% dei consensi, superando di poco il Pd che ha il 24%.

La maggioranza di Cirio, secondo le proiezioni degli uffici del Consiglio regionale, dovrebbe contare su 30 consiglieri, di cui ben 14 di Fratelli d’Italia. Notevole nel centrodestra l’exploit della lista civica del presidente, “Piemonte moderato e liberale” (il cui regista è stato Gianluca Vignale, capo di gabinetto di Cirio) che ha preso oltre il 12% dei voti.  Tra i seggi assegnati alla minoranza, 12 consiglieri dovrebbero essere del Pd e solo due del Movimento 5 Stelle e altrettanti di Avs.

Tra i candidati più votati il primo è il dem Salizzoni, ex celebre chirurgo dei trapianti, che rientra in consiglio regionale con oltre 16mila preferenze, e gli assessori uscenti Maurizio Marrone (FdI) con più di 10 mila voti, e Andrea Tronzano (FI), oltre settemila. In minoranza la sorpresa di Stati Uniti d’Europa, che dovrebbe fare un seggio: andrebbe alla giovane Vittoria Nallo, tra poco mamma, figura emergente di Italia Viva a livello nazionale.

Zangrillo: con Cirio Forza Italia bissa in Piemonte risultato straordinario europee

“Evviva Alberto Cirio confermato alla guida della Regione Piemonte! Non avevamo nessun dubbio sul risultato perché Alberto e la sua giunta in questi anni hanno lavorato bene con competenza, passione, dedizione e con uno sguardo proiettato al futuro. Questo sguardo ha permesso al nostro territorio di crescere, di fortificarsi e di essere sempre più competitivo in Italia e in Europa”. Lo scrive sui social il ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, segretario piemontese di Forza Italia.

“Da qui ripartiamo per continuare a lavorare, come abbiamo dimostrato di saper fare in questi anni. – aggiunge Zangrillo – Con Forza Italia sempre più forte, che in Piemonte bissa il risultato straordinario delle europee e si conferma centro di gravità permanente del centrodestra. Un grazie particolare va a tutti i volontari, i militanti, i candidati che in queste settimane si sono messi in gioco. Siete la nostra forza, continuiamo insieme questo percorso bellissimo!”

Assenteismo e centro frammentato, due problemi per la democrazia

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
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Ci sarà tempo per un commento approfondito dei risultati elettorali, ma almeno due osservazioni mi sembrano non prive di importanza.
La prima è la sempre più scarsa partecipazione elettorale che finisce di togliere autorità agli eletti che non rappresentano una reale maggioranza. Questa è una grave  malattia propria di una democrazia non matura, ma in profonda crisi di identità in cui i candidati non sono riconosciuti dagli elettori che si astengono  dal voto. È  una malattia così grave che la democrazia può morirne. La seconda osservazione politica riguarda il centro moderato: se ci fosse stata un’intesa tra Forza Italia, calendiani e renziani e piccoli altri raggruppamenti oggi il centro moderato avrebbe raddoppiato i voti. Non sarebbe stata cosa da poco. I personalismi e anche i pregiudizi hanno impedito un disegno politico cardine della democrazia futura senza nostalgie verso il passato. Chissà che qualcuno colga questa piccola riflessione?

Europee, Merlo: bene Letizia Moratti. Ora il Centro popolare e moderato

“La candidatura di Letizia Moratti ha registrato un grande consenso popolare. Nella intera
circoscrizione Nord Ovest e, nello specifico, anche in Piemonte. Un impegno che ha visto in prima
fila anche, e soprattutto, l’area cattolico popolare e sociale di Tempi Nuovi.
Un risultato incoraggiante che adesso ci spinge a costruire, con altri, il campo politico di un
Centro moderato, popolare, riformista, plurale e di governo. Uno spazio politico che ha visto il
fallimento politico ed elettorale delle liste di Azione e degli Stati Uniti d’Europa da un lato e che,
dall’altro, non si riconosce più nel blocco politico della sinistra radicale e massimalista della
Schlein alleata con la sinistra estremista di Fratoianni e Bonelli e i populisti dei 5 stelle.
Un impegno che, come Popolari, vogliamo portare avanti con forza e determinazione insieme a
Letizia Moratti e con tutti coloro che credono ancora in un Centro riformista e in una vera e
credibile politica di centro”.

Giorgio Merlo, Dirigente Tempi Nuovi Popolari Uniti.