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Forza Italia: “Il Pd in Barriera scende in piazza contro se’ stesso”

“Siamo alle comiche finali, il Pd e tutto il network ad esso connesso dal sindacato fino a Libera, (è normale che una associazione scenda in piazza con un partito?!), che chiedono politiche alla loro stessa amministrazione in risposta all’insicurezza che si vive nel quartiere. Se la notizia non fosse comparsa su alcuni giornali, si penserebbe ad una fake news o di essere su Scherzi a Parte”. Ad affermarlo il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana, segretari provinciale e cittadino di Forza Italia a Torino.

“Gli organizzatori affermano che è necessario che il Comune avvii una consultazione pubblica delle realtà che operano nel quartiere (servizi pubblici, istituzioni scolastiche, associazioni e comitati, organizzazioni di rappresentanza, comunità religiose) per individuare alcune misure e interventi che forniscano risposte immediate di supporto alla popolazione. Queste parole sono una sentenza: chi governa il Comune di Torino non ha fatto nulla per Barriera e quindi per tentare un recupero sui cittadini del quartiere gioca il doppio ruolo di opposizione e maggioranza. Surreale, ipocrita ma soprattutto schizofrenico. Ormai l’Amministrazione Lo Russo è in totale affanno. Prima sopprime una fermata della Metro 2 nel cuore della Circoscrizione e tenta di boicottare la Commissione che sanciva l’intervento determinante nostro e del centrodestra per il suo ripristino, poi, nonostante sia schiacciata  su politiche di estrema sinistra, tenta di riesumare la Lista Castellani: un progetto che porta in dote principalmente le oltre 200 aziende che sono fallite con il Toroc da loro gestito. Ora si traveste anche da minoranza nel quartiere più tossico e insicuro della città che amministra e che ha contribuito a rendere tale. Torino merita di meglio e siamo convinti che l’alternativa sia sotto gli occhi di tutti: Forza Italia!” concludono i due azzurri.

Isde: “Sul 5G ci vuole un approccio precauzionale”

Audizione a Palazzo Lascaris in Commissione Ambiente presieduta da Sergio Bartoli

“Al momento non esistono studi medico-scientifici a lungo termine in merito agli effetti delle tecnologie 5G: questa mancanza di evidenze rende cruciale adottare un approccio precauzionale”.
Lo ha affermato Luisa Memore, medico dell’International (ISDE), ascoltata nel corso della Commissione Ambiente, presieduta da Sergio Bartoli sul tema dell’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici. L’ISDE ha manifestato contrarietà all’innalzamento dei limiti di esposizione della popolazione a campi elettromagnetici ad alta frequenza (CEMRF) da 6 V/m a 15 V/m, entrato in vigore il 30 aprile 2024 con decreto ministeriale.

Sergio Bartoli, presidente V Commissione Ambiente

Anche perché, ha proseguito la dottoressa “l’esposizione prolungata e non adeguatamente regolamentata ai campi elettromagnetici (per esempio dei telefoni cellulari con il 5G) potrebbe avere gravi effetti sulla salute umana, provocando potenzialmente tumori e malattie croniche, impatti sul sistema nervoso e sullo sviluppo del feto, problemi cardiaci ed effetti sulla salute mentale. Le onde elettromagnetiche influenzano anche la vita degli insetti impollinatori (tra cui le api) e la realizzazione delle previsioni metereologiche con i messaggi di allerta”.
Sono intervenuti il consigliere Alberto Unia (M5s), Alice Ravinale (Avs), Gianna Gancia (Lega), Mauro Fava (Fi), Simona Paonessa (Pd) che hanno messo in risalto l’influenza dell’uso indiscriminato delle onde elettromagnetiche anche in campo sociale (soprattutto con i più giovani), sanitario e ambientale.

Fdi, contributi scuole e asili di montagna, Binzoni: “Bene il sostegno della Regione”

, un prezioso supporto alla didattica e una misura contro lo spopolamento”

Sono molto soddisfatta per il rinnovo da parte della Regione Piemonte dello stanziamento – 433 mila euro per l’anno scolastico 2025/2026 – a favore delle scuole e degli asili di montagna” dichiara Alessandra Binzoni, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale

La lotta allo spopolamento montano – sottolinea Binzoni – richiede un approccio integrato. Il mantenimento ed il miglioramento della didattica rappresenta un servizio primario importante per le famiglie che vivono in aree a forte marginalità e costituisce un prezioso argine contro lo spopolamento dei nostri borghi di montagna”.

Ringrazio gli assessori allo Sviluppo e Promozione della Montagna e all’Istruzione della Regione Piemonte che hanno lavorato su questo tema per la sensibilità e l’attenzione dimostrata. Non faremo mancare il nostro impegno a garantire un adeguato livello di servizi per migliorare la qualità della vita e per rendere le montagne piemontesi sempre più attrattive” conclude il vice Capogruppo Binzoni.

Sicurezza stradale, Pd: “Regione scarica i costi sui Comuni”

I consiglieri regionali Nadia Conticelli e Alberto Avetta (Pd): “Come si può pensare di stanziare solo 200mila euro?”

 

«La nuova legge regionale relativa alla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali avrà un’unica conseguenza: quella di scaricare i costi e le responsabilità sulla Città Metropolitana, sulle Province e sui Comuni, in particolare su quelli più piccoli che hanno in gestione strade extraurbane. La Giunta Cirio ha voluto far fare al Piemonte la figura del primo della classe (siamo la prima e unica Regione ad adottare un provvedimento del genere), lasciando però il cerino acceso in mano ai sindaci». Lo affermano i consiglieri regionali Nadia CONTICELLI ed Alberto AVETTA (Pd), intervenendo nel dibattito relativo al disegno di legge regionale “Disposizioni in materia di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali regionali, provinciali e comunali”. «Questa legge rischia di generare significativi scompensi nel sistema di gestione delle strade provinciali e comunali, perché impone a Province e Comuni molte nuove incombenze che richiederanno più personale e più risorse, mentre lo stanziamento della Regione è di appena 200mila euro. Fondi del tutto insufficienti. Basti pensare che la Città Metropolitana di Torino, che gestisce 2.900 km di strade, dovrebbe investire ogni anno 12 milioni di euro per le sole asfaltature. Come si può obbligare gli enti locali ad assumere più personale, a garantirne la formazione, ad effettuare controlli e ispezioni, a valutare e certificare la sicurezza delle strade e a intervenire laddove sia necessario senza garantire i soldi necessari a finanziare queste attività? La Giunta Cirio ha approvato una legge che non garantirà più sicurezza sulle strade piemontesi ma aumenterà oneri e responsabilità a carico dei sindaci».

cs

Riboldi: il punto sulla Sanità in Piemonte

IL TORINESE WEB TV

L’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, ha incontrato  a Grugliasco i militanti del suo partito per fare il punto sulla situazione attuale del sistema sanitario regionale e annunciare un importante intervento volto a rafforzare il personale degli ospedali piemontesi. Durante la conferenza, Riboldi ha evidenziato i progressi fatti nel miglioramento dei servizi sanitari e ha sottolineato l’impegno della Regione nel garantire un’assistenza di qualità ai cittadini. In questo contesto, ha annunciato l’avvio di un nuovo concorso pubblico che prevede l’assunzione di oltre 500 professionisti sanitari destinati alle strutture ospedaliere del Piemonte. “Questo concorso rappresenta un passo fondamentale per rafforzare il nostro sistema sanitario, garantendo risposte più efficaci e tempestive alle esigenze dei cittadini,” ha dichiarato Riboldi. “Siamo impegnati a migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario e a potenziare i servizi offerti nelle nostre strutture e a rendere più accogliente l’ambiente ospedaliero.”

FRANCESCO VALENTE

Guarda l’intervista:

 

Pentenero (Pd): “Italdesign, patrimonio da tutelare”

 “CHE COSA STA FACENDO LA REGIONE PER DIFENDERLO?”

 “Preoccupano notevolmente le notizie riguardanti la possibile cessione di Italdesign, eccellenza storica del design e dell’ingegneria automotive del Piemonte. Infatti, recenti comunicazioni dei vertici aziendali indicano che l’azienda potrebbe essere messa in vendita da Audi, proprietà del Gruppo Volkswagen, nell’ambito di un piano di ristrutturazione volto a far fronte alle difficoltà del gruppo in seguito alla transizione verso l’elettrico, che ha portato alla riduzione di circa 7.500 posti in Audi e oltre 35.000 in Volkswagen. Questo scenario rischia di avere conseguenze drammatiche sulla sede di Moncalieri e sugli oltre mille lavoratori che vi operano, mettendone a rischio la continuità occupazionale e l’integrità industriale” spiega la Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Gianna Pentenero.

“Riteniamo urgente – prosegue la Presidente Pentenero – in vista del prossimo incontro del 19 maggio tra le organizzazioni sindacali, rappresentanze datoriali, istituzioni e l’amministratore delegato di Italdesign, e considerato l’incontro già programmato con un rappresentante di Audi il 14 maggio, capire quali azioni la Giunta regionale intende intraprendere per salvaguardare i posti di lavoro di Italdesign e garantire la continuità produttiva dell’azienda sul territorio piemontese e a questo proposito, con le colleghe Conticelli e Pompeo, ho presentato un’interrogazione che chiede risposte chiare”.

“Ricordiamo che Italdesign rappresenta uno degli ultimi baluardi del design e dell’ingegneria automobilistica in un territorio che ha già perso marchi storici come Bertone e Pininfarina. La possibilità di delocalizzazione o di frammentazione aziendale, in caso di acquisizione, potrebbe compromettere irrimediabilmente questa eccellenza, con conseguenze devastanti sul tessuto economico e occupazionale del Piemonte” conclude Gianna Pentenero.

cs

Italdesign, AVS: Azienda in salute, Volkswagen e Audi tornino sulla decisione

“La prospettiva di una vendita per fare cassa di un gioiello del design e dell’ingegneria come Italdesign sarebbe una sciagura per il territorio, ma anche una scelta miope per il gruppo Volkswagen e Audi, che con l’acquisizione di questa azienda ha guadagnato competenze e innovazione” – lo dichiarano il Vicepresidente di AVS alla Camera, Marco Grimaldi, e la consigliere regionale Valentina Cera, che oggi hanno incontrato a Moncalieri lavoratori e rappresentanti sindacali di Italdesign al termine di un’assemblea sindacale partecipatissima.
“Negli ultimi tre anni sono stati raggiunti sempre record di fatturato, e la previsione futura è ancora notevole; negli ultimi due ci sono state più di 100 assunzioni. L’azienda è cambiata, innovando e aumentando l’occupazione, con competenze aggiornatissime in ingegneria, design e trasformazione. Non possiamo permettere che tutto ciò vada perso. Chiediamo ad Audi e Volkwagen di tornare sulla decisione, il Governo intervenga: l’Europa non si può permettere una guerra commerciale interna e la dismissione di settori in cui è in vantaggio” – concludono gli esponenti di AVS annunciando un question time martedì in Regione e un’interrogazione alla Camera.
CS

PD, AVS e CGIL in visita alla sezione femminile del carcere

Questa mattina si è svolto un sopralluogo di una delegazione di PD, AVS e CGIL presso la sezione femminile della casa circondariale di Torino L’iniziativa è stata lanciata dalla campagna per la dignità e i diritti delle donne condannate, dei loro figli e delle loro figlie “Madri Fuori- dallo stigma e dal carcere, con i loro bambini e bambine” e si inserisce nell’ambito della mobilitazione contro il DL “Sicurezza”. Le persone recluse presso la sezione femminile sono 115, di cui il 21% in custodia cautelare in attesa di sentenza. Il 58% sono di nazionalità italiana.
“Le norme contenute nel Dl Sicurezza rispetto alla presenza di detenute madri in una situazione già molto difficile sono addirittura peggiorative, per questo motivo abbiamo aderito alla campagna di mobilitazione per verificare le condizioni delle detenute e anche alla luce di queste, le conseguenze che comportano le misure contenute nel decreto” – dichiara Anna Rossomando, vicepresidente del Senato – “Il DL Sicurezza revoca l’obbligo di rinviare l’esecuzione della pena per le donne incinte o con figli di età inferiore a un anno, rendendo la misura discrezionale. La detenzione delle madri con bambini piccoli dovrebbe avvenire  di conseguenza presso gli ICAM, che sono tuttavia in numero insufficiente: tre attivi in tutta Italia”.
“Nell’ICAM del Lorusso e Cutugno, dove oggi vi è una sola mamma con il bimbo di 21 mesi, gli sforzi dell’amministrazione penitenziaria per creare un ambiente non ostile al minore sono molti, ma nonostante questo l’ICAM resta un carcere, con sbarre tutto intorno e da cui il minore può uscire (per esempio, per andare all’asilo) soltanto passando i numerosi controlli. – continua Gianna Pentenero, capogruppo del PD in Consiglio Regionale – Bisognerebbe andare in una direzione completamente opposta a quella del DL Sicurezza, con misure alternative alla detenzione. A fronte di queste condizioni di detenzione è cruciale il ruolo svolto dai e dalle Garanti delle persone detenute: siamo in attesa della nomina della maggioranza in Regione, confidiamo che la persona individuata sia adeguata al ruolo a differenza di quanto avvenuto nella vergognosa vicenda di Asti “.
“Il DL Sicurezza prevede inoltre, per le donne recluse in ICAM, la feroce e ingiustificata sanzione dell’allontanamento del figlio o della figlia in caso di proteste nei confronti degli agenti di custodia: un obbrobrio giuridico, e umano. – dichiara Alice Ravinale, capogruppo di AVS in Consiglio Regionale –
L’incontro con le detenute ha confermato i problemi delle condizioni di detenzione: celle singole usate come doppie a causa del sovraffollamento, mancanza di spazio e un’alta presenza di persone con problemi di salute mentale che in carcere non dovrebbero starci, ma per le quali non esistono strutture alternative. Le norme liberticide del DL sicurezza non faranno che peggiorare questa situazione, già oggi indegna di un paese civile.”
Alla visita hanno partecipato anche le Consigliere Regionali Paonessa e Pompeo (PD), Elena Ferro della Segreteria CGIL Torino e Davide Mattiello, già deputato del PD.
cs