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“L’Europa cambia Torino”

Oggi nella Sala delle Colonne di palazzo Civico,in piazza Palazzo di Città 1, si è tenuto il convegno dal titolo “L’Europa cambia Torino”, promosso dal Presidente del Movimento Europeo Italia, Pier Virgilio Dastoli, con la partecipazione della Parlamentare Europea On. Mercedes Bresso; Domenico Moro, del Movimento Federalista Europeo, e gli interventi di Simone Fissolo, Capogruppo dei Moderati in Consiglio Comunale; Silvio Magliano, Presidente dei Moderati in Consiglio Regionale; Dino G. Rinoldi, Docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore; Michela Tubiolo, Segretaria della Gioventù Federalista Europea di Torino. Sono intervenuti per i saluti il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e la Presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo.

Ha introdotto l’incontro il Presidente del Movimento Europeo Italia Pier Virgilio Dastoli, che ha illustrato le competenze e le iniziative del Movimento , definendolo una organizzazione di organizzazioni nata nel 1948 e ispirata alle idee e alle azioni di Altiero Spinelli, e di cui è stato Presidente anche Giorgio Napolitano. Dastoli ha spiegato che il Movimento, da egli stesso diretto, è strutturato in vari Consigli, tra cui quello Accademico, quello Parlamentare e quello Giovanile, e si occupa oggi di creare centri di coordinamento territoriale nelle varie regioni d’Italia. È in programma la creazione di un ulteriore centro di coordinamento nella città di Bruxelles. Questi sforzi sono indirizzati al rafforzamento di un’identità europeista a partire dal territorio comunale. La volontà è quella di creare iniziative coinvolgenti proprio per parlare di Europa e rafforzare il sentimento di quest’ultima a cominciare dai cittadini. Una di queste iniziative riguarda la redazione, come avviene nelle Commissioni Europee, di un Libro Verde, che verrà presentato in tutte le istituzioni territoriali e indicherà cosa dovrebbe essere effettuato nella prossima legislatura.

Il Libro Verde è un rapporto indirizzato a aprire un dibattito, perpoi tradursi in un Libro Bianco con precise proposte rivolte al Parlamento Europeo, e iniziative di cittadini rivolte alla Commissione Europea nel quadro delle azioni del Movimento Europeo Internazionale. Esso tiene conto delle conclusioni della conferenza sul futuro dell’Europa e delle proposte avanzate dalle istituzioni europee e dalle organizzazioni rappresentative della società civile. L’obiettivo del Movimento Europeo in Italia è quello di condividere il rapporto con altre reti della società civile, diffonderlo attraverso i centri di coordinamento territoriale e sottoporlo ai candidati alle elezioni europee. Il Movimento Europeo, nella stesura del Libro Verde, è partito da una serie di considerazioni, tra le quali il constatare il carattere provvisorio ed emergenziale delle più importanti politiche adottate oggi dalle istituzioni europee e dai governi nazionali, e il constatare l’inadeguatezza di un sistema di governo europeo fondato sul Trattato di Lisbona, frutto di un compromesso tra i governi dopo l’abbandono del Trattato Costituzionale.

Maria Grazia Grippo, Presidente del Consiglio Comunale di Torino, considera “L’Europa che cambia Torino” una sorta di invito all’umanizzazione da parte del PNRR. È ormai chiara la necessità di accorciare le distanze tra la dimensione locale e la dimensione nazionale. Il fine dei progetti è quello di sempre: creare un’unità di Stati dall’impronta marcatamente europeista che abbiano un’identità comune. Questo progetto può attuarsi attraverso le stesse parole indicate dal PNRR, come “innovazione, sostenibilità e inclusione”, che devono diventare concetti comuni in cui riconoscersi.

Il Sindaco Stefano Lo Russo, intervenuto per un saluto alla platea, ha ricordato come l’Unione Europea vada ripensata in termini di rafforzamento identitario e di stimoli, colmando quelle lacune che hanno contribuito ad ampliare la distanza tra cittadini e governi di differenti Nazioni. Aumentare la responsabilità a livello locale significa sensibilizzare la cittadinanza ad un’impronta “europea”. Il Sindaco sostiene l’importanza delle prossime elezioni, che fungeranno da punto di svolta riguardo alla vita e ai principi dell’Unione Europea. Sarà importante pensare all’Europa anche in una dimensione di “sogno e progetto”, e a una sorta di “Stati Uniti d’Europa” come il concetto ideale e politico su cui lavorare e creare relazioni accomunate dall’identità.

La Parlamentare Europea On. Mercedes Bresso ha sviluppatol’argomento parlando del lavoro e i benefici del Green Deal, fondamentale per consentire all’Europa di continuare a percorrere la strada della sostenibilità. L’Europa, ha spiegato, è importante per Torino e per il Piemonte. Proprio questa regione, va detto, ha una grande vocazione europea. L’Europa necessita di un cuore politico per avvertire un senso di identità comune. Il voto per una nuova Commissione richiederà un confronto e un dibattito che non sarà solo tecnico o tecnocratico, ma anche politico. Va affrontato l’argomento dei processi decisionali riguardanti il futuro dell’Europa e si deve andare verso un sistema federale, trovando un percorso positivo verso il rinnovamento, che risulterà non semplice se il sistema Confederale accetterà al suo interno la presenza di politici antieuropeisti (come Orban).

La conferenza è proseguita con l’intervento del Capogruppo dei Moderati in Consiglio Comunale Simone Fissolo, che ha spiegatola trasversalità del tema europeo. L’idea della Commissione è quella di avvicinare più persone al voto delle elezioni europee. L’Europa sta cambiando Torino e il PNRR è l’aspetto più concreto che si possa comunicare. Attraverso esso Torino si sta dotando di tutta una serie di nuovi servizi. Sono 300 i progetti da realizzare entro il 2026: 61 sono già iniziati, come quelli che riguardano la dotazione di pullman elettrici e la cyber sicurezza. Torino è stata la prima città italiana (ora anche Firenze) ad avere un manager sulla cyber sicurezza. L’aggiornamento digitale e infrastrutturale è già iniziato e coinvolge 37 progetti che riguardano scuole, tra cuiun nuovo plesso scolastico in via Santhià, edifici pubblici, biblioteche, aree verdi, il Borgo medievale e la sua ridestinazione e il parco del Meisino, sul quale è intervenuto anche un confronto con la popolazione.

Il Presidente dei Moderati in Consiglio Regionale, Silvio Magliano ha spiegato che il PNRR è stato un tentativo di risposta, da parte dell’Europa, a una duplice crisi: una strutturale e l’altra portata dalla pandemia da Covid19. Proprio per questo motivo il tema della sanità è diventato prioritario. Va rafforzata l’unione e la possibilità di condividere dati in maniera efficiente e veloce tra le case di comunità, i centri ospedalieri e il territorio. Contemporaneamente al potenziamento del settore medico e infermieristico, è necessario progredire anche da quello della digitalizzazione di tutto il sistema sanitario. Risulta fondamentale tenersi al passo con i tempi creando velocità di scambio tra banche dati. L’aspetto del potenziamento sanitario è ancora più importante tenendo presente che, ad oggi, siamo un Paese che sta conoscendo un tasso di denatalità crescente.

I politici piemontesi si aspettano, da iniziative come questo convegno, un approfondimento da parte dei cittadini sui temi europei e una loro maggiore partecipazione al voto durante le prossime elezioni europee di giugno 2024.

 

Mara Martellotta

Giachino: “La presentazione del bel libro di Enrico Salza una occasione mancata”

 

Il Sistema Torino incapace di fare autocritica. Torino non si rilancerà se punta solo sulla alleanza con Milano.

LA CITTÀ DECLINA ECONOMICAMENTE MA IL SISTEMA TORINO NON LO AMMETTE

 
La presentazione del bel libro su Enrico Salza, importante imprenditore torinese, per anni presidente della Camera di Commercio e da 40 anni uomo importante del S.Paolo, purtroppo  è stata una occasione mancata per fare il Bilancio economico e sociale della Città. Salza infatti ha contato molto sia sulla politica torinese, che nel sistema economico e bancario torinese svolgendo un ruolo determinante nella elezione di Castellani a Sindaco nel 1993. In qualsiasi azienda i manager sono valutati sulla base dei risultati. Lo stesso deve valere per chi occupa incarichi così importanti. E i cittadini quando vanno a votare dovrebbero scegliere sulla base dei risultati. Torino ha un grattacielo, peraltro l’opera non più bella tra quelle di Renzo Piano, ha una grande Banca come il S.Paolo, ha due tra le maggiori Fondazioni Bancarie ma la sua economia declina da anni e le difficoltà sociali sono più forti. Aver puntato tutto sul turismo e sulle Olimpiadi nate da una idea del Gen. Romano ma molto sostenute dall’Avvocato Agnelli e dal Presidente Ciampi non bastò a creare un nuovo modello disviluppo. Persino nel 2006 l’anno delle Olimpiadi, come capii per primo io, il PIL del Piemonte non riuscì a essere superiore alla media nazionale che è tenuta bassa dalle Regioni del Sud. 
Ma il Sistema Torino che governa la Città dal 1993 e’ assolutamente  incapace di fare autocritica , così come i giornalisti del maggiore giornale torinese, e chi ne paga le conseguenze è la economia torinese, il lavoro, i disoccupati, i giovani torinesi che in gran parte sono precari. 
Ieri, ma le cronache giornalistiche gli danno poco spazio, l’unico  a tentare una analisi e’ stato l’economista Mario Deaglio che ha paragonato la situazione economica di Torino alla stagnazione che Torino subì per 30 anni nella seconda metà del 1800. Un giudizio non proprio lusinghiero sugli ultimi trent’anni di Torino che ebbero inizio con la elezione di Castellani nel 1993. Neanche ieri Castellani ha voluto fare un Bilancio dei tre piani  decennali che,  invece di dare a Torino un nuovo motore economico che non fosse più la FIAT , lo ha indebolito al punto , come ha detto nel giugno scorso Banca d’Italia, che dal 2001 al 2019 mentre Bologna cresceva di 17 punti , Torino ne perdeva 0,7.  
Se non si parte da questo dato pesante non si capisce perché Torino abbia perso tanti negozi, le periferie si siano così impoverite e i cinquantenni facciano così tanta fatica a trovare un nuovo lavoro e soprattutto non si capisce perché tanti neolaureati torinesi sono costretti a cercare lavoro all’estero privando la Città di energie fresche e vitali. Torino non solo non attrae più investimenti dall’estero ma non riesce neanche a trattenere i suoi giovani migliori.
Lo slogan NON PIÙ SOLO FIAT che esprimeva il fastidio nei confronti dello strapotere degli Agnelli, fortissimo in Enrico Salza, come si può leggere bene nel libro, non è stato sufficiente a mettere in campo nuovi motori economici di pari forza. Il Turismo, la cultura e il grandi eventi non hanno assolutamente pareggiato ciò che si stava perdendo.  Occorreva difendere il settore auto , il suo Centro ricerche e contemporaneamente puntare a settori nuovi, aerospazio, turismo e cultura.
Castellani in una intervista al settimanale della Diocesi alla domanda sulla mancanza di lavoro risponde che Torino deve darsi una agenzia per lo sviluppo dimenticando che è la Amministrazione eletta dai cittadini che deve indicare vie di sviluppo efficaci e migliori di quelle degli ultimi trent’anni. Bologna e’ cresciuta di 18 punti in più rispetto a Torino senza avere una agenzia dello sviluppo. E a Bologna ci sono meno diseguaglianze sociali che a Torino.
So che fare autocritica e’ pesante perché ci si deve mettere in discussione e chiedere scusa , ma senza autocritica la Città continua la sua crisi e la metà della Città che sta male sta sempre peggio. 
La insensibilità sociale della sinistra e’ la novità politica degli ultimi trent’anni. 
Cosa serve essere seduti in prima fila al Teatro S. Giuseppe se non si coglie l’intervento dell’Arcivescovo quando ammonisce la politica che dietro ai dati economici negativi ci sono decine di migliaia di torinesi che vivono male e senza speranza e senza sicurezza come vediamo a Barriera di Milano. 
In medicina si dichiara prima la malattia e poi la si cura. Se Torino non dichiara il declino frutto di tante scelte insufficienti, gli sarà più difficile riprendersi. La ricetta di puntare sulla alleanza con Milano e’ insufficiente e rischiosa. L’unica chance è lavorare insieme a Genova , Milano e Lione verso una TAV VALLEY con le 4 Citta che saranno più vicine con la TAV e potranno più facilmente spingersi una con l’altra. Nella TAV VALLEY , un’area da 700 miliardi di PIL , Torino sarà al centro di una rete con  più di 30 Università e Centri di ricerca e sarà trainata a correre di più dalla maggiore velocità economica di Lione, Milano e Genova. Ricordo a tutti che secondo il Cresme nella graduatoria delle 44 Città Metropolitane con oltre 1,5 milioni di abitanti, Lione e’11a, Milano e’23a, solo Torino 41a.
La Regione dovrà favorire in ogni modo la crescita  in delle nostre aziende migliori. Ecco perché occorre sbloccare i nodi infrastrutturali dalla TAV alla tangenziale di Torino, a migliorare i collegamenti col sistema autostradale delle aree industriali di Chieri, Poirino e Cambiano. 
Ecco perché sarà importante l’esito del Tavolo auto in corso dal Ministro Urso, da cui potrebbe arrivare un nuovo modello a Torino, ecco perché nello scontro tra la Merloni e Tavares , faccio il tifo per Giorgia.
Ecco perché bisogna sperare che dalla Regione che uscirà dalle urne del 9 Giugno i consiglieri regionali eletti dai torinesi siano molto più competenti e determinati.
 

Mino GIACHINO 

Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Pomigliano, Grimaldi (Verdi Sinistra): Stellantis prepara una fuga con la cassa

“Mentre Mirafiori è in sciopero, Pomigliano trema. Nello scontro fra Governo e Stellantis, le rassicurazioni sulla produzione in Italia sono accompagnate da un velato ricatto: incentivi o niente, senza garanzie su nuovi modelli e occupazione. La minaccia è l’abbandono o il ridimensionamento dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, ma il disinvestimento è visibile da tempo: a Pratola si continuano a produrre Diesel e il fine ciclo di Pomigliano è una Panda endotermica che a un certo punto sparirà dalla scena europea, mentre quella elettrica vola in Serbia. Tutto fa pensare a una fuga con la cassa, che pagherebbero i lavoratori (14mila in Campania incluso l’indotto) e un intero territorio. Presenteremo un’interrogazione a settimana finché non avremo risposte” – lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi, che insieme ai colleghi Franco Mari e Francesco Emilio Borrelli ha appunto depositato un’interrogazione

Parità, Tovaglieri (Lega): emendamento Lega su velo islamico

 Per bloccare finanziamenti Ue ad associazioni 

Strasburgo, 8 feb – “L’Europa vuole più diritti e uguaglianza per tutte le donne, ma non si accorge che oggi la vera battaglia è difendere le conquiste femminili che non possiamo più dare per scontate a fronte della progressiva islamizzazione delle nostre città. Pochi giorni fa, in Italia una ragazzina di 13 anni è stata abusata da un branco di giovani egiziani. Un episodio terribile ma non isolato, come confermano dati incontrovertibili quanto agghiaccianti, che a una certa parte politica fa comodo non vedere, che ci dicono che in Italia il 40% dei reati sessuali è commesso da stranieri. Reati maturati in un contesto culturale che considera la donna inferiore e sottomessa all’uomo, condannata a subire l’imposizione del velo, i matrimoni precoci, le mutilazioni genitali femminili, fenomeni in preoccupante aumento proprio qui in Europa. Care sinistre, non illudetevi: per difendere la parità non basta cambiare nome alla Camera dei deputati, aggiungendo la parola “deputate”. Non basta fare le femministe solo contro gli stupratori italiani ma voltarsi dall’altra parte quando a violentare sono gli immigrati. È molto più utile combattere insieme l’ideologia islamista radicale che minaccia la sicurezza e la libertà delle nostre donne. Come Lega abbiamo presentato un emendamento per impedire qualsiasi finanziamento europeo alle associazioni che promuovono l’uso del velo in Europa. Chissà se la sinistra è favorevole o ancora una volta, in nome del miope buonismo, continuerà a foraggiare chi veramente è nemico dei diritti e della dignità delle donne?”

Così l’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri, componente della commissione FEMM del Parlamento europeo, è intervenuta nella seduta plenaria in occasione del dibattito sulle priorità dell’Europa in vista della sessione della commissione ONU sullo status delle donne.

Matteo Renzi presenta “Palla al Centro” al Principi di Piemonte

 

Sabato 10 febbraio alle 11:30 la prima presentazione torinese del nuovo libro di Matteo Renzi “Palla al Centro”, la politica al tempo delle influencer.

Pubblichiamo un intervento di Vittoria Nallo, responsabile organizzativo Italia Viva Piemonte

Le sfide internazionali, il mondo di oggi, così ingarbugliato e complicato, hanno bisogno di politica e di politici, e non di influencer.

Questo è il senso del libro: in un momento in cui si tende a demonizzare la politica, un invito a coglierne il bello e, soprattutto, l’urgenza. Di portare a casa i risultati, di risolvere i problemi concreti delle persone e di impegnarsi per la propria comunità, per la propria Città, per il nostro Paese. A Torino c’è una grande attesa nei confronti dell’arrivo di Matteo Renzi: solo pochi mesi fa, insieme ad un gruppo di venti ragazzi piemontesi, ci siamo visti a Palermo per la scuola di Politica “Meritare l’Europa”, appuntamento annuale che dimostra l’impegno di un leader e di una comunità politica nel formare una nuova classe dirigente. Anche in Piemonte siamo al lavoro per questo e l’entusiasmo che il libro sta scaturendo proprio nei più giovani, a partire dalle prime presentazioni del libro (Roma, Napoli, Milano), è un segnale che accende la speranza.

Vittoria Nallo

Marziani e qualunquisti

Io sono un marziano. Me ne devo fare una ragione. Questa realtà proprio non la capisco.
Dalle guerre in giro per il mondo alla pochezza di questa nostra classe politica sia a Roma come a Torino. Tutti ormai sanno che non ci sono politiche serie e credibili, anche perché non ci sono più soldi. Praticamente il cosiddetto Stato sociale è saltato. Scuola sanità e servizi in generale stanno evaporando. E il Governo che fa? Tanto loro, i politici, lo stipendio continuano a prenderlo, e che stipendio aggiungiamo noi. Ebbene sì, confesso: oltre ad essere un marziano sono diventato un qualunquista. Sono tutti uguali?
Tranne alcune encomiabili eccezioni direi decisamente di sì. E che cosa fanno concretamente: nulla. O perlomeno una cosa la fanno: lavorano per mantenersi il loro posto o sono alla ricerca di un posto. Eccoci alle grandi manovre visto che si voterà per le elezioni europee e per alcune regioni tra cui il nostro Piemonte. Per Cirio Governatore conferma della candidatura ed al netto dei “nostri pistoleri in erba” la solita competizione tra Fratelli D’Italia e Lega per essere il primo partito. Non c’è storia tra Meloni e Salvini.
Vincerà sicuramente la prima che, alla bisogna è tornata ad essere la borgatara di Garbatella. Per Salvini essere il Capitano è oramai un lontano ricordo.
Anche il Pd non è messo bene. In Piemonte l’accordo tra PD e cinquestelle è chiaramente una chimera. Solo Conte potrà convincere l’Appendino di venir meno al suo storico e sedimentato odio verso l’attuale sindaco Lo Russo. Ruggine vecchia per le passate denunce. Dunque un netto rifiuto della candidatura di Valle attuale consigliere regionale. Poi c‘è il ritorno di Mauro Laus.
Ringalluzzito dalla positiva chiusura della verifica del commissario ministeriale sulla coop Rea. Sbaglierò ma mi sa che nel pd c’è l’ennesimo regolamento dei conti. La Schlein da chi è stata eletta? Dalla maggioranza dei non iscritti al partito. Bonaccini era maggioranza negli iscritti Pd. Dunque? I secondi vogliono una rivincita sul campo con candidati anti Schlein. Non mi sembra una cosa da poco. Un pd preso in mezzo da una sinistra sbrindellata che non va a votare e un centro destra sempre più destra destra con qualche spruzzo di centro. Povero Tajani, ce la mette tutta ma tutti sanno che la vera competizione è tra Meloni e Salvini.
Contenuti di questa campagna elettorale? Io non li vedo. Magari mi sbaglio. Ma si sa, oramai sono solo un marziano.

PATRIZIO TOSETTO

Merlo: Centro popolare alternativo ai populisti. Sì alla lista civica

“L’incredibile balletto e rimbalzo di responsabilità tra il Pd della Schlein e i populisti dei 5 stelle
sulle prossime elezioni regionali piemontesi non meritano alcun commento politico. È sufficiente
assistere a questo triste e decadente spettacolo quotidiano per guardare politicamente altrove. Mi
riferisco, nello specifico, all’area centrista e cattolico popolare e sociale che, per coerenza con la
propria storia e la propria tradizione culturale, non può che impegnarsi per una prospettiva politica
riformista e, appunto, centrista e di buon governo lontana da ogni deriva populista.
Per questi semplici motivi una lista civica, centrista e profondamente radicata nel territorio
attraverso la rete degli amministratori locali – soprattutto dei piccoli e medi Comuni piemontesi – è
la casa naturale per un’area popolare centrista e moderata”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale “Tempi nuovi-Popolari uniti”.

Scorie nucleari, Ravetti e Rossi (Pd): “La maggioranza non ascolta”

 “Sul deposito di scorie a Trino cadono le maschere di Cirio e della sua maggioranza. Nell’odierna seduta del Consiglio regionale con 18 voti favorevoli e 23 contrari l’Aula ha respinto la nostra richiesta di discutere e votare già oggi l’ordine del giorno “La norma del Decreto Energia che consente l’autocandidatura per individuare il sito dove realizzare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi va stralciata” con la quale il Partito Democratico esprime contrarietà sulle autocandidature per individuare il sito dove realizzare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi. Era già avvenuto nel dicembre scorso e questo fatto dimostra chiaramente che la maggioranza di centrodestra non vuole assumersi la responsabilità di prendere una posizione chiara sul tema, mentre sui giornali dichiara tutto e il contrario di tutto” dichiarano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Domenico Ravetti eDomenico Rossi.

“I piemontesi si stanno organizzando – proseguono gliesponenti dem – per scendere nelle piazze e manifestare contro questa norma. Il Pd, fuori e dentro quest’Aula, ribadisce la propria ferma opposizione a qualsiasi scelta contro gli interessi del Piemonte e che prende in considerazione aree non previste dal CNAI. La maggioranza sceglie l’ambiguità per poter continuare a sostenere diverse parti in commedia”.

 

Avetta (Pd): “Cosa sta capitando ai treni piemontesi?”

Discusso in Consiglio regionale il Question Time sui disservizi nelle ferrovie regionali: “Torino-Pinerolo, Rivarolo-Torino-Chieri, Torino-Ivrea-Aosta, Torino-Ceres: la Giunta Cirio pensa di fare finta di nulla e limitarsi a dire che la causa è nei cantieri?”

«Comprendiamo che molti dei disagi che si stanno registrando sulle linee ferroviarie regionali siano dovuti ai cantieri, in particolare a quelli del Pnrr, e agli interventi di soppressione dei passaggi a livello. Forse, però, ci si poteva preparare meglio a questa stagione di cantieri ed ai relativi sacrifici, anziché limitarsi ad annunci mirabolanti, come quelli dell’acquisto dei nuovi treni. I disagi c’erano prima di questi nuovi cantieri, ci sono ora e chissà se conosceremo mai un domani senza (o con pochi) disagi». Lo afferma il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd) a margine della discussione in Consiglio regionale del Question Time sui ritardi, disservizi e disagi per i pendolari piemontesi.

«Trenitalia ammette che il servizio offerto è insoddisfacente e che l’indice di puntualità è peggiorato negli ultimi mesi. E’ un buon punto di partenza, almeno non ci si nasconde dietro alibi o a numeri smentiti dalla realtà quotidiana dei pendolari. Però non basta. Disagi e criticità sono segnalate ogni giorno dagli utenti che utilizzano il trasporto pubblico locale per ragioni di lavoro e di studio, costretti a continui giustificativi o permessi a causa dei ritardi. La linea Torino-Pinerolo continua a registrare ritardi e cancellazioni. Gli ultimi episodi segnalati dai pendolari sono quello dello scorso giovedì 1 febbraio a causa del guasto di un passaggio a livello, mentre il giorno successivo la corsa del mattino delle 8.20 da Pinerolo è stata cancellata. La Sfm1 Rivarolo-Torino-Chieri non è in grado di garantire la regolarità delle corse, in particolare a causa dei lavori in corso a Volpiano (le  medie di puntualità sono scese dal 94% all’80%), e proprio in questi giorni i danni causati da un tentativo di furto di rame  tra Volpiano e Settimo ha provocato rallentamenti e cancellazioni. La linea Torino-Ivrea-Aosta da anni è soggetta a pesanti disservizi ed è oramai evidente la sua inadeguatezza rispetto alla domanda dell’utenza, senza contare che il servizio è ulteriormente limitato per i prossimi 3 anni dai lavori di elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta, finanziati con fondi PNRR.  E perfino sulla Torino-Ceres, la tratta che collega il centro città con l’aeroporto e con Ciriè, inaugurata di recente dopo lungo tempo di attesa, si sono già registrati disagi come quello che ha visto un guasto che ha bloccato la circolazione ferroviaria lo scorso 27 gennaio. Ma se prendessimo ogni linea ferroviaria della nostra Regione, ci troveremmo a elencare una lunga serie di disservizi. Con l’aggravante, però, che il prezzo delle singole corse e degli abbonamenti aumentaMa che cosa sta capitando ai treni piemontesi? Davvero l’unica risposta è dare la colpa ai cantieri e nascondersi dietro al “stiamo lavorando per voi?”. La situazione attuale non è forse figlia dei sempre minori investimenti? Di fronte a tutto ciò la Giunta Cirio non può certo fare finta di nulla. Perché si possono fare spallucce di fronte alle lamentele dei pendolari e invitarli ad avere pazienza, ma quello che non possiamo fare è accettare il progressivo abbandono del trasporto pubblico locale da cittadini sempre più esasperati che alla fine optano per l’auto privata, quanto meno quelli che se la possono permettere».

Ricca: “Su pista di Cesana ottenuti 13 milioni. Valutiamo anche smontaggio”

“Pista da bob Cesana-Pariol, ora che si è deciso di realizzare un nuovo impianto a Cortina, come intende la Giunta regionale adoperarsi per rinaturalizzare il sito di Cesana?” Questo l’interrogativo che il consigliere di Europa Verde Giorgio Bertola ha rivolto oggi in aula all’assessore allo sport Fabrizio Ricca, nell’ambito dei question time in Consiglio regionale.

“L’aver candidato Cesana per la pista da bob, slittino e skeleton, nonostante la scelta finale di Cortina, – ha sottolineato l’assessore Ricca – ha permesso al Piemonte di ottenere, all’interno degli 800 milioni di fondi Fsc al centro dell’accordo tra Regione e Governo, sottoscritto lo scorso 5 dicembre ad Asti, risorse pari a 13 milioni di euro che potranno essere utilizzati per ragionare sul futuro di Cesana. Questo – continua Ricca – non necessariamente vorrà dire mantenere la pista da bob, si sta valutando anche un possibile smontaggio, ipotizzando una soluzione più rispettosa della natura, un prato o un parco avventura, che sarà in ogni caso concordata con il territorio. Proprio nelle prossime settimane, infatti, è in programma un percorso che coinvolgerà Città metropolitana e sindaci”.

“Smontare la pista da bob di Cesana Pariol e rinaturalizzare l’area – puntualizza il consigliere Bertola –  è una soluzione che sollecitiamo noi da mesi. In poche settimane dovrebbe partire un percorso di consultazione con gli enti locali. Sosteniamo da tempo l’assurdità di spendere milioni di euro per rimettere in funzione un impianto per pochi giorni senza conoscerne il destino, con il ragionevole rischio di abbandonarlo nuovamente all’incuria e all’inutilizzo. L’ecomostro guarda infatti il paese di Cesana dall’alto e chi vive il territorio e gli stessi cittadini, reclamano un intervento di rimozione da anni”.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Alberto Avetta (Pd) su Disservizi ferrovie piemontesi; di Silvana Accossato (Luv) su Mancata erogazione gratuita di contraccettivi presso i consultori familiari come prevista dalla Deliberazione del Consiglio regionale n. 300 27935; di Domenico Rossi su Ampliamento discarica di Maggiora e recepimento indicazioni Provincia di Novara; di Ivano Martinetti (M5S) su Ricorso Trenitalia avverso al procedimento di riattivazione delle tratte ferroviarie Cuneo-Saluzzo-Savigliano e Ceva-Ormea; di Silvio Magliano su Quali tempistiche per l’attivazione in Piemonte dei protocolli sanitari per lo screening gratuito per la malattia di Chagas?; di Carlo Riva Vercellotti (FdI) su Continuità al progetto sperimentale Psicologo delle cure primarie; di Sean Sacco (M5S) su Installazione tornelli e/o varchi elettronici all’interno delle principali stazioni di interscambio piemontesi. Quali iniziative da parte della Giunta?; di Francesca Frediani (M4O) su Assenza medico di base a Valdilana, come intende intervenire la Giunta?; di Sarah Disbato (M5S) su Quali interventi per la messa in sicurezza del Canale dell’Ex Filatura nel Comune di Grignasco?; di Daniele Valle (Pd) su Quando partono le nuove assunzioni di personale per la neonata azienda ospedaliera Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino?

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