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Molinari (Lega): “Non rida, Ministra Bellanova”

“La Ministra delle Politiche Agricole ride mentre alla Camera segnaliamo la gravità dell’emergenza metereologica ad Alessandria e provincia, e chiediamo un intervento immediato e sostanziale a sostegno delle nostre aziende agricole. Gli alessandrini tengano presente”.

Così l’On. Riccardo Molinari, Presidente dei Deputati della Lega alla Camera, commenta ‘a caldo’ la sua interrogazione nell’ambito del Question Time di mercoledì pomeriggio, con la quale ha chiesto alla Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova che il Governo si attivi a sostegno dell’economia agricola del territorio alessandrino, gravemente colpita dal maltempo dello scorso fine settimana

“La nostra provincia – sottolinea l’On. Molinari – ha subìto tra sabato e domenica danni di straordinaria entità, causati da tempeste di vento, pioggia, grandine. La stima precisa dei costi è ancora in corso, ma si parla di oltre 5 milioni di euro per il solo patrimonio del Comune di Alessandria, che chiederà nei prossimi giorni il riconoscimento dello stato di calamità naturale alla Regione Piemonte. Nel capoluogo il maltempo ha danneggiato gravemente edifici scolastici e verde pubblico, oltre naturalmente a tante abitazioni e attività private. Ancora più grave la situazione nelle campagne, dove le associazioni agricole annunciano gravi ripercussioni soprattutto sulla prossima vendemmia”.

L’on. Molinari è assolutamente insoddisfatto della risposta della Ministra Bellanova: “Ha affermato che il Governo attenderà le valutazioni della Regione Piemonte, ma ha già anche in sostanza sentenziato che gli agricoltori devono assicurarsi privatamente, e che il Governo se ne laverà le mani. Alla nostra controrisposta il Ministro Bellanova rideva! Evidentemente la fanno ridere le difficoltà delle eccellenze vitivinicole dell’Alessandrino, conosciute e apprezzate in tutto il mondo”.

Nidi e scuole infanzia, Grimaldi (LUV): “La data di riapertura ancora non c’è”

“Tra le poche competenze che le Regioni hanno in ambito scolastico, c’è senz’altro quella di stabilire il calendario scolastico – commenta Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione – eppure, durante l’informativa che chiedevamo da due mesi all’Assessora Chiorino, la data di riapertura dei servizi 0-6 in Piemonte ancora non c’è”.

“I bambini e le bambine della fascia 0-6 anni hanno esigenze molto diverse dalla scuola primaria, legate alla corporeità e al movimento: hanno bisogno di muoversi, esplorare e toccare, pertanto le linee guida avrebbero dovuto tenere conto anche di questo ma – prosegue Grimaldi – siamo convinti che la ripartenza dei servizi 0-6 sia fondamentale per il sistema educativo della nostra regione, anche per consentire il ritorno al lavoro delle mamme e dei papà: non esistono eserciti di baby sitter che potranno colmare i bisogni delle famiglie piemontesi”.

“Eppure – attacca Grimaldi – nonostante il valore del tema, l’Assessora Chiorino nella sua informativa lascia in fondo la questione, probabilmente perché, a fronte dei suoi attacchi quotidiani verso la Ministra Azzolina, sono circa ottanta in meno di due mesi, siamo l’unica grande Regione completamente impreparata sull’apertura dei servizi per i più piccoli. Il Piemonte ad un’altra velocità di Cirio arranca – prosegue Grimaldi – e, dopo aver aspettato le linee guida nazionali, quando queste sono arrivate, si è trovato impreparato: altre regioni quali l’Emilia Romagna, la Toscana, la Puglia e il Lazio hanno già annunciato da giorni la data di riapertura dei servizi 0-6 che in diverse realtà anticipano addirittura la riapertura delle scuole”.

“L’Assessora dopo due ore di dibattito si è impegnata ad annunciare una data entro fine settimana? Faccia pure con comodo, all’inizio di settembre manca meno di un mese – commenta ironico Grimaldi – se l’Assessora avesse occupato il suo tempo incontrando i Sindaci e gli Enti locali, invece di scrivere comunicati stampa contro la Ministra, probabilmente oggi avremmo avuto qualche certezza in più. Il ruolo della Regione – ricorda Grimaldi – è quello di garantire un servizio pubblico ai piemontesi e di consentire la ripartenza del Paese attraverso la riapertura dei servizi 0-6. La gran parte delle regioni vorrebbero anticipare l’apertura. Non vorrei che noi arrivassimo addirittura dopo”.

 

Canalis-Gallo, Pd: “La Regione faccia di più per le misure sanitarie in carcere”

Anche nelle carceri piemontesi permangono drammatici problemi di sovraffollamento e di carenza di poliziotti, educatori ed assistenti sociali, problemi aggravati dall’emergenza Covid.

Oggi, a seguito della relazione annuale del garante Bruno Mellano, abbiamo chiesto alla maggioranza di fare un approfondimento specifico in quarta commissione consiliare sulla gestione sanitaria delle carceri, che è competenza delle Asl e quindi della Regione, e sulle misure di prevenzione dei nuovi contagi.
Il Piemonte in questi mesi ha avuto un terzo dei contagi carcerari del nostro Paese: è segno che Icardi ed il resto della Giunta, in raccordo con le amministrazioni carcerarie, devono fare di più per la salute dei detenuti e di chi lavora in carcere.

Monica Canalis – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale
Raffaele Gallo – capogruppo Pd in consiglio regionale

“Distanziamento covid: treni sì, aerei no?”

Non essendo un negazionista, ma neppure un tifoso del virus, rimango sconcertato come molti italiani nell’apprendere che il ministro Speranza ha firmato un’ordinanza che ripristina il distanziamento sociale sui treni.

Sconcertato non perché io sia contrario all’ordinanza, ma perché dagli atti confusi del nostro governo ho appreso che il Covid viaggia in treno e disdegna l’aereo. Perché sui voli aerei non esiste nessuna misura restrittiva, tranne l’uso della mascherina. Per il resto si sta tutti seduti, gomito a gomito, rassicurati dal fatto che il Covid non è salito sull’aereo, presumo, in ottemperanza a qualche disposizione del ministro Speranza.

Fuori di ironia, un governo all’altezza non può continuare a creare scompiglio nei comportamenti dei cittadini. Si vedono spiagge più che affollate, bagnanti felicemente a mollo e assembrati come sardine, e i controlli dove sono? Sui treni distanziati, sugli aerei e sulle spiagge accatastati, come nei supermercati o nei bus. In Chiesa, però, tutti distanziati, con mascherine e senza ventilazione perché non si sa mai. Il contrasto al Covid non richiede particolare lungimiranza, ma un pizzico di coerenza e di serietà, sì.

on. Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera

Covid, Valle (Pd): “ridisegnare la sanità”

 “Si è tenuta oggi la prima riunione del Gruppo di Lavoro che si occupa dell’indagine sul Covid-19.

Abbiamo preso decisioni sulla metodologia dell’indagine e abbiamo deciso di affrontare l’analisi della vicenda procedendo per temi, focalizzandoci sugli argomenti e convocando, quindi, le stesse persone su argomenti diversi. L’approfondimento verterà su: ricostruzione della situazione della sanità piemontese all’esplodere dell’epidemia, RSA, dispositivi di protezione, il territorio, politiche sui tamponi, misure di lockdown, tracciatura focolai, ricostruzione della catena di comando, situazione delle carceri, trasporto medico e protezione civile territoriale” afferma il Consigliere regionale Pd Daniele Valle, Coordinatore della Commissione.

L’indagine – spiega Valle – entrerà nel vivo a settembre e procederemo iniziando a ricostruire la vicenda della pandemia a partire dal quadro normativo di riferimento e dalle indicazioni dell’Oms. E’ importante ricostruire, nel dettaglio, la situazione della sanità durante la pandemia per poter ridisegnare il nostro sistema affinché possa rispondere efficacemente a un’eventuale recrudescenza della pandemia in autunno. Va segnalato che attendiamo ancora i documenti dell’Unità di crisi che dovremo esaminare con grande attenzione e che auspichiamo possano essere consegnati in tempi stretti alla Commissione”.

dell’indagine e abbiamo deciso di affrontare l’analisi della vicenda procedendo per temi, focalizzandoci sugli argomenti e convocando, quindi, le stesse persone su argomenti diversi. L’approfondimento verterà su: ricostruzione della situazione della sanità piemontese all’esplodere dell’epidemia, RSA, dispositivi di protezione, il territorio, politiche sui tamponi, misure di lockdown, tracciatura focolai, ricostruzione della catena di comando, situazione delle carceri, trasporto medico e protezione civile territoriale” afferma il Consigliere regionale Pd Daniele Valle, Coordinatore della Commissione.

“L’indagine – spiega Valle – entrerà nel vivo a settembre e procederemo iniziando a ricostruire la vicenda della pandemia a partire dal quadro normativo di riferimento e dalle indicazioni dell’Oms. E’ importante ricostruire, nel dettaglio, la situazione della sanità durante la pandemia per poter ridisegnare il nostro sistema affinché possa rispondere efficacemente a un’eventuale recrudescenza della pandemia in autunno. Va segnalato che attendiamo ancora i documenti dell’Unità di crisi che dovremo esaminare con grande attenzione e che auspichiamo possano essere consegnati in tempi stretti alla Commissione”.

Salvini e Conte

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Esattamente un anno fa difesi Salvini quando venne ritratto in una vignetta appeso ai piedi, a testa in giù, come Mussolini in piazzale Loreto e dopo pochi giorni attaccai duramente Salvini quando chiese i pieni poteri con una dichiarazione infelicissima che allarmò molte persone e segnò il suo declino politico 

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Oggi  sarei quasi tentato dal difendere Salvini (o chiunque altro al suo posto) perché l’attacco  del presidente del Consiglio Conte  nei suoi confronti è inaudito e senza precedenti per un capo del Governo nella storia repubblicana. Accusare Salvini di lavorare contro l’interesse nazionale, perché crea  sfiducia  e giungere a parlare di obblighi morali significa delegittimare totalmente un leader dell‘opposizione. La morale non c’entra, in politica valgono i ragionamenti politici e non altro. Il capo del  Governo ha degli obblighi istituzionali dai quali non si può derogare, pena l’accusa di voler creare un clima che è l’anticamera di una possibile dittatura, camuffata da democrazia ,aggravata dalle regole costrittive del Covid. L’accusa di essere antinazionale è infatti l’accusa che Mussolini riservò ai suoi oppositori, in primis a Gobetti. Forse un giurista come Conte non lo sa perché pochi giuristi hanno una forma mentis storiografica e quindi sono poco attenti alla storia. Non ho mai letto che nessun presidente del Consiglio italiano abbia mai usato quell’argomento polemico, sebbene  molti comunisti furono dichiaratamente antinazionali. Sarei tentato di difendere Salvini, ma non lo faccio e mi limito a dire che le polemiche di Conte non mi piacciono. Non lo difendo perché anche lui ama le spacconate,  da qualche tempo arricchite da citazioni colte che qualcuno gli suggerisce. Essere esagerati in questi tempi difficili non è consentito a nessuno. Il dire che tra un anno ritornerà da premier a Milano Marittima è una delle tante battute fuori posto che non rivelano qualità politiche che vadano oltre il parlare alla pancia degli Italiani.Essere statisti è cosa impensabile per Salvini, ma le accuse di Conte evocano il regime e non rivelano per nulla le qualità di Conte come statista. Il liberale Isaiah Berlin sosteneva la necessità di relativizzare le proprie convinzioni perché il modo con cui le si sostiene fa la differenza tra il barbaro e il civilizzato. Siamo oggi  in Italia davvero molto distanti da quello spirito laico e liberale che è l’antidoto agli estremismi verbali e  all’intolleranza.

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scrivere a quaglieni@gmail.com

Molinari (Lega), stato di emergenza: “crolla il Pil ma triplicano gli sbarchi”

“I dati economici sono drammatici con un -13% del Pil, il governo proroga lo stato di emergenza limitando ulteriormente la libertà di movimento degli italiani e l’unica cosa che cresce a dismisura sono gli sbarchi dei clandestini.

Triplicati rispetto a quelli dello scorso anno. E’ chiaro che in questo momento non ci possiamo permettere una cosa del genere”.

Così Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera.

A Pragelato il libro su Tina Anselmi

“Martedì 4 agosto alle 17, presso la Fiera del Libro di Pragelato, sarà presentato il libro “Tina Anselmi”, Maria Pacini Fazzi editore. Scritto da Marcella Filippa, giornalista, saggista, storica e attuale Direttrice delle Fondazione Nocentini di Torino. Il libro sarà presentato da Giorgio Merlo, Sindaco di Pragelato.

Tina Anselmi è stata la prima donna ad aver ricoperto la carica di Ministro della Repubblica italiana. Fu Ministra del Lavoro e della Previdenza sociale nel 1976-78 e Ministra della Sanità nel 1978-79. Nel 1981 fu Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla Loggia massonica P2.

Già partigiana, Tina Anselmi è stata una delle voci più autorevoli e significative del cattolicesimo politico e democratico nel nostro paese”.

Agricoltura, Ruzzola (Fi): “La velocità della Regione sta cambiando”

“Esprimo la mia soddisfazione per l’apertura di un bando regionale sulla misura 4.1.1 del Piano di Sviluppo Rurale che premia e sostiene tutte quelle aziende agricole che realizzano investimenti in nuove strutture e attrezzature per lo stoccaggio, per la trasformazione, lavorazione, commercializzazione e vendita diretta prodotti; acquisto di mezzi per la consegna a domicilio.

Come Forza Italia avevamo fortemente insistito che nel programma del Governatore Alberto Cirio fossero inserite azioni di supporto al mondo dell’agricoltura: siamo soddisfatti che parta questo banco che vale 2milioni di euro e che arriva in un momento di particolare difficoltà per tutte le attività imprenditoriali a causa della crisi Covid-19. Proprio le criticità legate alla modifica dei processi lavorativi, per venire incontro anche alle linee guida regionali, vengono tenute in conto per l’erogazione di questi fondi. La Regione Piemonte sta assumendo veramente un’altra velocità rispetto alla precedente Giunta che proprio sul Psr aveva proceduto a rilento”. Ad annunciarlo in una nota il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola e i consiglieri regionali Alessandra Biletta, Franco Graglia e Carlo Riva Vercellotti.

Migranti, Napoli (Fi): “Le divisioni del governo incentivano gli sbarchi”

L’incremento degli sbarchi di immigrati sulle coste siciliane non dipende soltanto dalle strategie più o meno aggressive delle bande di trafficanti di umanità.

Esso è anche, e, temo, soprattutto, figlio delle gravi divisioni che attraversano la maggioranza e il governo, entrambi paralizzati sulla strategia più efficace da adottare per evitare il sovraffollamento dei centri di accoglienza. Divisioni che pesano fino ad annullare la capacità dell’Italia di essere ascoltata dall’Unione europea.

Il presidente Conte non ha saputo produrre una mediazione credibile fra la linea repressiva, caldeggiata in modo confuso dai Cinquestelle, e la strategia diplomatica messa in campo dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, con il sostegno del Pd. Gli sbarchi accresciuti di queste settimane sono il risultato di questa confusione politica e dell’incapacità di Conte di fare chiarezza fra due linee che non sono necessariamente alternative. Coinvolgere l’Unione europea è doveroso, ma sarebbe molto più agevole per un governo capace di esprimere una strategia chiara, con obiettivi semplici e condivisi. Cosa finora impossibile, e Conte ne porta la maggiore responsabilità.

on. Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera