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Disoccupato un giovane piemontese su quattro

Il dato arriva al 58% considerando la sola popolazione femminile nella fascia d’età 15-24: la situazione è drammatica. Ho presentato un Question Time in Consiglio Regionale per chiedere alla Giunta politiche in grado di cambiare le cose.

 

Il 24% dei giovani piemontesi nella fascia d’età 15-24 non lavora; una percentuale che arriva al 58% considerando solo le ragazze, elemento che di per sé rappresenta una rilevantissima differenza di genere. Questi dati drammatici (fonti: Istat, Eurostat) rendono la situazione in Piemonte particolarmente grave in un contesto, quello europeo, nel quale il tasso di occupazione tra i giovani (cioè la percentuale di occupati rapportata al totale della popolazione raffrontabile di età compresa tra i 15 e i 24 anni) è invece in progressivo aumento.

Con un Question Time presentato a Palazzo Lascaris chiederò alla Giunta, nella seduta di domani del Consiglio Regionale, quali misure urgenti si intendano attuare a favore dell’occupazione giovanile in Piemonte. Aiutare i giovani a entrare – e a rimanere – nel mercato del lavoro è una parte essenziale delle politiche che promuovono la crescita economica e migliorano le condizioni di vita di un territorio, in questo caso quello della nostra regione. Da qualche anno è attivo, in Piemonte, il programma “Garanzia Giovani”, rivolto ai giovani NEET (acronimo per “Not in Education, Employment or Training”, cioè persone non impegnate nello studio, né nel lavoro, né nella formazione: 135 mila in Piemonte), costituito da una rete di operatori specializzati dei Centri per l’impiego e delle Agenzie accreditate, che accompagna i giovani nel mondo del lavoro. Ma, a fronte di questi numeri e di questi dati, servono altri e ancora più efficaci strumenti.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Avetta (Pd): “Il divario digitale pregiudica la competitività del Piemonte”

“Sanità territoriale, Pmi e micro-imprese, commercio e cibo necessitano di collegamenti internet adeguati. Il piano di digitalizzazione del Piemonte è pre-condizione per qualsiasi scelta strategica di sviluppo sociale ed economico. Si lavori con Anci ed Uncem sfruttando wireless ed ITALIA 1 GIGA”

“Il divario digitale pregiudica la competitività del Piemonte. Pochi giorni fa abbiamo approvato la delibera sul PNRR sanitario che prevede la realizzazione di 91 case di comunità, 29 ospedali di comunità e 43 centrali operative. Una buona notizia, soprattutto per i tanti “piemonti” rurali e montani, ma non possiamo dimenticarci delle infrastrutture digitali. Non si può fare vera sanità di territorio senza adeguati collegamenti internet. Le case e gli ospedali di comunità devono essere dotati di personale e di collegamenti digitali per la diagnostica. Pensiamo inoltre alle tante imprese micro, piccole e medie, che, ancora oggi, stoicamente, resistono nelle nostre vallate. Pensiamo alle potenzialità dell’enogastronomia legata al commercio online. I piemontesi che vivono nei nostri tanti ‘piemonti’ hanno diritto a questi servizi”. Così dichiara il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), a margine dei lavori della II Commissione in cui si è tenuta l’informativa dell’assessore regionale Matteo Marnati sul piano strategico Bul (banda ultra larga).

Il piano di digitalizzazione del Piemonte è una pre-condizione indispensabile per qualsiasi scelta strategica di sviluppo sociale ed economico. Abbiamo di fronte a noi tante possibilità, ma dobbiamo farci trovare pronti. Il Piemonte ha le carte in regola per guidare questo percorso, anziché subirlo. Deve agire sulle potenzialità del wireless, che è una formula più dinamica e meno impattante della fibra posata lungo le strade, e sulle opportunità del nuovo piano ITALIA 1 GIGA che, nell’impianto del PNRR, è destinato a recuperare le aree che gli operatori privati considerano a fallimento di mercato. I bandi del PNRR legati al digitale valgono il 27% delle risorse complessive ed è importante che siano pubblicati al più presto. La Regione deve coordinare questo percorso ed agire in stretta sintonia con ANCI e UNCEM, rafforzando le funzioni della Cabina di Regia regionale per fare pressione sul Governo. Il Piemonte ha caratteristiche particolari non sempre adeguatamente considerate dai piani nazionali. Dobbiamo pretendere maggiore duttilità e trasformare un vestito confezionato in un abito su misura”.  

Ravetti (Pd): “Parità retributiva, troppi ritardi”

Sono trascorsi nove mesi dall’approvazione in Consiglio regionale del Piemonte della “Legge per la promozione della parità retributiva tra i sessi e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità” e non è stato ancora messo in bozza il Regolamento attuativo. Quella legge così risulta inutile. E intanto sta per arrivare l’8 marzo: i fatti sono sempre pochi e le parole anche troppe” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti, primo firmatario della legge.

“Come dovrebbe essere noto – prosegue l’esponente dem – il 19 maggio 2021 il Consiglio regionale del Piemonte, su mia proposta, ha votato una Legge per la promozione della parità retributiva tra i sessi e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità. Il Piemonte è stata la prima Regione d’Italia ad approvare un testo che, oltre a diffondere una nuova consapevolezza sulle ingiustizie che le donne, anche in Piemonte, subiscono nei luoghi del lavoro, contiene specifiche iniziative economiche finalizzate a premiare le imprese pubbliche e private impegnate nel superamento di tali ingiustizie”.

“Lo strumento contenuto nella Legge per attivare le premialità è il Regolamento attuativo che la Giunta regionale avrebbe dovuto adottare, sentita la competente Commissione, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge stessa. Ovvero entro fine luglio 2021. Quel Regolamento non mi risulta che sia stato nemmeno abbozzato. Leggo un po’ ovunque che in occasione della giornata internazionale della Donna (8 marzo) molte Istituzioni saranno impegnate a diffondere la cultura dell’uguaglianza tra i generi dimostrando così che la strada da percorrere è ancora molto lunga. Con tanto imbarazzo sostengo anch’io che la strada dei fatti per migliorare le condizioni femminili nel mondo del lavoro è ancora molto lunga. Sono le parole che non mancano mai” conclude Ravetti.

Costanzo (Alt): le Guardie Particolari Giurate sono sottopagate

“Nonostante tutti gli sforzi di questi anni, a tutt’oggi le Guardie Particolari Giurate sono sottopagate e rientrano in una categoria di lavoratori con la retribuzione fra le più basse d’Italia, con stipendi mensili che variano dagli 817 euro lordi del sesto livello, ai 950 lordi del quarto livello.
Anche la disciplina dell’orario di lavoro è in deroga alla normativa europea, cosi come la disciplina dei riposi, delle pause dal lavoro, del lavoro straordinario e notturno, che è regolata esclusivamente dal contratto collettivo.
Peccato che il CCNL vigilanza privata e servizi fiduciari sia stato stipulato nel 2013 con valenza fino al 31 dicembre 2015. Ad oggi è quindi scaduto da 6 anni e 2 mesi.
Manca totalmente un riscontro politico sulle condizioni in cui versano i 100mila addetti ai servizi di Vigilanza Privata e di sicurezza. Per riaccendere i riflettori su questa annosa vicenda,abbiamo organizzato insieme a Usb una conferenza stampa alla Camera mercoledì dalle 14 alle 15. È importante non abbassare la guardia: la mansione di guardia giurata necessita di un salario minimo, o comunque di una paga costituzionale. Se non sarà questa legislatura a occuparsene, occorre comunque focalizzare l’attenzione di tutti su questi temi per garantire ai lavoratori dei servizi di vigilanza e fiduciari tutele sacrosante”. Così in una nota la deputata Jessica Costanzo, di Alternativa.

Radicali: in piazza contro la guerra

SIT IN A TORINO: SIAMO DI FRONTE AD UNA INVASIONE CRIMINALE DA PARTE DI PUTIN. SOSTEGNO AL POPOLO UCRAINO E SUBITO L’UCRAINA NELL’UNIONE EUROPEA. 
Riceviamo e pubblichiamo 
Oggi lunedì 28 febbraio si terrà un sit-in davanti al Comune di Torino, in piazza Palazzo di Città, alle ore 17.30.
L’iniziativa promossa dal Partito Radicale e dall’Associazione Marco Pannella di Torino è aperta a tutti i cittadini e le organizzazioni e vuole essere iniziativa di sostegno al popolo Ucraino senza ambiguità alcuna. La democrazia Ucraina è sotto violento attacco da parte del regime di Putin. Occorre mobilitarsi a tutti i livelli civili e istituzionali e non rimanere neutrali o indifferenti come accadde quando ci fu l’avvento del nazismo in Europa. Chiediamo di dar subito seguito ai negoziati per l’ingresso dell’ Ucraina nell’Unione Europea.
Invitiamo cittadini e organizzazioni a partecipare.
Sul sito www.partitoradicale.it è possibile sottoscrivere l’appello per l’adesione dell’Ucraina all’UE.

Carpanini a 21 anni dalla scomparsa. Ciao Domenico

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Ciao Domenico.

 Un Ciao lungo 21 anni. Così il 28 febbraio 2022 alle 10, al Cimitero Monumentale, ti saluteremo ancora un’altra volta.  Per il tuo ricordo e per il nostro ricordo di quello che sei stato e di quello che avremmo voluto essere.  E in qualche modo sei stato il Sindaco di Torino, nostante la morte ti abbia portato via improvvisamente, in quella maledetta sera nel salone Ascom in via Massena. Primo dibattito della campagna elettorale. Che tragedia, anzi direi tragedia nella tragedia. Morto sul campo. I medici ti consigliarono riposo. Ma tu non potevi, non dovevi e non sapevi fermarti. Molti a Roma come a Torino non ti volevano Sindaco.  Davi troppa noia ed avresti fatto di testa tua. Altro che condizionato da poteri forti torinesi. Ma ecco l’idea vincente: gli autoconvocati.  Pensa,  la prima volta nella storia di Torino e della sinistra. La sala  della Gam strapiena con relativa raccolta di firme per la tua candidatura. Io ho firmato e debbo ringraziare Ernesto Dalle Rive che mi invito’. Avevo dei dubbi, e nel dirlo mi vergogno un po’. Poi sentendoti tutto passò. Tra i tuoi pregi c’era una ottima capacità oratoria. Ma soprattutto ciò che avevi fatto per questa nostra Torino. Dal 1980 in consiglio comunale. Capogruppo  del pci e poi pds. Capo politico dell’opposizione e Presidente del Consiglio comunale.  Ed infine vice sindaco di Castellani. I “cattivi ” dicevano che tu eri il Sindaco e Castellani il vice. Forse avevano ragione.  Sicuramente ti piaceva prenderti le gatte più rognose da pelare. Vicesindaco  con la delega ai vigili urbani. Mamma mia… e poi dargli un po di efficienza  non era cosa da poco. La giunta decisa di istituire  la ronda notturna.  Per cominciare in zona centro. Eri convinto che dovevi controllare. Di persona. Presto fatto,  alle due di notte, con la tua auto hai fatto tu direttamente la pattuglia, ma non hai trovato alcuna pattuglia di vigili urbani.  Nottetempo hai svegliato il capo generale dei Vigili.  Ci vediamo alle otto del mattino da me in ufficio.  Puntuale. Con la tua proverbiale sagacia gli hai comunicato: o lei  si dimette o pone  rimedio stasera. Solerte non si dimise e pattuglio’ in piena notte. Poi , ovviamente ci si misero di mezzo i soliti sindacati, opponendosi. Ma non demordevi e in tempi non sospetti dicevi : insieme all’accoglienza ci vuole anche repressione. Semplice, no? Eppure questa sinistra quanta fatica ha fatto nel capirlo e forse accettarlo. Saresti stato un ottimo Sindaco. Io amo pensare che, con te la Barriera di Milano non avrebbe fatto la fine che ha fatto.  Ciao Domenico Carpanini.  Da anni manco all’appuntamento del 28 febbraio. Voglio, cerco di recuperare e ci sarò sempre ogni anno a venire. Tutti te lo dobbiamo. E tutti ti pensiamo almeno una volta all’anno. Ciao Domenico. Per sempre.  Ieri come oggi.

Patrizio Tosetto

Noi di Centro pensa ai territori e alle elezioni

“Prima assemblea regionale di ‘Noi Di Centro’ a Cavaglià nel vercellese. Presenti tutti i segretari provinciali del partito. Dopo l’introduzione politica e di scenario del Presidente nazionale del partito Giorgio Merlo, il dibattito si è concentrato prevalentemente su come radicare il partito nei territori pensando alle prossime elezioni che coinvolgeranno molti comuni piemontesi, a cominciare da alcuni capoluoghi di provincia come Asti, Cuneo ed Alessandria.

Il confronto politico nel partito si è poi concentrato su come rafforzare la politica di centro nel nostro paese e soprattutto in Piemonte che ha registrato un astensionismo record all’ultima tornata amministrativa. Soprattutto a Torino e nei comuni della provincia torinese. È sempre più necessaria, cioè, una nuova offerta politica che sia in grado di intercettare istanze, domande ed esigenze di molti settori della società che non si sentono più politicamente rappresentate dagli attuali partiti. Su questo versante, come si sta facendo a livello nazionale, ‘Noi Di Centro’ lavora per costruire una ‘Federazione’ di centro anche a livello regionale e in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Una particolare attenzione nella discussione politica si è concentrata, infine, anche sul drammatico conflitto armato in Ucraina. ‘Noi Di Centro’ ha ribadito la necessità di una forte e qualificata iniziativa del nostro paese e dell’intera Europa per far ripartire un dialogo di pace dove prevalga sempre la richiesta del confronto e del negoziato contro ogni ipotesi di guerra, di violenza e di conflitto tra i popoli”.

Luca Pedrale Presidente regionale Noi Di Centro.
Renato Zambon Segretario regionale Noi Di Centro

Concorso ispettori lavoro, Costanzo: “Numeri insufficienti”

“Giovedì ho discusso la mia interrogazione in Commissione Lavoro che verteva sulla necessità di rivedere il bando di concorso per le assunzioni di ispettori del lavoro.

Come ho avuto modo di esporre alla Sottosegreteria  Accoto credo sarebbe necessario prevedere requisiti più qualificanti della semplice laurea triennale in qualunque disciplina, soprattutto visto il numero sempre più alto di incidenti mortali.
Il numero dei posti di ispettore messi a concorso è totalmente incoerente con quello degli incidenti mortali registrati nel 2021, che ammontano a 1400.  Non è nemmeno giustificabile il ricorso alla procedura semplificata per l’effettuazione di tali tipologie di concorso, proprio in considerazione dell’estrema delicatezza delle funzioni degli ispettori e della mole di lavoro che essi sono chiamati ad affrontare. La drammaticità della situazione dovrebbe indurre a ripensare all’intero sistema della vigilanza”. Così in una nota la deputata Jessica Costanzo, di Alternativa.

Silvio Viale: “Il Consiglio comunale dia sostegno al Governo sulla crisi ucraina”

Parla  Silvio Viale, consigliere comunale di Più Europa e Radicali, capogruppo della Lista Civica per Torino:

“Mi dicono che lunedì il Consiglio Comunale non discuterà dell’Ucraina. Lunedì il Consiglio Comunale di Torino deve discutere e approvare un documento di pieno sostegno al Governo e agli impegni internazionali dell’Italia sulla falsariga di quanto Mario Draghi avrebbe detto al presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Il Presidente del Consiglio avrebbe sostenuto la disconnessione della Russia da SWIFT, la fornitura di assistenza alla difesa, e la necessità che Ucraina entri a far parte dell’Unione Europea. Credo che vi sia una eccesiva timidezza nello schierarsi con L’Europa e con la Nato e che vi sia un diffuso atteggiamento filorusso, che vuole sacrificare l’Ucraina sulla litania “Si alla Pace, No alla Guerra”, condita di argomentazioni economiciste. Le ulteriori minacce di Putin ai Paesi Baltici impongono una presa di posizione concreta, non retorica, a fianco del popolo ucraino e della democrazia, scevra da ogni miopia provinciale.Non vorrei che si lasciasse all’Eurovision Song Contest” salvare l’onore di Torino e del suo Consiglio comunale.”

Dal Pli solidarietà al console onorario dell’Ucraina

Venerdì 25 febbraio 2022, il Direttivo Regionale del Piemonte del Partito Liberale Italiano ha inviato un telegramma al Console Onorario della Repubblica Ucraina a Torino Dottor Dario Arrigotti:

“I liberali condannano senza alcuna attenuante l’attacco russo all’Ucraina: è un atto criminale ed ingiustificato che esecriamo.

Esprimiamo amicizia e solidarietà agli Ucraini, con l’auspicio che possano presto vivere in Pace e Libertà.”