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Quando lo sport da’ lezione alla politica

Meloni e Salvini vinceranno pure le elezioni ma chissà se ora masticano amaro. Saranno contenti  che ragazze e ragazzi di colore rappresentino l’Italia e vincano pure?

Paola Egonu addirittura porta bandiera dell’Europa.  Marcell Jacobs  primo italiano medaglia d’oro alle Olimpiadi. Incredibile no? Sono italiani e non hanno cognomi tradizionalmente italiani. Come al solito grande Mario Draghi che telefona al nostro velocista per complimentarsi. Gian Marco Tamberi ex aequo medaglia d’oro che abbraccia Mutaz Essa Barshim del Qatar. Nerissimo e bravissimo. Non solo in Italia.  Alla finale femminile dei cento e duecento  il 90 % ragazze di colore.
Se poi pensiamo al maschiche cambia poco.
Razzisti e sovranisti tacciono rancorosi ma, appunto silenzio. Pure Malago’ Presidente del Coni sottolinea: ora le federazioni modificano i regolamenti interni ed anche i ragazzi e ragazze non nati in Italia possono essere tesserati. Inclusione, non rifiuto. Questo è lo sport: insieme , non contro. Sportivi che hanno urlato a chiare lettere che loro si sono vaccinati e invitano a vaccinarsi. E son dolori per il nostro Matteo Capitano (Salvini). Intanto il Piemontese Molinari è tra i primi 10 d’Italia della Lega e non ha peli sulla lingua: chi dei miei va alle manifestazioni no vax sbaglia. Molinari è politico accorto.  Non parla a vanvera e se parla qualche verifica interna l’ha fatta. Del resto Giorgetti e Salvini da un po’ parlano una lingua diversa. E il candidato Damilano,  il langarolo prestato a Torino,  se deve ascoltare qualcuno ascolta Giorgetti e non Salvini. Per la Meloni altra storia.  Urlacchiare paga. Al netto di Crosetto e Comba tutti gli altri sono un po’, o decisamente nostalgici dei tempi che furono.
Qui la storia incredibilmente si ripete.  Negli anni trenta Leone  Giacovazzi campione di colore di pugilato italiano ed europeo. Italianissimo ma con il difetto della pelle. Dopo le vittorie l’oblio. Dopo la quasi venerazione di Benito Mussolini l’ostracismo. Dopo quasi cento anni si ripeterà tutto? Non penso proprio,  non credo proprio e mi affido alla maturità del nostro popolo,  del mio popolo. Ricordate? Italiani brava gente. Non tutti, sicuramente la maggioranza. Come  la maggioranza non è razzista, come la maggioranza si è vaccinata e la stragrande maggioranza è favorevole al Green  pass. Razzisti e no Vax hanno una cosa in comune: l’ignoranza. E forse,  sottolineo forse,  ne ha anche diritto. Non quando, però,  l’ignoranza diventa una proposta politica. Sia ben chiaro, ognuno è libero di pensarla come vuole.  Destra sinistra, centro. Ma nessuno ha il diritto di essere razzista. Tant’ è che in molti paesi del mondo ci sono apposite leggi che puniscono il razzismo. Il razzismo non è un’opinione , il razzismo è un reato. Punto e basta. E non si sta parlando solo di politica. Quella con la P maiuscola. Ma di pre condizioni. Si sta parlando di valori necessariamente condivisi da destra come da sinistra. Dalle Olimpiadi, dai nostri atleti questo è il messaggio. Ed anche qui non è la prima volta.  Nel 68 a Città del Messico.  Il pugno chiuso delle Black panter.  Al mitico 1936 . Olimpiadi di Germania dove il “piccolo” Jessy Owen ridicolizzo’ Aldof Hitler e tutto il nazismo. La Storia si ripete. Ed è un bene che si ripeta  visto che la mamma degli stupidi ed ignoranti continua  nel partorire stupidi ed ignoranti.

Patrizio Tosetto

L’On. Lino Pettazzi Commissario della Lega a Moncalieri

A deciderlo è stato direttamente il Segretario Federale della Lega, Matteo Salvini.

L’on. Pettazzi, membro della X Commissione della Camera dei Deputati (attività produttive, commercio e turismo) e sindaco di Fubine Monferrato, è iscritto alla Lega da oltre 25 anni, e amministratore locale di lungo corso. A lui vanno i migliori auguri di buon lavoro della Lega, in uno spirito di forte collaborazione, con l’intento di dar sempre più voce e rappresentanza ai iscritti e agli elettori di Moncalieri.

Lega Piemonte

Eutanasia legale: adesione alla delibera di Grimaldi

Eutanasia legale: la delibera di Grimaldi firmata da tanti, dal PD ai 5 Stelle, dal Movimento 4 ottobre alla Lega. Grimaldi (LUV): è la dimostrazione che parliamo di un tema che riguarda la vita concreta delle persone.

“Non solo siamo riusciti ad aggregare intorno a questo tema gran parte delle opposizioni, che hanno garantito le 13 firme necessarie per presentare la proposta, ma siamo arrivati a 16 grazie alla sorpresa delle tre firme della Lega. Voglio ringraziare tutti e tutte. È la dimostrazione che l’atto che proponiamo riguarda la vita concreta e il dolore delle persone ed è così importante da diventare trasversale rispetto alle appartenenze politiche” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, primo firmatario di una proposta di deliberazione che impegnerebbe la Regione a proporre il Referendum abrogativo per abrogare parzialmente l’articolo 579 del codice penale, che di fatto impedisce l’introduzione dell’eutanasia legale nel nostro Paese. La proposta ha già ottenuto le firme dei consiglieri e delle consigliere Disabato, Martinetti, Sacco (Movimento 5 Stelle), Bertola, Frediani (Movimento 4 ottobre) Chiamparino, Gallo, Marello, Ravetti, Rossi, Salizzoni, Sarno (Partito Democratico), Fava, Marin, Perugini (Lega Nord).
“Abbiamo voluto sostenere anche in questo modo la grande campagna di raccolta firme promossa dai Radicali italiani, che tanti volontari e tante volontarie stanno portando avanti, utilizzando lo strumento delle Regioni, per mandare un segnale forte anche da parte delle istituzioni e dare maggiore visibilità a un tema così cruciale e così ingiustamente ignorato dal dibattito pubblico” – prosegue Grimaldi. – “Molto spesso la politica ha molti più tabù e molte più resistenze dei cittadini e delle cittadine. Ora attendiamo che il Consiglio approvi l’atto al più presto, con 26 voti in Aula il Piemonte potrebbe diventare capofila delle cinque Regioni necessarie a proporre il Referendum. Spero davvero che altri 10 colleghi e colleghe di maggioranza e opposizione si convincano. Perché tutti e tutte siano liberi fino alla fine”.

Disturbi alimentari, proposta di legge in Regione

GALLO (PD): “PARTE L’ESAME IN COMMISSIONE. ADESSO SI ACCELERI. SERVE UNA LEGGE PER CONTRASTARE IL FENOMENO E AIUTARE LE FAMIGLIE”

“Oggi è partita finalmente in IV Commissione la discussione della proposta di legge sui disturbi alimentari che è stata presentata qualche settimana fa dal Gruppo del Partito Democratico e che ho contribuito a scrivere. Siamo riusciti ad accelerare l’iter nell’ultima riunione dei capigruppo e, dopo aver raccolto le indicazioni che ci verranno dalle consultazioni dei soggetti interessati, in autunno cercheremo di intensificare le riunioni del gruppo di lavoro che coinvolgerà tutte le forze politiche” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Vogliamo far sì che nel 2022 il Piemonte abbia una legge su questo tema così importante. Serve una legge per contrastare la patologia e aiutare le famiglie” conclude Gallo.

Vaccini: Tiramani (Lega), notizie rassicuranti su  Green pass a volontari Reithera

“In seguito alla commissione Affari Sociali che si è tenuta  alla Camera, notizie rassicuranti arrivano dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa al quale, da tempo, ho espresso il problema e il forte disagio dei volontari di Reithera ancora privi di Green pass a pochi giorni dalla sua obbligatorietà. Durante la nostra ultima conversazione mi è stato comunicato che il ministero pare abbia stabilito il rilascio della certificazione verde anche per i mille cittadini, ed io uno di questi mille, che si sono sottoposti volontariamente alla sperimentazione (sospesa) del vaccino italiano. È assolutamente necessario che questa assurda situazione venga sbloccata in tempi rapidissimi per non penalizzare ulteriormente questi italiani. Ho, infatti, chiesto espressamente a Costa di non arrivare alla soluzione proprio il 4 di agosto ma ragionevolmente in un paio di giorni”.

Così il deputato della Lega Paolo Tiramani, componente della commissione Affari Sociali alla Camera.

Locatelli: Inaudito, 10 mila agenti in più per sorvegliare i cantieri Tav

No alle truppe di occupazione. Avanti con la lotta notav”

Non credo esistano tanti posti al mondo, neanche nei peggiori sistemi repressivi e autoritari, ad avere una presenza così imponente di militari o meglio di forze di occupazione.  La Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha annunciato nel corso del question time alla Camera  che in Valsusa saranno assegnati 10 mila agenti di rinforzo per sorvegliare i lavori relativi alla realizzazione del Tav. “Le proteste saranno seguite con la massima attenzione e con un notevole dispiegamento delle forze di polizia” ha aggiunto ancora Lamorgese. Inaudito, l’ennesima dimostrazione dell’ottusità di un sistema di potere che non sente ragioni. Un sistema che punta a realizzare un’opera inutile e affaristica a qualsiasi costo.  Anche a costo di immani distruzioni ambientali, di uno spreco colossale di denaro pubblico, della militarizzazione di una interva valle, della repressione di centinaia e centinaia di attivisti Notav. Siamo al di là di ogni limite di decenza. W la resistenza in  Valsusa. Avanti con la lotta notav contro le truppe di occupazione

Ezio Locatelli, segretario provinciale Rifondazione Comunista di Torino      

 

Giustizia, prosegue la mobilitazione dei radicali

Lunedì 2 agosto alle ore 10.30  visita al carcere Lorusso Cotugno delle Vallette di Torino con una delegazione del Partito  Radicale guidata da Rita Bernardini, Presidente di Nessuno Tocchi Caino e Consigliere Generale del Partito Radicale, insieme a Mario Barbaro, Segreteria del Partito Radicale,  Sergio Rovasio, Consigliere Generale del Partito Radicale e Presidente dell’Associazione Marco Pannella e gli Avvocati Davide Mosso, Antonio Genovese e Mirko Consorte, membri dell’Osservatorio Carcere delle Camere Penali italiane.

Saranno presenti anche il Garante dei detenuti della Regione Piemonte Bruno Mellano e la Garante dei detenuti del Comune di Torino, Monica Gallo.

Lunedì 2 agosto: Alle ore 15.30 Conferenza Stampa della delegazione del Partito Radicale sulla visita nel carcere della Vallette di Torino, in Via Roma angolo Piazza Castello (nello stesso luogo dove si raccolgono le firme per i referendum sulla Giustizia). Oltre alla delegazione parteciperà anche Angelo Pezzana, ex parlamentare Radicale e attivista dei Diritti Civili.

Martedì 3 agosto alle ore 10 davanti al Carcere Lorusso-Cotugno delle Vallette di Torino, in Via Adelaide Aglietta, iniziativa nonviolenta di dialogo con incontri e interventi nell’ambito dell’iniziativa ‘Memento’ che da diversi mesi Rita Bernardini ha promosso in tutta Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla gravissima situazione delle carceri italiane. All’iniziativa parteciperanno avvocati, giuristi, attivisti Radicali e cittadini.

Allasia: ”La Valle di Susa non è una zona franca“

“Il ministro degli Interni Lamorgese metta fine alle violenze”

Bombe carta, razzi, fumogeni e lancio di pietre da parte dei No Tav contro uomini in divisa. Quello che è successo nelle ultime ore in Valle di Susa è inaccettabile per un Paese civile. Il ministro degli Interni Lamorgese intervenga subito per mettere fine alle violenze, la Valle di Susa non è una zona franca. È necessaria una presa di posizione ferma e forte da parte dello Stato che non può  essere ostaggio di un centinaio di delinquenti che con sempre maggiore frequenza mettono a ferro e fuoco un’ intera vallata. La Tav è un’opera strategica decisa democraticamente che porterà benefici all’intero Paese. Ringrazio ed esprimo ancora una volta solidarietà e vicinanza alle nostre forze di Polizia.

Stefano Allasia

Presidente del Consiglio regionale

Tav: Casolati (Lega), solidarietà ad agenti feriti, ministro intervenga

“Presenterò un’interrogazione urgente al ministro Lamorgese perché è giunto il momento di dire chiaramente basta e di risolvere eventuali ambiguità: i criminali anarchici che credono sia possibile attaccare e ferire le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine a presidio delle opere della Tav, intimidire le maestranze dei cantieri, devono capire una volta per tutte che per la loro propaganda non c’è spazio né cittadinanza. Dopo gli scontri di ieri, contiamo altri feriti tra i poliziotti, a cui va la mia solidarietà, altre risorse sperperate, altri ritardi ingiustificati. Lo Stato dia chiara evidenza della sua presenza: anziché accettare passivamente l’ennesimo abuso (l’occupazione dell’ex dogana di Claviere) e l’ennesima aggressione, intervenga e assicuri celermente i responsabili alla giustizia, comminando loro le giuste condanne perché alla criminalità di gruppi sparuti si risponda con la forza della democrazia: ne va di un’opera strategica di cui l’intera Europa non può fare a meno”.

Così la senatrice piemontese della Lega Marzia Casolati.

Torino supplica Draghi perché il politicamente corretto ha ucciso la città

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L’OPINIONE / Di Ala.de.Granha

Cirio e Appendino a chiedere la carità a Sua Divinità Mario Draghi:

è la entusiasmante immagine di Torino offerta dai politici. Ma sarebbe identica se i protagonisti fossero gli imprenditori subalpini. Torino è in profonda crisi mentale e morale, prima ancora che economica. E sono patetici i tentativi di Mauro Zangola, ex responsabile dell’ufficio studi dell’Unione industriale, di scaricare le responsabilità sulle strategie che hanno portato a privilegiare turismo e cultura al posto della manifattura…

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