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Merlo. Regionali Piemonte, il Centro dev’essere unito

Decisivo il ruolo dei Popolari.

“Le prossime elezioni regionali piemontesi sono anche un test politico importante per misurare il
peso dei vari partiti e i relativi progetti politici. Al riguardo, il tanto decantato Centro non può non
presentarsi unito e compatto alle elezioni. Ma lo può fare, appunto, solo unitariamente. E cioè, al
di là e al di fuori delle beghe che hanno investito i vertici nazionali dell’ormai ex ‘terzo polo’.
È del tutto naturale, del resto – e in vista di costruire alleanze in chiave rigorosamente anti
populista – che tutte le forze e i movimenti con un profilo centrista e democratico debbono
presentarsi sotto uno stesso tetto politico con un progetto di governo sul futuro e la prospettiva
del territorio piemontese.
Solo attraverso questo percorso politico sarà possibile ridare linfa e fiato al Centro e ad una vera e
propria ‘politica di Centro’ anche in Piemonte. E dove il ruolo e la presenza politica dei cattolici
democratici e popolari sia visibile e determinante”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Popolari.

Grimaldi (AVS): “La Russa si crede Ministro della propaganda”

“Abbiamo sentito parole indegne pronunciate dalla seconda carica dello Stato. L’antifascismo è l’anima stessa della Costituzione, la sua genesi, la ragione per cui quella Costituzione esiste. Costituzione che, come tutti e tutte sanno, contiene il divieto di riforganizzare il disciolto partito fascista. Io non credo che La Russa non sappia, credo che si senta soprattutto Ministro della propaganda. La Russa cerca una conciliazione che in realtà è rimozione completa di ciò che è stato il regime di Mussolini, la sua violenza, il suo collaborazionismo con la Germania nazista e di ciò che sono stati l’antifascismo e la Resistenza. Qualunque sia il 25 aprile di chi cerca di riscrivere la storia, non sarà mai il mio e non potrà mai essere di tutte e tutti”. – così il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi.

Preioni (Lega): “Con la Lega conti in ordine, tanti interventi per il Piemonte”

“E l’impegno per l’azzeramento del bollo auto per le auto a metano, Gpl e ibride. Noi la pressione fiscale la abbassiamo mentre con il loro non voto le opposizioni si confermano il partito delle tasse”

Nelle dichiarazioni finali di voto, il leghista Alberto Preioni ha spiegato il sì convinto del gruppo Lega Salvini Piemonte al bilancio di previsione 2023-25 e presentato la mozione che porterà all’azzeramento del bollo per le auto a metano, Gpl e ibride in Piemonte.

“La Lega non fa marcia indietro ma si mette in corsia di sorpasso, come è nella sua storia lunga 36 anni – assicura Preioni -, e con questa mozione annuncia l’esenzione o la riduzione in assestamento di bilancio del bollo per le auto a metano, Gpl e ibride. Noi le tasse le riduciamo, specialmente quando questo può fare anche bene al nostro ambiente. Le opposizioni, scegliendo di non votare dando presenza, si confermano invece il partito delle tasse E tra qualche settimana questo assestamento potrà essere fatto grazie alle risorse garantite dalla legge sul grande idroelettrico, decine e decine milioni di euro in più resi disponibili da un successo targato Lega Salvini Piemonte”.

“Vogliamo quindi ringraziare il nostro assessore Andrea Tronzano per la pazienza e l’equilibrio che ci hanno consegnato un bilancio con i conti a posto e senza aumentare le tasse – aveva poi sottolineato Preioni -, nonostante i derivati e i 600 milioni di euro di mutui ereditati dal centrosinistra. Un centrosinistra che forse non vive nella realtà, che ci accusa falsamente di non spendere i fondi del Pnrr e che ignora l’ottimo giudizio che i piemontesi hanno di questa maggioranza. Quindi è forse meglio restare sulla realtà e non sulla fantasia spiegando cosa c’è in questo bilancio. Ovvero i 22 milioni di euro che tornano ai territori montani delle nostre provincie grazie alla legge della Lega sui Canoni Idrici, i 26 milioni per l’agricoltura, i 17,5 a sostegno delle attività turistiche, i 43 milioni sugli extra Lea con 3 milioni aggiuntivi rispetto allo scorso anno, il Fondo Sociale per la casa che straordinariamente passa da 7 a 12 milioni o i 15 milioni per l’edilizia sociale ai quali si sommano i 10 milioni delle ex Gescal”.

“Poi un altro provvedimento atteso da anni – ha continuato Preioni -, un milione e mezzo in più per la stabilizzazione dei forestali, i 5 milioni in più che portano a 42 milioni gli stanziamenti per la Cultura, con buona pace di chi sostiene che la Lega non si interessa di questo settore strategico, i 53 milioni per la qualità dell’aria, quando ci accusano di non far niente per l’ambiente, gli 8,6 milioni di euro per gli impianti e le piste degli sport invernali che generano ricadute dieci volte più grandi, un milione per le terme, risorse per le meravigliose pro loco, per i nostri eroici vigili del fuoco volontari, per gli angeli delle montagne del soccorso alpino e speleologico, per gli scuolabus per i nostri figli e per gli spazzaneve per la viabilità di montagna”.

Trasporto pubblico, Gallo (Pd): La Regione non adegua e rinvia”

 “RIMANDATO TUTTO ALL’ASSESTAMENTO. AZIENDE E UTENTI RESTANO NELL’INCERTEZZA”

 “Ho interrogato l’Assessore regionale ai Trasporti per sapere quali siano le ragioni per cui la Regione Piemonte non ha previsto un adeguamento di fondi a favore del trasporto pubblico locale, utile a compensare gli aumenti dovuti all’inflazione. Quello del trasporto pubblico infatti, è un settore di cruciale importanza che prima ha subito le conseguenze delle chiusure imposte dalla pandemia e, da un anno a questa parte, si trova in difficoltà a causa degli aumenti dei costi di energia e carburanti, pur in presenza di risorse regionali, nei fatti disponibili” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale, Raffaele Gallo.

“Lo Stato, con il Governo Draghi, – prosegue l’esponente dem – ha previsto per il Piemonte un incremento del Fondo Nazionale, stabilendo per il 2023 uno stanziamento di 500 milioni di euro, per il 2024 di 510 milioni e per ciascuno degli anni 2025 e 2026 di 520 milioni, un aumento che tiene conto, appunto, del caro carburanti e energia. Le risorse regionali per il TPL, invece, ammontano a 65 milioni per gli stessi anni e non viene previsto alcun adeguamento degli stanziamenti, scelta che, di fatto, considerando gli effetti dell’inflazione, taglia i fondi e quindi corse per questo settore”.

“Devo sottolineare, inoltre che, nel Bilancio di previsione 2023-2025, all’esame dell’Aula, L’Amministrazione regionale ha deciso, sul fronte delle spese, di ricorrere ai fondi europei per sostenere diversi settori, dalle borse di studio fino alla domiciliarità, dimostrando, così, di non avere intenzione di investire risorse regionali, che comunque ci sarebbero, in ambiti tanto rilevanti come il TPL” precisa il Presidente Pd.

“Nella sua risposta l’Assessore regionale ai Trasporti ha confermato che i fondi regionali per il Tpl sono rimasti invariati rispetto agli anni scorsi, pur precisando che in sede di Assestamento di Bilancio si provvederà ad aumentarli per contrastare l’impatto dell’inflazione. Aziende e utenti restano in una situazione di incertezza e di preoccupazione. Monitoreremo con attenzione che questo avvenga perché se la Regione non provvedesse a implementare il fondo per il Tpl ne conseguirà un proporzionale taglio di corse e servizi per gli utenti che, in questa particolare congiuntura, risulta una mossa sbagliatissima” conclude il Consigliere Pd.

Sinistra Ecologista: “Rivalutare l’asfalto in Via Po”

 
Le consigliere comunali Ravinale e Diena e il consigliere della 1 Stefanuto: “E’ vitale che il rifacimento di Via Po avvenga guardando al futuro, e in coerenza con gli obiettivi e gli impegni assunti dalla Città in materia di resilienza climatica”.

Partirà nei prossimi mesi il completo rifacimento della più importante via storica di Torino, la seicentesca via Po. Un’opera pubblica fondamentale per la Città, i cui risultati dureranno idealmente per molti decenni.

“Non si tratta di un’operazione ordinaria, ma straordinaria per dimensioni e impatti”, affermano le consigliere comunali di Sinistra Ecologista, Alice Ravinale e Sara Diena. “E’ vitale che il rifacimento di Via Po avvenga guardando al futuro, e in coerenza con gli obiettivi e gli impegni assunti dalla Città in materia di resilienza climatica”.

“L’attuale progetto prevede, oltre al rifacimento dei sottoservizi e dei binari, anche la sostituzione delle storiche lose di pietra con l’asfalto nella parte centrale della via”, spiega invece Samuele Stefanuto, coordinatore alla commissione Ambiente della Circoscrizione 1. “Siamo perplessi rispetto a questa ipotesi progettuale di pavimentazione: va nella direzione opposta rispetto alle linee guida internazionali sull’adattamento al cambiamento climatico in ambito urbano, che raccomandano l’adozione di ‘cool materials’, pavimentazioni in materiali con maggiore capacità di riflettere le radiazioni solari, e di soluzioni attente ai servizi ecosistemici, che consentano a esempio l’infiltrazione dell’acqua”.

“Infatti, l’asfalto scuro è il materiale che più contribuisce ad accentuare l’effetto ‘isole di calore’ nei mesi estivi, data anche la mancanza di verde nel centro città, oltre a necessitare di manutenzioni molto più frequenti”, aggiungono ancora le consigliere rossoverdi. “Per questo chiediamo di rivalutare i materiali per la pavimentazione della via, tenendo in maggiore considerazione gli obiettivi di resilienza climatica”.

“Insieme alla completa pedonalizzazione di via Roma, voluta dall’assessora Foglietta e che condividiamo pienamente, quello di una nuova via Po con una pavimentazione che riduca l’isola di calore e ne rispetti il carattere storico rappresenterebbe un enorme passo avanti nella rigenerazione urbana del centro cittadino”, conclude la capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale.

(Foto Paolo Liguori)

Italia Lib Pop: “Torna cantiere selvaggio a Torino”

Come ogni anno, con la primavera inoltrata, iniziano a spuntare come funghi i cantieri selvaggi nella nostra Città, con gravi conseguenze per chi a Torino vive, lavora o vorrebbe visitarla.
“Nei giorni scorsi la Giunta Comunale ha annunciato tutta una serie di cantieri che invaderanno la Città nei prossimi mesi: lavori di lunga durata, con cronoprogramma discutibili, che creeranno enormi disagi a cittadini, commercianti e turisti”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta la lista di Cantieri diffusa nei giorni scorsi.
“A cominciare dal Centro, che vedrà l’avvio di un cantiere che, per 650 metri di asse interessati, durerà più di un anno e mezzo su Via Po. Via Po, tra l’altro, che sarà sfregiata “grazie” all’assurda idea di eliminare le storiche lose dalla corsia del tram, che saranno sostituite da una corsia di asfalto, tutt’altro che adeguata al contesto storico ed architettonico della zona”, aggiunge Desirò.
“A questo cantiere, che causerà disagi a commercio e turismo per due intere estati, ovvero il periodo migliore per godersi il centro cittadino, si aggiungono, tra gli altri, i cantieri che stanno soffocando San Salvario, dove per i residenti è ormai prassi quotidiana lo slalom tra ruspe ed operai al lavoro”, continua Desirò.
La zona di San Salvario, inoltre, già sofferente per gli innumerevoli cantieri in corso e per gli infiniti lavori per la sistemazione della nuova zona pedonale di Corso Marconi, sarà ulteriormente interessata dal cantiere di Via Madama Cristina che, procedendo un isolato alla volta, renderà il traffico in zona difficoltoso per diversi mesi.
“Alla situazione di enorme disagio, causata da questi e dagli innumerevoli altri cantieri diffusi su tutto il territorio cittadino, si aggiunge la ciliegina sulla torta dei lavori sulla Metropolitana, che oltre a causarne la chiusura anticipata per diversi mesi, causerà la totale interruzione del servizio da Agosto ai primi di Settembre. Un pessimo biglietto da visita per i turisti, disagi enormi per i torinesi e danni economici per le attività cittadine”, conclude Desirò.
Una Torino che per il prossimo anno e mezzo vestirà ancora una volta i panni di una Città in cui le Amministrazioni riescono sempre ad operare scelte che vanno in direzione diametralmente opposta a quella della tutela degli interessi di chi Torino la vive e la vorrebbe fare vivere.
Italia Liberale e Popolare
Coordinamento Regionale Piemonte

Approvato il Bilancio di Previsione della Regione Piemonte 23/25

Destinate risorse importanti a molti settori”

E’ stato approvato a maggioranza (27 voti favorevoli e 14 contrari), il Bilancio di Previsione 23/25 della Regione. Un Bilancio – come hanno ricordato il Presidente della Regione Alberto Cirio e l’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano –   virtuoso che non aumenta le tasse, continua a pagare i debiti del passato e potenzia gli stanziamenti per i nostri anziani non autosufficienti, l’educazione dei nostri figli e le piccole e medie imprese.

I numeri del Bilancio regionale prevedono Entrate (e di conseguenza uscite) in competenza sul 2023 per 20,917 miliardi di euro, mentre per l’esercizio 2024 vi sono entrate di competenza per 20,000 miliardi di euro e per l’esercizio 2025 sono previste entrate in competenza per 19,476 miliardi di euro. Rispetto al disegno di legge iniziale con maxi emendamento e il sub emendamento sono state apportate variazioni per 323 milioni per il 23, 47 milioni per il 24 e 269 per il 25.

L’Ente – come ha ricordato l’Assessore al Bilancio – ha ereditato dalle passate legislature un disavanzo che grazie al lavoro di questi anni è stato ridotto a 5.342.969.584,20 miliardi di euro. La legge di Bilancio ha autorizzato il ricorso a Mutui con Cassa Depositi e Prestiti per 30 milioni di euro per la progettazione di nuove strutture ospedaliere e 6 milioni per il sostegno agli investimenti all’impiantistica sportiva con l’Istituto di Credito sportivo. 232 milioni sono stati riservati per il recupero del disavanzo pregresso per il 2023, 234 milioni per il 24 e 235 milioni per 25. Il Bilancio prevede la restituzione allo Stato di 32 milioni di euro per il 23, 31 per il 24 e 29 per il 25 legato a maggior gettito tasse automobilistiche e lavoro agile  

Un lavoro certosino svolto dagli uffici che ha permesso di trovare le risorse necessarie per dare compimento a quelle che sono le politiche della maggioranza. Si è cercato di lavorare dando prospettive – ha sottolineato l’assessore al Bilancio durante la discussione in consiglio – e soprattutto destinando risorse importanti a differenti settori continuando a portare avanti i progetti promessi in campagna elettorale.

 

Di seguito alcuni degli interventi più significativi

 

Sanità

30 milioni di euro per la progettazione di nuove strutture ospedaliere

10 milioni stanziamenti di risorse regionali finalizzati allo sviluppo delle forme associative di medicina generale ex l.r. 5/2021

 

Politiche sociali

Aumento fondi extra Lea di 3 milioni (per un importo complessivo di 43 milioni); raddoppiato il fondo per la promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo (2 milioni complessivi); fondo vita nascente incrementato di 500 mila (complessivo 1 milione); fondo sociale per la casa incremento di 2,5 milioni (complessivo circa 10 milioni per il riconoscimento importanza, soprattutto in questo momento storico, di garantire dignità abitativa a chi è in difficoltà).

 

Difesa suolo – Protezione Civile

500 mila in più (fino ad arrivare a 1 milione circa) per rinnovo ponti radio del Soccorso Alpino; 1,5 m per incrementare organici dei dipendenti forestali da tempo sottodimensionati; 500 mila per contributi agli enti locali per formazione, miglioramento del vestiario e della strumentazione e per la manutenzione delle sedi dei vigili del fuoco volontari del Piemonte.

 

Ambiente

Programma qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento 53 milioni a disposizione per il 2023 (progetto mov-in – monitoraggio dei vicoli inquinanti, ammodernamento del trasporto pubblico locale e le misure previste dell’accordo di Programma per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano); 26 milioni tutela e valorizzazione delle risorse idriche; 3 milioni circa contributi alle amministrazioni locali per raggiungimento obiettivi relativi alla pianificazione regionale in materia di rifiuti e compensazione della presenza di discariche o inceneritori sul territorio senza recupero di energia; 1,760 milioni per la rimozione amianto; 22 milioni trasferiti alle province legge sul grande idroelettrico.

 

Trasporti

Investimento di 4 milioni per eliminare passaggio a livello Volpiano, necessario in vista del miglioramento della linea Torino-Ceres e della sua elettrificazione (prevista nel 2024), finanziamento Rivarolo – Pont (3,5 milioni); 500 mila euro in più per scorrimento contributi acquisto scuolabus; 900 mila in più per contributi scorrimento graduatoria comunità montane acquisto mezzi d’opera per lo sgombero neve.

 

Istruzione e diritto allo studio

68 milioni per istruzione ed edilizia scolastica; raddoppia lo stanziamento da 5 a 10 milioni delle risorse trasferite alle province per assistenza agli alunni con disabilità; 770 mila euro in più di stanziamento per le scuole paritaria dell’infanzia a copertura dei maggiori costi energetici (8,5 milioni complessivi); 7 milioni circa contributi agli enti locali per interventi urgenti edilizia scolastica.

 

Casa

Ricognizione dei fondi ex Gescal, una prima tranche di 10 milioni verrà utilizzata per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; 15 milioni (fondo complementare Pnnr) per programma “Sicuro, verde e sociale” di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica; 2 milioni per sostenere gli investimenti a favore delle cooperative a proprietà indivisa, per consentire incremento del patrimonio di edilizia sociale; 800 mila contributi ai comuni per l’abbattimento delle barriere architettoniche; 2,5 milioni sostengo ai Comuni per le agenzie sociali per la locazione.

 

Urbanistica

2 milioni da destinare ai comuni per adeguare i loro strumenti urbanistici (piani regolatori) alle nuove norme urbanistiche. 

 

Agricoltura

2 milioni per interventi peste suina africana; 26 milioni per 52 mila aziende piemontesi.

 

Comunicazione

Aumento di 200 mila in più per stampa e tv locali; 300 mila circa per grandi eventi – bando coraggio – dotazione complessiva circa 2,5 milioni a supporto di decine di interventi sul territorio.

 

Sport

8,3 milioni contributi enti e società sportive per la promozione e diffusione dell’attività sportiva; 1,86 milioni per la promozione di eventi turistico-sportivi internazionali; 1 milione giochi mondiali invernali special Olympics 2025; 1,7 milioni per Atp finals (complessivo tra edizioni passate fino al 2025 -7,5 milioni); 1,25 Universiadi; 8,6 milioni di euro Sport invernali (3,6 conservazione impianti, 5 milioni sicurezza aree sciabili).

 

Cooperazione

2 milioni circa  trasferimenti a Finpiemonte  dedicati a: contributi alle cooperative per spese di formazione professionale e manageriale dei soci; contributi alle cooperative per spese di avviamento e assistenza tecnica gestionali; spese per investimenti (cooperative di comunità); interventi finalizzati all’aumento di capitale sociale alle cooperative che intendono realizzare programma di investimento; fondo garanzia per favorire accesso al credito a breve e medio terminale alle società cooperative; fondo di rotazione -Foncooper.

 

Competitività

350 mila circa fiere (acquisizione spazi espositivi); 700 mila circa per contributi ad imprese per partecipazione a fiere; 1,5 milioni Botteghe scuola; 450 mila per contributi stampa periodica locale

internazionalizzazione 3 milioni -programma attività produttive (contratti insediamento); 2 milioni investimento casa delle imprese- cittadella aerospazio.

 

Cultura

5 milioni in più rispetto al 2022 con maxi emendamento; contributi per valorizzazione musei; contributi per promozione spettacolo dal vivo, attività espositive e divulgazione culturale; contributi per attività di conservazione, catalogazione e digitalizzazione del patrimonio archivistico e bibliografico di enti pubblici e soggetti privati; contributi enti privati ed enti ecclesiastici per interventi sul patrimonio.

 

Commercio

8 milioni per i Distretti del Commercio.

 

Turismo

4,24 per la promozione turistica; 6,81 per le agenzie di accoglienza e promozione turistica; 2,4 a sostegno dell’offerta turistica e per la commercializzazione del prodotto turistico, 600 mila a sostegno pro loco, 2,5 milioni per il comparto fieristico, 1 milione per la conservazione e promozione delle strade storiche di montagna, 500 mila per la valorizzazione dei siti Unesco della Sacra di San Michele e del Forte di Fenestrelle.

Magliano: “Subito lo sgombero di tutte le occupazioni abusive di case ATC”

Bene l’intervento in via Scarsellini a Torino: ho presentato un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale per chiedere interventi su tutto il territorio cittadino e domani presenterò, sul tema, un Question Time.

L’operazione di sgombero in via Scarsellini a Torino è stata necessaria e puntuale: ora, con un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale, chiediamo lo sgombero di tutte le unità immobiliari presenti sul territorio torinese oggi occupate abusivamente, attivando con effetto immediato ogni strumento istituzionale e legale utile allo scopo. Con un Question Time chiederò inoltre, in occasione della seduta di mercoledì del Consiglio, dettagli sul numero e sulle tempistiche degli interventi. Il rispetto delle regole è alla base della civile convivenza ed è la prima condizione perché siano tutelati i diritti dei più deboli. Un’abitazione dignitosa è il primo di questi diritti e non vorremmo che, nella condizione di “più deboli”, restassero proprio i cittadini rispettosi della legalità. Chi occupa abusivamente una casa ATC sta impedendo ad altre persone, in condizioni di bisogno, di fruire di un proprio pieno diritto. Certamente queste operazioni devono avvenire nel rispetto di chi vive una condizione di fragilità e dell’infanzia: a questo proposito, ci permettiamo di ricordare che frequentare la scuola è, per restare in tema, un diritto insopprimibile. Risultano attualmente in essere circa 210 occupazioni abusive di alloggi in immobili di ATC sul solo territorio del Comune di Torino.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Incontro con il Sindaco Chieri

LA PANCHINA DEL SINDACO

 

                                                            

Venerdì 21 aprile 2023 – ore 17.30 Zona via Chiadò – Strada Roaschia

Torna la “panchina del Sindaco”. Dopo San Silvestro, Parco Levi, via della Gualderia, il giardino di via Monti/via Lombroso, il quinto appuntamento è in programma venerdì 21 aprile, alle ore 17,30, in zona via Chiadò – Strada Roaschia, dove il Sindaco Alessandro Sicchiero incontrerà i cittadini.

 

La “panchina del Sindaco” è un modo diretto per dialogare con il Sindaco e condividere proposte ed azioni per il miglioramento della città.

«Ho ritenuto opportuno organizzare dei momenti informali di confronto con i cittadini nelle varie zone di Chieri, momenti che riproporrò periodicamente-spiega Alessandro SICCHIERO-Non ho la pretesa di ‘avvicinare le istituzioni ai cittadini’, anche perché a Chieri, per quanto si possa sempre fare più e meglio, la vicinanza è quotidiana: non solo perché chiunque mi può fermare per strada, venirmi a parlare in Municipio, dialogare con me sui social o telefonarmi, ma perché la nostra amministrazione in questi tre anni ha promosso molti incontri con i residenti per confrontarsi sui progetti che li riguardano direttamente, abbiamo avviato diverse iniziative partecipative e siglato oltre venti patti di condivisione. Dunque, nessuna ‘distanza’ da superare, ma il mio desiderio di incontrare le persone nei loro luoghi di vita e di ritrovo. Sedendomi con loro su una panchina, per ascoltare, spiegare, raccogliere le lamentele (so che non mancheranno), informarli del lavoro fatto e delle opportunità che si possono sfruttare e, soprattutto, per condividere proposte e azioni per rendere la nostra Chieri una città dove sia sempre più piacevole vivere e veder crescere i propri figli».

Il Centro, dopo il populismo, a Giaveno il libro di Merlo

Lo scrittore e giornalista Giorgio Merlo, già parlamentare e attuale sindaco di Pragelato, presenta a Giaveno il suo recente volume uscito per Marcianum Press

Il 21 aprile, alle 21 presso la sala Consiliare di Villa Favorità, in dialogo con l’onorevole Daniela Ruffino e Osvaldo Napoli, presidente regionale di Azione

Può nascere – e come – una forza centrista non nostalgica o residuale, capace di date una casa alle culture politiche popolari e liberaldemocratiche interpretando una “politica di centro” riformista e innovatrice? La questione è di quelle che animano periodicamente il dibattito politico, in qualche modo sempre alle prese con l’evidente insufficienza del bipolarismo muscolare. Argomento evergreen nella mai compiuta “transizione italiana”. E ancor di più in questi ultimi giorni che sembrano aver segnato l’addio definitivo alla formazione del partito unico terzopolista, ma non la dichiarata da più parti urgenza di una Terza Forza. Al tema del centro è dedicata l’ultima fatica libraria dello scrittore e giornalista Giorgio Merlo, più volte parlamentare e attualmente sindaco di Pragelato. Sempre impegnato a riaffermare il valore della presenza politica e culturale dei cattolici democratici e del popolarismo di ispirazione cristiana, l’autore si concentra su – questo il titolo dell’agile ma sapido pamphlet – “Il centro dopo il populismo”. Questo il titolo del volume, edito da Marcianum Press e prefatto da Elena Bonetti, già Ministro per la Famiglia nel Governo Draghi ed esponente di spicco di Italia Viva. Il libro sarà presentato venerdì 21 aprile a Giaveno, su iniziativa dell’associazione “Piemonte al Centro”, alle 21 presso la Sala Consigliare dell’Unione Montana Val Sangone a Villa Favorita (via XXIV Maggio, 1). L’autore si confronterà sui temi del libro e sulle prospettive della ricostruzione del centro politico con l’onorevole Daniela Ruffino e Osvaldo Napoli, già parlamentare e presidente regionale di Azione. Modera il giornalista Marco Margrita, direttore de “Il nuovo Monviso” e della comunicazione di Echos Group.