politica- Pagina 171

Molinari (Lega): “Il quadro su Salvini è disgustoso”

 

“Gli organizzatori della mostra prendano provvedimenti immediati”

“E’ semplicemente disgustoso. Questa non è arte, o legittimo esercizio di satira o critica politica. E’ volgarità allo stato puro”. Così Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati, e segretario del Carroccio in Piemonte, stigmatizza il quadro esposto al Torino Comics, che raffigura il segretario federale della Lega, e Ministro della Repubblica, Matteo Salvini. “La Lega del Piemonte – aggiunge l’on Molinari – si schiera al fianco di Matteo Salvini, oggetto di un attacco inaccettabile, che sconfina nell’odio. Chiediamo immediati chiarimenti agli organizzatori, auspicando che arrivino scuse convincenti, e l’immediato ritiro dell’opera dall’esposizione”.

Merlo: Calenda, il “no a Fioroni” è un no ai Popolari

“Calenda vuole costruire un partito, almeno così dice, aperto ad altre culture politiche. Tra cui,
almeno così pare, anche a quella popolare. Nel frattempo, però, sentenzia giudizi sulle singole
persone che rappresentano quella cultura politica. L’ultima, in ordine temporale, riguarda Beppe
Fioroni.
Ora, ognuno può dire ciò che vuole e quando vuole sulle singole persone. Semmai, il dato politico
rilevante è che i Popolari difficilmente sono compatibili con un capo partito che ironizza su alcuni
suoi esponenti più significativi. A conferma che, forse, di fronte ad una riedizione aggiornata del
partito liberale o repubblicano o tardo azionista, i Popolari devono contribuire a costruire un
Centro dinamico, riformista, democratico e di governo da un’altra parte.
Calenda, del resto, è un autorevole esponente della cultura liberista, liberale, elitaria e
aristocratica del nostro paese. Distinto e distante dalla tradizione, dalla cultura e dalla storia dei
cattolici democratici, popolari e sociali italiani”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Popolari.

 Ravinale (SE): investire nelle Case di Comunità ma apriamole a progettazione

 

Siglare un Protocollo d’intesa con la Regione Piemonte per la realizzazione e la gestione delle Case di Comunità, che indichi strumenti, risorse e modelli organizzativi capaci di realizzare un vero processo di integrazione socio-sanitaria, e avviare un percorso di progettazione partecipata coinvolga la popolazione nelle sue varie articolazioni politiche e sociali: è questo l’impegno richiesto alla Città nella mozione depositata ieri mattina da Alice Ravinale, capogruppo in Comune di Sinistra Ecologista.
“Affinché le nuove Case di Comunità siano davvero un’occasione per ridare la giusta centralità ai temi della salute è importante che la loro progettazione sia condivisa con la cittadinanza, con l’ASL Città di Torino, con i quattro Distretti socio sanitari, con le Circoscrizioni e con i Servizi Socio Assistenziali del Comune”, sottolinea la prima firmataria.
“A Torino verranno realizzate 16 case di comunità e 6 ospedali di comunità con fondi PNRR”, spiega la consigliera rossoverde Alice Ravinale. “Ma la tenuta della sanità pubblica in Piemonte è allo stremo ed è fondamentale che questo investimento non si riduca ad un’operazione immobiliare, ma porti ad una reale integrazione dei servizi socio-sanitari, rilanciando la medicina di prossimità e garantendo l’accesso alle salute per tutte e tutti”
“Perché questo avvenga è urgente che si apra una progettazione partecipata dei servizi che dovranno essere prestati in ogni casa di comunità, ascoltando le reali esigenze del territorio”, conclude.

Confronto importante tra il Presidente Cirio e i Sindaci della Via Lattea

 

“Un incontro importante e proficuo. Così è stato definito dai sindaci della Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea il confronto avuto giovedì scorso nel tardo pomeriggio con il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio presso la nuova sede regionale. Sono stati affrontati i maggiori problemi sul tappeto del comprensorio territoriale: dal costo dell’innevamento artificiale ai finanziamenti per le prossime Universiadi che vede Pragelato in prima linea; dalla revisione degli impianti funiviari alla necessità di garantire i finanziamenti pubblici per alcuni interventi finalizzati al rilancio della politica turistica del territorio.

Piena disponibilità e garanzie da parte del Presidente Cirio sul ruolo della Regione Piemonte nel farsi carico delle richieste e delle esigenze manifestate dai Sindaci della Via Lattea.
Un incontro, quindi, importante in vista del rafforzamento della vocazione turistica, economico/produttiva e sportiva dei nostri territori.

 

Maurizio Beria, Presidente Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.

Giorgio Merlo Sindaco Pragelato, Consigliere nazionale Anci.

Pd Regione: “15 anni per il nuovo ospedale unico Asl To5, una vergogna”

VICEPRESIDENTE COMMISSIONE CULTURA DEL CONSIGLIO REGIONALE DIEGO SARNO (PD):UNA PIETRA TOMBALE CALA SUL PRESIDIO. UNA VERGOGNA CHE DIMOSTRA LA TOTALE INADEGUATEZZA DELLA GIUNTA”

Il 12 aprile scorso è stata emanata dal Direttore dell’Asl To5 la Deliberazione contenente “Servizio di assistenza legale e tecnica (advisory) per la predisposizione degli atti e lo svolgimento di tutte le attività relative alle procedure di gara per la realizzazione dell’Ospedale Unico dell’ASL To5. Indizione di gara a procedura aperta”.

“Da una lettura del provvedimento – commenta il Vicepresidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale (Pd) – emergono, immediatamente, alcune criticità. Innanzitutto si prevede di selezionare, entro maggio, un pool di esperti “per la predisposizione degli atti e lo svolgimento di tutte le attività relative alle procedure di gara per la realizzazione dell’Ospedale Unico dell’ASLTO5”. Peccato che da maggio siano previsti ben 42 mesi per arrivare finalmente alla progettazione esecutiva. Saremo, quindi, nel 2027. Dopo questa fase ci sarà la gara che, tra una procedura e l’altra, richiederà un altro anno. Arriveremo, pertanto, al 2028”.

“A questo punto – prosegue l’esponente dem – partiranno i lavori che dovrebbero proseguire per 7 anni. Pertanto, si arriverà al 2035. A cominciare da oggi occorreranno 10 -11 anni per vedere la struttura ospedaliera realizzata, se non mettiamo in conto i ritardi che si potranno verificare, gli eventuali ricorsi e le opere di viabilità, per il trasporto pubblico e per la dotazione delle attrezzature, solo per citare alcuni casi, che ad oggi nel documento dell’ASL non sono previste. Occorreranno infrastrutture come la bretella che collega l’area di Cambiano con la zona del Carmagnolese, attualmente inserita in un piano con altre 10 opere, senza la quale, però, quell’area resterebbe esclusa. Senza contare, poi, che dovremo, quindi, potenzialmente, aspettare 15 anni per il nuovo nosocomio, senza sapere che cosa diventeranno gli attuali ospedali e, a oggi, non è stanziato un euro per la ristrutturazione di strutture poco efficaci, come quella di Carmagnola dove, come la stessa Asl dichiara, nessun infermiere vuole andare a lavorare”.

“Per quanto riguarda l’aspetto economico – spiega il Consigliere regionale Pd – è evidente che per arrivare alla fine del progetto esecutivo, considerando l’impegno previsto dal documento di soli 300.000 euro, questi forse basteranno solo per pagare il progetto definitivo. Infatti se il costo dell’opera fosse pari ai 250.000.000 di euro, per il progetto esecutivo di solito è pari al 10%, quindi 250.000 euro, ne deduciamo che al pool spetterebbero soltanto 50.000 euro per 42 mesi di lavoro? Assurdo!”.

 “Tutto questo – conclude il Consigliere Pd – svela il pressapochismo dimostrato nella scelta di Cambiano. E’ stata decisa una localizzazione senza conoscerne le caratteristiche e senza avere un piano adeguato e programmatico. Ci saranno, infatti, decine di gare pubbliche da fare che nel documento dell’Asl non vengono previste. Se servono 3 anni e mezzo per trovare professionisti e fare i progetti solo della struttura, serviranno 15 anni prima di vedere completata l’opera. Una pietra tombale prima ancora di partire. Una vergogna che dimostra la totale inadeguatezza della Giunta e, in particolare, del Presidente e dell’Assessore regionale alla sanità”.

Sgomberi, Ambrogio (Fdi): “Finalmente lo stato avanza”

VIA SCARSELLINI: DOPO ANNI DI IMMOBILISMO

“Lo sgombero degli alloggi di edilizia popolare in via Scarsellini conferma il cambio di passo in corso: dopo anni di immobilismo, lo Stato, finalmente, avanza. Purtroppo non si può dire altrettanto del Comune, da sempre assente ingiustificato sul tema”.

Così Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Consigliere Comunale di Torino, che aggiunge: “Come promesso e annunciato, il ripristino della legalità è un’assoluta priorità per questo Governo: ci sono oltre 200 alloggi ATC occupati in Torino ed è ora che tornino nella piena disponibilità dell’ente, anche per calmierare l’emergenza abitativa, con quasi 7mila famiglie, rispondenti ai requisiti di assegnazione, in attesa di una casa.

L’operazione, che ha registrato il solito, encomiabile lavoro della Polizia di Stato, risponde agli appelli di ATC sulla necessità di accelerare gli sgomberi ed è un’importante boccata d’ossigeno per i cittadini residenti, soprattutto per anziani a fragili, da anni costretti a vivere, forzatamente, tra abusivismo e vessazioni”.

 

Pd Regione: “Cofinanziare linea 15 Gtt fino a Grugliasco”

IL PRESIDENTE DEL GRUPPO PD GALLO  IN CONSIGLIO REGIONALE

 “Ho presentato un emendamento al Bilancio 2023-2025 che introduce un articolo che prevede un “cofinanziamento regionale per il prolungamento del tracciato della linea tranviaria 15 di Gtt”. Si tratta di un intervento di grande importanza che consentirà di collegare, ulteriormente, le città di Torino e di Grugliasco e permetterà agli utenti di raggiungere con i mezzi pubblici, in modo comodo e ecologico, l’Università e il nuovo polo scientifico di corso Torino a Grugliasco” spiega il Presidente del Gruppo Pd, Gallo,  in Consiglio regionale.

“Ritengo fondamentale – prosegue l’esponente dem – che la Regione provveda a stanziare, per cofinanziare, questo intervento, 10.000.000 di euro in 3 anni (3 milioni per il 2023, 3 milioni per il 2024 e 4 milioni per il 2025). La proposta del Partito Democratico mira a valorizzare le politiche di mobilità urbana sostenibile e di potenziare una linea strategica. Auspico che questo emendamento venga accolto. Si configurerebbe come una correzione importante a un bilancio senza decisioni strategiche e senza una visione per il futuro della nostra Regione”.

Sanità transfrontaliera, Accossato (LUV): “Giudizio positivo, ma chiediamo tempi certi”

Accordo con l’Ospedale di Briançon: “un maggiore impegno da parte della Regione sui servizi sanitari ospedalieri e territoriali in Val di Susa”.

 

L’8 marzo 2017 era stato siglato a Briançon, presso il Centre Hospitalier des Escartons de Briançon il progetto di sanità transfrontaliera “PROSantè”, avviato dal polo Ospedaliero delle Hautes Alpes e l’ASL TO3, in sinergia con l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, finanziato con fondi transfrontalieri per offrire un’assistenza sanitaria che superasse i confini, ai residenti e agli ospiti della Valsusa, e del Briançonnais.

Il progetto di sanità transfrontaliera comprendeva da una parte tutti i servizi presso gli Ospedali di Rivoli e Susa e dall’altra l’Ospedale di Briançon. La sperimentazione si poneva anche l’ambizioso compito di sostenere le necessarie specificità nell’ambito della normativa di riferimento e della programmazione sanitaria.

Venuti a conoscenza che oggi quell’accordo transfrontaliero non viene più praticato e riconosciuto presso l’Ospedale di Briançon, durante il Question Time in Consiglio regionale abbiamo voluto chiedere all’Assessore Icardi se e come intende attivarsi per rinnovare prima possibile l’accordo con il polo Ospedaliero d’oltralpe.

Icardi ci ha confermato che il progetto ha avuto termine all’inizio dell’anno 2021. Solo all’inizio di quest’anno, a seguito di un incontro in assessorato, si è concordato, al fine di valorizzare e dare un possibile sviluppo concreto a quanto prodotto in termini di sperimentazione dal Progetto Prosantè, di candidarsi in partnership anche con le altre regioni e organizzazioni sanitarie transfrontaliere sia sul versante italiano (Valle d’Aosta e Liguria) e sia sul versante francese (Region PACA e Rhon Alpes) nell’ambito del programma ALCOTRA 2021-27 per un progetto, denominato ProSanTIF – Go (Pro Sanità Transfrontaliera Italia Francia – Governance) che si è posto come obiettivo quello di produrre un articolato di legge per regolare l’assistenza sanitaria transfrontaliera, da consegnare ai decisori politico istituzionali per consentire la traduzione in un più snello ed efficiente modello di assistenza transfrontaliera ai cittadini di Italia e Francia. L’Assessore si attende una risposta circa l’esito della candidatura per il mese di settembre 2023. Intanto però i piemontesi che hanno la necessità di farsi curare presso l’ospedale di Briançon devono pagare.

“Siamo soddisfatti perché almeno c’è l’intenzione di rinnovare l’accordo transfrontaliero per garantire alla cittadinanza dell’alta valle di Susa l’accesso all’ospedale di Briançon. Certo rimaniamo un po’ perplessi per i tempi lunghi che si prospettano, considerando che il precedente accordo è scaduto a inizio 2021. Al tempo stesso abbiamo però richiesto all’assessore un ulteriore impegno sui servizi sanitari ospedalieri e di territorio presenti in Val di Susa” ha concluso Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale.

Comunali. Ruffino: A Ivrea Azione e Iv unite a sostegno di Sertoli

“A Ivrea il sindaco uscente, Stefano Sertoli, ha governato bene in questi cinque anni, lo dimostrano gli obiettivi raggiunti. Azione e Italia Viva ritengono che sia il candidato migliore per proseguire nei prossimi cinque anni il lavoro iniziato”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione, che aggiunge: “Con Massimiliano De Stefano e Paolo Bertolino, referenti locali di Azione e Italia Viva, sosteniamo perciò la candidatura civica di Sertoli, condividendone il programma, centrato sulla serietà, sulla responsabilità, su soluzioni concrete ai problemi dei cittadini, su una visione della città orientata al 2030, sull’ambizione di fare di Ivrea un centro sempre più strategico per il Piemonte. In questo percorso sono molti i cittadini che hanno deciso di mettersi in gioco accanto a Sertoli, con quattro liste civiche unite dall’obiettivo di una nuova Ivrea, attenta ai cittadini, ai servizi, dalla scuola alle strutture per gli anziani alla sanità. E’ un voto importante per Ivrea – conclude Ruffino – si tratta di proseguire un’esperienza di governo che ha portato ottimi risultati e ad Ivrea non mancherà il totale sostegno di tutti coloro che credono nel lavoro di squadra fatto sino ad oggi”