politica- Pagina 145

Italia Liberale e Popolare: Gtt è da privatizzare

La decisione presa dalla Giunta Lorusso di incrementare ulteriormente sia il costo dei biglietti delle corse GTT che, contemporaneamente, le tariffe della sosta a pagamento è la prosecuzione della strada già intrapresa che vede il cittadino come bancomat del Comune e delle sue controllate, a fronte di servizi pessimi e scarse ricadute sulla Città.
L’aumento del costo delle corse è stato giustificato con la crescita dell’inflazione e del caro carburante che, di fatto, non giustificano invece un aumento del prezzo della zona blu, nelle sue varie e, fin troppo vaste, declinazioni nei quartieri.
Una scelta fatta unicamente per ripianare i conti di un’azienda controllata dallo stesso Comune e che andrà ad incidere ulteriormente sul portafoglio delle famiglie.
Senza contare che ora, il pessimo servizio offerto da GTT, che ad eccezione della metropolitana, non può certo essere considerato un’eccellenza della nostra Città, avrà costi importanti che porterà molti a scegliere la mobilità privata, con buona pace per la transizione ecologica e la tanto sbandierata mobilità alternativa.
Ad esempio, per una famiglia di 4 persone che volesse andare a fare una passeggiata di un paio d’ore in centro, l’utilizzo dell’automobile, comprensivo anche del costo della sosta, sarà sempre economicamente più vantaggioso dei 16 euro da spendere per lo stesso tragitto svolto sui mezzi pubblici. Senza contare il non dover sottostare ad orari spesso non rispettati, lunghe attese e vetture strapiene.
L’ennesima dimostrazione che l’attuale Amministrazione riserva grande attenzione alle casse e scarsa attenzione alle esigenze della Città. GTT, da anni, andrebbe privatizzata, per migliorare il servizio in un regime di attenzione al cliente, ma la propensione allo statalismo priva Torino di un servizio di alto livello ad un costo adeguato.
Italia Liberale e Popolare
Coordinamento Regionale Piemonte

Amazon, Sarno (Pd): Dalla destra solo solidarietà ai lavoratori

“A ORBASSANO UNA DESTRA DEBOLE NON SA OFFRIRE AI LAVORATORI ALTRO CHE LA SOLIDARIETA’. CI BATTEREMO IN REGIONE PER TUTELARE I 148 LAVORATORI E LE LORO FAMIGLIE”

18 luglio 2023 – Nel giugno scorso il Gruppo del Partito Democratico di Orbassano era intervenuto con forza chiedendo la tutela dei lavoratori del sito Amazon attraverso un ordine del giorno bocciato dalla maggioranza che prevedeva l’impegno di convocare un tavolo con sindacati, Amazon, e se necessario la società Afs, affinché nella procedura di selezione dei lavoratori Amazon di Orbassano (250 per turno, fino ad un massimo di 3 turni) venisse data massima priorità alla ricollocazione ai 148 lavoratori attualmente impiegati al SITO di Orbassano per conto della stessa Amazon. Ieri sera il centrodestra ha presentato e votato un ordine del giorno che sancisce la “piena solidarietà e la vicinanza del Consiglio Comunale ai lavoratori”.

“L’atto presentato dalla maggioranza che governa Orbassano è a dir poco imbarazzante – commenta il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno – La destra ha bocciato l’ordine del giorno del Partito Democratico che conteneva azioni concrete per cercare di tutelare i lavoratori come l’istituzione di un tavolo di confronto e ha approvato, invece, un atto di indirizzo che parla di solidarietà, vicinanza e dialogo: sentimenti che non credo necessitino di un atto di indirizzo!”.

“Sul fronte della Regione per fortuna si è compiuto un primo passo – afferma Diego Sarno – l’Assessore Chiorino ha convocato un incontro lo scorso 6 luglio durante il quale si è impegnata ad attivare ammortizzatori sociali in deroga. Sicuramente si tratta di un’azione utile, ma non sufficiente. Serve un impegno istituzionale a tutti i livelli. Serve un intervento deciso: deve essere riconvocato subito il Tavolo per evitare che il 1° agosto questi lavoratori restino a casa. Il tempo stringe! Venerdì 21 luglio scenderemo in piazza al fianco dei sindacati in difesa dei 148 lavoratori di Amazon, un’azienda che rappresenta un modello economico difficile e a volte poco rispettoso della tutela del lavoro”.

“Ci saremmo aspettati – conclude Sarno – che di fronte a una situazione tanto grave la destra al governo di Orbassano intervenisse con atti forti e concreti a favore di questi lavoratori. La Sindaca avrebbe potuto caricare di significato e dare concretezza a un ordine del giorno vuoto di contenuti, chiedendo che dal momento che è annunciata la prossima apertura un insediamento Amazon nel Comune di Orbassano, in Via Agnelli, si prevedesse il reintegro di tutti i lavoratori di SITO nel nuovo magazzino di Orbassano, attraverso l’attivazione della clausola sociale. Non ha fatto nulla di simile, ma è sulla tutela del lavoro e dei lavoratori che il centrosinistra si distingue da questa destra priva di idee e di proposte. Il Partito Democratico in Consiglio regionale si attiverà proprio su questo tema: chiederemo all’Assessore Chiorino di portare al Tavolo delle trattative la salvaguardia dei posti di lavoro e proveremo a predisporre un atto di indirizzo concreto da discutere in Aula”.

REGIONALI, +Europa Piemonte all’incontro promosso dal Pd

REGIONALI, MARTINO (+EUROPA): “PER UN’ALLEANZA POLITICA E SOCIALE DI FORTI VALORI RIFORMISTI”
“Anche +Europa Piemonte ha partecipato all’incontro di ieri, promosso dal Partito Democratico, per un primo confronto in vista delle prossime elezioni regionali. Siamo disponibili ad approfondire il confronto per un’aggregazione di centro-sinistra per un Piemonte migliore. Ribadiamo, dal nostro punto di vista, l’interesse ad ampliare la coalizione verso l’area riformista, utilizzando lo strumento delle primarie nell’individuazione del candidato presidente”. Così in un nota Flavio Martino, Coordinatore regionale di +Europa.

“Sole delle Alpi”, l’ex ministro Castelli al Pian del Re

di Massimo Iaretti

Nel fine settimana del 15 e 16 luglio si è tenuto l’annunciato raduno ‘Sole delle Alpi’ in un luogo simbolo dell’autonomia del Nord, il Pian del Re al Monviso. Ad organizzarlo l’associazione Autonomia e Libertà, presieduta da Roberto Castelli reduce – tra l’altro – dal ‘duello’ con il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca ai Ponti del Mincio la settimana precedente.

 

Soddisfatto dell’esito del raduno ?


E’ stato un bellissimo fine settimana, ci siamo anche divertiti con una bella passeggiata in montagna
, passando anche una notte in rifugio. C’erano rappresentanti provenienti dalla Lombardia, dal Piemonte, dalla Liguria, dall’Emilia, un gruppo di persone convinte che si sono scambiate delle idee sull’autonomia nello scenario delle Alpi.

 

Lei è appassionato di montagna ?

 

In passato ho fatto parte del soccorso alpino. Per problemi al ginocchio non facevo più passeggiate da qualche anno, per me in questi due giorni è stato come risorgere. Un unico rimpianto: non avere affrontato il Monviso quando potevo farlo con maggiore tranquillità

 

Torniamo all’incontro: si parlato di Nord, di Padania, di Italia ?

Si è parlato di Nord e di Padania ma anche di Italia. A Ponti sul Mincio dove Cateno De Luca è sbarcato ‘in forze’ ed abbiamo avuto un confronto costruttivo, franco e cordiale nel quale ognuno ha portato avanti le proprie idee. Lui sta cercando forze al Nord per ‘fare tenaglia’ con Roma

 

Alleanza in vista ?

 

E’ una delle 1000 ipotesi sul tavolo. Ne abbiamo discusso la sera del sabato. Certo per vincere contro Roma occorre essere in tanti, alleati e federati.

 

Con De Luca c’è qualche punto di contatto ?

 

Su una cosa in particolare mi sono trovato concorde. Quando parla delle accise sul petrolio e dice che i siciliani non le godono, questa rivendicazione vale anche per tutto quello che noi paghiamo a Roma e da Roma non ritorna.

 

Dopo un luglio così intenso avrete altri impegni estivi come Autonomia e Libertà ?

 

L’ha detto Lei: è stato un luglio intenso. Adesso tiriamo il fiato e rallentiamo. Ad agosto, dato che i padani spesso vanno al mare c’è l’idea, che al momento è solo un’idea, di fare qualcosa in località bagnate dal mare.

 

Ma ci sono obiettivi più avanti nel tempo ?

 

Certo il primo all’ordine del giorno sono le elezioni europee, occorre discutere come e se federarsi tra le molte realtà autonomiste. Sono tante e ci sono altre iniziative in cantiere e ci sarà un certo movimento dopo l’estate.

 

Dunque obiettivo raggiunto al Pian del Re ?

 

Una cosa è certa stiamo riuscendo a ‘bucare’ sotto l’aspetto mediatico, la gente parla di noi e questo è importante.

Alberto Preioni (Lega): “Stanziamento fondi per aiutare gli agricoltori”

Grazie alla Regione a maggioranza Lega in Regione Piemonte si stanzieranno fondi per aiutare gli agricoltori e i cittadini colpiti dai danni causati dalla recente grandinata.
“La Regione utilizzerà fondi propri, che si aggiungeranno a quelli dello Stato – dichiara il capogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni. -, per supportare cittadini e aziende che hanno subito perdite a causa della grandine. L’ammontare dello stanziamento dipenderà dalla valutazione dei danni, che sarà completata entro la fine di luglio. I fondi saranno destinati a una trentina di comuni nelle zone delle Langhe, Monferrato e Roero, nel Cuneese e nell’Astigiano, nel Torinese e nell’Alessandrino, che sono stati interessati dalla grandinata. La Regione sta documentando i dati relativi ai danni al fine di richiedere la certificazione di calamità naturale, poiché la grandine ha causato, in alcune zone, la distruzione totale dei raccolti”.

Giachino: preoccupante ritardo nella nomina del sostituto di Virano

NOMINA NUOVO DIRETTORE TELT 
 Il ritardo nella nomina del sostituto di Mario VIRANO preoccupa chi vuole rilanciare lo sviluppo green. La TAV e’ già in grave ritardo e a rimetterci sono la economia e il lavoro italiano oltre all’ambiente.  Sommeiller, Grattoni e Grandis ci misero molto di meno a costruire il primo Traforo alpino della storia con molti meno mezzi a disposizione e con molte meno conoscenze. Nei prossimi anni avremo una importante chiusura del Traforo del Bianco e il traffico si riverserà tutto su strada perché l’attuale traforo del Frejus è inadeguato.  Conto molto sulla Presidente Meloni e sul Ministro Salvini affinché venga individuato un Manager di provata esperienza che sappia , come fu per il Passante di Mestre, accelerare i lavori nell’interesse della economia nazionale.
 
Mino GIACHINO responsabile piemontese  trasporti e logistica FDI

Ricercatore UPO detenuto in Iran: appello per Djalali

Dal centrodestra vercellese all’incontro su libertà e diritti civili”
La sala del Piccolo Studio presso l’abbazia di Sant’Andrea, ha ospitato un incontro sulle gravi violazioni dei diritti umani in corso da decenni in Iran e che hanno visto quest’anno forti repressioni di manifestazioni spontanee di cittadini .
L’esule iraniana e attivista per i diritti umani, Ghazal Afshar, membro dell’Associazione dei Giovani Iraniani, ha condiviso con il pubblico presente la difficile realtà vissuta nel suo paese, dialogando con l’onorevole Emanuele Pozzolo che ha organizzato l’incontro assieme al Sindaco Corsaro.
Durante l’evento oltre alla relatrice, hanno  preso la parola oltre all’On Pozzolo , il Sindaco Corsaro, il  Presidente della Provincia Gilardino,  i consiglieri regionali Riva Vercellotti e a Stecco e l’Arcivescovo Monsignor Marco Arnolfo.
“Ho partecipato convintamente dimostrando la mia vicinanza a questa causa – racconta il consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte Alessandro Stecco, che presiede la commissione Sanità – Durante il mio intervento, ho richiamato l’attenzione sulla causa di Ahmad Reza Djalali, medico iraniano naturalizzato svedese e ricercatore  dell’Università del Piemonte Orientale di Novara. Djalali è detenuto da sette anni nel braccio della morte con l’accusa di spionaggio e rischia l’impiccagione”.
“Ho firmato e sostenuto nel 2020 in Consiglio regionale una mozione bipartisan di attenzione e sensibilizzazione sul tema della liberazione del dott Djalali e continueremo a mantenere alta l’attenzione su questa drammatica situazione, anche considerando le numerose tragedie che sono state raccontate durante l’evento di ieri”.
L’Onorevole Emanuele Pozzolo, deputato vercellese di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Esteri ha dichiarato “Affrontare la situazione drammatica del criminale regime teocratico iraniano significa anzitutto avere il coraggio di parlare chiaro e senza tentennamenti: anche per quanto riguarda l’ingiusta detenzione del dottor Djalali. La comunità internazionale deve fare muro contro le strategie terroristiche del regime di Teheran, senza cedere di un millimetro sulla difesa dei diritti umani”.
Il Consigliere Regionale Riva Vercellotti di Fratelli d’Italia,  presidente della commissione bilancio del parlamentino piemontese, ha dichiarato: “Sono passati sette anni da quando Ahmadreza Djalali è stato incarcerato ingiustamente: anni di torture, violenze e una condanna a morte che potrebbe diventare esecutiva da un momento all’altro.
Come ho avuto modo di esprimere durante la partecipazione al vertice mondiale della resistenza iraniana a Parigi ribadiamo la ferma condanna del Consiglio regionale nei confronti del regime iraniano e la solidarietà al coraggioso popolo iraniano.
La forza di queste proteste si percepisce dalla violenza utilizzata dalle autorità per placarle, ma la storia ci insegna che la libertà e l’affermazione dello stato di diritto vincono ogni ingiustizia”

Forza Italia: Tajani, continuità con Berlusconi

“Auguro buon lavoro al neo segretario nazionale Antonio Tajani. La sua elezione da parte del Consiglio nazionale oltre ad essere il giusto riconoscimento per una persona che ha contribuito a costruire con il Presidente Berlusconi gli ideali e i valori di Forza Italia è anche un chiaro segno di continuitá del Berlusconismo. Ora completiamo tutti insieme il lavoro avviato da Silvio e realizzaziamo il suo sogno di un nuovo miracolo italiano”. Ad affermarlo in una nota il vicecoordinatore regionale del Piemonte, il senatore Roberto Rosso.

Giustizia, “Mani Pulite” è solo un ricordo

Non credo che possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una nuova ed inedita “questione
morale” nel nostro paese. E non si percepisce, almeno per il momento, quella furia giustizialista
che ha caratterizzato la stagione di “mani pulite”. Certo, persiste la tentazione in alcuni settori
politici di dare una “spallata giudiziaria” alla maggioranza politica sgradita di turno appoggiata da
alcuni organi di informazione contigui alla sinistra. Come, del resto, non è facilmente smontabile la
tesi dei soliti noti di percorrere la “via giudiziaria” per conquistare il parere. Era una prassi
perseguita ieri e, purtroppo, continua ad essere praticata anche oggi. È una sub cultura che
accomuna tutti coloro che hanno la singolare concezione di coltivare una “superiorità morale” nei
confronti degli avversari/nemici politici da un lato e un approccio populista nei confronti delle
istituzioni democratiche e della politica in generale dall’altro. E il dibattito di questi ultimi giorni lo
conferma in modo persin plateale, al di là dei singoli casi che sono sotto le lenti di ingrandimento
della magistratura.
Ma dobbiamo dire con altrettanta chiarezza che non siamo di fronte ad uno scenario che prelude
ad una furia giustizialista che potrebbe portare ad un rivolgimento del quadro politico generale.
Proprio in questi giorni abbiamo riletto, dopo la scomparsa dell’ultimo grande leader della Dc,
Arnaldo Forlani, i passi salienti di quella drammatica stagione. E, su tutti, la liquidazione di una
intera e storica classe dirigente accompagnata da una liquidazione di tutti i partiti di governo. Una
pagina che, al di là del mistero che ancora la avvolge, difficilmente si può ripetere a cuor leggero.
Ma è indubbio, almeno così pare, che quella stagione dei primi anni ‘90 è destinata ad essere
collocata in quella precisa fase storica della politica italiana e che non può essere replicata
banalmente. Una osservazione che mi porta a dire che “mani pulite” va storicizzata e che non può
ripetersi, seppur sotto altre sembianze.
Ora, però, credo che, al di là dell’azione della magistratura e dei suoi rapporti con la politica e i
vari governi, quello che va sottolineato e fortemente richiamato è che va spezzata quella spirale
che porta alcuni settori della politica italiana a perseguire con tenacia la scorciatoia della “via
giudiziaria al potere”. Perchè anche se non viene predicata apertamente, è noto a tutti che chi
continuamente trasmette alla pubblica opinione la propria “superiorità morale” nei confronti dei
propri avversari – che, di conseguenza, sono dei nemici da abbattere e da annientare – non fa altro
che strumentalizzare la stessa azione della magistratura a fini politici. Una tesi, questa, che
storicamente appartiene al campo della sinistra e alle sue 100 sfumature di rosso e, per una certa
fase, anche ad alcuni settori della destra italiana. Al riguardo, forse è bene sottolineare con forza
che l’unico modo per evitare che si ripropongano corto circuiti tra il ruolo della magistratura e il
compito della politica e dei partiti, è quello di piantarla di finalizzare il tutto alla conquista del
potere. Perchè è di tutta evidenza che così facendo, oltre ad alterare la normale e fisiologica
dialettica politica, si corre anche il rischio di perpetuare una profonda distorsione nello stesso
rapporto tra la magistratura e la politica nella sua complessità.
Ecco perchè, come sempre, molto se non tutto dipende anche dal concreto comportamento delle
forze politiche. Soprattutto di quei partiti e di quelle culture che pensano che il potere si possa
conquistare a prescindere dalla politica e dai programmi ma solo attraverso le disgrazie altrui,
opportunamente e volgarmente strumentalizzate.

Giorgio Merlo

Giachino: il confronto tra le Amministrazioni torinesi penalizza gli ultimi Sindaci

Caro Direttore,
Il confronto tra persone e Paesi aiuta a crescere . Chi non si misura mai con gli altri o con i risultati rischia brutte sorprese. A Torino negli ultimi trent’anni i Sindaci Castellani e Fassino han presentato ben tre Piani decennali ma non hanno mai presentato un Bilancio consuntivo così si era illusa la Città che turismo e cultura avessero sostituito la vecchia industria e invece prima il sottoscritto e poi Banca d’Italia hanno certificato che dal 2001 al 2019 Torino ha perso ben 18 punti rispetto alla media delle Città italiane piu competitive. Perdere 18 punti ha significato perdere attività commerciali e lavoro, non a caso qui la disoccupazione giovanile e’ più alta.
Ora faccio un paragone azzardato ma non troppo.
Ieri erano 80 anni dal primo grave bombardamento della RAF (inglese) su Torino che causò oltre 800 morti . Altri bombardamenti seguirono sino al termine della guerra.
Ebbene in soli 16 anni Torino grazie all’industria , a tanti validi  imprenditori , e grazie a Amministratori locali come Peyron e Grosso, si rilanciò al punto tale che nel  1961 dopo soli 16 anni “Italia 61” fu una Grande vetrina internazionale che mostro’ a sei milioni di visitatori la Torino rinata .
Certo allora si impiegavano solo 8 anni a costruire non sola la Autostrada del Sole ma anche il Traforo autostradale del Bianco e poi quello del S. Bernardo cui segui negli anni 80 la costruzione del Tunnel autostradale del Frejus. Migliorando i 13 anni che erano occorsi a Sommeiller , Grattoni e Grandis per costruire il Primo Traforo Alpino al mondo, quello voluto da Cavour.
Negli ultimi trent’anni i tempi si sono dilatati, vent’anni per costruire la Linea 1 della Metro, la linea 2 che partirà solo nel 2025 e non parliamo della TAV che dovrebbe essere ultimata nel  2032 , ventisei anno dopo la costituzione a Roma dell’Osservatorio presieduto da Mario Virano.
Mentre gli amministratori migliori davano poche interviste ma facevano tanto, gli ultimi  amministratori ,tante interviste poco contante (parafrasando le Nozze di Figaro). Per me la conferma che chi fa le nuove infrastrutture da maggiore crescita economica e sociale alle popolazioni. Chi non crede alle infrastrutture e le fa lentamente o controvoglia porta le Città e i Paesi al declino. La affermazione dell’Assessore alla Urbanistica Mazzoleni che Torino è una Città affaticata e stagnante malgrado 21 mesi di Amministrazione Lorusso la dice lunga di quanto dobbiamo fare per rilanciare Torino.
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI