Per conservare i vecchi motori contro gli interessi del Paese
Merlo: Centro, importante la candidatura di Renzi
Decisiva per il profilo politico del nuovo Centro
“La candidatura di Matteo Renzi alle europee come capolista del Centro per la circoscrizione
Nord Ovest riveste un significato politico di straordinaria importanza. E questo per due motivi
essenziali. Innanzitutto perchè si tratta di una candidatura che rappresenta in modo plastico il
progetto politico del nuovo Centro e, nello specifico, della necessità di una “politica di centro”
indispensabile per superare un ‘bipolarismo selvaggio’ sempre più bislacco e nocivo per il sistema
politico italiano. In secondo luogo perchè è una candidatura che anche culturalmente riassume il
profilo politico del nuovo Centro.
Due tasselli, questi, che contribuiscono a ridare credibilità alla politica da un lato e autorevolezza
e consistenza al progetto del futuro Centro nel nostro paese dall’altro”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi nuovi-Popolari uniti”.
“Nell’attenzione dovuta ai minori, c’è un tema in particolare su cui politica e Istituzioni sono chiamate a dare assolutamente risposte immediate ed efficaci ed è quello della disabilità. C’è un cronico deficit nel sostegno pubblico, che nelle scuole è ormai da troppo tempo a livelli inaccettabili. Il ministro Valditara intervenga”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione e componente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, che aggiunge: “Mancano i docenti, molti di quelli che ci sono non hanno le competenze necessarie e comunque vengono assegnati in ritardo, spesso in sedi diverse, senza quindi considerare criteri di continuità. Gli alunni vedono così cambiare in continuazione il loro insegnante di sostegno, con inevitabili conseguenze sulla crescita, sull’apprendimento, sullo sviluppo. Non Il ministro Valditara conosce bene queste criticità e si è impegnato a risolverle, lo aspettiamo alla prova dei fatti in tempi rapidi, perché senza continuità educativa non può esserci inclusione scolastica per i ragazzi con disabilità. Nella riunione dell’Ufficio di presidenza della commissione – conclude Ruffino – ho anche richiamato la necessità di occuparsi del carcere minorile, realtà estremamente complessa che dovrebbe richiedere una maggiore attenzione, con un principio fondamentale, quello della rieducazione”.
Il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente coordinatori provinciale e cittadino per Forza Italia a Torino commentando la notizia della chiusura di Spazio 211 affermano : « Se associazioni attive sul territorio da oltre trent’anni alzino bandiera bianca come Spazi Musicali ETS è la certificazione di un problema serio che va affrontato e non banalizzato. Lo sfogo dell’Associazione è una vera e propria denuncia. Se il Sindaco non lo vuole fare si chieda la nomina di un Commissario per la Sicurezza e per le nuove Povertà. La risposta di Pentenero su Spazio 211 è tardiva visto che le sollecitazioni arrivano oltre il tempo massimo visto lo scaricabarile giocato fino ad oggi. Se una volta si additivano solo delle porzioni di quartiere in città come aree a rischio sicurezza ora il problema è diffuso ovunque. L’Alto San Donato era una zona più associata a Cit Turin e alla Crocetta che non a Barriera di Milano o a Mirafiori. La denuncia sfogo del marito di Appendino qualche settimana fa dovrebbe far aprire gli occhi a chi, a Palazzo di Città, si aggrappa alle percentuali per sottostimare un problema che è reale e che scoraggia gli investimenti in città e con essi l’occupazione.».
“BISOGNA DARCI UNA MOSSA. I COSTRUTTORI SI IMPEGNINO A METTERE IN CAMPO UN’ALTERNATIVA ALLA DESTRA”
Daniele Valle in 7 giorni ha percorso oltre 550 chilometri: 35 tappe, lungo un percorso iniziato e concluso in luoghi legati alla Resistenza.
Oltre 550 chilometri percorsi, un viaggio di sette giorni in bicicletta attraversando in lungo e il largo tutto il Piemonte, 35 tappe che hanno toccato tutte le Province. Daniele Valle, vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e consigliere regionale Pd, ha concluso il tour che ha preso il via il 31 agosto dal Sacrario di Vaccherezza per arrivare il 3 settembre al Monumento alla Resistenza di Cuneo, toccando Condove, Chiusa di San Michele, Avigliana Caselette, Pianezza, Alpignano, Rivoli, Collegno, Grugliasco, Torino, Alba, San Damiano d’Asti, Baldichieri d’Asti, Asti, Borgoratto Alessandrino, Castellania, Chieri, Verbania, Lesa, Borgomanero, Gattinara, Candelo, Biella, Ivrea Colleretto Giacosa, Cuorgnè, Castellamonte, Rivarolo, Settimo Torinese, Moncalieri, Stupinigi, Rivalta, Vigone e Saluzzo.
Dichiara Daniele Valle: «Avvertivo l’esigenza e la responsabilità di prendere un’iniziativa, per “darci una mossa” e mettere in campo quanto prima un’alternativa alla destra-destra che governa il Piemonte e l’Italia. Incontrando durante il tour decine di amministratori locali e poi cittadini, associazioni e imprese, ho potuto constatare come questa esigenza sia fortemente avvertita. Il Piemonte merita di più, occorre radunare chi condivide questa certezza, a partire dalla difesa della sanità pubblica, dalla necessità di affrontare la transizione ecologica, fino al sostegno allo sviluppo e alla dignità dei lavoratori. I miei destini personali non contano, ho voluto impegnarmi in prima persona perché la strada è in salita e bisogna pedalare insieme. È giunto il momento che i costruttori escano allo scoperto, si diano da fare, lavorino insieme, offrendo ai piemontesi un disegno di Piemonte diverso che insieme possiamo realizzare. Attraversare tutto il Piemonte in bici da est a ovest, da nord a sud, è stato un modo diverso di fare quello che come gruppo regionale abbiamo fatto per quattro anni: opposizione, ascolto e presenza sul territorio. Dai tagli alla sanità a quelli sul PNRR, il Piemonte non può subire in silenzio per non compromettere le ambizioni di qualche politico di destra. Vogliamo un Piemonte che faccia sentire la sua voce. L’appuntamento del 2024 è domani mattina e dobbiamo approfittare di tutto il tempo che abbiamo a disposizione per mettere in campo un’alternativa: non ci rassegniamo a consegnare il Piemonte ad una Giunta monocolore dei Fratelli d’Italia».
“Il progetto di un nuovo Centro lanciato da Matteo Renzi è l’unica vera novità della politica italiana
a fronte di un persistente ‘bipolarismo selvaggio’ che non può più essere la soluzione ideale ai
problemi del nostro paese. Perchè non sono la radicalizzazione della lotta politica e la
polarizzazione ideologica – molto gettonati dalla Schlein e da Salvini – le risposte migliori ai temi in
cima all’agenda di governo. E la ‘politica di centro’, al riguardo, può rappresentare una risposta
concreta ai problemi sempre più drammatici a cui il Governo deve dare una risposta concreta e
convincente.
Ma il Centro e la ‘politica di centro’ non possono essere cavalcati e gestiti da chi è culturalmente,
storicamente e politicamente estraneo ed esterno a quel metodo, a quella cutlura e a quel
progetto politico.
Per questi semplici motivi il Centro tratteggiato da Renzi non potrà che essere anche e soprattutto
un Centro Popolare. Dove, cioè, la cultura, i valori e la storia del cattolicesimo popolare e sociale
avranno un ruolo importante e decisivo nella costruzione di un Centro plurale, riformista, dinamico
e di governo. Chiudendo la stagione dei Popolari ‘ospiti’ in altri partiti e politicamente del tutto
irrilevanti ed insignificanti perchè nascosti e gregari rispetto ad altre culture politiche”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi nuovi-Popolari uniti”.
. Noi gli unici ad interessarci del problema
Roma – “La Lega ha presentato una mozione che impegna il governo ad impedire il blocco anticipato delle vetture euro 5 in Piemonte e trovare soluzioni alternative che consentano il rispetto dei limiti previsti dalla direttiva europea sulla qualità dell’aria. Sorprende però che in queste settimane, mentre la Lega lavorava a tutti livelli, interessando anche il vicepremier Salvini che ha portato subito nello scorso Cdm il tema, per trovare una soluzione, la sinistra, ideatrice di queste politiche green folli dall’impatto devastante per lavoratori e imprese, che peraltro è stata al governo della regione Piemonte quando l’accordo sull’anticipo di queste misure è stato sottoscritto nel 2017, abbia cercato in modo risibile di utilizzare questo tema contro il Governo regionale di centrodestra. Altrettanto sorprendenti sono state anche alcune dichiarazioni di membri della maggioranza del governo regionale e nazionale che sono sembrati far opposizione a se stessi. Dichiarazioni rimaste tali perché non è seguito alcun atto concreto a differenza di quanto ha fatto la Lega immediatamente alla riapertura degli uffici della Camera. Confidiamo nel lavoro del governo per una pronta soluzione, pronti a portare in aula la mozione appena possibile”.
Così Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega e primo firmatario della mozione.
È attivo dalle ore 9 del 4 settembre fino ad esaurimento delle risorse un nuovo bando della Regione Piemonte che destina un finanziamento di 8 milioni di euro per sostenere il settore delle sale cinematografiche.
Questo programma mira a promuovere l’apertura di nuove sale, la riattivazione di quelle chiuse o inattive da almeno due anni, nonché a migliorare l’infrastruttura e la tecnologia esistente.
“Questa iniziativa è cruciale per rafforzare il settore cinematografico in Piemonte – ha detto in proposito il consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte Andrea Cane – sostenere la riqualificazione e l’apertura di nuove sale cinematografiche non solo contribuirà a rendere il nostro territorio più competitivo e moderno, ma anche ad attirare produzioni cinematografiche, creando un circolo virtuoso che favorisce l’occupazione e l’economia locale.
Attualmente, in Piemonte, operano 117 sale cinematografiche con 259 schermi attivi, che nel corso dell’anno hanno registrato una presenza di 2.630.000 spettatori. Questo settore coinvolge complessivamente migliaia di professionisti, tra esercenti, dipendenti e aziende connesse alle loro operazioni.
Il cinema è parte integrante della nostra cultura, e con questo bando, intendiamo supportare attivamente la crescita dell’industria cinematografica piemontese.”
“L’adesione del Pd della Schlein al referendum per cancellare il Jobs Act sarebbe la conferma,
plateale e persin inappellabile, del profilo estremista, massimalista e radicale del partito. Con tanti
saluti alla natura riformista del principale partito della sinistra italiana. E questo ancora al di là del
comportamento concreto di tutti quei parlamentari o ex ministri o dirigenti del partito che alcuni
anni fa approvarono con entusiasmo e grande partecipazione quel provvedimento politico e
legislativo.
Perchè a volte il profilo e la natura politica di un partito si misurano attraverso l’atteggiamento
concreto che si assume di fronte ad una riforma. E, nel caso specifico, di una riforma che ha
cambiato l’assetto del mondo del lavoro nel nostro paese”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi nuovi-Popolari uniti”.