Con le firme per la costituzione ufficiale del consorzio, prende vita ufficialmente il Centro di competenza piemontese COMPETENCE INDUSTRY MANUFACTURING 4.0 (CIM 4.0) finanziato con 10.5 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo Economico sul Piano Industria 4.0, cui si aggiungeranno altri finanziamenti da parte delle imprese partecipanti.
La cordata piemontese, centrata sull’Advanced Manufacturing nei settori automotive e aerospazio e capitanata da Politecnico di Torino e Università di Torino unitamente a 24 aziende private, si costituisce quindi come entità giuridica per dare il via effettivo alle attività del progetto, che si era classificato al primo posto nella graduatoria del MISE. Sono state anche individuate le figure che guideranno il Centro di competenza nella fase di avvio: il professorPaolo Fino (Politecnico di Torino), sarà il Presidente; il professor Marcello Baricco (Università degli Studi di Torino), sarà Vicepresidente; membro indipendente del CdA sarà Dario Gallina (Presidente dell’Unione Industriale), a conferma del ruolo guida delle imprese nelle attività di innovazione e sviluppo della manifattura avanzata. Le aziende che hanno aderito al progetto piemontese CIM 4.0 sono: 4D Engineering S.r.l., Agilent Technologies S.p.A., aizoOn Consulting S.r.l., Altran Italia S.p.A., Cemas Elettra S.r.l., Consoft Sistemi S.p.A., Eni S.p.A., FCA Italy S.p.A., Fev Italia S.r.l., GE Avio S.r.l., GM Global Propulsion Systems-Torino S.r.l., Illogic S.r.l., Iren S.p.A., ItaldesignGiugiaro S.p.A., Leonardo S.p.A., Merlo S.p.A., Prima Industria S.p.A., Reply S.p.A., Siemens S.p.A., SKF Industrie S.p.A, SPA Michelin Italiana, STMicroelectronics, Thales Alenia Space Italia S.p.A. e TIM S.p.A. Queste si organizzeranno per filiere produttive e definiranno ulteriori 7 componenti del CdA nei prossimi mesi. Il Centro di Competenza metterà a disposizione delle aziende “linee pilota” innovative per diverse tecnologie manifatturiere e costituirà un punto di riferimento in tutti gli ambiti ad esse collegati (come Big Data, Internet of Things, robotica, fotonica, cybersecurity, nuovi materiali, efficientamento energetico dei processi), inclusa l’organizzazione del lavoro e della produzione. Una delle novità su cui questa nuova infrastruttura votata all’innovazione di prodotto verrà misurata, è legata alla vocazione a svolgere attività di sviluppo che, partendo dai risultati della ricerca di base svolta nelle Università, siano rivolte alla produzione, alla standardizzazione ed alla certificazione della stessa. In maniera sinergica rispetto alla più ampia iniziativa europea della EIT Manufacturing, nell’ambito della quale a inizio mese è stato finanziato il progetto nel quale il Politecnico di Torino è partner insieme a quello di Milano ed a diverse aziende cofondatrici, il Centro di competenza mira a portare lo sviluppo di nuovi prodotti ad un livello di maturazione tecnologica prossimo al mercato, rendendo più rapida per le imprese la transizione verso i nuovi paradigmi produttivi. Il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ha dichiarato: “Credo che il Competence Center sarà la base per la ripartenza del nostro sistema manifatturiero, grazie alla sinergia tra università, centri di ricerca, sistema delle aziende e piccole medie imprese. Torino si fonda sul manifatturiero e dalla manifattura avanzata potrà ripartire, con un centro che dalle sedi storiche della fabbrica a Torino – il Lingotto e Mirafiori – guardi al futuro della produzione industriale”. “La forte sinergia tra gli Atenei torinesi, Politecnico ed Università, con le imprese e con le istituzioni, permetterà certamente di dare un forte impulso alla sfida di Industria 4.0 nel nostro territorio.” – afferma il Rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani – “Il Centro di competenza piemontese per la manifattura sarà coinvolto in tutti gli aspetti utili per le imprese del futuro. Per l’Industria 4.0 non sono necessari solo macchine e robot, ma occorre soprattutto far crescere una nuova cultura del lavoro, individuare nuovi modelli organizzativi e nuove opportunità di business per le aziende. L’auspicio è che questo progetto possa trovare terreno fertile non solo nel tessuto produttivo piemontese, ma anche fra i nostri studenti, che saranno i lavoratori 4.0 di domani.”
(cs)