“Una mostra che ha il pregio di smontare le solite narrazioni retoriche sul tema dello sfruttamento minorile e di affrontarlo senza filtri, con una visuale che non nasconde la difficile quotidianità di moltissime bambine e bambini, ma altrettanto non cede alla tentazione di dipingerlo in maniera pietistica o eroica”, così ha affermato Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale, all’inaugurazione dell’esposizione fotografica Infanzia rubata. Un secolo di lavoro minorile, da Lewis W. Hine ai giorni nostri organizzata al Polo del ‘900 di Torino dall’Ismel (Istituto per la memoria e la cultura del lavoro dell’impresa e dei diritti sociali) in collaborazione con la Fondazione Alberto Colonnetti onlus e con il sostegno del Consiglio regionale con il Comitato regionale per i Diritti umani.
La mostra parte da foto storiche di Lewis Hine, sociologo che denunciò con la macchina fotografica il lavoro minorile negli Stati Uniti nei primi del Novecento per arrivare fino alle immagini contemporanee, scattate da vari autori fra cui Andreja Restek, Laura Salvinelli e Stefano Dal Pozzolo. A corredo, una serie di scatti che mostrano missioni umanitarie in tutto il mondo (Pakistan, Burkina Faso, Guatemala, Nepal) condotte, fra gli altri, da Focsiv e Iscos.
“Quasi ogni giorno, dolorosi fatti di cronaca ci ricordano che intorno a noi continua a esistere una oscura realtà parallela, un mondo turpe che sfrutta i bambini, anche con modalità abominevoli”, ha proseguito Laus. “E l’Italia non fa purtroppo eccezione se pensiamo che i minori pre-adolescenti, tra i 12 e i 15 anni, coinvolti nel nostro paese in attività lavorative sono circa 340mila. Dobbiamo risvegliarci dal torpore dell’indifferenza: oggi è più che mai urgente approvare misure contro il disagio, la povertà infantile e le disuguaglianze. Se esistesse un solo dovere per una democrazia evoluta, questo consisterebbe nel saper offrire a ciascun figlio uguali opportunità di crescere, giocare, studiare, migliorarsi, uguali tutele e protezioni”.
Con un linguaggio semplice e diretto le foto di Hine, realizzate per il National Child Labor Committee, parlano del lavoro dei bambini nelle miniere, nei campi, nelle fabbriche tessili e alimentari, sulla strada e a domicilio. Le immagini, efficace strumento di sensibilizzazione, sono il risultato di un’accurata selezione del materiale messo a disposizione dalla Library of Congress di Washington.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Infanzia negata, promosso dal Polo del ‘900 in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia (20 novembre), con l’obiettivo di mettere in luce i diversi volti di un fenomeno purtroppo diffuso su scala mondiale ovvero lo sfruttamento minorile e la mancanza di tutela dei diritti dei minori.
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