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Miss Italia conquista Pont Canavese e incorona Francesca De Feo

Grande successo la seconda tappa di Miss Italia Piemonte Valle d’Aosta che si è tenuta sabato 2 luglio presso il parco Mazzonis a Pont Canavese, organizzata dall’esclusivista Mirella Rocca.

 

La fascia è andata a Francesca De Feo; seconda classificata e vincitrice della fascia di “Miss Rocchetta Bellezza”, Chiara Pertile; terza Arianna Roselli; quarta Alessandra Boassi; quinta Sofia
Tinelli e sesta classificata Matilda Cugno. La giornata si è svolta in maniera molto particolare rendendo protagoniste sia le Miss, sia la cittadina. In sostanza le selezioni, passate alla guida di Mirella Rocca da quest’anno, hanno tutta l’intenzione di riportare in alto il nome del concorso. Nella prima mattinata 29 ragazze
provenienti da tutto il Piemonte hanno sfilato per le vie del centro non passando di certo inosservate.
Sono state protagoniste di vari servizi fotografici: in piazza Craveri con le macchine da rally e con le 500 d’epoca mentre al pomeriggio sono state accompagnate alla Torre Tellaria per ammirare il fantastico panorama che si vede da lassù. Alle 17 poi sono tornate in paese per le prove della sfilata serale. In serata le Miss hanno sfilato per ben 4 volte davanti al folto pubblico giunto per l’occasione, due in body e due in abito da sera. A condurre l’avvincente e divertente serata “Poltronissima con Luca e Max”, dove non sono mancati momenti di musica, grazie alla splendida voce di Alexa Diliddo e alle dolci noti del violino dell’aspirante Miss Dafne Apollonio. Presenti tra il pubblico anche i Consiglieri Regionali Andrea Cane e Mauro Fava. Molta soddisfazione anche per il primo cittadino Bruno Riva. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione “Vivere Pont”.

Magnacarta: la storia di quel negozietto grazioso di Corso Vittorio

Magnacarta nasce nel 1982 per opera di Stefania Bucci e Flavia Trigona, le quali si dedicano alla vendita di prodotti di carta di alta gamma: in particolare, trattano la carta marmorizzata fatta a mano dalla nota azienda “Il Papiro” di Firenze ed importano diversi prodotti di nicchia dall’Inghilterra.

Non molti anni dopo arriva in negozio Daniela Perletto, è molto giovane e ama lavorare la carta, ma soprattutto è determinata nel portare avanti questo lavoro. Stefania e Flavia la accolgono come una figlia e le insegnano il mestiere, per poi lasciarle il negozio quando arriva per loro il momento di andare in pensione. Daniela ha l’arte nel sangue, ama il teatro e ha lavorato con Massimo Scaglione il quale, a quei tempi, le aveva proposto di partire per una tournée in Sardegna, invito che Daniela decise di non accettare per non lasciare quel tanto amato fidanzato che divenne poi il suo futuro marito.

A quel punto la vena artistica di Daniela trova espressione nella carta, attività nella quale si dedica con una fervida passione per tutta la sua vita.
Inizia ad imparare a lavorare questo materiale, grazie ad un corso di cartonaggio tenuto in un laboratorio nei pressi di Via Cavour, e da allora la sua creatività ha continuato a sbizzarrirsi, sino ad arrivare a creare a mano gioielli di carta e borse di rafia realizzate all’uncinetto.
Nel suo laboratorio, a pochi passi dal negozio, Daniela lavora fino a tarda sera e ogni momento di pausa è utile per produrre quelle creazioni che espone nella sua piccola vetrina in Corso Vittorio.

Ed è proprio quella graziosa vetrina ad incuriosire i passanti e a condurli dentro il suo piccolo negozio di soli 4 mq, curato come se fosse una bomboniera.
Tutto ciò che crea sono pezzi unici e mai in serie, unicamente prodotti a mano e con materiali di alta qualità: è anche possibile richiedere un’agenda personalizzata con un’ampia scelta di fantasie e ordinare scatole create su misura per confezionare i regali. Inoltre, da Daniela si possono trovare i biglietti in carta a mano di Amalfi e gli eleganti pop-up di Origamo.


Daniela è una persona da conoscere: eclettica, coniuga alla perfezione la sua precisione per i dettagli nel lavoro manuale con l’estroversione artistica che riesce ad esprimere quando si esibisce con il coro di cui fa parte, i Vocal eXcess, primo coro rock nato in Italia. Ed è proprio per questo eclettismo che traspare nelle sue creazioni, sempre molto fantasiose e per nulla banali, che esse rappresentano quel pezzo unico che chiunque voglia caratterizzarsi desidererebbe avere.

Irene Cane

Torino Fashion Week: dal 6 al 14 luglio nel segno della pace

Dal 6 al 14 luglio torna la Torino Fashion Week, divisa tra la nobile venue di Villa Sassi, che ospiterà le sfilate, e il Mercato Centrale, luogo simbolo di multiculturalità e di inclusione della città, dove avranno luogo i B2B, i talk e i workshop. Il claim di questa settima edizione è La moda veste la pace e tra gli ospiti più attesi vi saranno Maki e Tukwini Mandela, rispettivamente figlia e nipote del Premio Nobel per la pace Nelson Mandela, e una delegazione di stilisti ucraini.

 

Le sfilate a Villa Sassi, dimora seicentesca della collina torinese, un tempo residenza di principi e baroni, saranno trasmesse anche in live streaming sulla pagina Facebook Torino Fashion Week. Come ogni anno protagonisti saranno gli stilisti emergenti, a cui la TFW rivolge particolare attenzione.

Agli incontri B2B, che agevoleranno la nascita di collaborazioni internazionali tra buyer, fornitori, stakeholder, industrie creative e gli esperti dei settori tessile, moda, design, sono già iscritte 220 aziende da 35 Paesi di tutto il mondo.

Creata anche la piattaforma online baiabasa.com, con lo scopo di potenziare il business internazionale offrendo ad aziende, imprenditori, startup e investitori la possibilità di entrare in contatto tra loro e con la filiera aprendo un negozio online.

L’anima business del format è associata, anche in questa settima edizione, al carattere innovativo della Torino Fashion Week e al forte interesse, dimostrato fin dalle prime edizioni, per le tematiche sociali e ambientali. Saranno molti i dibattiti su giustizia sociale, cambiamenti climatici che si terranno al Mercato Centrale e all’ARTiglieria, mentre in passerella sfileranno, tra gli altri, 7 stilisti ucraini, gli abiti della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e i designer selezionati da Dress for Success, organizzazione che aiuta le donne e i gruppi economicamente e socialmente vulnerabili a raggiungere l’indipendenza economica e l’uguaglianza attraverso il lavoro nel settore moda. Un evento di beneficenza al Parco Le Vallere di Moncalieri, inoltre, raccoglierà fondi a favore dell’associazione Donnatea, donne operate al seno: il ricavato sarà utilizzato per acquistare un casco refrigerante per ridurre la caduta dei capelli durante la sessione di chemioterapia. Tra gli ospiti dei talk ci sarà Nicola Paparusso, fondatore di African Fashion Gate, il laboratorio etico permanente contro i fenomeni di razzismo, xenofobia e antisemitismo nella moda, nelle arti e nello spettacolo, e ideatore del premio La Moda Veste la Pace, già conferito a Giorgio Armani, Franca Sozzani, Valentino Garavani e che quest’anno a Roma sarà consegnato al gruppo musicale britannico Simple Minds e a Maki Mandela, figlia del Premio Nobel Nelson Mandela. Quest’ultima, insieme alla figlia Tukwini, sarà protagonista della sfilata di chiusura della TFW, in cui presenterà la collezione streetwear The Struggle Series, della società House of Mandela.

Nella serata finale saranno consegnati i Torino Fashion Week Awards e sarà designato il designer che parteciperà alla fashion week di Parigi con la sua collezione.

Per la Città erano presenti in conferenza stampa l’Assessore al Commercio Paolo Chiavarino e l’Assessore a Grandi Eventi Mimmo Carretta.

L’Assessore Chiavarino ricorda l’importante ruolo di Torino e delle sue fabbriche nella storia della moda italiana, l’Expo del 1911 e la nascita dell’Ente Nazionale della Moda. Sottolinea inoltre come “le iniziative realizzate in città negli ultimi mesi rendono Torino più bella e più conosciuta a livello internazionale. Questa edizione della Torino Fashion Week – prosegue – lancia dei messaggi forti e particolarmente cari a Torino: quello della pace, dell’inclusione, della lotta contro il razzismo e alla xenofobia.

Per l’Assessore Carretta “Torino è un mosaico complesso e avvincente, composto da moltissimi tasselli: Torino è arte, cultura, enogastronomia, industria, innovazione, eventi, moda. È una città in grado di mostrarsi al mondo 365 giorni all’anno. In questo periodo sarà la Torino Fashion Week ad accendere i riflettori su Torino.

di Roberto Ross

Qi Gong. L’antica pratica cinese che migliora energia vitale e benessere

Controllo della respirazione, meditazione, posizioni statiche e automassaggio, arti marziali e concentrazione mentale, questo è il Qi Gong, una antica pratica cinese, che ne comprende diverse,grazie a cui fluisce l’energia vitale, si alleggerisce lo spirito che ci guida verso il benessere

L’etimologia del termine ci parla di tecnica del respiro o lavoro con l’energia, una pratica, un allenamento ricostituente dunque che attiva il flusso energetico interiore e migliora lo stato esternoattraverso la rete dei meridiani.

Esistono diverse versioni del Qi Gong, più di 70 antiche collegate alla medicina cinese, al Taoismo, al Buddismo, alla filosofia dello Yin e Yang che conduce all’equilibrio e alla perfezione attraverso la simmetria di forze contrapposte insite in noi e nel rapporto con la natura, ma anche molte altre forme moderne introdotte nei primi anni ’50 che si sono diffuse rapidamente già dagli anni ’70.

Il Qi Gong come energia interiore, attraverso la rete dei meridiani, ha il compito di proteggerci da malattie e disfunzioni e mantenere il benessere interiore ed esterno del nostro corpo seguendo il principio della prevenzione per non dover ricorrere alla cura. I meridiani all’interno della nostra struttura corporea sono come una rete stradale, canali di comunicazione che nello stato di prosperità ed equilibrio permettono all’energia di circolare positivamentefacendoci stare bene, ma in caso di patologie o situazioni di stress questa corrente rallenta, si blocca e va depurata, sanificata dalle scorie e rafforzata.

Il Qi Gong come ogni disciplina o pratica necessita di costanza e impegno, di esercizio regolare che una volta diventati esperti può essere fatto anche da soli; oltre a favorire uno stato di salute generale questa tecnica può migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, supportare il funzionamento del sistema cardiovascolare e respiratorio, tonificare i muscoli, ridurre lo stress, tutto ciòcompatibilmente con le proprie capacità e in maniera sinergicacon le terapie e il controllo medico; per gli anziani è un modo utile e dolce di tenere il corpo in attività, mentre gli adolescenti e gli sportivi possono trarne benefici nella tonicità muscolare e nelle resistenza fisica. Una pratica adatta a tutti insomma, un lavoro che sviluppa e riabilita il nostro essere, migliora la percezione del nostro corpo stimolandone le potenzialità.

Il Qi Gong può essere praticato in qualsiasi momento tuttavia in molti lo consigliano la mattina presto e all’aperto; la presenza del maestro, soprattutto per i neofiti, è importante e a tale proposito,considerata anche la diffusione e il successo che ha avuto negli ultimi anni, è opportuno verificare, per non imbattersi in situazioni arrangiate e non in regola, che gli istruttori abbiano le certificazioni e una formazione adeguata.

Controindicazioni? In linea di massima non ve ne sono; ovviamente chi è in situazioni straordinarie come la gravidanza o soffre di disturbi specifici deve porre attenzione e soprattutto seguire le indicazioni del proprio medico.

Maria La Barbera

I giovani e la sessualità

Da sempre i giovani sono stati associati al vigore fisico, all’energia, agli istinti sessuali.

Questo vale tanto per gli uomini quanto per le donne. Concetti quali la verginità, l’amica di mamma che svolge il ruolo di nave scuola, gli amici più esperti o più anziani che riferiscono, spesso condendo i racconti con molta fantasia, le loro esperienze per testimoniare come si faccia.
E tutti aspettano la loro prima volta, segno che si entra nell’età adulta, complice una cultura che non sempre permette di parlare liberamente di sesso, che troppo spesso ancora oggi non consente un dialogo sereno e aperto tra genitori e figli.
La pornografia, un tempo riservata all’età maggiore se non si conosceva un edicolante compiacente, ora è dominio di tutti, anche dei più piccoli, perché non vi è alcun controllo reale sugli accessi alle decine di migliaia di siti web che, gratuitamente, propongono video per ogni gusto.
Il reale problema della pornografia, al di là di qualsiasi considerazione religiosa, morale o etica, è di carattere pedagogico.
I giovani, come chiunque si avvicini ad un qualcosa di nuovo, inesplorato, tende a considerare positivamente ciò che apprende, ciò che gli viene proposto, non possedendo ancora strumenti culturali che gli consentano una valutazione oggettiva.
Risulta quindi normale che i preliminari non esistano, che i rapporti vengano praticati senza protezione alcuna, che una bellissima quarantenne porti a casa un clochard e con quest’uomo faccia diventare il kamasutra un libro di preghiere.
Come il cinema insegna (e le recenti riprese torinesi lo hanno dimostrato) la finzione, grazie a montaggi, audio ad hoc e professionisti del sesso rende naturale ciò che in realtà sarebbe impraticabile o, comunque, pericoloso.
Sono purtroppo ancora molte le ragazzine che si concedono con facilità in cambio di pochi euro, complice un tasso etilico elevato, o per ottenere un oggetto griffato. I siti di incontri sono pieni di annunci di ragazze che, dichiarando 20-25 anni, in foto ne dimostrano, si e no, 17-18 se non addirittura meno e garantiscono prestazioni di alto livello al naturale (senza protezioni).
Dalla comparsa dell’HIV, l’inizio degli anni ’80, l’attenzione si era alzata portando ad una riduzione dei casi di malattie a trasmissione sessuale (MTS), ad un aumento nell’uso dei preservativi e, in generale, ad una maggior attenzione nei confronti dei possibili mezzi di trasmissione.
Come spesso accade, dopo almeno 30 anni di relativa tranquillità, si assiste ora ad una recrudescenza delle MTS e non soltanto per quanto riguarda HIV, epatite B e C ed altre malattie che ormai erano considerate solo un ricordo (sifilide, gonorrea, ecc).
Noi umani, i giovani ancor più, pensiamo spesso di essere immuni da ogni malattia, che ogni patologia possa riguardare gli altri, ma mai se stessi e, di conseguenza, non adottiamo le precauzioni più elementari; l’istinto atavico della riproduzione, purtroppo, rende ad alcuni maschi difficile accettare l’uso del preservativo, con la motivazione della perdita di sensibilità o dello spreco del seme.
Il risultato è che si incontrano sempre più spesso diciottenni positivi all’HIV per aver voluto provare qualche minuto di adrenalina, a moltissime donne viene diagnosticato l’HPV (papilloma virus) del quale alcuni genotipi sono spesso responsabili dei tumori maligni.
Il preservativo viene spesso associato solo alla prevenzione delle gravidanze, pensando che il sesso orale o anale non consenta la trasmissione di batteri, virus ed altre agenti patogeni. Le MTS vengono solitamente divise in tre categorie: quelle la cui trasmissione è quasi esclusivamente sessuale (Sifilide, Chlamydia, Gonorrea, Tricomoniasi, Papillomavirus, Herpes genitale e Chlamydia), quelle trasmissibili non esclusivamente per via sessuale (Epatite B, HIV, Citomegalovirus) e quelle la cui trasmissione per via sessuale è poco frequente (Candida, Epatite C).
Anni addietro l’attore Michael Douglas, che contrasse un carcinoma al cavo orale, attribuì all’HPV della moglie la causa (trasmessa attraverso rapporti orali).
Troppo spesso alcune donne, in primis alcune prostitute, accettano rapporti non protetti perché “si vede che sei pulito” o a condizione che l’uomo eiaculi all’esterno; o hanno un microscopio a scansione negli occhi o non conoscono il significato di portatore sano e di sieropositività. Alcuni studi, a mio giudizio statisticamente inaffidabili, hanno rivelato che negli anni 2020 e 2021 i casi di MTS sono calati rispetto agli anni precedenti; forse non hanno considerato che moltissime persone non si sono recate nei laboratori durante la pandemia, se non in caso di assoluta necessità ignorando così di aver contratto una patologia.
Alcune ragazze accettano di avere rapporti completi durante le mestruazioni, agevolando la penetrazione nel corpo del partner di eventuali agenti patogeni.
I virus, in particolare, possono entrare attraverso minuscole abrasioni nei tessuti (irritazione dei genitali, detergente intimo aggressivo o con pH errato, spazzolino da denti troppo duro, uso degli stuzzicadenti o cure odontoiatriche, emorroidi) manifestandosi anche dopo settimane.
In alcuni casi la patologia può restare silente (Epatite) evolvendo in carcinoma epatico anche dopo anni.
Il Comune di Torino ha evidenziato due fattori a mio parere preoccupanti: più del 27% (1 su 4) delle persone intervistate dal progetto pilota “Sanarcobaleno” non ha mai eseguito un test HIV e la maggior parte non conosceva lo stato sierologico del proprio partner; inoltre, la maggior parte delle nuove infezioni è trasmessa da chi non conosce il proprio stato sierologico.
In ultima analisi: vale la pena rischiare la vita o, quanto meno, di compromettere seriamente la salute propria e dei propri cari per un momento di piacere spensierato?
La prostituzione stessa, vuoi una italiana tendenza a non legittimare le cose scomode, vuoi un’immigrazione incontrollata ha notevolmente aumentato l’offerta con conseguente adeguamento della domanda. Su un sito di annunci-incontri, nella sola Torino sono comparsi in un solo giorno quasi 900 annunci diversi tra prostitute femmine e trans; una statistica ha rivelato che ognuno di essi riceve circa 10 clienti al giorno per cui significa che ogni giorno circa il 5% dei torinesi maschi (e penso che altre grandi città non siano molto diverse) si rivolga a professionisti del sesso (di tutti i generi).
Questo dato mostra un problema non solo di ordine sociale ma anche, e soprattutto, psicologico: perché così tante persone devono ricorrere al sesso al pagamento, avendo spesso una relazione stabile? Cosa spinge a rischiare la salute e, talvolta, una pesante sanzione se sorpresi in auto in atteggiamento inequivocabile?
All’interno di questo quadro, quantomeno preoccupante, in cui giovani ed adulti cercano l’affermazione della propria individualità attraverso l’espressione di un bisogno primario per la sopravvivenza della specie, la sessualità dei giovani adolescenti è spesso descritta come spregiudicata, senza limiti e sempre più precoce. Frequentemente viene disapprovata dagli adulti che si mostrano sorpresi o disorientati dalla mancanza di regole con cui crescono queste nuove generazioni, senza riflettere sul fatto che sono proprio gli adulti ad improntare i giovani. Tra l’altro, quando si parla di “comportamenti a rischio” non si può sottovalutare il fatto che questi sono tali per l’adulto mentre l’adolescente, com’è noto, non ha ancora ben strutturato la percezione del rischio. Per l’adolescente è normale e naturale esprimere la propria vitalità, la piena energia, in un quadro di riferimento che è quello trasmesso dall’adulto e le cui caratteristiche sembrano andare nella direzione del sesso come potere e come merce di scambio in una fissità di ruoli e stereotipi di genere. O almeno questo traspare dai modi degli adolescenti, dai testi delle canzoni che amano ascoltare e dal materiale (confezionato dagli adulti) che anche i più piccoli possono facilmente visionare in rete.
L’elevata esposizione ai rischi derivante dall’espressione spregiudicata della sessualità e la scarsa tendenza ad approfondire le proprie conoscenze, può condurre a problemi anche gravi di salute fisica e/o psicologica oltre che aprire la strada alle dipendenze da sostanze varie e dalle tecnologie.
Ebbene, cosa può fare l’adulto, il responsabile dell’educazione delle future generazioni, a fronte di questo stato delle cose?
Alcuni pensano di avere il dovere di controllare e contenere, altri fingono di non vedere o comunque non danno peso ritenendo di non essere direttamente coinvolti (i propri figli costituiscono sempre “casi a parte”), altri ancora provano a porsi domande e a riflettere sui cambiamenti culturali e i modelli di riferimento, avendo a cuore la salute psicofisica delle giovani generazioni.
Di fatto le criticità legate all’espressione della sessualità sono trasversali e coinvolgono tutte le fasce di età, considerato anche il prolungarsi dell’adolescenza. La società attuale è un crogiuolo di contraddizioni in cui si fatica a trovare una propria direzione: i forti valori di riferimento stanno lasciando il posto ad un’etica neutra e non univoca, le norme di riferimento sono sostituite da comportamenti normali che delegittimizzano la trasgressione e l’affermazione personale è al centro di tutto a discapito dei rapporti sociali.
Non è facile orientarsi in questo contesto, anzi, il rischio di esperire un divario eccessivo tra gli innumerevoli modelli spacciati come riferimenti e le proprie risorse percepite, è sempre dietro l’angolo e può portare sia ad un eccesso di spregiudicatezza che ad inibizioni, chiusure e ritiri precoci dopo le prime esperienze “non all’altezza”.
Dove la famiglia e gli amici non sono sufficienti a venire in aiuto, si può ricorrere ad un esperto (medico, psicologo, sessuologo) che, lungi dall’avere la bacchetta magica, può comunque, a seconda delle proprie competenze, fornire informazioni pratiche e indicazioni, oltre che accogliere e accompagnare le giovani personalità nei loro percorsi di formazione individuale.

Sergio Motta

Cristiana Francesia

Festa patronale di Volpiano dal 29 giugno al 3 luglio


In piazza Italia con Rock Cover Parade, concerti, eventi e stand gastronomici


Volpiano dal 29 giugno al 3 luglio in piazza Italia è in programma la Festa patronale dei santi Pietro e Paolo, con concertieventistand gastronomici e il mercatino artigianale.

Mercoledì 29 e giovedì 30 giugno alle 21 si svolge la Rock Cover Parade, il concorso per gruppi musicali giunto all’ottava edizione. Venerdì 1 luglio alle 21 concerto di Voyager – Fabbrica del Suono con «Tributo a Gigi D’Agostino». Sabato 2 luglio alle 18 la Sfilata Cosplay, alle 21 la tribute band «I Cavalieri di Zara», con le sigle dei più famosi cartoni animati, alle 22.30 la consegna della Costituzione italiana ai neo diciottenni. Domenica 3 luglio in mattinata, alle 10, la processione da piazza Amedeo di Savoia e alle 11.15 la messa nella chiesa parrocchiale; in serata, alle 21 il ballo liscio con Ornella’s Group e alle 23.30 l’elezione di Miss Mister Coscritti 2004.

La rievocazione di San Giovanni Battista

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso Domenica 26 giugno

 

 

“Una tranquilla domenica di inizio Novecento”: la giornata di rievocazione per la Festa di San Giovanni Battista prende le mosse dai ricordi di inizio Novecento per un viaggio indietro nel tempo tra personaggi in abiti storici intenti a passeggiare, chiacchierare, dipingere, a dedicarsi a “dejeuner sur l’herbe” e momenti di svago, nello spirito che animava le escursioni spontanee all’alba del secolo scorso. La rievocazione si svolgerà nell’arco di tutta la giornata, alle ore 11 e 15.30 inoltre sono in programma visite guidate tematiche focalizzate in particolare sui grandi restauri di D’Andrade e Bertea. L’evento è a cura de Le Vie del Tempo.

 

INFO

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

Biglietto di ingresso: intero 5 euro, ridotto 4 euro

Hanno diritto alla riduzione: minori di 18 anni, over 65, gruppi min. 15 persone

Fino a 6 anni e possessori di Abbonamento Musei: biglietto ingresso gratuito

Costo della visita guidata: 5 euro + biglietto di ingresso

Info e prenotazioni (dal mercoledì alla domenica):

011 9367450 ranverso@ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Un weekend all’insegna del ballo

LISCIO, BALLO DA SALA E LISCIO TRADIZIONALE

24-25-26 GIUGNO 2022 AL  PALA ASTI (EX RUFFINI)
Venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 giugno si balla!
Dove? A Torino al Pala Asti (ex Ruffini) di viale Bistolfi 10.
Ma cosa si balla e perchè? Liscio, ballo da sala, liscio tradizionale
e Combinata nazionale 6 danze in occasione dei Campionati italiani di
Categoria.
Chi li organizza? La Federazione Italiana di Danza Sportiva del
Piemonte, patrocinati dalla Regione Piemonte, nell’ambito di Piemonte
2022 Regione Europea dello Sport e dal Comune di Torino, vedranno gli
atleti impegnati nel valzer lento, tango, foxtrot, valzer, mazurca,
polka.
Saranno numerose le presenze? Si superano i 2100 atleti, provenienti
da ogni parte d’Italia e maggiormente rappresentati dal Piemonte,
Lombardia, Veneto e Liguria, grande soddisfazione per la ripartenza!
Sarà possibile assistere alle gare? Sicuramente, l’ingresso è gratuito
e appassionati e semplici curiosi potranno ammirare grandi performance.
Gli orari delle gare quali sono? Venerdì dalle 9 alle 23, sabato dalle
9 alle 22 e infine, domenica dalle 9 alle 16, giornata dedicata al
liscio tradizionale
Sabato 25 a partire dalle 17 ci sarà la cerimonia multimediale, che
riserverà alcune sorprese, una cantante dal vivo e la Società di danza
torinese specializzata nelle danze di società di tradizione
ottocentesca.
Alla cerimonia prenderanno parte autorità in rappresentanza della
Regione Piemonte e del Comune di Torino.
La Vice Presidente FIDS, Luciana Mezzopera insieme al Consigliere
federale piemontese, Matteo Migliano e al Presidente Fids Piemonte,
Giovanni Petrilli, porteranno i saluti della Federazione Italiana
Danza Sportiva.
Saranno presenti, inoltre, il Consigliere Nazionale, Andrea Ceratti,
il Segretario del Settore Tecnico Federale, Luca Dedominici, i
presidenti Fids Sardegna e Lombardia, Daniele Pittau e Marco Venegoni.
Tra le varie discipline in gara ci sarà anche il “liscio unificato”.
Si parla di valzer, mazurca e polka e a dispetto della loro origine
sono tre danze che rappresentano una realtà consolidata nel nostro
Paese.
Il valzer nasce in Austria, la mazurca in Polonia, la polka in Boemia,
ma la loro diffusione è prepotente e rapida in tutta Europa.
L’aggettivo unificato nasce dall’esigenza di ricondurre a parametri
comuni danze che avevano per ragioni storiche e geografiche subito
varie influenze. Sono danze senza età: chiunque può provarle e questo
le rende attraenti sia per chi intende praticarle per divertimento e
chi invece vuole scendere in pista per le competizioni.

GustiAmoBardo, percorsi di gusto e sostenibilità in alta Val di Susa

Tre giorni dedicati al gusto per le vie di Bardonecchia in festa, da Venerdì 24 a Domenica 26 Giugno 

Bardonecchia, anche conosciuta come la Perla delle Alpi per la bellezza e l’unicità della sua accogliente Conca, apre le porte alla stagione estiva 2022 con un lungo fine settimana decisamente innovativo e promettente all’insegna del gusto, del divertimento, della condivisione con una serie di eventi per adulti e bambini che  hanno per tema il variegato universo del gusto con uno sguardo attento anche alla sostenibilità ambientale. E’ l’occasione per una grande festa dell’estate appena iniziata con degustazioni conviviali e momenti culturali, con intrattenimenti musicali di qualità e opportunità di puro divertimento per chi desidera approfondire la cultura enogastronomica di questa terra di montagna forte di importanti tradizioni secolari.

Giornate tutte da vivere e di cui fare esperienza concreta e diretta dedicate al food, alle tecniche di distillazione, alla miscelazione, alla presentazione di drink studiati per l’evento. Sono anche giornate dirette a far conoscere le eccellenze locali in percorsi che si sviluppano tra le vie del centro storico, tra gli stand della centralissima Via Medail, nel suo affascinante Borgo vecchio, durante la notte bianca in programma nelle sue piazzette, tra i suoi angoli più caratteristici, che raccontano di secoli di storia fino al Parco archeologico della Tur d’Amun, con quanto resta dell’antico maniero che fu dei signori di Bardonecchia dove è in programma una grande conclusiva grigliata finale. Tutto grazie al fattivo coinvolgimento di produttori di eccellenze gastronomiche del luogo e regionali oltre ai principali bar e locali di Bardonecchia e alle più importanti realtà green italiane.

Lei, la cittadina di alta valle più a ovest  del nostro Paese, che ha visto e vissuto la nascita dello sci in Italia, in uno sviluppo turistico costante e sempre innovativo, non perde l’occasione, anche in questa promettente stagione estiva, per offrire proposte interessanti e coinvolgenti puntando sulla sua eccellenza naturalistica, artistica, culturale ed enogastronomica.

Da Venerdì 24 a Domenica 26 giugno Bardonecchia è in festa e si apre ad un evento che intende coinvolgere tutti, villeggianti, turisti e residenti,organizzato e fortemente voluto dalla Pro Loco Bardonecchia con il patrocinio della Civica Amministrazione e la collaborazione di To Be, un’agenzia torinese organizzatrice di manifestazioni. “ Durante l’evento, con cui inizia la nostra stagione estiva 2022 dice Carola Vajo, Presidente della Pro Loco – si potrà scoprire Bardonecchia a 360°, nella sua territorialità e nelle sue proposte sportive ma anche con uno sguardo all’innovazione ed alla sostenibilità green, nella speranza di poter coinvolgere attivamente molte persone invitandole in allegria a degustare cibi locali sostenibili a chilometro zero.”

                                                                                       Patrizia Foresto

Ikea inaugura il nuovo ristorante

Lunedì 27 giugno l’inaugurazione con colazione offerta ai visitatori e la presentazione di una settimana di eventi gratuiti dedicati alla tradizione della cucina svedese

 

 A 13 anni dall’apertura del negozio di Collegno, IKEA ripensa gli spazi dedicati a ristorante e bar, rinnovandoli, per offrire una migliore esperienza ai visitatori e creare un ambiente ancora più accogliente dove tutti possano sentirsi come a casa.

 

Un nuovo design ispirato allo stile scandinavo accoglierà i clienti nei 1300 mq dedicati alla ristorazione, con 500 posti a sedere, pensati per le esigenze dei diversi clienti: un’area gioco e posti dedicati alle famiglie, uno spazio attrezzato per smartworking con wifi, prese elettriche-usb e portaborraccia.

Sia nell’area ristorante che in quella del bar, nuove attrezzature e vetrine espositive permettono di offrire più prodotti garantendo come sempre la massima qualità.

 

Il ristorante di Collegno sta sperimentando inoltre, un’innovativa esperienza di pagamento, grazie a 8 casse automatiche che, attraverso dei sensori, riconoscono in pochi secondi i piatti e generano rapidamente lo scontrino, senza bisogno di selezionare manualmente i prodotti uno ad uno e che permetteranno ai  clienti di risparmiare tempo e accomodarsi per gustare i piatti del menù.

 

Chi ogni giorno entra in IKEA si aspetta un ambiente accogliente in cui trovare ispirazione per la propria casa, dove trascorrere anche momenti di convivialità gustando buon cibo” dichiara Giorgia Perna Food Manager di IKEA Collegno Siamo felici di inaugurare oggi un ristorante ed un bar rinnovati pronti ad ospitare i nostri visitatori che potranno scegliere oltre ai piatti della tradizione svedese, con le ormai iconiche polpette, anche piatti italiani,vegetariani e soprattutto le novità plant-based, nate dal crescente interesse verso alternative più sane e sostenibili

 

In occasione dell’inaugurazione, nel corso della settimana, all’interno dell’area ristorante, saranno organizzati appuntamenti gratuiti per il pubblico con degutazione che vedranno protagonisti i prodotti della cucina svedese:

 

lunedì 27 giugno ore 17.00 – Chef competition

Due Chef IKEA si sfideranno nella preparazione di piatti, la ricetta votata dai partecipanti potrebbe diventare un nuovo piatto ad edizione limitata

martedì 28 giugno ore 17.00 – Merenda svedese

un momento di gioco pensato per genitori e figli, alla scoperta delle curiosità sulla tradizione svedese

mercoledì 29 giugno ore 17.00 – Degustazione dei caffè svedesi

la tradizione svedese del caffè, la degustazione delle varie tipologie e abbinamenti culinari.

Giovedì 30 giugno ore 17.00 – Un salmone, mille gusti

I diversi modi di cucinare il salmone, metodi di cottura e abbinamenti per ogni occasione.