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Buon compleanno, Guido Gobino!

22 febbraio, un esclusivo tour in fabbrica con degustazione

 

Per festeggiare il suo 65° compleanno, mercoledì 22 Febbraiol’artigiano del cioccolato Guido Gobino aprirà le porte della fabbrica di Via Cagliari 15B a Torino e condurrà in prima persona 22 ospiti attraverso un tour guidato alla scoperta di tutti i reparti del laboratorio. Al tour seguirà una degustazione esclusiva di 22 cioccolatini (inediti e non), accompagnata dal racconto in prima persona del loro ideatore.

Inoltre, in occasione della visita l’artigiano presenterà per la prima volta al pubblico il nuovo giandujotto , recentemente premiato come miglior cioccolato Gianduja con il riconoscimento “Tavoletta d’Oro”, e ne svelerà le caratteristiche e le proprietà aromatiche.

 

biglietti saranno in vendita esclusivamente sullo shop online (linka partire dalle ore 12:30 del 14 febbraio  – San Valentino, il giorno in cui si celebra l’amore in ogni sua forma, Guido Gobino intende celebrare la sua più grande passione: quella per il cioccolato.

Le visite saranno condotte in lingua italiana e organizzate in due fasce orarie, da 11 persone per turno: il primo alle 14:30 e il secondo alle 16:30.

 

Una parte degli incassi del biglietto sarà devoluta a Casa OZ Onlus, un luogo di accoglienza di Torino che ospita i bambini e le famiglie giovani che incontrano la malattia.

Elvio e Aida, Fred e Ginger di periferia

Elvio e Aida condividevano una tal passione per il ballo tanto da esser protagonisti in tutte le feste che prevedevano musiche e danze.

Lui, impeccabile nel suo abito scuro, con la camicia candida dal colletto inamidato e l’immancabile cravattino nero, era pronto a condurre la sua partner nel vortice del ballo. Lei, orgogliosa del nome impostole dal padre Augusto, melomane che adorava Verdi, portava con leggiadria e innata eleganza anche gli abiti più semplici e nello sguardo gli brillava una luce intensa, colma di passione. Non v’era danza o ritmo che li trovasse impreparati al punto da dover rinunciare a quel travolgente amore che li portava a misurarsi ogni volta con i più audaci passi del loro vastissimo repertorio. Dal liscio romagnolo da balera ai valzer viennesi, dalle veloci polke al sensuale tango argentino, dai ritmi sudamericani di samba e cha cha cha all’americanissimo foxtrot: nulla era precluso alla formidabile coppia. E pur scarseggiando l’abilità in pista non mancava loro il coraggio e la voglia d’essere protagonisti. Non importava quale festa frequentassero, da quelle de L’Unità, dell’Avanti o dell’Amicizia alle sagre paesane del coregone o della cipolla ripiena, dagli appuntamenti delle Pro loco a quelli degli Alpini o ai festeggiamenti in piazza del Santo patrono. Ogni qualvolta vi fosse un orchestra, della musica e una pista da ballo, l’immancabile duo non esitava ad esibirsi in volteggi, passi veloci che s’incrociavano e sguardi assassini che tradivano un sentimento che raramente lasciava indifferenti coloro che li guardavano ballare. Ogni volta Elvio e Aida pensavano che il pubblico li stesse ammirando con qualche punta d’invidia. E pensavano che gli incitamenti e quell’averli paragonati a Ginger e Fred da quelli che li salutavano da bordo pista, fosse un giusto seppure un tantino esagerato riconoscimento alla loro bravura. Non osavano pensare che la somiglianza con la Rogers e  con Astaire riguardasse l’aspetto fisico. Ginger era bionda, bella e snella mentre Aida era bruna, piuttosto robusta e dotata di un naso importante. Elvio pareva un parente stretto dei pali del telegrafo da tanto era magro e allampanato. Per di più era quasi completamente calvo e solo un piccolo e solitario ciuffo di peluria rossiccia spuntava sulla parte posteriore della nuca. Dire che fossero belli era ben più che un azzardo ma erano più che certi che agli occhi del pubblico,  vedendoli ballare, ogni difetto spariva, cancellato dal fascino e dal portamento naturale dei due ballerini che si credevano baciati da Tersicore, la musa della danza nella mitologia greca. Per tanto tempo si esibirono  così, disinvolti e spensierati, incuranti del passar degli anni e degli acciacchi. Non c’era sciatica o artrite che potesse tenerli lontani da ritmi lenti o sincopati. Elvio trascinava nel ballo le sue lunghe gambe, calzando lucide e nere scarpe dalla suola antiscivolo. Aida, abbandonate definitivamente le décolleté con il tacco a causa dei calli e della difficile stabilità, aveva optato per delle Superga bianche, impreziosite da luccicanti brillantini. Che cos’è la bellezza se non una delicata espressione del meglio che possa inquadrare uno sguardo, della leggera ebbrezza che regala un gesto di così rara raffinatezza come può esserlo un volteggio, un caschè, un passo doppio perfettamente eseguito? La loro impressione era che il pubblico li ammirasse, sostenendo con affetto le loro evoluzioni. A parere di Elvio non occorreva essere esperti per intuire un segno d’eleganza in quelle loro movenze dove al notevole gesto atletico si accompagnava l’armonia lieve del talento. In fondo bastava crederci e loro, nel più profondo del cuore, ci credevano eccome. Cosa importava se quella che per i due funamboli del ritmo equivaleva ad una straordinaria prova di classe, al pubblico che frequentava feste e balere pareva più un insieme di impacciati tentativi di giri di danza, poco disinvolti e alquanto malfermi e vacillanti ? Nessuno osò mai avanzare una critica, una seppur minima osservazione, un timido e velato consiglio. Per tutti bastava quel binomio – Elvio e Aida – per perdonare tutto. Il senso della gioia del ballo della coppia faceva sognare anche chi non aveva dimestichezza con danze e melodie. Ma il tempo, com’è noto, è tiranno e così i nostri Ginger e Fred sono diventati troppo anziani per cimentarsi sulle piste delle balere. Ma non rinunciano a frequentare i luoghi che conobbero i loro successi e anche la sola presenza è ricompensata da un caldo applauso. Non è più quello caldo e generoso che sottolineava le loro prestazioni e che la coppia salutava con un inchino e un sorriso, ringraziando gli astanti. E’ diverso, quasi un omaggio alla carriera. L’intensità è sempre quella di un tempo, soprattutto da parte di coloro che hanno i volti incorniciati da argentee o bianche ciocche di capelli. Nei loro sguardi si legge una punta di nostalgia che, ben motivata, non guasta. Elvio e Aida, sorreggendosi uno con l’altra, ringraziano con un cenno delle mani e l’abbozzo di un inchino. Il tempo nella clessidra scorre senza guardare in faccia nessuno ma per i due danzatori ha deciso di fare uno sconto, salvando le loro gesta dall’oblio. E da critiche e rimproveri che comunque non si sarebbero meritati nemmeno ai tempi dei loro “anni ruggenti”.

 

Marco Travaglini

Montblanc e Ferrari: a Torino due eccellenze per un nuovo strumento da scrittura

EDIZIONE LIMITATA

Montblanc e Ferrari hanno presentato una nuova creazione da collezione realizzata in collaborazione con Ferrari Design che rende omaggio alla Ferrari Daytona SP3, l’ultimo modello della serie Icona, durante un esclusivo evento organizzato ieri nella boutique Montblanc di Torino

Montblanc Ferrari Stilema SP3 Limited Edition nasce dalla volontà di coniugare la tradizione artigianale di uno strumento da scrittura Montblanc con il design e le prestazioni della nuova Daytona SP3 e rappresenta un nuovo capitolo della partnership tra Montblanc, leader nella produzione di strumenti da scrittura, e Ferrari, la leggendaria casa automobilistica.

Per celebrare questa nuova creazione, è stato organizzato un esclusivo evento a Torino nella boutique Montblanc; durante la serata è stato possibile ammirare per la prima volta in Italia il nuovo strumento da scrittura.

Progettato in collaborazione con Flavio Manzoni, Chief Design Officer di Ferrari, Montblanc Ferrari Stilema SP3 Limited Edition 599 si ispira all’inconfondibile linguaggio stilistico Ferrari per dare vita a uno strumento da scrittura Montblanc dalla forma innovativa. Montblanc Ferrari Stilema SP3 rende omaggio al DNA Ferrari che contraddistingue il design di ogni automobile: l’architettura, le proporzioni, le superfici, i volumi e l’aerodinamica. Questo DNA è noto anche come stilema, in riferimento agli elementi estetici immediatamente riconoscibili e riconducibili all’identità e al creatore del marchio.

“Sebbene uno strumento da scrittura abbia una funzione e una realizzazione completamente diverse rispetto ad un’automobile, il nostro obiettivo è stato innanzitutto quello di creare uno strumento da scrittura che fosse in linea con la filosofia e il linguaggio di design del Cavallino Rampante, per poi passare a considerare gli elementi tecnici. Insieme a Flavio abbiamo deciso di creare una nuova famiglia di strumenti da scrittura che unisse perfettamente le identità di Ferrari e Montblanc ridefinendo gli standard di design e innovazione all’interno delle nostre rispettive aziende”, spiega Nicolas Baretzki, CEO di Montblanc.

La serie Icona è uno dei segmenti Ferrari più esclusivi: i suoi modelli reinterpretano l’intramontabile design delle iconiche Ferrari usando materiali innovativi e tecnologie all’avanguardia. La seconda automobile della serie Icona in edizione limitata è la Daytona SP3, il cui nome rievoca la leggendaria tripletta conquistata nella 24 Ore di Daytona del 1967, una delle imprese più spettacolari della storia Ferrari. L’ultima arrivata della serie Icona rende omaggio ai prototipi che contribuirono a fare entrare il marchio nella leggenda degli sport motoristici.

Montblanc Ferrari Stilema SP3 rievoca la forma fluida di questa automobile grazie all’utilizzo di un unico materiale sia per il cappuccio che per il corpo: il titanio leggero, raramente utilizzato per gli strumenti da scrittura Montblanc. L’angolo della sommità del cappuccio simula il modo la parte anteriore della Ferrari Daytona SP3 squarcia l’aria, mentre le linee sulla parte davanti e sul corpo si ispirano alle lame che si trovano sul paraurti dell’automobile e creano un effetto ottico di luci e ombre con le barre che sembrano scomparire.

Se l’esterno sfoggia l’inconfondibile design Ferrari, l’interno nasconde un “motore” interamente concepito da Montblanc. Il cuore della Ferrari Daytona SP3 è il suo ruggente motore V12; quello della Montblanc Ferrari Stilema SP3, invece, è costituito da un pennino in oro bianco massiccio Au750 e da un meccanismo di caricamento nascosto, che consentono a un tipo di benzina diverso di scorrere nelle sue vene: l’inchiostro. Realizzato magistralmente a mano attraverso più di 30 passaggi, il pennino Montblanc è espressione di una maestria artigianale consolidata nel tempo, mentre la nuova posizione del meccanismo di caricamento dell’inchiostro riflette lo spirito innovativo che unisce Montblanc e Ferrari. Ispirato alla visione ingegneristica di Ferrari Design, il meccanismo di caricamento dell’inchiostro di Montblanc Ferrari Stilema SP3 è stato realizzato in modo del tutto nuovo rispetto alla tradizione Montblanc e si integra perfettamente con la silhouette sottile dello strumento da scrittura. Il meccanismo di caricamento dell’inchiostro è nascosto dietro una lama rossa semitrasparente che attraversa il corpo in titanio come un fendente, rievocando l’energia e il dinamismo della Ferrari Daytona SP3. Realizzato in oro bianco massiccio, il meccanismo di questa edizione limitata è visibile soltanto quando si estrae la lama. Dopo aver riempito il serbatoio ed aver fissato nuovamente la lama nella posizione iniziale, la Montblanc Ferrari Stilema SP3 è pronta a sfrecciare sulla carta e a tracciare la prima linea.

Il pennino in oro bianco massiccio Au750 presenta una speciale incisione “SP3”, mentre l’iconico Cavallino Rampante Ferrari è saldato al laser sul cappuccio. L’emblema Montblanc collocato come da tradizione sulla sommità del cappuccio è anch’esso realizzato in oro bianco massiccio Au750.

“Trasferire le proporzioni e la fluidità della Daytona SP3, un’automobile pensata per prestazioni dinamiche e velocità incredibili, su uno strumento da scrittura senza rinunciare alla qualità dell’esperienza di scrittura è stata una sfida di design affascinante. Ci siamo concentrati non solo sulla fluidità della forma, ma anche sulla funzionalità, così da rimarcare la straordinaria sensazione di tenere in mano una stilografica che rappresenta la massima espressione di eccellenza e artigianato. Oltre all’inchiostro liquido, la penna deve supportare i movimenti rapidi della mano mentre scrive, in modo che i pensieri possano fluire liberamente”, spiega Flavio Manzoni, Chief Design Officer di Ferrari.

Proprio come l’automobile a cui questo inedito design è ispirato, lo strumento da scrittura è limitato a soli 599 esemplari in tutto il mondo. Montblanc Ferrari Stilema SP3 è il secondo strumento da scrittura nato dalla collaborazione tra due brand iconici nel settore del lusso dopo la collezione Montblanc Great Characters Enzo Ferrari Edition, un omaggio al grande pioniere e al visionario fondatore del prestigioso marchio automobilistico Ferrari.

Montblanc Ferrari Stilema SP3 è disponibile dietro speciale accordo e su base limitata.  Per maggiori informazioni visita il sito www.montblanc.com

Montblanc

Animata dallo spirito pionieristico che la caratterizza fin dal 1906, Montblanc ha rivoluzionato la cultura della scrittura con straordinarie innovazioni. Oggi la Maison continua a spingersi oltre i confini e a promuovere l’evoluzione delle maestrie artigianali in tutte le sue categorie di prodotto, raggiungendo l’eccellenza negli strumenti da scrittura, orologi, pelletteria, nuove tecnologie, accessori e fragranze.  A ogni innovazione, Montblanc offre nuove funzionalità e design rivoluzionari permeati dalla tradizione di raffinatezza della Maison e realizzati secondo i più alti canoni grazie alle competenze dei suoi artigiani in ciascuna delle sue Manifatture: Amburgo, Germania, per gli strumenti da scrittura, il Giura svizzero di Le Locle e Villeret per gli orologi e Firenze per la pelletteria. In linea con la missione della Maison di creare raffinati compagni di vita ispirandosi alle idee più innovative, l’iconico Emblema Montblanc è oggi è il più riconosciuto simbolo di performance, innovazione, qualità e stile. Come parte dell’impegno nel sostenere coloro che inseguono con dedizione le proprie passioni al fine di lasciare un proprio segno, Montblanc continua a incoraggiare programmi di istruzione in tutto il mondo e a promuovere iniziative che ispirino le persone a esprimere il loro massimo potenziale.

L’amore ai tempi dei social

Sofia è una ragazza studiosa che frequenta il corso di laurea in Design e Comunicazione presso il Politecnico di Torino.

 

Ama leggere, viaggiare e divertirsi con le amiche ma c’è un’attività che le piace in particolare: sognare, proprio come faceva da bambina. Spesso, si siede su una panchina dentro al parco del Valentino ed inizia ad immaginare come potrebbe essere la sua vita se i suoi sogni si avverassero in un battibaleno.

Oggi ha deciso di trascorrere un po’ del suo tempo seduta sulla “Panchina degli Innamorati”.

Tra sé e sé pensa a quanto sia bello sentire l’amore nell’aria ma, allo stesso tempo, è diventato così triste ritrovarsi ogni volta seduta da sola su una delle tante panchine del parco. Si chiede se sia lei ad essere sbagliata o se, forse, si sia ritirata un po’ troppo dalla vita sociale per dedicarsi allo studio. Non riesce a trovare una risposta e decide così di lasciare che la sua mente vaghi in uno di quei tanti sogni da cui è solita lasciarsi cullare, sin da quando era bambina.

Ad un tratto, il suono di una notifica del suo cellulare la riporta al presente: un’applicazione le sta ricordando che ci sarà un aperitivo presso la Farmacia del Cambio, dedicato a tutti i giovani ragazzi single. Sofia, un po’ rassegnata, non sa bene cosa fare, osserva quei due lampioni che la guardano dall’alto e che tengono le loro lampade appoggiate l’una sull’altra come due veri innamorati e, alla fine, quell’atmosfera magica di Torino riesce a farle cambiare idea.

Arrivata alla Farmacia del Cambio si siede ad aspettare in disparte l’inizio dell’evento, non sa cosa fare, si sente sola e si annoia e decide di intrattenersi sfogliando le pagine social dal suo smartphone: “A volte è davvero così triste tutta questa tecnologia” pensa tra sé e sé ma, alla fine, non ha alternative per combattere quel senso di solitudine e decide di continuare a guardare i contenuti social ancora per un pò.

Finalmente la festa inizia, la Farmacia del Cambio apre le sue porte a tutti i partecipanti e Sofia si ritrova seduta al tavolo di un ragazzo tanto carino quanto timido ma, d’altro canto, nemmeno lei riesce ad iniziare la conversazione.

Ormai si è abituata talmente tanto a comunicare tramite chat che diventa difficile gestire le emozioni dal vivo: “E se mi impappino mentre parlo? O se dico qualcosa di inappropriato e faccio brutta figura? Forse è meglio aspettare, aspettare che sia lui a parlarmi..” pensa Sofia e, intanto, continua a navigare sul suo smartphone perché questo gesto la rende sicura e la allontana da tutte queste paure.

Nel contempo, anche Filippo vorrebbe iniziare a parlare con quella bellissima ragazza seduta vicino a lui, ma non ci riesce. E’ sempre stato un ragazzo timido, anche con lo smartphone. Non sta chattando con nessuno, semplicemente rimane incollato allo schermo del suo cellulare, perché così stanno facendo tutte le persone attorno a lui e lui non vuole sentirsi da meno: Filippo sta solo cercando di adeguarsi al contesto.

Sofia, ad un certo punto, è stanca, stanca di questa situazione, stanca di aver sprecato l’ennesima serata nel disperato tentativo che il suo sogno si avverasse. Ripensa ai lampioni e alla magia che respirava e, tra sé e sé, li manda sentitamente a quel paese. Decide, così, di andarsene e di abbandonare la festa.

Solo a quel punto, Filippo si rende conto di qualcosa, dentro di sé c’è un’emozione forte che non aveva mai provato prima e non sa nemmeno darle un nome. Capisce solo che, prima di allora, viveva anestetizzato, talmente è impetuoso il sentimento che sta provando: “Devo andare a parlare con quella ragazza, non posso lasciarla andare via così” pensa Filippo, nel mentre che la sua ansia lo ancora sempre di più su quella sedia che gli sembra stregata.

Filippo inizia a sudare, la sua pancia vorrebbe che si alzasse da lì e rincorresse quella fanciulla, ma i pensieri nella sua testa lo inchiodano sempre di più.

Alla fine si convince, si alza e rincorre Sofia, lei si gira e lui che non riesce nemmeno a dirle “ciao” si sforza di tirare fuori un piccolo sorriso.

La ragazza ricambia e inizia lei la conversazione, tornano a sedersi al tavolo e il cameriere che si è gustato tutta la scena si avvicina verso di loro proponendogli un brindisi. Sembra surreale, ma è così: al giorno d’oggi, uscire dalle abitudini digitali implica fatica. Ma questa fatica è necessaria, se si vogliono vivere delle emozioni magiche, proprio come quella dei lampioni innamorati che, d’ora in poi, guarderanno Sofia e Filippo dall’alto con un sorriso, certi di aver fatto un ottimo lavoro.

Irene Cane
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Outfit by: MFGA Make Fashion Great Again
Modelli: Irene Cane, Luca Maschi, Chiara Moressa
Ph: Emanuele Scandura De Francisco
Make Up: Ilaria Dixyna Spades
Location: Farmacia Del Cambio, Torino
Foto lampioni: Andrea Cherchi

Torna il Gran Carnevale di Carmagnola

Dal 15 al 21 febbraio 2023 a Carmagnola (TO)

www.comune.carmagnola.to.it

Tutti gli eventi sono gratuiti

Tanti eventi in programma con l’investitura di Re Peperone e della Bela Povronera presentata da Sonia De Castelli con oltre 250 figuranti, animazionibaby dance truccabimbi per bambini e ragazzi, la sfilata di carri allegorici e la chiusura con l’orchestra I Roeri e la grande veglia danzante.

Dopo tre anni in cui, per ovvie motivazioni, non è stato possibile organizzare grandi eventi di aggregazione, quest’anno la Proloco e il Comune di Carmagnola tornano a proporre la sfilata dei carri allegorici e un ricco cartellone di eventi per festeggiare il Carnevale. Tanti appuntamenti gratuiti per grandi e piccini che vengono organizzati con il sostegno di BTM – Banca Territori del Monviso, Reale Mutua agenzia di Carmagnola, Fratelli Donna Ferramenta, Beatrice Onoranze Funebri e MastroTende.

Si comincia mercoledì 15 febbraio 2023 alle 21:00 presso il Salone Antichi Bastioni con la cerimonia di investitura di Re Peperone e della Bela Povronera, alias Lorenzo Piana e Karin Borga, che verrà presentata dalla popolare artista Sonia De Castelli.

Durante la tradizionale ricorrenza, alla quale parteciperanno più di 250 figuranti di oltre 50 Comuniil Sindaco Ivana Gaveglio consegnerà simbolicamente alle maschere cittadine le chiavi della città.

Lorenzo Piana veste i panni di Re Peperone da ben 33 anni, scelto nel 1991 dalla Pro Loco. La maschera della Città del Peperone è stata ideata nel 1952 dal fumettista Sebastiano Craveri ed ha cominciato ad assumere un ruolo importante nelle manifestazioni carmagnolesi dal 1982 grazie ad Adriano Berardi, all’epoca presidente della Pro Loco. Nel 2018 ha ottenuto la certificazione ufficiale, con registrazione di nome e marchio al Ministero dello Sviluppo Economico e l’inserimento nel Registro delle Maschere Italiane. Un obiettivo raggiunto grazie al lavoro della Pro Loco e di Lorenzo Piana che hanno portato la maschera folcloristica carmagnolese con grande passione in numerose manifestazioni nazionali.

Karin Borga veste i panni della Bela Povronera da sette anni ed accompagna il suo Re in molti dei suoi impegni.

Sonia De Castelli è un personaggio molto noto nel mondo della musica da ballo, particolarmente conosciuta al pubblico piemontese e ligure quale volto noto di svariate trasmissioni di carattere musicale emittenti televisive locali, distinguendosi, in ogni circostanza, per la sua semplicità, eleganza e simpatia.

Domenica 19 febbraio i bambini saranno i protagonisti della giornata. Dalle 15:30 presso gli Antichi Bastioni sono in programma baby dance con Madame Zorà, truccabimbi a cura della Croce Rossa Italiana comitato di Carmagnola e Nutella Party a cura della Pro Loco.

Si chiude in bellezza nella giornata del Martedì Grasso, il 21 febbraio, con due appuntamenti: alle ore 15:00 la grande sfilata dei carri allegorici e alle 21:00 agli Antichi Bastioni la Grande Veglia Danzante con l’Orchestra I Roeri. La sfilata dei carri con Re Peperone e la Bela Povronera torna in presenza dopo tre anni di stop a causa del Covid e con un nuovo percorso lungo l’asse di via Torino, nel tratto compreso tra le due rotonde. Nel dettaglio il percorso sarà il seguente: via Novara, via Bergamina, via Torino, via Savonarola e via Novara.

“Dopo la positiva esperienza della Notte Bianca del 2 luglio scorso, abbiamo deciso di organizzare anche il Carnevale in questo importante asse della nostra città per sostenere in maniera importante il piccolo commercio di periferia”, dichiara L’Assessore Domenico La Mura.

INFORMAZIONI:

Ufficio Cultura del Comune di Carmagnola

Tel. 011 9724222 – email. cultura@comune.carmagnola.to.it

“Miss Mamma” a Sanremo con quattro piemontesi

LE MAMME MISS DI “MISS MAMMA ITALIANA” ED I PROTAGONISTI DEI CONCORSI “IL BABBO PIÙ BELLO D’ITALIA”, MISS NONNA”, “MISS SUOCERA” E “LA SUPERCOPPIA ITALIANA” A SANREMO

Sanremo. Quaranta Mamme Miss ed alcuni protagonisti dei concorsi “il Babbo più Bello d’Italia”, Miss Nonna”, “Miss Suocera” e “la Supercoppia Italiana”, in compagnia di Paolo Teti all’ideatore e Patron dei concorsi, nel cuore della 73° edizione del Festival della Canzone Italiana, sono stati a Sanremo, ospiti di diverse reti televisive e radiofoniche italiane e straniere, per parlare dei concorsi di esclusiva nazionale della Società Te.Ma Spettacoli.

Le Miss ed i Mister, dopo gli impegni in Piazza Colombo, indossando le loro fasce e “baciati” da una giornata fredda, ma ricca di sole; per la gioia di tantissime persone, si sono concessi alle classiche foto di rito, nel piazzale antistante il Teatro Ariston, con i personaggi dello spettacolo e delle tantissime persone presenti in questi giorni della Città dei Fiori.

A Sanremo erano presenti anche i torinesi:

Donatella Galvani, 61 anni, impiegata, di Torino “Miss Mamma Italiana Gold 2009”;

Laura Dauksyte, 41 anni, commessa, di Torino “Miss Mamma Italiana Dolcezza 2022”;

Patrizia Zanda, 57 anni, commerciante, di Carignano “Miss Mamma Italiana Evergreen Glamour 2022”;

Claudio Godino, 61 anni, commerciante, di Pinerolo “il Babbo più Bello d’Italia Evergreen 2021”.

Miss Mamma Italiana”, concorso nazionale di bellezza e simpatia giunto quest’anno alla sua 30° edizione (riservato a tutte le mamme aventi un’età tra i 25 ed i 45 anni, con fascia “Gold” per le mamme dai 46 ai 55 anni e fascia “Evergreen” per le mamme con più di 56 anni).

Miss Mamma Italiana”, sostiene “Arianne” Associazione Onlus per la lotta all’Endometriosi, una malattia progressiva ed invalidante, ancora poco conosciuta, che in Italia colpisce quasi 4 milioni di donne fin dall’adolescenza e che, per questo motivo, deve essere ben conosciuta per permettere un’attivazione spontanea in caso di sintomi sospetti.

In attesa delle Fasi Finali di “Miss Mamma Italiana 2023” in programma a Bellaria Igea Marina – Riviera Romagnola, dal 7 all’11 settembre, proseguono con successo in tutta Italia, le selezioni del concorso. Le mamme interessate a partecipare al Concorso a loro dedicato (le iscrizioni sono gratuite), possono contattare la Te.Ma Spettacoli al numero 0541 344300 oppure consultare il sito www.missmammaitaliana.it

Nella foto in allegato: da sinistra, Claudio Godino, Donatella Galvani, Paolo Teti, Laura Dauksyte e Patrizia Zanda.

Da Rabezzana le serenate al tavolo per San Valentino

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Martedì 14 febbraio

Le serenate al tavolo per San Valentino

Coinvolgenti canti d’amore ed emozionanti serenate, servite al tavolo da Angelo Palma e Roby Avena dell’Orchestra Terra Madre e La Paranza del Geco

Ripercorrendo la tradizione diffusa nei ristoranti di un tempo, quella di allietare cene romantiche con la dolcezza di canti e serenate, Angelo Palma e Roby Avena, dell’Orchestra Terra Madre e La Paranza del Geco, propongono per il San Valentino dell’Osteria Rabezzana una serata unica che prevede un ricchissimo programma di serenate realizzate al tavolo “su ordinazione” dal Menù Musicale.

Un’esibizione in acustico, dedicata e personalizzata, con intrecci vocali e strumenti tipici delle serenate, quali chitarra classica e fisarmonica cromatica. Ogni coppia potrà scegliere il proprio brano durante la cena da un Menù Musicale composto da oltre 30 brani diversi che saranno interpretati dal vivo dai musicisti. Il repertorio, esteso e fantasioso, viaggia attraverso tantissime declinazioni del canto d’amore, spaziando anche in tradizioni caraibiche, sudamericane ed europee. Si potranno così scegliere brani “d’antan” della Torino di una volta; romantici valzer e melodie francesi; brani d’autore della più antica canzone italiana; rime e sonorità della spumeggiante ed ironica “posteggia” partenopea; canti di passione e d’amore della Sicilia; melodie vivaci quanto struggenti dei “mariachi” del Messico; per finire con i ritmi coinvolgenti del son cubano e rumbe gitane della Spagna.

Oltre al Menù Musicale, l’Osteria Rabezzana propone uno speciale Menù alla Carta dedicato a San Valentino dello chef Giuseppe Zizzo.

ANGELO PALMA

Cantante e chitarrista, ha alle spalle oltre trent’anni di musica. È musicista dell’Orchestra Terra Madre di Slow Food e della Paranza del Geco. Ha dato vita a moltissime formazioni musicali dedicate ai repertori centro e sud americani, andini, partenopei e mediterranei in tutta Italia ed in Europa. Ha collaborato con Horacio Salinas, Inti Illimani, Eugenio Bennato, John Turturro, Tonino Carotone, Gianni Conte dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, Marisa Laurito ed il gruppo boliviano Ruphay, con base in Francia.

ROBY AVENA

Giovane musicista di spicco della scena piemontese, fisarmonicista, appartiene ad una famiglia di musicisti da generazioni. È componente stabile dell’Orchestra Terra Madre di Slow Food, di Gran Bal Dub con Madaski e Sergio Berardo e fondatore dei Baklava Klezmer Soul. Ha collaborato alla colonna sonora dello spettacolo di Silvio Orlando “La vita davanti a sé”.

IL MENU

Antipasti

Crudo di pesce e crostacei, 18 euro

Mazzancolle in crosta di pane Carasau con salsa yogurt alle erbe, 16 euro

Carciofi ripieni gratinati, 13 euro

Peperone arrosto con bagna cauda, 12,50 euro

Primi

Spaghetto Bossolasco ai ricci di mare, 20 euro

Riso Carnaroli con totani ed il loro inchiostro, 15 euro

Rigatoncino casereccio di nostra produzione alla Monferrina, 13 euro

Agnolotti del plin al burro macchiato e tartufo nero, 15 euro

Secondi

Ricciola del Mediterraneo con finocchi e agrumi di Sicilia, 24 euro

Faraona alla Langarola, 21 euro

Sarago al forno alla ligure, 24 euro

Carciofi fritti, 18 euro

Dolci

Bavarese al mandarino, 6 euro

Mousse al cioccolato, 6 euro

Coppetta di frutti di bosco, 6 euro

Cremino al caffè, 6 euro

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

Turin Palace e Les Petites Madeleines: romantici per vocazione

14 Febbraio

La magia della Sala Mollino farà da scenografia alla cena di San Valentino “E le stelle stanno a guardare” affidata ad un menù evocativo dell’amore. Alle coppie che vogliono dedicarsi una fuga “in love” è invece dedicata la proposta “C’è tutta una vita in un’ora d’amore” nella versione pacchetto o personalizzabile con singole esperienze.

 

14 Febbraio, tempo di festeggiare l’amore! Per la serata più romantica dell’anno il Turin Palace Hotel ed il suo Ristorante Les Petites Madeleines si vestono di magia grazie allo charme della celebre Sala Mollino, allestita per esaltare il sentimento che, come scrisse William Shakespeare “non guarda con gli occhi, ma con l’anima”.

Agli innamorati è infatti dedicata la cena gourmet a lume di candela “E le stelle stanno a guardare” che, evocando la magia del titolo dell’omonimo romanzo di Archibald Joseph Cronin, sarà scandita da 7 portate, guiderà i due commensali dell’intimo vis-à-vis in un percorso di degustazione a base dei migliori prodotti della cucina italiana, valorizzati da studiate contaminazioni.

Ad essere proposte dallo chef de Les Petites Madeleines Beppe Lisciotto saranno infatti, dopo le “Coccole di benvenuto” di entrée accompagnate da una flûte di Champagne, “Gambero rosso con crema di fagioli bianchi e insalata Castelfranco” e “Royal di carciofo”, “Fusillone con estratto di barbabietola, ricci di mare e kafir”, “Risotto con cime di rapa, Burrata e limone candito” e “Trota salmonata, arancia e rosa di Gorizia”. Il momento dolce sarà invece affidato ad un “Bignè craquelin con cioccolato Ruby e lampone”.

NON SOLO CENA: 24 ORE D’AMORE

Una “fuga romantica” comprensiva di una notte in una delle camere di charme del Turin Palace Hotel è invece stata pensata per chi vuole dedicare alla propria coppia non solo un romantic dinner, ma anche un momento di condivisione più rilassato.

L’esperienza proposta,  il cui nome – “C’è tutta una vita in un’ora d’amore” – riprende una celebre frase comparsa nel libro “La pelle di Zigrino” di Balzac,  prevede un soggiorno di una notte nella camera più romantica del Turin Palace decorata con petali di rosa, una spumeggiante sorpresa e, la mattina seguente, la colazione nella suggestiva Sala Mollino;
l’aperitivo “Cheek to cheek“, con vista sul tramonto dalla terrazza panoramica al sesto piano dell’Hotel; la cena a lume di candela “E le stelle stanno a guardare” proposta dello chef Beppe Lisciotto e, per condividere un momento di pieno relax, concedersi il massaggio di coppia “Una Mole d’amore” nella Spa dell’Hotel.

Per permettere agli innamorati di godere di un San Valentino perfetto, sarà inoltre possibile personalizzare la propria esperienza a due scegliendo anche una singola proposta. Che si tratti del solo soggiorno nella nostra camera Charme, dell’aperitivo “Cheek to cheek” piuttosto che della pausa benessere in Spa, ogni coppia potrà creare una giornata dell’amore su misura”, spiegano dalla struttura.

I COSTI

  • Pacchetto “C’è tutta una vita in un’ora d’amore”: 550 euro
  • Solo soggiorno in camera Charme decorata con petali di rosa, spumeggiante sorpresa e colazione in Sala Mollino: 272 euro a camera
  • Aperitivo “Cheek to cheek“: 30 € per due persone
  • Cena a lume di candela “E le stelle stanno a guardare”: 150 € per due persone vini esclusi
  • Massaggio di coppia “Una Mole d’amore”: 160 € per due persone

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Tel.011. 0825321. 

Mail. info@turinpalacehotel.com