Solitamente la pausa del campionato dovuta agli impegni delle nazionali serve per fare un bilancio della stagione in corso.
Si parla degli impegni ravvicinati delle squadre,del mercato,di cosa non ha funzionato a partire dalla società fino all’ultimo componente dell’organico della squadra.Tante voci si rincorrono anche per le 2 squadre torinesi,partite con obiettivi ben diversi dalla situazione attuale in cui si trovano.Prendiamo la Juve ad esempio: inaugurazione del nuovo corso con un allenatore giovane,grande ex calciatore,Andrea Pirlo con zero esperienza in serie A ma con le idee ben chiare.Al momento è sicuro della riconferma solo a parole.Sappiamo bene come funziona il mondo del calcio.Tutto è il contrario di tutto quanto viene dichiarato esplicitamente durante le interviste ai giornali,meno alle TV.La Juventus è fuori dalla Champions League, l’obiettivo minimo era la finale e cercare di vincerla dopo 25 anni.Il decimo scudetto consecutivo è una chimera.Troppi i 10 punti di distacco dall’Inter capolista:ora non resta altro che arrivare tra le prime 4 per non perdere la qualificazione in Champions League.Vero è che un trofeo è già stato vinto,la Supercoppa italiana e c’è sempre la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta a maggio.Ma non basta per un club come la Juve.
Veniamo al Toro: obiettivo dichiarato settimo posto per qualificarsi in conference Europa League,la terza neonata coppa europea,preso un ds preparato come Vagnati,preso un allenatore come Giampaolo votato al bel gioco ma senza dargli i giocatori giusti.La squadra granata si trova a lottare per non retrocedere con un nuovo allenatore,Davide Nicola,che sta facendo il possibile per ancorare la squadra al 17 esimo posto, l’ultimo utile per la salvezza.Un altro fallimento sportivo del presidente Cairo che continua imperterrito,nel sedicesimo anno di sua presidenza,a non preparare un serio progetto che garantisca al Toro una stabilità sportiva di risultati che vada oltre la semplice permanenza in serie A.Sarà un derby più povero,tra 2 squadre deluse ma non per questo meno competitive.Chi vincerà spingerà l’avversario nel baratro.Il pareggio servirà solo ai granata.Sarà una gara combattuta e,forse, leggermente più equilibrata rispetto agli anni passati.Il campo sarà come sempre il giudice supremo.
Vincenzo Grassano