“Siamo condannati a vivere con tutti gli scarti plastici che abbiamo prodotto e riversato nell’ambiente fino a ieri, e andrà sempre peggio in futuro, se i nostri comportamenti continueranno a non cambiare. Per arrivare al cambiamento è necessario però prendere consapevolezza degli effetti disastrosi che abbiamo contribuito a produrre. Ed è compito delle istituzioni favorire in questo senso una cittadinanza attiva, facendo in modo che le informazioni di cui siamo in possesso, investano e condizionino le nostre scelte”. Così ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, durante la presentazione della mostra Ocean Plastics Lab, evento che si terrà in piazza Solferino dal 27 settembre al 7 ottobre incentrato sul tema dell’inquinamento della plastica nei mari e negli oceani. La mostra è promossa dal Ministero federale dell’educazione e della ricerca della Germania, in collaborazione con il Consorzio tedesco per la ricerca marina (Konsortium Deutsche Meeresforschung, KDM) e con il supporto della Commissione europea con l’obiettivo non solo di sensibilizzare la popolazione sugli effetti dell’inquinamento provocato dalla plastica dispersa nei mari ma anche con la volontà di creare un dialogo tra scienza e società. L’evento è itinerante: Torino è la prima tappa, a seguire, tra le varie città: Parigi, Bruxelles, Washington e Berlino. Julia Schnetzer, coordinatrice scientifica del consorzio ha spiegato che l’esposizione, caratterizzata da un forte grado di interattività, avverrà all’interno di quattro container normalmente utilizzati per il trasporto marittimo, ciascuno dei quali ospiterà la riflessione intorno a una tematica differente. Nel primo saranno presenti installazioni che consentiranno di vivere un’esperienza immersiva nei rifiuti, nel secondo i visitatori potranno vestire i panni degli scienziati conducendo analisi su campioni e provette, scoprendo che cosa fa la ricerca in questo campo. Nel terzo container emergeranno gli effetti dannosi della plastica sulla flora e la fauna marina, mentre nel quarto saranno rappresentate le possibili soluzioni proposte a vari livelli, con la partecipazione anche del progetto italiano di Legambiente. Alla presentazione della mostra era presente anche il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti.
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