IL PRESIDENTE DELLA REGIONE E L'ASSESSORE REGIONALE HANNO INCONTRATO I DIRETTORI GENERALI PER DEFINIRE GLI OBIETTIVI PER IL NUOVO ANNO

Sanità piemontese tra luci e ombre. Ottime professionalità ma liste d’attesa da migliorare

chiampa lausPresentazione ufficiale del nuovo direttore regionale della Sanità, Renato Botti, e anche occasione per una riflessione sugli obiettivi di lavoro per il 2017, per il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, che  hanno incontrato i direttori generali delle aziende sanitarie. Legittima soddisfazione per avere conseguito l’uscita dal piano di rientro, obiettivo prioritario fin dall’insediamento della Giunta nel 2014. Ma per il Piemonte ora inizia la fase due, che punta alla crescita del sistema sanitario: se è vero che in base a molti recenti indicatori, si caratterizza per essere tra i migliori a livello nazionale, grazie alla professionalità e alle capacità degli sant'anna ospedalioperatori, esistono ancora molte problematiche. Tra queste le liste d’attesa, per ridurre le quali sarà pronto un piano organico in grado di intervenire sul fenomeno. Bisognerà poi investire risorse sul personale medico ed infermieristico, e sulla  costruzione di nuove strutture sul territorio (Città della Salute a Torino e Novara, ospedali unici del VCO e molinettedell’Asl TO5, ospedale di Verduno e presidio della Valle Belbo, visto che l’edilizia sanitaria piemontese è vecchiotta, addirittura “storica”. L’assessore Saitta  ha  raccomandato ai direttori generali massima attenzione per le criticità che caratterizzano il periodo invernale (affollamento del pronto soccorso, picchi dell’influenza). Il neo- direttore Botti ha manifestato la propria disponibilità per raggiungere gli obiettivi indicati dall’amministrazione, annunciando, a breve, “un atto di indirizzo a tutte le aziende per l’applicazione coordinata ed uniforme su tutto il territorio dei nuovi Lea”.

 

(Foto: il Torinese)