L’antico Ducato di Mantova e di Monferrato rinasce nel nome della Fede cristiana. Nella suggestiva sala del refettorio del Santuario di Crea le delegazioni dell’Unione dei Comuni della Valcerrina e del Comune di Curtatone (alle porte di Mantova, teatro della storica battaglia dove nel 1848 gli studenti toscani opposero un’eroica resistenza all’esercito austriaco, scrivendo una delle più belle pagine del Risorgimento) hanno firmato un protocollo d’intesa che lega i due territori.
Il denominatore comune è, sotto l’aspetto storico, la dominazione comune dei Gonzaga perché il Marchesato (poi Ducato) di Monferrato entrò a fare parte del dominio mantovano nel 1536, rimanendo in tale dominio politico sino al 1708, quando – dopo la morte dell’ultimo Gonzaga – la nobiltà monferrina con un vero e proprio “8 settembre” settecentesco aprì le porte ai Savoia che videro confermato il loro subingresso nelle terre del Ducato con il Trattato di Utchrect che mise fine alla Guerra di Successione del Trono di Spagna nel 1713. Sotto l’aspetto devozionale è il collegamento arrivata dal Santuario e dal Sacro Monte di Crea, Patrimonio dell’Umanità inserito nella Lista Unesco nel 2006, e dal Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie di Curtatone, eretta a partire dal 1399 da Vincenzo Gonzaga come ex voto alla Vergine dopo la grande peste. Nel documento, sottoscritto da parte mantovana dal vice sindaco di Curtatone, Federico Longhi e dal consigliere delegato al turismo, Mirko Contratti e per l’Unione dal presidente Maria Rosa Dughera e dal consigliere delegato al turismo Massimo Iaretti (“plenipotenziario” monferrino con il primo viaggio di contatto in terra mantovana nella prima decade di agosto) le parti di impegnano ad intensificare i rapporti di collaborazione tra i due territori, ad attivare uno scambio di informazioni turistiche, a realizzare scambi di eventi ed iniziative culturali e iniziative congiunte di promozione. “Puntiamo a fare poche cose ma concrete a partire dallo scambio dei link nei rispettivi siti” hanno detto il Longhi e Contratti, d’intesa con Dughera e Iaretti che ha evidenziato la politica turistica dell’Unione finalizzata a creare una sinergia che potrebbe anche essere un progetto europeo. Il protocollo redatto in triplice originale è stato benedetto da monsignor Francesco Mancinelli, rettore del Santuario di Crea che ha ricordato come “Il Signore benedica le Unioni quando queste guardano al benessere ed alla serenità di chi vive in quei territorio”. All’incontro erano presenti anche il consigliere comunale di Casale, Giorgio Demezzi che, da sindaco, aveva con il supporto dello scomparso assessore Augusto Pizzamiglio, realizzato il gemellaggio tra Casale Monferrato e Mantova, l’autrice Maura Maffei che sta realizzando un romanzo storico che lega l’Irlanda, la Bretagna, ha l’episodio culminante nella Crea gonzaghesca e si conclude nella cornice de “Le Grazie”. “Un ringraziamento particolare – dice Massimo Iaretti – va a Paolo Bertelli, presidente di Progetto Gonzaga, l’associazione per il gemellaggio tra le città gonzaghesche, cui sono legato da anni da vera e sincera amicizia. Grazie al suo impegno sono stati realizzati questi contatti che hanno permesso di arrivare ad un risultato che è al tempo stesso momento di arrivo e di partenza perché da domani dovremo lavorare per consolidare, in Monferrato, come a Mantova, un legame che, oltre alla cultura, può portare ad entrambi benefici sotto l’aspetto socio – economico. A questo punto non si può arretrare, anzi occorre lavorare tutti insieme per sviluppare a tutti i livelli questo legame”. Iaretti, poi, descrive uno progetto con un respiro più ampio per la Valcerrina: “Il romanzo storico di Maura Maffei è l’occasione per poter valutare la possibilità di un percorso che abbia le radici cristiane dell’Europa, partendo dall’Irlanda, unico paese in area dell’Unione Europea che adotti la lingua inglese, per passare alla Bretagna ed alla Normandia arrivando sino all’Italia attraverso il Monferrato e Mantova e proseguendo poi per la Germania con Weingarten, per via dei vasi del Preziosissimo Sangue di Cristo. Si tratta di un lavoro che è unicamente all’inizio e di cui il primo tassello è proprio il protocollo che è stato approvato”.
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