ECONOMIA- Pagina 49

Candidati a confronto: la Cisl chiede per il Piemonte una Comunità della Logistica e delle Infrastrutture

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Confronto questa mattina con i candidati presidenti alla Regione Piemonte sul tema della logistica e delle infrastrutture.

Luca Caretti, segretario generale Cisl Piemonte: “O il Piemonte viene semplicemente attraversato dalle reti infrastrutturali, lasciando le opportunità produttive e occupazionali ad altri, oppure crede nella loro realizzazione, lavorando da subito per l’individuazione di aree e infrastrutture di II livello, indispensabili per collegare le tante realtà della regione”

Leggi l’articolo di Patrizia Corgnati su lineaitaliapiemonte.it:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2024/05/22/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/la-cisl-chiede-per-il-piemonte-una-comunita-della-logistica-e-delle-infrastrutture.html

(foto di copertina Cisl Piemonte)

 

 

A Torino le eccellenze internazionali dell’Intelligenza Artificiale

Al Centro Congressi del Lingotto dal 22 maggio a venerdì 24 maggio

 

Da mercoledì 22 maggio fino a venerdì 24 maggio, presso il Centro Congressi del Lingotto, si tiene il congresso LREC – COLING 2024, una delle più importanti conferenze di “naturallanguage processing”, la disciplina che studia nell’ambito dell’intelligenza artificiale il trattamento automatico del linguaggio umano, e che ha dato origine, tra le tante cose, a chat GPT, Alexa, Siri e Google. La cerimonia di apertura vede i saluti istituzionali del Prof. Guido Boella, Vice Rettore Vicario per la promozione dei rapporti con le imprese e le associazioni di categoria delle imprese e per il coordinamento con le iniziative di innovazione industriale sul territorio dell’Università di Torino.

La conferenza è interamente focalizzata sulle tematiche relative all’applicazione dell’AI al linguaggio      naturale ed è caratterizzata da una forte impronta interdisciplinare che favorisce l’incontro tra tecnologie informatiche, linguistica, psicologia e scienze cognitive, per la costruzione di language models e altre risorse dalle diverse applicazioni.      

La conferenza è stata organizzata da due tra i principali attori internazionali nel campo della linguistica computazionale, ELRA Language Resources Association (ELRA) e l’International Committee on Computational Linguistics (ICCL), che hanno unito le forze per organizzare una Conferenza congiunta per il 2024, a Torino. Seguendo la tradizione delle affermate conferenze madri COLING e LREC, la conferenza congiunta presenterà grandi sfide e offrirà ampie opportunità per scambiare informazioni e idee attraverso presentazioni orali, numerose poster session, il tutto completato e un programma sociale accogliente. A LREC-COLING 2024 parteciperanno 3000 persone circa provenienti da tutto il mondo.

Tra i Keynote speaker Roger Levy del MIT, Juanzi Li della Tsinghua University e Michele Loporcaro dell’Università di Zurigo e Scuola Normale Superiore di Pisa. Roger Levy presenterà un talk su Large Language Models e Comprensione Umana, offrendo uno sguardo sull’elaborazione umana del linguaggio dell’ LLMs e il loro impatto sulla comprensione della mente umana. Juanzi Li esplorerà temi che riguardano la conoscenza nell’era dei LLMs, focalizzandosi sulle recenti conquiste nel campo dell’intelligenza artificiale e sulle sulleopportunità legate all’utilizzo dei LLMs nei vari contesti. Michele Loporcaro offrirà una panoramica sul paesaggio linguistico italiano, esplorando la ricchezza dei dialetti iitaliani il loro contributo alla comprensione della diversità linguistica. L’evento è organizzato da ELRA Language Resources Association, associazione non profit per la diffusione delle tecnologie e del linguaggio, e la condivisione delle relative risorse computazionali e linguistiche, e da International Committee for ComputationalLinguistics. A capo dell’organizzazione ci sono due General Chair, la Professoressa Nicoletta Calzolari dell’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa e il Professor Min-Yen Kan della National University of Singapore. L’organizzazione locale per la conferenza di Torino è ad opera del Dott. Valerio Basile, della Prof.ssa Viviana Patti e della Prof.ssa Cristina Bosco, Docenti del Dipartimento di Informatica di UniTo

La linguistica computazionale – spiega la Prof.ssa Viviana Patti – è al centro di un incredibile insieme di applicazioni che pervadono in nostro quotidiano, si pensi agli assistenti vocali come Alexa, i traduttori automatici come Google Translate, gli assistenti personalizzati sui telefonini che, fra le altre cose, ci suggeriscono la parola successiva da inserire nei messaggi che scriviamo, i motori di ricerca guidati dalla semantica, e in generale di tutte le più recenti tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale.  LREC-COLING 2024 è un’opportunità straordinaria che riunisce a Torino i maggiori scienziati esperti e le maggiori aziende mondiali per progettare il futuro in questi e altri ambiti. Il risultato è anche il frutto di un grande gioco di squadra tra centri di ricerca e università italiane, che si sono aggregate quasi dieci anni fa attorno a AILC, l’Associazione Italiana di Linguistica Computazionale (www.ai-lc.it). I linguisti computazionali italiani infatti sono scientificamente coinvolti, a livello nazionale e internazionale, nei più recenti sviluppi dell’Intelligenza Artificiale, in particolare dei cosiddetti grandi modelli linguistici, come quello alla base di ChatGPT. Il dipartimento di Informatica di Torino si conferma uno dei poli di eccellenza nel panorama italiano in questo ambito, con una storica tradizione di ricerca relativa alla creazione di risorse e modelli computazionali di conoscenza linguistica per la lingua italiana e al benchmarkinglinguistico aperto, mantenuta viva anche anche dalla progettazione di nuovi percorsi didattici multidisciplinari e internazionali come la nuova laurea magistrale in Language Technologies and Digital Humanities che contribuisce alla formazione di nuove generazioni di esperti”.

Mara Martellotta

Esenzione Iva Terzo settore, il commento di Arci

L’Arci: si rischia di strozzare il Terzo Settore e il suo prezioso operato

 

 

E’ stato approvata dal Consiglio Comunale di Torino la proposta di ordine del giorno “Riconsiderare il regime di esenzione iva per il terzo settore, un inutile aggravio procedurale per migliaia di associazioni“, firmata Alice Ravinale, Nadia Conticelli e Ludovica Cioria.

 

E’ un testo che non cambia la situazione, ma impegna il Sindaco e la Giunta a sollecitare il Governo e il Parlamento a intervenire, anche mediante confronto con la Commissione Europea. Richiama l’attenzione sul Terzo Settore e riguarda tantissime associazioni e realtà anche a Torino: con una legge di fine 2021, lo Stato ha portato tutti gli enti non profit nel campo di applicazione dell’IVA. Questa legge sarà applicabile dal primo gennaio 2025 e, senza una correzione di rotta, costringerà le associazioni a subire un grave appesantimento di oneri burocratici, non sostenibile soprattutto per quel tessuto di piccole associazioni.

 

Ricondurre il Terzo settore al campo IVA significa voler equiparare le associazioni alle imprese commerciali: a essere colpita sarebbe l’autonomia delle associazioni, limitandone le possibilità di autofinanziamento e ostacolandone lo svolgimento delle attività con pesanti adempimenti burocratici.

 

Arci Torino plaude al testo. Il presidente Andrea Polacchi: «Siamo molto soddisfatti dell’ordine del giorno approvato, segnale importantissimo che la Città ha dato a tutto l’associazionismo e al Terzo Settore – dice – Assistiamo a una procedura d’infrazione inaccettabile, figlia di un’impostazione europea eccessivamente appiattita sul mercato e la concorrenza, anche nei confronti di quei settori che non hanno nulla a che vedere col profitto».

 

Richiama l’attenzione sulle associazioni: «Il quadro fiscale proposto e il proliferarsi di adempimenti burocratici insostenibili e costosi, introdotti dall’attuale codice del terzo settore, rischiano di compromettere gravemente il mondo del non profit, le cui entrate servono esclusivamente a finanziare le attività di interesse generale e il lavoro delle persone».

 

Polacchi ricorda l’importanza del lavoro di tutte queste associazioni: «Intere comunità e diversi settori, dalle produzioni culturali indipendenti, alle azioni di cura e assistenza, dalle attività ricreative dei circoli all’impegno civico a fianco delle fasce deboli della popolazione, si reggono grazie al lavoro di migliaia di associazioni che costituiscono l’infrastruttura sociale di territori e città».

Il corteo e la protesta dei taxi in sciopero

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Lo sciopero dei tassisti torinesi è iniziato alle 8 e terminerà alle 22. I conducenti delle auto bianche parlano di “uso illegittimo delle autorizzazioni per le vetture a noleggio con conducente”, note come Ncc e chiedono al governo di di dare risposte puntuali , anche sui ruolo delle multinazionali e sul rischio di un ritorno di Uber. I taxi si sono ritrovati davanti all’Allianz Stadium e poi, attraverso la tangenziale, si sono piazzati sotto al grattacielo della Regione Piemonte. Allo sciopero hanno aderito le sigle Fast-Confsal taxi, Satam, Tam, Usb-taxi, Unica-Filt Cgil, Claai, Uritaxi, Uti, Unimpresa, Orsa-taxi, Ugl-taxi, Federtaxi-Cisal, Sitan Atn e Unione Artigiani. Una delegazione di tassisti torinesi è partita per Roma.

Foto DiErreNews

Alla Cavallerizza Reale l’evento finale della Rete per la prevenzione

È in programma lunedì 20 maggio 2024, dalle ore 9 alle 13, nell’Aula magna della Cavallerizza Reale dell’Università degli Studi, in via Verdi 9 a Torino, l’evento finale del progetto «Una rete per la prevenzione» promosso dal Comitato permanente Salute e Sicurezza sul lavoro della Prefettura di Torino, coordinato da Michele Garufi.

Nell’occasione verranno sviluppate e approfondite le tematiche affrontate nel percorso formativo gratuito rivolto alle stazioni appaltanti dei Comuni dell’area metropolitana di Torino, promosso dal Comitato prefettizio, così come previsto dal «Protocollo di intesa per la sicurezza e regolarità nei cantieri edili» siglato il 4 aprile 2022.

Dopo il saluto del rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, del prefetto di Torino DonatoGiovanni Cafagna, e delle Istituzioni – tra cui quello della vicesindaca del Comune di Torino Michela Favaro, alla quale il sindaco Stefano LoRusso ha da poco affidato le deleghe a Lavoro e Sicurezza sul lavoro – prenderà la parola il coordinatore del Comitato, Michele Garufi, che illustrerà le azioni formative intraprese a favore a tutela della salute e sicurezza nei cantieri edili.

Seguiranno gli interventi di Ance (Chiara Borio), Api (Salvatore Rapisarda), Ordini e Collegi professionali (Andrea Gaveglio), Inail (VitaRomaniello), Spresal (Pier Luigi Pavanelli), Ispettorato Nazionale del Lavoro (Angelo Serina) e Università (Sabrina Gambino).

Modererà e trarrà le conclusioni finali Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro, componente del Comitato prefettizio Salute e Sicurezza.

Torna il Festival del verde nei Comuni torinesi

Dal 20 al 26 maggio a Torino e nell’ area metropolitana torna l’appuntamento con la natura in città: un’intera settimana per offrire ai cittadini un racconto inedito del verde urbano. 

Saranno 11 i comuni coinvolti (Carignano, Collegno, Moncalieri, Nichelino, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese, San Secondo di Pinerolo, Santena, Settimo Torinese, Torino) a cui si aggiungono trasferte “extra-provinciali” a Cuneo e in provincia di Asti. Con alcuni comuni aderenti il Festival ha promosso un concorso dal titolo “1 mq di giardino” per la progettazione e la successiva realizzazione di un’area dimostrativa di verde pubblico resistente ai cambiamenti climatici. oltre 150 appuntamenti diffusi in più di 100 tra parchi pubblici, giardini, orti urbani, musei e altri territori fino a sconfinare a Cuneo.

Dopo l’edizione sperimentale dello scorso anno con il coinvolgimento di oltre 20 mila persone,  torna a Torino e area metropolitana il Festival del Verde – www.festivalverde.itraddoppiando il numero di iniziative. Visite guidate negli spazi verdi più suggestivi, tour nell’agricoltura urbana, reading e presentazioni di libri, attività di volontariato, escursioni naturalistiche per scoprire il verde urbano come mai è stato presentato.

“Le città delle piante” è il titolo di questa edizione dedicata a quella rete di ecosistemi urbani e naturali che convivono e interagiscono ogni giorno con gli esseri umani e le loro tecnologie. Il Festival, il cui maggior sostenitore è la Fondazione Compagnia di San Paolo, offre un racconto complessivo attraverso l’esperienza diretta delle storie invisibili di questi ambienti spesso nascosti. Ogni evento del Festival è categorizzato in base a una delle cinque città delle piante (Città verdi da coltivare, Città verdi da curare, Città del verde salubre, Città del patrimonio verde, Città della cultura verde).

Il week-end del Festival del Verde (24-26 maggio) ospita anche FLOR Primavera che porterà ai Giardini Reali di Torino circa 150tra florovivaisti, agricoltori e artigiani green, e Verde Svelato, un percorso sperimentale che aprirà per la prima volta le porte di piccoli e grandi giardini “segreti”, aree verdi private solitamente nascoste e inaccessibili alla cittadinanza che saranno visitabili in esclusiva per la manifestazione. Durante il Festival, inoltre, la mostra artistica d’illustrazione Germogli si trasformerà in una “Street Expo” lungo Via Po, proponendo le opere di 16 illustratori emergenti che raccontano con la loro arte la bellezza della Natura.

Con il Festival di quest’anno inizia anche una prima mappatura dei giardini e degli orti scolastici della Città di Torino che quest’anno saranno aperti in via straordinaria per un giorno mentre le scolaresche saranno ospitate a FLOR Primavera la mattina di venerdì 24 maggio.

Per il Festival del Verde, da lunedì 20 a venerdì 24 maggio, apre con biglietto di ingresso a prezzo ridotto l’Orto botanico dell’Università di Torino dove sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita condotta da esperti.

Anche quest’anno abbiamo registrato una grande adesione ed entusiasmo delle realtà, pubbliche e private, che contribuiscono a migliorare e curare il verde urbano di Torino e dell’area metropolitana. – Spiega Giustino Ballato, Presidente di Orticola del Piemonte e co-ideatore del Festival – L’obiettivo è avvicinare il maggior numero possibile di cittadini a un mondo straordinario come quello delle piante in città”.

I grandi parchi e giardini pubblici saranno i protagonisti di “I segreti del verde (urbano) – Storie e alberi della città di Torino”, una serie di passeggiate gratuite condotte dai tecnici del verde pubblico alla scoperta delle storie inedite della città vegetale: dai platani di Carlo Alberto al parco suor Michelotti alle rarità botaniche dei Giardini reali bassi fino al bosco naturale di Parco Leopardi. Mentre l’inconsueto olivo che cresce nell’area verde di pertinenza dell’anagrafe centrale di Torino sarà al centro di un racconto dedicato alla diffusione di questo albero in Piemonte. In collaborazione con Torino Spazio Pubblico, il progetto di cittadinanza attiva per la cura di spazi pubblici e beni comuni promosso dalla Città di Torino, sarà possibile inoltre partecipare alle attività di manutenzione del verde in diverse aree e giardini. Da non perdere anche la passeggiata nell’area di alto valore naturalistico presso il bosco morenico di Rivalta di Torino.

Il 25 e 26 maggio sarà inoltre possibile visitare un’ala del Parco di Villa Abegg, La scoperta del Parco sarà accompagnata da un ricco programma di attività curato dall’Assessorato alla Cura della città, Verde pubblico e Parchi con la Divisione Verde pubblico della Città di Torino, in collaborazione con l’Associazione culturale Web Garden, lo IED di Torino, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell’Università degli Studi di Torino e l’Accademia di Agricoltura di Torino.

Il Festival del Verde offre l’opportunità di conoscere, con una visita guidata gratuita mercoledì 22 maggio, il Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti e l’Accademia di Agricoltura di via Andrea Doria che sarà accessibile nel fine settimana. In calendario anche una visita al Giardino di Palazzo Madama con approfondimento sulle piante che attirano api e impollinatori. Nel Festival grande spazio anche all’agricoltura urbana: dall’orto collettivo e frutteto delle donne al Parco Mennea gestito da ColtivaTo, weTree e altre associazioni fino a quelli del Bunker e del Viale della Frutta. A Pino Torinese, invece, il Festival “Dalla collina alla Tavola”.

Questa settimana così ricca di eventi – aggiunge Fabio Marzano, co-ideatore del Festival – offre anche una grande opportunità di informazione sul verde urbano, sia pubblico che privato, e sul valore del nostro patrimonio naturalistico”.

Dal 24 al 26 Maggio torna anche la terza edizione di “Un grado e mezzo. Festival su clima e ambiente”, quest’anno inserito nel calendario di Festival del Verde con l’obiettivo di far germogliare nuove e fruttuose collaborazioni.

Il valore di 1,5°C è il limite di innalzamento della temperatura media globale che non dovrebbe essere superato a fine secolo, rispetto ai valori preindustriali, per garantirci un futuro meno incerto, più sano e più equo. Il festival “Un grado e mezzo” nasce per far riflettere il pubblico sul futuro che ci aspetta: una 3 giorni di appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, dedicati alla salvaguardia dell’ambiente, per parlare di cambiamento climatico sotto diversi punti di vista mescolando registri differenti. Ospitati alla Biblioteca civica Alberto Geisser, sulle sponde del Po, eccellenze della ricerca italiana si alterneranno a scrittori, giornalisti, divulgatori per discutere di un tema importantissimo: l’acqua. Ad aprire i lavori l’alpinista e divulgatore Hervé Barmasse che accompagnerà il pubblico in un affascinante viaggio per riflettere e farsi affascinare dallo stretto rapporto che lega acqua e montagne.

Maggiori informazioni sul Festival del Verde al link www.festivalverde.it

Indagine congiunturale, peggioramento nelle previsioni dell’artigianato

Dalla seconda indagine trimestrale congiunturale del 2024 emerge un lieve peggioramento nei valori previsionali  relativi all’andamento occupazionale che passa da -1,96% a -2,27%, mentre il dato sull’ipotesi apprendisti peggiora di quasi un punto percentuale passando da -18,34% a -19,05%.

 

Le previsioni circa l’andamento occupazionale vedono un lieve peggioramento nel dato, passando da –1,96% a –2,27%.

In merito all’ipotesi di assunzione di apprendisti, il saldo sale, passando dal –18,34% al –19,05%.

Osservando le previsioni di produzione totale, si denota una tendenziale stabilità nel saldo che passa dal –12,34% al –12,67%.

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini mantiene un valore negativo passando dal –11,47% al –12,05%.

Le proiezioni di investimenti per ampliamenti scendono da 8,99% a 8,14%; così come quelle per sostituzioni che passano da 13,40% a 13,08%; infine, sale la percentuale di imprese che non hanno programmato investimenti dal 77,60% al 78,78%.

Rimane tendenzialmente stabile, ma sempre negativa, la previsione di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni, che da –32,63% passa a –32,95%.

Sale leggermente la previsione di regolarità negli incassi che varia dal 66,84% al 67,56%; scende invece la stima dei ritardi, passando dal 32,98% al 32,34%; le previsioni di anticipi negli incassi continuano a rimanere minimi passando dallo 0,18% al 0,10%.

 

“Continua il trend negativo per l’indagine congiunturale relativa al secondo trimestre 2024 condotta dal nostro Ufficio studi – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – non si intravede nessuna previsione di miglioramento nei valori rilevati ad eccezione della voce che indica la stima di regolarità negli incassi che varia da 66,84% a 67,56%.

Nel dettaglio le voci che hanno evidenziato previsioni di peggioramento sono quelle relative all’andamento occupazionale che passa da -1,96% a -2,27%, mentre il dato sull’ipotesi apprendisti peggiora di quasi un punto percentuale passando da -18,34% a -19,05%. Le previsioni relative alla frenata occupazionale deve essere letta sia come un atteggiamento di cautela delle imprese artigiane che stanno vivendo una situazione di impasse dovuta alla frenata dell’edilizia che ha coinvolto l’intero sistema casa con lo stop al Superbonus, sia per la difficoltà di reperire personale qualificato per affrontare le sfide del futuro.

Per quanto riguarda le recenti politiche dell’Unione Europea rispetto alle case green, a volerle interpretare non come una minaccia, ma come  occasione per cogliere l’obiettivo di “emissioni zero” dei nostri edifici e, contemporaneamente, sostenere la crescita economica e occupazionale, devono essere accompagnate da incentivi, regionali, nazionali e comunitari, mirati a salvaguardare e valorizzare il patrimonio immobiliare, soprattutto quello privato residenziale senza gravare esclusivamente sulle bollette di famiglie e imprese e, men che meno, generare bolle speculative. Basta con gli interventi spot sottoposti a continui ripensamenti, come è successo con la travagliata vicenda del Superbonus.”

“Inoltre – continua Felici –  la scarsità di personale qualificato è indicata come il problema più grave dal 58,1% delle Mpi del nostro Paese, a fronte del 54,1% della media delle Mpi dell’Ue.

Per le nostre aziende la difficoltà a trovare lavoratori con adeguate competenze viene indicata come più grave rispetto ai problemi della burocrazia, dell’accesso al credito e della concorrenza sleale. Nessun pericolo di scomparsa per il nostro mondo produttivo, ma dobbiamo impegnarci tutti su alcune direttrici di lavoro: una programmazione di un’offerta formativa sempre aggiornata che si proietti verso figure professionali richieste dal mercato del lavoro da qui ad almeno 5 anni. Va, inoltre, promosso l’insegnamento delle competenze imprenditoriali, al fine di creare un efficace matching scuola-lavoro. In questo ambito, va rilanciata anche l’alternanza scuola lavoro che, insieme all’apprendistato duale, può portare ad un rinnovato rapporto tra scuola e lavoro. La filiera tecnica professionalizzante vede, infine, nella riforma degli Its  il completamento

del percorso, a patto però che si riesca a valorizzare importanti elementi come l’attenzione alle PMI, l’innovazione e la valorizzazione del made in Italy”.

“Apprezziamo, in questo senso, il debutto della Giornata Nazionale del Made in Italy, – conclude Felici – istituita a fine dicembre dall’omonima legge quadro.

 E’ importante aver riconosciuto la valenza del Made in Italy come lo è stato per l’istituzione della Giornata contro la contraffazione. Le giornate nazionali, infatti, ricoprono una funzione importante perché invitano a ricordare eventi non solo storici particolarmente significativi, ma informano e sensibilizzano i cittadini su questioni sociali cruciali. La nuove legge però, non si limita a questo. Porta in dote soprattutto nuovi strumenti per valorizzare le Mpi e la qualità della nostra produzione. La sua approvazione infatti offre strumenti per il rilancio di una politica economica e industriale finalizzata a valorizzare le imprese che realizzano la qualità e l’eccellenza della produzione italiana”.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la seconda indagine trimestrale congiunturale del 2024 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.

L’attrazione delle startup per Torino

Si è tenuto alle OGR Torino il DemoDay del Techstars Transformative World Torino, la giornata conclusiva del Programma di accelerazione per le startup innovative italiane ed estere dedicato alle smart cities e alle tecnologie per un mondo che cambia.

Le 12 startup, di cui ben 6 italiane, della classe 2024, selezionate tra oltre 300 candidature provenienti da tutto il mondo, hanno incontrato possibili investitori, partner tecnologici e industriali e rappresentanti di università, centri studio e categorie produttive.

Il Programma, gestito da Techstars con il supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di San Paolo, rappresenta l’evoluzione dei precedenti avviati a Torino in collaborazione con Techstars dal 2020 e dedicati alla Smart City e alla Smart Mobility. In quattro edizioni ha consentito di raccogliere 100 milioni di dollari di investimenti per le startup coinvolte, di creare più di 600 posti di lavoro, di siglare 80 accordi di Proof of Concept (prove di fattibilità di progetti) con committenze italiane e di ottenere 3 exit (realizzi con uscite dai capitali).

L’alta partecipazione e i risultati ottenuti confermano da un lato la vivacità del sistema imprenditoriale innovativo italiano, dall’altro il valore per il territorio della collaborazione tra i partner, che ha permesso all’ecosistema di Torino di crescere come hub di innovazione, attraendo talenti, favorendo collaborazioni con aziende locali e creando nuovi posti di lavoro. Finora quattro startup straniere hanno scelto Torino come città per stabilirsi e crescere, aprendo una filiale di diritto italiano per dare continuità alle sinergie instaurate con il territorio.

La partnership tra Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT è stata confermata a fine 2023 attraverso la firma di un nuovo protocollo biennale per continuare a supportare la crescita dell’ecosistema torinese, non solo attraverso il rinnovato supporto al Programma di accelerazione gestito da Techstars, ma anche attraverso pacchetti di soft landing per l’insediamento sul territorio delle startup, la facilitazione della ricerca di partner e altro ancora.

L’ecosistema innovativo torinese è ormai riconosciuto a livello internazionale ed è stato certificato come attrattivo dall’ultimo Global Startup Ecosystem Report redatto da Startup Genome. Al tempo stesso, il lavoro in partnership con le istituzioni locali è in costante crescita.

La nuova edizione del Programma ha puntato ad attrarre, accelerare e investire in startup ad alto potenziale italiane ed estere operanti su settori quali l’Intelligenza Artificiale, il Quantum Computing, la Cybersecurity, l’Ambient Experience e l’Hyperautomation nel rispetto di criteri e logiche ESG, Net-Zero e Circular Economy.

G2Q Computing (Milano, Italia)

Soluzione di quantum computing che offre applicazioni quantistiche avanzate per risolvere problemi complessi del mondo reale e aiutare le aziende leader di tutti i settori a migliorare le proprie prestazioni.

Impact AI (Vienna, Austria)

Piattaforma modulare con strumenti senza codice, in grado di valutare direttamente le prestazioni e l’impatto aziendale delle applicazioni basate su LLM.

SylloTips (Roma, Italia)

Piattaforma all-in-one con l’intelligenza artificiale per ottimizzare la circolazione di competenze e conoscenze tra i dipendenti di un’azienda.

Shion (Vienna, Austria)

Sistema attivo di cancellazione dell’eco e del rumore.

Plain (Berlino, Germania)

Soluzione di interior design che fornisce tutto il necessario per l’allestimento dello spazio: planimetria, selezione dei mobili e supporto per l’implementazione.

Nubo (Milano, Italia)

Rete di spazi di coworking che sfrutta gli spazi urbani sottoutilizzati.

Bestie Bite (Roma, Italia)

Comunità peer-to-peer per scoprire e recensire locali.

Trainizi (Ho Chi Minh City, Vietnam)

Piattaforma di microlearning che forma e coinvolge i lavoratori senza bisogno di scrivania.

Reviway (Reggio Emilia, Italia)

Soluzione integrata per rilevare i difetti e riparare le superfici stradali in modo innovativo e attento ai costi.

Intuos (L’Aquila, Italia)

Piattaforma di servizi che combina software, dispositivi IoT e modelli di dati basati sull’AI per aumentare l’efficienza dei processi operativi, il monitoraggio degli aerei e la sicurezza del volo.

Vision Anchor (Lubiana, Slovenia)

Boa di ancoraggio intelligente che mostra la posizione dell’ancora sulla superficie dell’acqua.

Voovo (Budapest, Ungheria)

Piattaforma educativa che aiuta gli studenti ad assorbire rapidamente elevati volumi di informazioni creando il modo più semplice e veloce per realizzare flashcard digitali.

 

Roberto Orecchia nuovo presidente Gruppo Moda Ascom

È Roberto Orecchia il nuovo presidente del Gruppo Moda Ascom Confcommercio Torino e provincia.

53 anni di cui 50 passati in negozio, Roberto Orecchia è il titolare dello storico negozio di abbigliamento Vestil, in piazza Statuto.  Sarà affiancato dai vicepresidenti Giulio Carbone, proprietario di Freshstore, Elisabetta Moschetto Dewan di Dewan, e dai consiglieri Gianluca Fabris del negozio Fabris, e Massimo Testa di Class a Rivarolo, che è anche referente per la provincia.

«La passione è il filo conduttore di tutto quello che faccio – ha dichiarato Roberto Orecchia, che, dopo aver fatto parte del primo Ascom Giovani è da molti anni nel Direttivo del Settore Abbigliamento di Ascom Confcommercio Torino e provincia -. E proprio con passione affronterò i diversi aspetti che caratterizzano il Gruppo Moda di Ascom Torino. Vogliamo colmare la distanza tra il commercio e i cittadini; quindi, sicuramente ci concentreremo su maggiore visibilità e marketing. Vogliamo far capire che il commercio è una struttura portante della città e della comunità; senza commercio il territorio si impoverisce. Dobbiamo imparare nuovi linguaggi di comunicazione per avvicinare le nuove generazioni sia di clienti che di commercianti, essere di supporto per le nuove attività e quelle che fanno fatica ad allinearsi, fare da traino per iniziative con altre categorie di commercianti per organizzare una rete che ci permetta di comunicare chi e dove siamo ai turisti che stanno sempre più aumentando in città e provincia».

«Il settore abbigliamento – ha sottolineato la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – vede, negli ultimi anni, gli imprenditori impegnati nel resistere e attraversare una crisi piuttosto complessaIl comparto necessita di politiche del commercio più forti per poter superare le difficoltà attuali, dovute all’aumento dei costi, al cambiamento dei consumi, alla concorrenza sleale degli outlet e delle piattaforme di vendita on line. A Torino e in provincia, abbiamo importanti negozi di abbigliamento e di moda, di cui molti storici, che hanno determinato nel tempo una linea marcatamente ‘torinese’, contraddistinta da eleganza, sobrietà, tessuti ricercati e tagli accurati, proposti da professionisti competenti e di grande gusto. Un patrimonio che il nostro nuovo presidente Roberto Orecchia e il suo Consiglio, sapranno valorizzare e promuovere come merita».