ECONOMIA- Pagina 359

Embraco, Valle (Pd): “Convocare tavolo di emergenza”

 “Sosteniamo con forza la richiesta, avanzata dalle organizzazioni sindacali alla Regione Piemonte, di convocare, con urgenza, il tavolo di crisi con il curatore fallimentare di Ventures Production (ex Embraco).

La notizia dell’avvio delle procedure di licenziamento collettivo per tutti i 398 lavoratori dello stabilimento di Riva di Chieri ci spinge a non temporeggiare e a essere tempestivi e incisivi” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.

“E’ importante – prosegue Valle – intervenire perché venga sospesa la procedura di licenziamento. Tutte le Istituzioni interessate devono lavorare per costituire una nuova società e salvare i posti di lavoro. In un momento economico e sociale tanto complesso è fondamentale riuscire a tutelare i lavoratori e le loro famiglie”.

Il Covid è costato agli italiani 5 mila euro a testa

L’analisi emersa dallo studio “Il debito pubblico italiano e il Covid – 19” realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti  

 

COVID-19: NEL 2020 AGLI ITALIANI E’ COSTATO 5.420 EURO A TESTA 

 

Tra i paesi del G20, l’Italia presenta il maggiore incremento del rapporto debito/PIL (+22,9%) dopo il Canada (+28,9%) e il Giappone (+24,1%). Miani: “Evitare nuovi shock fiscali”

 

Roma, 5 febbraio 2021 – Nel 2020 la pandemia da Covid -19 è costata all’italiano medio 5.420 euro a testa, di cui 2.371 euro di minore Pil pro capite e i restanti 3.049 euro di incremento di debito. Il dato emerge dallo studio “Il debito pubblico italiano e il Covid – 19” realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti che ha misurato l’impatto dell’emergenza sull’economia italiana mettendola a confronto con quella dei paesi del G20.

 

Nell’analisi condotta a partire dai più recenti dati del Fondo Monetario Internazionale, emerge come il crollo del PIL reale per l’Italia, stimato per l’anno appena concluso al -9,2%, (-8,9% secondo gli ultimi dati Istat) sia il peggiore calo dopo l’Argentina (-10,4%) e il Regno Unito (-10%) mentre, a causa di un rimbalzo troppo corto nel 2021, l’Italia presenterebbe il calo del Pil maggiore nel biennio 2020-2021 (-6,5%).

 

Nel 2020, la spesa pubblica aggiuntiva e gli sgravi fiscali per far fronte alla pandemia hanno raggiunto il 6,8% del Pil collocando l’Italia al 9° posto nel G20. In termini pro-capite, cioè in media per ogni italiano, il sostegno statale è stato pari a 1.858 euro, molto meno che in Germania (4.414 €), in Francia (2.677 €), negli Stati Uniti (9.311 €) o nel Regno Unito (5.752 €).

 

Considerando che nel 2020 la perdita media per ogni italiano del Pil è pari a 2.371 euro, il sostegno statale di 1.858 euro non è stato sufficiente a coprirla generando una perdita di 513 euro pro-capite, mentre per la Francia il risultato è stato di -120 euro e per la Germania di +1.841 euro.

 

Per quanto riguarda il debito pubblico, nel nostro paese, l’anno scorso, in termini pro-capite aumenta di 3.049 euro. Nel 2021 aumenta di altri 2.372 euro a testa e nel biennio cresce in totale di 5.421 euro.  Per effetto della pandemia, il debito pubblico italiano a livello pro-capite e cioè per ogni italiano in media passa da 39.864 € del 2019 a 42.913 € del 2020. Nel G20 si colloca al terzo posto insieme al Canada e dopo Stati Uniti e Giappone e nel 2021 arriva a 45.285 euro.

 

Per Massimo Miani, Presidente Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti “lo studio evidenzia come il nostro sia uno dei paesi più colpiti a livello mondiale nel Pil e nel rapporto debito/Pil. Allo stesso tempo è uno di quelli che meno ha adoperato la leva finanziaria per resistere alla crisi pandemica, da cui deriva una perdita di Pil nominale pro capite piuttosto rilevante. Le analisi e i dati presentati nella ricerca mettono in luce significativi profili di rischio per l’economia italiana tra cui il pericolo di nuovi shock fiscali che potrebbero aggravare la pressione fiscale italiana, già di per sé molto elevata”. Secondo Miani “è necessario promuovere politiche fiscali espansive maggiormente coerenti con la situazione di estrema difficoltà delle imprese e delle famiglie italiane e nello stesso tempo impiegare al meglio le risorse del Recovery Fund. Ma occorre anche ridiscutere, a livello europeo, le regole fiscali che governano la finanza pubblica. È assolutamente imprescindibile riconsiderare la sostenibilità del debito pubblico italiano alla luce delle mutate condizioni economiche post-pandemiche. Solo così si eviteranno shock pericolosi per l’economia del Paese che colpirebbero in modo sensibile la ricchezza degli italiani”.

Tabella 1. Il crollo del Pil a causa della pandemia tra i paesi del G20 

Country 

Var. % 2020 su 2019 

Country 

Var %  

2021 su 2019 

Argentina 

-10,4%

Italy 

-6,5% 

United Kingdom 

-10,0%

Argentina

-6,4%

Italy 

-9,2% 

United Kingdom

-6,0%

France 

-9,0%

South Africa

-4,9%

Mexico 

-8,5%

Germany

-4,8%

India 

-8,0%

Mexico

-4,6%

South Africa 

-7,5%

France

-4,0%

Canada 

-5,5%

Japan

-2,2%

Germany 

-5,4%

Canada

-2,1%

Japan 

-5,1%

Saudi Arabia

-1,4%

Brazil 

-4,5%

Brazil

-1,1%

Saudi Arabia 

-3,9%

Indonesia

-0,9%

Russia 

-3,6%

Russia

-0,7%

United States 

-3,4%

Australia

0,5%

Australia 

-2,9%

United States

1,5%

Indonesia 

-1,9%

Korea

2,0%

Turkey

1,2%

Turkey

7,3%

United Kingdom

-10,0%

India

9,4%

United States

-3,4%

China

10,6%

Fonte: Elaborazione FNC su dati IMF, World Economic Outlook, Update January 2021 

Tabella 2 – Aiuti fiscali post crisi pandemica Covid-19: spesa aggiuntiva e sgravi fiscali. Anno 2020. Valori espressi in euro. 

Country 

% PIL 

Valore assoluto 

(mld. euro) 

Valori 

pro-capite 

(euro) 

Var. PIL 

pro-capite 

(euro) 

Var. netta 

(euro) 

United States 

16,7

3.073

9.311

-1.435

7.876

United Kingdom 

16,3

387

5.752

-2.980

2.772

Australia 

16,2

191

7.434

-1.090

6.343

Japan 

15,6

686

5.455

-1.601

3.853

Canada 

14,6

211

5.536

-2.408

3.128

Germany 

11

367

4.414

-2.573

1.841

Brazil 

8,3

104

490

-112

377

France 

7,7

174

2.677

-2.797

-120

Italy 

6,8 

112 

1.858 

-2.371 

-513 

South Africa 

5,5

14

235

-263

-28

China 

4,7

624

444

284

729

Argentina 

3,8

13

290

1.565

1.855

Korea 

3,4

49

949

-97

852

India 

3,1

71

51

18

70

Russia 

2,9

37

251

-405

-154

Indonesia 

2,7

25

94

-154

-60

Saudi Arabia 

2,2

13

378

-2.833

-2.454

Turkey 

1,1

7

79

563

642

Mexico 

0,7

6

49

-530

-481

Fonte: Elaborazione FNC su dati IMF, Fiscal Monitor, Update January 2021. 

 

Tabella 3 – Debito pubblico pro-capite. Valori espressi in euro. 

Country 

2019 

2020 

2021 

Japan 

84.322

88.772

86.478

United States 

63.040

71.821

73.273

Italy 

39.864 

42.913 

45.285 

Canada 

35.860

43.457

43.525

France 

36.710

39.921

42.953

United Kingdom 

32.238

35.455

37.440

Australia 

23.001

29.413

35.430

Germany 

24.739

27.255

28.732

Korea 

11.914

13.113

12.840

Argentina 

7.983

7.232

7.211

China 

5.189

6.079

6.629

Saudi Arabia 

4.736

5.684

5.621

Brazil 

6.853

6.579

5.142

Mexico 

4.693

4.481

4.356

South Africa 

3.320

3.245

3.626

Turkey 

2.590

2.897

2.683

Russia 

1.429

1.847

1.829

India 

1.367

1.533

1.531

Indonesia 

1.147

1.318

1.426

Fonte: Elaborazioni FNC su dati IMF, Fiscal Monitor, Update January 2021. 

 

Tabella 4 – Il costo del Covid-19 tra i paesi del G20: var. Pil + var. Debito. Valori espressi in euro pro-capite. 

Country 

Var. Pil 

Var. Debito 

Costo Covid-19 

Argentina 

1.565

-751

-2.316

Australia 

-1.090

6.412

+7.502

Brazil 

-112

-274

-162

Canada 

-2.408

7.596

+10.004

China 

284

889

+605

France 

-2.797

3.211

+6.008

Germany 

-2.573

2.516

+5.089

India 

18

166

-148

Indonesia 

-154

171

+325

Italy 

-2.371 

3.049  

+5.420 

Japan 

-1.601

4.450

+6.051

Korea 

-97

1.199

+1.296

Mexico 

-530

-213

+317

Russia 

-405

418

+823

Saudi Arabia 

-2.833

947

+3.780

South Africa 

-263

-75

+188

Turkey 

563

307

-256

United Kingdom 

-2.980

3.217

+6.197

United States 

-1.435

8.781

+10.216

Fonte: Elaborazione FNC su dati IMF, Fiscal Monitor, Update January 2021.  

Nuovi contributi per l’insediamento dei giovani agricoltori

Psr Piemonte Misura 6.1.1: 6,2 milioni in più sul bando 2019 con 145 beneficiari

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, assegna ulteriori 6,2 milioni di euro di contributi per l’insediamento dei giovani agricoltori sul bando 2019 del Programma di sviluppo rurale. La dotazione finanziaria va ad integrazione dei 3.350.000 di euro originari del bando 2019 dell’operazione 6.1.1 del Psr del Piemonte 2014-2020, per un totale di 9,6 milioni di euro. In totale sono 227 i giovani agricoltori piemontesi beneficiari.

“Il rifinanziamento del bando 2019 relativo al premio di insediamento dei giovani agricoltori permette lo scorrimento della graduatoria del bando 2019 del Psr e andrà ad interessare ulteriori 145 beneficiari, un sostegno importante in tempo di crisi rivolto alle nostre aziende piemontesi”, precisa l’assessore Marco Protopapa.

Zona gialla, abbastanza bene i ricavi dei bar ma non dei ristoranti

All’incirca il 90% dei locali torinesi ha riaperto nel weekend, un terzo soltanto ha però realizzato ricavi pari al periodo giallo prenatalizio

Purtroppo per gli altri il calo registrato è tra il 10 e il 30%, secondo un’indagine dell’Epat Torino. Sono andati abbastanza bene i bar, ma non i ristoranti che sono ancora costretti a chiudere alle 18. Una buona metà degli esercizi aperti ricorre all’asporto, mentre usa il delivery solo il 28% a causa delle difficoltà logistiche e dei prezzi elevati delle piattaforme.

 

Un aiuto alle microimprese arriva da diocesi e Compagnia di SanPaolo

Avviata un’iniziativa per il territorio con il coinvolgimento della Fondazione Operti, Associazioni di categoria delle piccole imprese e Compagnia di San Paolo

Un servizio di accompagnamento al credito per le microimprese e lavoratori autonomi maggiormente in difficoltà
In Piemonte si evidenzia il calo delle assunzioni, l’aumento delle richieste per il Reddito di emergenza e per la CIG in deroga

 Arcidiocesi di Torino e Intesa Sanpaolo hanno avviato un’iniziativa congiunta per sostenere le microimprese e i lavoratori autonomi del territorio, particolarmente colpiti dalla pandemia e dall’incertezza economica. L’obiettivo è offrire un servizio di accompagnamento al credito permettendo loro di riprogrammare un futuro lavorativo.

 

L’iniziativa è stata presentata  in live streaming da Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, MonsignorCesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, Tom Dealessandri, Presidente della Fondazione Don Mario Operti e Teresio Testa, Direttore Regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo.

Il progetto è coordinato dalla Fondazione don Mario OpertiOnlus, “braccio operativo” dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro, che rafforzerà così la disponibilità delFondo So.rri.so, nato per porre argine agli effetti sociali ed economici della pandemia nella vita quotidiana delle persone.All’iniziativa hanno inoltre aderito tutte le Associazioni di categoria delle piccole imprese e Compagnia di San Paolo,che contribuiranno a portarla a conoscenza dei soggetti interessati e a garantirne un’efficace e corretta fruizione. I territori coinvolti coincidono con il perimetro dell’Arcidiocesi di Torino: 137 Comuni della Città metropolitana, 15 in provincia di Cuneo e 6 in provincia di Asti. Il Gruppo Intesa Sanpaolo metterà a disposizione un numero selezionato di filiali per dar corso immediato agli interventi.

Il punto di forza dell’iniziativa nel clima di incertezza del momento è la tutela congiunta fornita dai soggetti promotori ai richiedenti, che non solo potranno contare su un supporto professionale per la valutazione dei progetti, ma anche su un sostegno morale per guardare al futuro con maggiore fiducia. I finanziamenti concessi, rimborsabili in massimo 6 anni, beneficiano di un tasso dello 0,4% grazie alla garanzia prestata dalla Fondazione Operti, moltiplicata daIntesa Sanpaolo.

L’impatto della pandemia sul tessuto socioeconomico piemontese è drammatico (dati Ires Piemonte): oltre 33.000 aziende e quasi 100.000 lavoratori interessati dalla Cassa integrazione in deroga a dicembre 2020, con una spesa stimata di circa 182 milioni di euro. Nel solo periodo gennaio-novembre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, si registrano 174.000 assunzioni in meno. Aumenta il numero di famiglie beneficiarie di misure pubbliche a sostegno del reddito rispetto all’anno precedente. Il Reddito di emergenzaè stato richiesto da 15,1 famiglie piemontesi ogni 1.000, valore superiore alle altre regioni del nord, eccetto Liguria (15,5) ed Emilia-Romagna (22,5).

L’Arcivescovo di Torino, Monsignor Nosiglia ha osservato: “Il lavoro è la prima emergenza sociale. Era un nodo critico già prima dello scoppio violento della pandemia; oggi lo è diventato drammaticamente. E senza le imprese non può esistere lavoro. Per tali ragioni, abbiamo ritenuto opportuno costruire un’iniziativa specifica a sostegno del credito delle microimprese che, come sappiamo, rappresentano la principale filiera produttiva del nostro Paese e del territorio torinese. Attraverso un gesto concreto, complementare alle tante iniziative pubbliche e private, vogliamo mostrare la nostra vicinanza a questa importante realtà sociale, camminando insieme a quei tanti piccoli imprenditori che quotidianamente devono lottare per mantenere viva la propria realtà produttiva”.

Il Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro ha commentato: “Il dialogo di Intesa Sanpaolo con gli enti che hanno a cuore il sostegno sociale delle nostre comunità ha radici lontane. Siamo grati a Monsignor Nosiglia per aver contribuito con forza e determinazione a tenere alto il livello di attenzione rispetto alla situazione di emergenza e orgogliosi di poter dare subito il via ad un’iniziativa congiunta molto concreta. Essere una Banca d’impatto ci permette infatti di dare ascolto e risposta ad esigenze che vanno oltre alla tradizionale attività creditizia, ma che reputiamo fondamentali per il benessere comune”.

Fai la “Spesa SOSpesa” a Mirafiori Nord!

La Macelleria del Gerbido è stato il primo negozio ad aderire alla “Spesa SOSpesa” a Mirafiori Nord, una delle azioni previste dal progetto “Quartieri Solidali” realizzato da Fondazione Cascina Roccafranca e Fondazione della Comunità Mirafiori con il contributo della Circoscrizione 2 e la collaborazione delle comunità parrocchiali del quartiere.

Dopo appena un mese dal lancio dell’iniziativa i negozi che hanno aderito sono diventati già 22, e le donazioni sono arrivate a 537,00 euro. Naturalmente il nostro GRAZIE va sia ai commercianti per la disponibilità e l’impegno che stanno dimostrando, sia alle persone che hanno aderito con una donazione, perché anche pochi euro possono fare la differenza.

La Spesa SOSpesa è un gesto di generosità da parte dei cittadini nei confronti di famiglie in difficoltà e vuole essere anche un piccolo aiuto al commercio di prossimità.

 

Come funziona

Il cittadino che lo desidera può donare una minima quantità di denaro al commerciante aderente, anche solo lasciare il resto.

Una volta raggiunta una cifra stabilita, i nostri volontari passano a “fare la spesa”. I prodotti acquistati vengono poi distribuiti alle famiglie beneficiarie in carico al progetto attraverso i canali esistenti (centri di ascolto delle parrocchie, ecc…).

 

Cosa acquistiamo

Cibo, fresco o confezionato, materiali scolastici e generi di prima necessità (pannolini, articoli per la cura e l’igiene della persona). Pertanto gli esercizi commerciali individuati in questa prima fase sono principalmente piccoli negozi di alimentari, panetterie, macellerie, farmacie e cartolerie.

 

I beneficiari

Sono famiglie con bambini, anziani soli, persone in stato di fragilità, segnalati dai Servizi Sociali del Comune o dalle realtà caritatevoli e associative del quartiere coinvolte nella rete territoriale di Mirafiori Nord, che si sta sviluppando sulla spinta del progetto Quartieri Solidali.

 

 

I negozi

I negozi del quartiere che hanno aderito all’iniziativa sono già 22, ma il progetto è sempre aperto e confidiamo nella partecipazione di altri commercianti di Mirafiori Nord. In particolare speriamo nell’adesione degli esercizi commerciali che si occupano di prodotti alimentari, di farmacie e di cartolerie.

Se sei un negoziante interessato a partecipare alla spesa sospesa, contattaci:

quartierisolidali@cascinaroccafranca.it – Tel. 011.01136250

https://www.cascinaroccafranca.it/mirafiori-quartieri-solidali/

Ecco quali sono i negozi che hanno già aderito. A loro un sentito ringraziamento!

Alimentari
Il Capolinea delle frutta, v. Moncalieri 140, Grugliasco
La bancarella, v. Don Giovanni Grioli 19/A
La frutta del Borgo, v. G. Reni 96 int. 24
La mia bottega, v. Baltimora 161/A
Semplice & cortese, corso Siracusa 96/a
Pret a café, v. Boston 135 ang. via Ragusa 4/a

Cartolerie
Cartoleria La Mina, v. Gaidano 168
Cartolibreria Mille colori, v. Gaidano 67
Fotocartoleria, v. G. Reni 96 int. 22
Il dado, v. Filadelfia 261/A

Farmacie
Farmacia Santa Maria, v. Moncalieri 122, Grugliasco

Macellerie
La Macelleria del Gerbido, v. Moncalieri 49, Grugliasco
Astigiana Carni, v. Don Giovanni Grioli 17
Macelleria da Franco, v. Fulvio Croce 27
Macelleria Innovativa Rusconi, v. Baltimora 161
Macelleria Elio Prette, v. Ragusa 6

Panetterie
Il mulino, v. Gaidano 55
Il fornaio, v. Moncalieri 49, Grugliasco
Le delizie del Borgo, v. G. Reni 96 int. 26
Panificio Fiorica, v. Fulvio Croce 20
Profumo di pane, v. Bellono 2/c
Le dolci delizie, v. Don Giovanni Grioli 21

È possibile partecipare al progetto anche con una donazione diretta sul conto intestato a Fondazione Cascina Roccafranca IT 94M0501801 000000016976318.
La Spesa Sospesa è attiva anche a Mirafiori sud dove è gestita dalla Fondazione della Comunità Mirafiori.

 

 

Il progetto Quartieri solidali: una rete solidale sul territorio

Il progetto “Quartieri Solidali” si inquadra nelle azioni che le due Case del Quartiere di Mirafiori stanno svolgendo per potenziare e rendere efficiente la capacità del sistema territoriale di Mirafiori e Santa Rita di intercettare i bisogni primari della popolazione in difficoltà, darvi risposte sostenibili ed essere promotore di inclusione attiva.
Le azioni del progetto si possono riassumere sinteticamente in:
a) Raccolta donazioni di prodotti alimentari e di prima necessità da parte di cittadini.
b) Implementazione su tutto il territorio della Circoscrizione 2 del progetto “Spesa Sospesa”.
c) Potenziamento ed allargamento del progetto “Mirafiori Quartiere a spreco zero” rinsaldando la rete locale dei soggetti attivi nel recupero e nella distribuzione di aiuti su tutta la Circoscrizione 2 di Torino.
d) Rafforzamento e implementazione dell’azione degli snodi territoriali della rete “Torino Solidale” nel rispondere alle necessità alimentari e non delle fasce di cittadinanza più esposte agli effetti dell’emergenza epidemiologica del Covid-19.

 

Per informazioni:

Fondazione Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Torino
tel. 01101136250 – e-mail: quartierisolidali@cascinaroccafranca.it
Fabrizio Giacone, tel. 011.01136258, fabrizio.giacone@comune.torino.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per donazioni:

 

Meritocrazia Italia, un webinar sulle competenze

Il 10 febbraio alle 18  una diretta Facebook sulla pagina di Meritocrazia Italia Piemonte affronterà l’argomento ‘PIU COMPETENZE PER LA QUALITÀ DELLA VITA IN PIEMONTE con l’obiettivo individuare come rafforzare il capitale umano piemontese per rispondere alla rinnovata consapevolezza del cittadino/viaggiatore/turista, accelerata dal Covid19.

 

Un comparto che ha senza dubbio sofferto più di tutti a causa dei ripetuti “lockdown” e della difficoltà tuttora persistente e che ora necessità di impegno profondo, professionale, innovativo. L’argomento sarà sviluppato dal Coordinamento Regionale del Piemonte di Meritocrazia Italia, un’associazione culturale nata circa 2 anni fa con l’intento di dare vita ad un progetto aggregativo, fondato sulla valorizzazione del merito e dell’equità, della formazione e dell’impegno sociale ed ambientale.

PIU COMPETENZE PER LA QUALITÀ DELLA VITA IN PIEMONTE è parte di un programma trasversale per rafforzare l’offerta di ospitalità piemontese nel far progredire le iniziative di sviluppo ed il ruolo che la governance ha nel promuovere la formazione di competenze per il nuovo mercato del lavoro e sostenere la sua crescita, che in questo incontro sarà declinato per il mondo del turismo e dell’ospitalità, ma si presta ad essere ampliato a qualsiasi altra professione legata allo sviluppo sociale, in cui l’accoglienza giochi un ruolo determinante.

“Le esperienze accumulate nel tempo in numerosi territori, non solo del Piemonte, riportano sempre alla riflessione che le competenze sono essenziali – spiega Enza Laretto, Coordinatrice Regionale di Meritocrazia Italia Piemonte – ed è sempre più indispensabile ampliare le reti di collaborazione per fare fronte alle mutate esigenze del mercato, specie in occasioni distorsive come quella pandemica che stiamo vivendo”.
Il divario digitale ancora sentito e la necessità di nuove “soft skills” costituiscono l’ossatura dell’evento che alla presenza di Massimo Gotta, vicepresidente nazionale di Meritocrazia Italia, vedrà confrontarsi:

⦁ Fabio Borio (Federalberghi Torino) sul tema del LEGAME CON IL TERRITORIO;
⦁ Marco Novarese (Università del Piemonte Orientale) sul tema dell’INNOVAZIONE;
⦁ Bartolomeo Vassallo (RESforma) sul tema della COMPETITIVITÀ;
⦁ Massimo Infunti (Impronta) sul tema dell’ECOSOSTENIBILITÀ;
⦁ Gianni Ferrero (CPD – Consulta Persone in Difficoltà) sul tema della TUTELA DELLE PERSONE

Il quesito su cui avrà luogo il confronto è: Servono nuove competenze professionali nel turismo piemontese affinché questo incida positivamente sulla qualità della vita di turisti e cittadini in Piemonte?

Il 10 febbraio 2021 h. 18,00 sulla pagina facebook @meritocraziaitaliapiemonte, l’evento è gratuito.

Le fasi del progetto comprendono l’analisi della percezione della qualità della vita presente come vissuta dal turista e dal cittadino, un’indagine sulle competenze che possono migliorare la qualità della vita percepita dal cittadino e dal turista, compresa la loro interazione.
Oltre all’ascolto e al confronto con tecnici, sarà lanciato un sondaggio pubblico a cui è possibile già partecipare https://www.survio.com/survey/d/R9U9M5I8W1A7U4C3F.

MERITOCRAZIA ITALIA PIEMONTE intende presentarsi alla popolazione piemontese ed avviare un nuovo tipo di dialogo con tutti i cittadini perché possano partecipare concretamente alla “ripartenza” ed essere motore di una nuova crescita sociale e di una rivoluzione culturale basata sulla riaffermazione di un solido sistema che valorizzi l’Uomo e le sue capacità.

In allegato il testo integrale del comunicato.

L’occasione è gradita per inviare i nostri migliori saluti.

Chi sono gli acquirenti delle case a Torino?

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le compravendite realizzate nel primo semestre del 2020 attraverso le proprie agenzie attive nel comune di Torino. L’obiettivo della ricerca è quello di capire da dove arrivano gli acquirenti che acquistano nel capoluogo piemontese e quali sono le loro scelte.

Nella prima parte del 2020 l’87,8% delle persone che ha comprato casa a Torino ha cittadinanza italiana, mentre nel 12,2% dei casi si tratta di stranieri (comunitari ed extracomunitari). Il primo semestre dell’anno è stato caratterizzato dalla comparsa della pandemia e da un lungo periodo di lockdown, ma nonostante questo non si registrano particolari cambiamenti rispetto al 2019 ed al 2018 quando gli acquisti da parte di stranieri si attestavano rispettivamente all’11,5% ed al 13,1%. A Torino la percentuale di acquisto da parte di stranieri è più alta se confrontata con quella di altre grandi città italiane: ad esempio a Milano la quota di acquirenti stranieri si ferma all’8,0%, mentre a Roma la percentuale è ancora più bassa e si attesta al 5,5%.

Per quanto riguarda gli acquirenti italiani, chi compra a Torino nel 76,6% dei casi è già residente in città, il 15,4% arriva dalla provincia di Torino e l’8,0% proviene da altre province e da altre regioni. Si tratta di percentuali molto simili a quelle registrate un anno fa, con una lieve diminuzione della percentuale di coloro che arrivano dalla provincia di Torino, si passa infatti dal 16,4% all’attuale 15,4%.

Prendendo in considerazione solo il 23,4% di acquirenti in arrivo da fuori città risulta che il 65,7% di questi arriva dalla provincia di Torino, il 16,4% arriva da altre province del Piemonte, mentre nel 17,9% dei casi si tratta di persone in arrivo da altre regioni italiane. Chi arriva a Torino per comprare casa, nel 91,0% dei casi proviene da comuni del Nord Italia, nel 6,0% dei casi proviene dal Sud Italia e nel 3,0% dei casi proviene dal Centro Italia.

L’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, poi, si sofferma sul motivo dell’acquisto da parte di chi proviene da fuori città: nel primo semestre del 2020 ben il 57,8% di queste compravendite riguardano l’investimento, mentre nel 42,2% dei casi si tratta di acquisti di abitazione principale. Un anno fa, nel primo semestre del 2019, la percentuale di acquisti per investimento da parte di acquirenti in arrivo da fuori Torino era più bassa e si fermava al 41,4%.

“Impresa… Elementare!”, i bimbi diventano imprenditori

L’esordio del 19 dicembre 2019 con il primo “Game” dei 24 previsti dal programma e poi la sospensione causa Covid a febbraio 2020.  oggi ritorna nella classi elementari l’innovativo progetto ideato dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino per far sviluppare nei bambini dai 6 agli 11 anni quelle competenze utili e necessarie per il loro futuro nel mondo del lavoro

 

 Era il 19 dicembre del 2019 quando per la prima volta i bambini di una scuola elementare di Torino hanno potuto iniziare ad apprendere le nozioni e i concetti propedeutici dell’attività imprenditoriale direttamente dai protagonisti del settore. Il tutto giocando, confrontandosi e ragionando insieme. Poi altri quattro “game” e infine l’inevitabile stop dovuto al dilagare della pandemia.

Oggi, a un anno di distanza dall’ultima lezione e nel rispetto delle norme anti contagio dettate da Governo ed enti locali, è ripartito dalla 4°B della scuola elementare Italo Calvino – Istituto Comprensivo Duca d’Aosta di Torino – il progetto pilota “Impresa… Elementare!”, ideato e organizzato per la prima volta in Italia dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e Banco Azzoaglio, con il patrocinio del Comune di Torino e con il supporto tecnico di alcune aziende partner, per far sviluppare e accrescere nei bambini dai 6 agli 11 anni, attraverso attività ludiche e di ragionamento, alcuni concetti basilari e capacità imprenditoriali che si riveleranno utili e necessari nella loro vita, in particolare quella professionale.

In programma per questa edizione 24 lezioni, denominate “game”, che si terranno durante l’anno scolastico, fino al 16 aprile 2021 e sono concordate dal Gruppo Giovani Imprenditori insieme con il Dirigente dell’Istituto, che non dovrà sostenere alcun costo per la partecipazione. Il progetto “Impresa… Elementare!” si declina su 3 tipologie di attività (sviluppo di competenze “soft”; sviluppo di una maggiore sensibilità ai temi ambientali, miglioramento e riqualificazione di alcuni specifici ambiti di edilizia scolastica) e ognuna di queste vuole rappresentare proprio ciò che un imprenditore fa quotidianamente nella propria azienda, puntando al perfezionamento continuo delle sue competenze e di quelle dei suoi collaboratori e al miglioramento degli ambienti interni condivisi dai dipendenti.

È passato quasi un anno da quando sono stati sospesi tutti gli eventi in presenza e oggi ci sentiamo di risorgere grazie alla prima attività del Gruppo Giovani Imprenditori in presenza nell’ambito dell’educazione. Ritengo importante proseguire con tenacia il percorso che avevamo intrapreso con questo progetto per cercare di sviluppare già nei bambini delle elementari attitudini e competenze come il problem solving, la negoziazione, la creatività, lo spirito d’iniziativa, la capacità decisionale, il lavoro in team, attraverso attività ludiche da svolgere in classe volte a stimolare la loro creatività e a far germogliare attitudini su cui si basa il successo di un imprenditore. La novità di quest’anno prevede anche un game sui temi dell’educazione finanziaria di base, come per esempio comprendere il denaro, il suo uso e funzionamento, che è stato possibile realizzare grazie alla collaborazione  di esperti del Banco Azzoaglio”.

Alberto Lazzaro, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’U.I. Torino

 

Per lo svolgimento dei game risulta fondamentale il supporto tecnico delle aziende partner del progetto e alla “lezione della ripresa” era presente Carla Bertuzzi, founder di CoderDojoUpTo, un club gratuito, aperto e indipendente il cui obiettivo è l’insegnamento della programmazione informatica ai più piccoli, che ha spiegato ai bambini come utilizzare la piattaforma Scratch, un ambiente di programmazione disponibile gratuitamente online, per sviluppare in loro il pensiero logico e la creatività. “Le persone apprendono più profondamente se hanno la possibilità di esplorare, provare e manipolare.” – commenta Carla Bertuzzi – “Scratch, sviluppato nei laboratori del media lab al MIT, se vissuto attraverso l’apprendimento creativo, permette proprio questo. Trasformando i bambini, e anche gli adulti, da  “consumatori” passivi di informazioni e tecnologia a “produttori” attivi di conoscenza capaci di gestire con spirito critico le tecnologie che li circondano”.

Gli architetti italiani progettano la Cina del dopo Coronavirus

“Lavorare con la Cina. Opportunità e scambi nella pratica architettonica” un webinar lancia il bando di POLITO Studio

 

La Cina, con le sue megalopoli e l’altissima densità abitativa, è il paese dove si costruisce di più al mondo, ma ha solo 50.000 architetti, un terzo di quelli italiani. E si tratta quindi di un enorme potenziale di business per i nostri professionisti, ma difficilmente accessibile.

Per fare chiarezza sulle relazioni e le opportunità tra i due paesi, il Politecnico di Torino e l’Ordine degli Architetti di Torino hanno organizzato l’incontro on line Lavorare con la Cina. Opportunità e scambi nella pratica architettonica – Laddove nulla è semplice e tutto è possibile, promosso in collaborazione con TOChina Center dell’Università di Torino e con Fondazione Italia-Cina.

Nel corso dell’incontro, in programma a partire dalle 14, sarà inoltre presentata la call per selezionare 12 gruppi di architetti professionisti che parteciperanno a un percorso biennale di formazione e accompagnamento al mercato cinese.

L’incontro e il bando sono la prima delle iniziative messe in atto nell’ambito di POLITO Studio, il progetto nato dalla sinergia tra il Politecnico di Torino e l’Ordine degli Architetti, per facilitare a professionisti e ricercatori nuove opportunità internazionali.

La call di POLITO Studio prevede che gruppi di lavoro – formati da professionisti, ricercatori e partner cinesi – partecipino a workshop di alta formazione applicata, allo scopo di trasferire loro capacità e reti di relazioni, utili a candidarsi a progetti reali e concorsi di architettura in Cina.

Il simposio verrà introdotto dal rettore del Politecnico Guido Saracco e dal presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino Massimo Giuntoli in un confronto con Roberto Pagani, addetto scientifico del Consolato Generale d’Italia a Shanghai; Michele Bonino, vice rettore per le relazioni con la Cina del Politecnico di Torino, insieme a Cristina Coscia, vice presidente dell’Ordine degli Architetti, sono ideatori e coordinatori del progetto Polito Studio e presenteranno la call e i futuri sviluppi del programma; a seguire nel corso del focus Cina, scenari e prospettive per gli studi professionali intervengono Massimo Bagnasco, vice Presidente della Camera di Commercio Europea in Cina, sul tema Cina, laddove nulla è semplice, ma tutto è possibileGiovanni Andornino, direttore del TOChina Center di UNITO, Edoardo Agamennone, Direttore Accademico del ChinaMed Business Program, UNITO, che illustreranno come Impostare un percorso di sviluppo professionale in Cina: italianità ed empatia cognitiva, e infine Filippo Fasulo, Direttore CeSIF – Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia-Cina, con l’intervento Tra dual circulation e 14mo Piano quinquennale: l’economia cinese post- Covid. In coda alla giornata, moderata da Valeria Federighi del Politecnico di Torino e Urszula Grodzicka del Focus group OAT Rete nazionale e internazionale, saranno illustrati alcuni casi studio di progettazione con la Cina da un gruppo di progettisti e docenti: Francesca Frassoldati del Politecnico di Torino, Michele Armando e Gianmaria Quarta dello studio Quarta & Armando architecture, Edoardo Bruno, ricercatore di POLITO/China Room, Pier Giorgio Turi, presidente ICAF Italy China Architectural Forum e il progettista Fabrizio Fragomeli.

“Il modello di collaborazione tra professionisti e docenti universitari che POLITO Studio sta avviando è innovativo, poiché permette di affrontare i mercati internazionali, come quello Cinese, con l’articolazione di competenze e la massa critica che essi richiedono. Sono convinto che questo progetto pilota in ambito internazionale concorrerà a stabilire anche a livello nazionale nuove sinergie tra mondo professionale e mondo universitario, ancora troppo distanti rispetto ad altri contesti europei” ha dichiarato Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino.

Con Polito Studio si realizza in concreto uno degli obiettivi che ci siamo dati:sostenere il lavoro degli Architetti e offrire opportunità per guardare ad altri mercati. Grazie alla collaborazione con il Politecnico offriamo una formazione di altissima specializzazione e intercettiamo un mercato di grande potenzialità” ha commentato l’Architetto Massimo Giuntoli, presidente di OAT – Ordine degli Architetti, Torino.

I professionisti architetti, in particolare i più giovani, devono oggi guardare necessariamente ai mercati internazionali, dove però sono necessari anni per orientarsi e posizionarsi. Il Politecnico di Torino ha maturato, spesso da decenni, solide relazioni in quegli stessi Paesi. L’obiettivo di POLITO Studio è di metterle a fattor comune e di condividere con i professionisti l’esperienza maturata nel tempo in quei contesti. La Cina è ideale come caso pilota, perché tutte le università nostre partner hanno grandi istituti di progettazione, alla ricerca di collaborazioni internazionali” così il professor Michele Bonino, vice rettore per le Relazioni con la Cina, presenta il concept di POLITO Studio.

POLITO Studio si colloca pienamente nelle strategie operative dell’Ordine, finalizzate a creare opportunità concrete per i propri iscritti. Peraltro, la formula di “incubatore” per accompagnare i professionisti alla predisposizione di dossier di candidatura per bandi di concorso cinesi è sicuramente innovativa, perché passa attraverso un processo di formazione applicata, in cui le capacità di lavorare in team e in modo multidisciplinare allenano alle sfide professionali dell’internazionalizzazione” commenta l’architetto Cristina Coscia, vice presidente OAT e con Bonino coordinatrice di POLITO studio.

Possono partecipare alla call di POLITO Studio tutti gli architetti iscritti all’albo professionale; il form sarà pubblicato l’8 febbraio sul sito di OAT nella sezione dedicata all’internazionalizzazione. Candidature aperte fino all’8 marzo, i risultati saranno pubblicati entro la fine del mese per iniziare il biennio 2021-2023 il prossimo aprile.