ECONOMIA- Pagina 357

Fca investe due miliardi sul polo elettrico torinese

Una superficie di centocinquantamila metri quadri di pannelli fotovoltaici sui capannoni della storica fabbrica capaci di  produrre 15 megawatt di elettricità per  rifornire i modelli elettrificati  made in  Mirafiori

 Fca ha annunciato nuovi aspetti relativi al nuovo polo elettrico torinese, per il quale saranno assunte 100 persone adibite all’impianto di carica

Nel mese di  giugno saranno pronte  le prime 500 elettriche destinate alla vendita. Nell’area saranno inoltre  installate 850 colonnine di ricarica, di cui  750 saranno riservate ai dipendenti. Le  officine Meccaniche di via Settembrini aumenterà invece la produzione a a 350 mila pezzi all’anno. Gli investimenti di Fca sul polo torinese dovrebbero toccare in tutto 2 miliardi di euro.

“L’avvio della produzione eco-sostenibile nel campo dell’auto motive annunciato  da FCA è una data storica, una tappa strategica per la ripresa, un esempio nazionale di buone pratiche industriali che tutti attendevano per la ripresa economica del Piemonte e del paese, ed è anche uno stimolo per tutte le aziende a puntare sulla riconversione per competere a livello mondiale non impattando sull’ambiente. L’economia circolare è una pratica possibile e auspicabile per uscire da una crisi che dura ormai da troppi anni”.

Così l’assessore regionale all’ambiente, Marnati.

Pasta e parmigiano in dono alla mensa dei poveri

Martedì 18 Febbraio l’iniziativa solidale opera della start-up torinese delle bollette azzerate ‘uBroker Srl’

Torna l’appuntamento con la solidarietà targato ‘uBroker Srl’, per servire in tavola un primo succulento e speciale a chi non ha nulla da mangiare.

La rinomata start-up torinese, divenuta nota per essere storicamente la prima Multiutilities Company che azzera le bollette di luce e gas grazie a ‘ZERO’, martedì 18 Febbraio a partire dalle ore 14 donerà un ingente quantitativo di pasta e parmigiano fatti produrre appositamente da premiate ditte artigianali atti a sfamare ben 1.600 indigenti e senzatetto della ‘Mensa dei Poveri’.

Una preziosa realtà caritatevole che conta ben 250 volontari,fondata nel 2008 a Torino da Don Adriano Gennari, seguitissimo sacerdote cottolenghino altresì famoso per le preghiere di intercessione in favore di persone in difficoltà, malati e sofferenti.

Pasta fatta produrre da una storica azienda marchigiana, scelta fra quelle colpite dal drammatico sisma del 2016, in segno di aiuto concreto alle PMI del Centro Italia, cui ci sentiamo idealmente uniti”, spiega Cristiano Bilucaglia, ingegnerebiomedico e informatico e mecenate distintosi nel Belpaese quale ‘Imprenditore dell’Anno’ e professionista d’impresa che gode del plauso delle principali associazioni consumeristiche italiane.

Grazie anche al fatto che il geniale social utility network con tanto di efficace fidelity program da lui ideato dispensa già quotidianamente energia e calore gratuiti a oltre 10mila utenti che hanno raggiunto l’ambito traguardo delle fatture mensili a ‘euro 0’.

Per i poveri torinesi abbiamo scelto il meglio, proprio  come per i nostri clienti, cui garantiamo benessere e risparmio: pasta di prima qualità e formaggio di prima scelta quali le forme di Parmigiano Reggiano, come quello che abbiamo scelto di donare, sono alimenti primari che esprimono appieno il legame tra il Piemonte e l’Emilia-Romagna, terre d’origine del sottoscritto e di Fabio Spallanzani, che con me ha fondato e guida uBroker SRL”.

Molteplici le opere di mecenatismo attuate negli anni da Cristiano Bilucaglia, industriale illuminato e dal cuore grande con un’innata sensibilità verso il sociale.

Tra queste, il sostegno a ‘BeChildren Onlus’, ente che si occupa di garantire formazione e futuro ai piccoli delle realtà più disagiate del globo, concerti con artisti del calibro di affermati cantautori quali Andrea Mingardi e Gatto Panceri e artisti di punta di fama internazionale come Fabrizio Bosso, Ginger Brew, Silvia Mezzanotte (ex voce dei Matia Bazar) realizzati in favore di nobili cause e donazioni artistiche di pregio a primari templi della cristianità, prima fra tutte la Basilica di Maria Ausiliatrice fatta edificare da San Giovanni Bosco.

Incluso il rilancio in grande stile della ‘uBroker Scandiano’ con l’amico fraterno e socio Fabio Spallanzani, che da tre anni a questa parte continua a distinguersi tra le massime realtà italiane e internazionali dell’hockey.

Ringrazio l’ingegner Bilucaglia e il Dottor Spallanzani di vero cuore per l’amore che sempre profondono e riservano ai bisognosi del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione’, ovvero circa 160 pasti al giorno dal lunedì al venerdì e una media di 500 sacchetti-pasto ogni domenica mattina”, esordisce entusiasta Don Adriano Gennari.

A lui e a tutti i suoi dipendenti e collaboratori ogni benedizione, per potente intercessione di San Giuseppe Benedetto Cottolengo – il Santo della Divina Provvidenza – per la gioia con cui servono il Signore Gesù nei poveri attraverso le loro ricorrenti iniziative caritatevoli”, conclude soddisfatto il sacerdote.

Grimaldi (LUV): “Forti con gli sfruttati, deboli con le piattaforme”

Food delivery / “Siamo all’assurdo: avevamo chiesto a gran voce all’Ispettorato del lavoro e alla Procura di indagare sulle condizioni di lavoro dei fattorini del food delivery:

bene, mentre la Procura milanese ha aperto un’indagine conoscitiva per verificare la violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, sulla sicurezza delle strade e sui profili igienico-sanitari dei contenitori, a Torino si multano i lavoratori sfruttati” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, commentando il blitz con cui vigili urbani e Asl ieri hanno fermato e multato una quarantina di rider del food delivery nel centro di Torino. 

“Anni fa gli operatori del delivery hanno scelto scientificamente di tornare al cottimo e di esternalizzare qualsiasi investimento sulla sicurezza dei lavoratori e dei loro mezzi, per provare a eludere la natura subordinata del loro rapporto di lavoro” – prosegue Grimaldi. – “Oggi che le leggi e le sentenze dei tribunali hanno sancito quella natura, ispettorati e procure dovrebbero porre termine all’era del caporalato digitale riportando in capo all’azienda i doveri anche sulla sicurezza dei dipendenti”.

“Se si va in bici occorre avere le luci? Certo, ma il funzionamento del mezzo di trasporto dev’essere responsabilità del datore, mentre negli anni le aziende hanno addirittura dismesso le convenzioni con le ciclofficine” – conclude Grimaldi. – “Mesi fa abbiamo fatto appello alla Sindaca e al Presidente Cirio per aprire una nuova stagione e chiudere l’era dello sfruttamento a cielo aperto nelle strade e dei salari da fame, applicando la nostra legge regionale del 2018. Tutte le forze politiche ci hanno dato ragione, ma nulla è cambiato. Ci aspettiamo che siano le aziende a pagare le multe a quei 40 fattorini, ma non basta: le istituzioni smettano di prendersela con gli sfruttati e inizino a guardare dentro il cofano nero della gig economy”.

Pensioni. Il conguaglio di febbraio

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Scattati, dal 1° gennaio 2020, i nuovi assegni delle pensioni. Nella nuova mensilità sarà presente un conguaglio per rimediare a un errore di calcolo dell’Inps sulle buste di gennaio.

Il mese scorso circa centomila assegni sono infatti stati ridotti per errore, e l’Istituto deve porvi rimedio. A febbraio ecco quindi un conguaglio, comunicato immediatamente con le emissioni di gennaio.

Le pensioni inferiori alle aspettative avevano scatenato la furia dei pensionati, i quali pensavano che fosse stata applicata una riduzione inaspettata. Invece l’errore ha colpito il calcolo del cosiddetto ‘bonus Poletti’.

Con l’arrivo delle pensioni di febbraio sarà quindi necessario controllare attentamente il cedolino per verificare l’effettiva differenza con l’emissione precedente. Infatti nel caso in cui il conguaglio non sia presente, è suggeribile riferirsi all’Inps stesso o a un Caf, i quali con le apposite procedure potranno comunicare il mancato versamento. Può capitare, ed è legittimo, di nutrire perplessità o dubbi sul proprio assegno pensionistico.

Il consiglio, in questo caso, è quello di far leggere il cedolino della pensione che è scaricabile dalla vostra pagina personale con l’accesso tramite il pin alla pagina My Inps, a un professionista esperto in previdenza, per compiere opportune verifiche sia sul lato del quantum che del diritto spettante.

Tale opportuna e utile operazione consente anche di evincere se è possibile fare ricorso amministrativo all’Inps tramite il supporto di un legale, anche tramite un’associazione di consumatori.

Invitiamo chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni a contattare lo sportello di UNC PIEMONTE al numero 011 5611800, o a scriverci via mail all’indirizzo uncpiemonte@gmail.com.

Beni comuni

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Parole rosse di Roberto Placido /  Lo scorso mese di ottobre il Comitato “Stefano Rodotà” per la difesa dei beni pubblici comuni e sovrani ha depositato, presso la Camera dei Deputati, le firme per la proposta di legge di iniziativa popolare

E’ l’ultimo atto di un lungo percorso che parte dal lavoro svolto dalla commissione guidata dal compianto ed indimenticato Stefano Rodotà che terminò e presentò, febbraio 2008, quanto aveva realizzato all’allora Ministro di Grazia e Giustizia Clemente Mastella.

Può sembrare incredibile ma al leader dell’UDEUR (Unione dei democratici per l’Europa) aveva affidato un compito straordinario e mai fatto prima alla commissione di valenti giuristi tra i quali Alberto Lucarelli e Luca Nivarra, presieduta appunto da Stefano Rodotà e dal quale prese il nome con vice Ugo Mattei. Lo straordinario lavoro, che avrebbe dovuto armonizzare e rendere attuali le norme per la gestione dei beni pubblici, si fermò lì in quanto proprio chi aveva affidato il lavoro, Clemente Mastella, fece cadere il, debole, governo Prodi e ritornare in sella Silvio Berlusconi ed il centrodestra. Per superare lo stop Stefano Rodotà ed Ugo Mattei mi proposero quello che per me fu una grande occasione ed un grande privilegio e cioè di rilanciare il testo della commissione ministeriale attraverso la proposta di legge delega al parlamento, prevista dalla nostra Costituzione, da parte di un Consiglio regionale. Con la collaborazione di diversi consiglieri di tutti i partiti si arrivò , con il voto unanime di tutto il Consiglio regionale del Piemonte, ad inviare al Senato della Repubblica la proposta di legge sui beni comuni (ottobre 2009). Scoprimmo così le resistenze e gli interessi che frenavano il lavoro di quanti si occupavano dei beni comuni. Una grande ventata di speranza e di entusiasmo arrivò con il referendum sull’acqua pubblica che vide nuovamente tutti insieme i “benecomunisti” con milioni di italiani che sovvertirono le previsioni dando così uno stop alle speculazioni sulla privatizzazione dell’acqua in Italia.

Sull’acqua e sul mancato rispetto della volontà popolare sappiamo poi come sono andate le cose. (giugno 2011). Si arriva poi al referendum sulle Trivelle per limitare lo sfruttamento indiscriminato e senza limiti delle risorse petrolifere del nostro paese (aprile 2016). Per inciso sia per l’acqua che per le trivelle a Torino ed in Piemonte ci furono dei risultati, in difesa dei beni comuni, superiori alla media nazionale. Per tornare ai giorni nostri, va riconosciuto il merito al Comitato Rodotà di avere riportato all’attenzione il tema dei Beni Comuni e ad un gruppo di parlamentari, principalmente del Movimento cinque stelle, di averlo trasformato in una proposta di legge ordinaria che sta trovando consensi anche tra altri parlamentari di svariati gruppi. Al testo, primo firmatario Giuseppe D’Ippolito, è stato aggiunto un “cappello” preliminare con forte matrice ambientalista. L’obiettivo rimane sempre lo stesso, modificare il libro III° del Codice civile sulla proprietà che parla solo dei beni pubblici e privati per inserire una terza categoria quella dei beni comuni a prescindere dalla proprietà.

Cioè di quei beni il cui accesso deve sempre essere garantito alla comunità. Gli stessi beni vengono poi divisi in tre categorie, dei beni indispensabili come l’acqua, i ghiacciai, infrastrutture strategiche, fiumi ecc. I beni messi a frutto ed i beni che possono essere ceduti. In attesa degli esiti delle due proposte di legge una riflessione su quanto ho scritto sopra e sulle posizioni che ha tenuto la sinistra ed il suo principale partito, i DS (Democratici di Sinistra) prima ed il PD (Partito Democratico) poi si impone. E’ stato un atteggiamento di disinteresse se non di contrarietà. Questo a mio parere è uno dei motivi, non l’unico, che ha determinato l’allontanamento di milioni di elettori e le conseguenti sconfitte elettorali. Se la sinistra vuole riavere un’anima e riconquistare parte del suo popolo quello dei Beni Comuni è una straordinaria opportunità.

Un aiuto allo sviluppo della montagna. In arrivo i fondi regionali

Quasi quattordici milioni di euro destinati alla montagna e 2,2 milioni per le foreste per il 2020: lo ha annunciato la Giunta in Terza commissione a Palazzo Lascaris  illustrando il Documento di economia e finanza regionale (Defr) e il Bilancio di previsione finanziario 2020-2022.

A breve dovrebbe essere approvato il regolamento di attuazione della legge regionale sulla montagna dello scorso mese di marzo, in maniera tale da poter gestire la distribuzione delle risorse.

L’intento è di migliorare la situazione nelle nostre montagne – ha sottolineato l’assessore alla Montagna Fabio Carosso – e c’è quindi grande attenzione per le Province montane. Il 43 per cento del territorio piemontese è montano, e coniuga le realtà che possono contare su un turismo d’eccellenza dedicato, come quello invernale, con quelle che puntano sul paesaggio per via dei parchi.

Le superfici che ospitano le foreste sono in crescita “e questo dato è positivo soprattutto per il miglioramento della qualità dell’aria: vanno però gestite con attenzione anche per evitare disastri in caso di maltempo”. L’esponente dell’esecutivo ha precisato che la cifra di 2,2 miliono euro non prevede i fondi strutturali, che sono invece gestiti dall’assessorato all’Agricoltura, sempre a favore delle foreste piemontesi.

Per quanto riguarda la tartuficoltura, vera e propria eccellenza regionale, sono infine stanziati 550 mila euro.

Sono intervenuti per chiarimenti esponenti di Luv e M5s.

Sindaci in “tour” tra le imprese

È iniziato dalla Faiveley Transport di Piossasco il tour che le Amministrazioni di Bruino, Piossasco e Rivalta hanno deciso di compiere all’interno del mondo produttivo dei loro Comuni. Diverse sono le filiere produttive che insistono sui tre Comuni dall’automotiveall’energetica, dalla ferroviaria all’aerospaziale con aziende e multinazionali che sono leader nel mondo nei loro settori.

La Faiveley Transport, parte della multinazionale Wabteccon 27 mila dipendenti nel mondo, è a Piossasco dal 1971, occupa 520 persone ed è leader mondiale nella produzione dei sistemi frenanti utilizzati in ambito ferroviario. La visita ha permesso ai Sindaci di Piossasco e Rivalta e all’assessore al lavoro di Bruino di apprezzare l’elevato livello tecnologico dell’azienda.

“Siamo determinati a costruire relazioni importanti con le realtà produttive dei nostri territori – dichiara il Sindaco di Piossasco Pasquale Giuliano – a valorizzare le eccellenze e a metterci al loro fianco affinché possano ampliare la loro capacità produttiva e occupazionale. Quello che chiediamo loro è di supportarci nelle battaglie che quotidianamente ci vedono impegnati sui tavoli sovraccomunali. Vogliamo che il sistema produttivo, spesso situato ai margini, sia davvero un pezzo della Città con i suoi bisogni e le sue necessità.”

L’incontro è servito per mettere a fuoco i problemi principali che riguardano la nostra zona e che rappresentano un handicap alla competitività dell’intero sistema produttivo.

Amministrazioni e Azienda si sono trovati concordi nell’individuare nella viabilità e nell’accessibilità il vero freno allo sviluppo. “La nostra area è fortemente penalizzata dal sistema del trasporto pubblico – continua il Sindaco di Piossasco –, che non ha i giusti collegamenti né con l’area del torinese né con quella del Pinerolese. La mancanza di un trasporto pubblico efficiente penalizza non solo ilavoratori che sono costretti ad utilizzare il loro mezzo privato, ma anche la possibilità per queste aziende di ospitare stage e visite degli studenti dei principali Poli di Formazione, Politecnico e Università in primis, che rappresentano occasioni di arricchimento non solo per i ragazzi ma anche per le aziende che li accolgono.”

Il tema della mancanza del trasporto pubblico si interseca con altri due problemi che attanagliano il nostro territorio con ripercussioni pesanti sulla qualità della vita e dell’ambiente. La presenza del casello di Beinasco, che continua ad esistere nonostante il Ministero abbia scritto nero su bianco che è in corso un indebito arricchimento da parte dei concessionari – aggiunge il Sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero – rappresenta anch’esso un ostacolo alla competitività della zona che ha la necessità di essere decongestionata dal traffico di passaggio a favore di una maggiore e più efficace circolazione di servizio. Questo traffico indotto produce gravi conseguenze sulla viabilità che non era stata progettata, né in termini di sicurezza né di portata, per gestire una mole così grande di veicoli.”

Nel nuovo secolo abbiamo imparato che l’accessibilità di un sito produttivo non è più soltanto fisica, ma anche – e in alcuni casi soprattutto – immateriale. La nostra zona sconta ancora un’arretratezza nella copertura digitale. “Esiste un digital divide con le zone più produttive del Piemonte e dell’Italia ancora troppo forte – dichiara l’assessore al lavoro di Bruino Enza Semeraro – e questo oggi rappresenta un problema molto serio. Molte aziende sono più interessate ad avere una buona e sicura copertura di rete che non altri servizi.”

Prossima tappa del tour Avio, azienda del settore aerospaziale, che non ha bisogno di grandi presentazioni.

Ex Embraco, Costanzo (M5S): “Ministero responsabilizzi le parti”

Riceviamo e pubblichiamo / “Dopo il nuovo presidio  dei lavoratori ex Embraco davanti alla sede Whirlpool Emea di Pero per protestare contro i continui ritardi nell’avvio della reindustrializzazione da parte di Ventures, l’incertezza regna sovrana”

Da mesi ormai si attende di conoscere il destino dello stabilimento di Riva di Chieri, e la deputata Jessica Costanzo (M5S), fin da subito in prima linea al fianco dei lavoratori, continua a seguire gli sviluppi della vicenda.

“Esprimiamo forte contrarietà per quanto sta avvenendo – afferma Costanzo – i tempi di attesa per la reindustrializzazione di Embraco sono scaduti e l’insolvenza conclamata di Ventures impone ormai di voltare pagina.

Abbiamo già avvisato la sottosegretaria Todde e il vice-capo di Gabinetto Giorgio Sorial: il Mise sta lavorando per cercare nuove soluzioni che garantiscano il ricollocamento di tutti i lavoratori.

Auspichiamo in questo senso che il Ministero riesca a responsabilizzare le parti in causa per trovare nuovi investitori solidi, avendo come fine unico il bene dei lavoratori, la loro sicurezza e la tutela delle loro famiglie” conclude Costanzo

L’arcivescovo in piazza con i metalmeccanici contro la crisi

L’ arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, ha presenziato con i metalmeccanici riuniti in piazza Castello alla manifestazione sindacale “48 ore contro la crisi”

“Siamo nel centro della città e avete fatto bene a venire in centro, sotto un’istituzione importante come la Regione.

Bisogna che la città si svegli e dia un grande segno di solidarietà. Le orecchie  e i cuori si aprano per trovare una soluzione alle situazioni di crisi ma anche un progetto globale per anticiparle e non solo curare quelle  in atto. Rimango stupito dall’indifferenza, dal silenzio imbarazzato di tanti a fronte di gravi situazioni di crisi occupazionale. Pare che le difficoltà degli uni poco importino alla città in quanto tale ma siano considerate come  fatti parziali”.

La Dental School di Torino compie 10 anni

Un convegno al Mauto. Il Centro di eccellenza raddoppia le sue prestazioni: oltre 109.000 l’anno, A un anno dalla laurea il 97% degli studenti ha un’occupazione stabile

 

Sabato 15 febbraio, dalle ore 9 alle ore 18 presso il Centro Congressi del Museo dell’Automobile (corso Unità d’Italia 40), si tiene il Convegno evento dal titolo “Dental School 10 anni”, organizzato dai professori Stefano Carossa ed Elio Berutti per celebrare il decennale della fondazione della Dental School di Torino.

Dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stimano che il 90% della popolazione mondiale soffrirà di una qualche malattia della bocca nel corso della vita e, in molti casi, i problemi del cavo orale possono essere evitati grazie a programmi di prevenzione, diagnosi e cura. La salute orale inoltre si riflette sullo stato di salute generale, con forti legami tra malattie odontostomatologiche e patologie di natura sistemica.

Per far fronte a questo bisogno assistenziale la Dental School (Centro di Eccellenza per la Ricerca, la Didattica e l’Assistenza in Campo Odontostomatologico) della Città della Salute e dell’Università degli Studi di Torino, convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, dispone di circa 8.000 m² situati al secondo piano dello storico edificio polifunzionale del Lingotto. La Dental School, grazie ad una dotazione di attrezzature sofisticate e tecnologicamente avanzate, si pone come unica struttura regionale che fornisce tutti i tipi di trattamenti odontoiatrici da quelli di base a quelli ad alta complessità, sia su pazienti portatori di patologie solo odontostomatologiche sia su pazienti affetti da patologie sistemiche anche gravi.

Altri 8.000 m², situati al terzo piano, sono dedicati all’attività didattica e di ricerca e sono sede dell’unico Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria presente nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta, con 270 studenti attualmente iscritti. Oltre al Corso di Laurea Magistrale sono attivi un Corso di Laurea triennale in Igiene Dentale, due Scuole di Specializzazione in Ortognatodonzia e Odontoiatria Pediatrica e numerosi Master, per un totale di circa 200 studenti. Numeri che acquistano ancor più valore se letti insieme al relativo tasso di occupazione: secondo il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, il 97% degli studenti ha già un’occupazione stabile ad un anno dalla laurea.

L’attività di ricerca, che vanta una media di circa 45 pubblicazioni all’anno su riviste internazionali, verrà ulteriormente potenziata, insieme alla didattica, grazie all’allestimento di un nuovissimo Research and Training Centre, dedicato alla chirurgia, alla diagnostica digitale ed alla rigenerazione tissutale con un’ottica fortemente multidisciplinare. Il progetto è reso possibile grazie al finanziamento Ministeriale “Dipartimenti di eccellenza”, che ha premiato il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università degli Studi di Torino, cui afferisce la Dental School ed al bando INFRA-P della Regione Piemonte.

Le attività assistenziali di ricerca e di didattica hanno avuto in questi dieci anni uno sviluppo significativo. Il volume delle prestazioni assistenziali è più che raddoppiato, fino ad arrivare alle circa 109.931 del 2019. È stata potenziata soprattutto l’attività rivolta ai pazienti con patologie sistemiche, redigendo percorsi interni alla Città della Salute che contemplano i trattamenti odontostomatologici come parte integrante della terapia complessiva.

L’attività di didattica di terzo livello è stata fortemente incrementata. Nell’Anno Accademico 2019-20 sono stati attivati 14 Master, la metà erogati in lingua inglese, per un totale di circa 110 studenti, dei quali un terzo con titolo estero.

L’attività di ricerca, che negli ultimi 10 anni ha prodotto 347 pubblicazioni scientifiche, ha registrato un notevole incremento dei finanziamenti ricevuti tramite bandi competitivi e tramite collaborazioni con aziende del settore.

Ad aprire i lavori del convegno i saluti istituzionali del Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna, dell’Assessore della Regione Piemonte Luigi Icardi, dell’Assessore del Comune di Torino Alberto Sacco, del Direttore Generale della Città della Salute di Torino Silvio Falco e del Direttore della Scuola di Medicina di UniTo Umberto Ricardi. Molti i momenti significativi della giornata, a partire dalla lectio magistralis di Giulio Preti, professore onorario di medicina e chirurgia dell’Università di Torino. A seguire, l’analisi di tematiche in ambito odontoiatrico, tra bilanci del passato (“Guida alla Medicina Orale negli ultimi 10 anni”; “Com’è cambiata l’endodonzia”) ed uno sguardo verso il futuro della professione (“Nuovi orientamenti ortognatodontici”; “Nuove soluzioni in chirurgia oromascellare”).