ECONOMIA E TURISMO AL CENTRO

Pro loco, storia e futuro del territorio

Incontro con Fabrizio Ricciardi

 

RICCIARDIFabrizio Ricciardi, dal 2008 Presidente Provinciale UPPLI e dal 2013 probiviro nazionale dell’Associazione Pro Loco.30 anni fa fondatore della Pro Loco di Rivarolo. 

 

Come mai questa tua passione? 

“Ti sei dato già la risposta, caro Patrizio…”

 

Nel suo inconfondibile stile, di calma determinazione: “Volontariato e voglia di valorizzare il proprio territorio”

 

Come nasce il tutto?

“130 anni fa a Pieve Tesino, provincia di Trento. Paese che ha dato i natali ad Alcide De Gasperi. Volevano valorizzare una chiesa storica ed in disuso. Cominciarono con il suo abbellimento e cominciò la valorizzazione anche del paesino trentino. Sonnolenza durante il fascismo. Sviluppo nel dopoguerra”.

 

I numeri di riferimento? 

“Di tutto rispetto. Oltre 6000 associazioni. di cui 1080 in Piemonte”. PIEMONTE COLLINE

 

Risultati raggiunti?

“Pensa, l”UNESCO ci ha dichiarati Patrimonio Particolare per la Tutela del Territorio. Purtroppo non si è profeti in patria. Se pensi che l’Uppli nazionale ha fatto un accordo con la Cina all’Expo di Milano. E non c’è invece molta considerazione dalle nostre istituzioni.” 

 

Le maggiori soddisfazioni? 

“Dal 2006 al 2010 con la Provincia di Torino abbiamo curato l’organizzazione di Paesi in Città – Pro Loco in festa. Prima in piazza Vittorio poi ai giardini Reali”.

 

La più grande delusione?

“Come è stata gestita la legge regionale sui contributi alle Pro Loco per l’ammodernamento delle apparecchiature. Forse l’Assessore della cultura della Regione Piemonte non è convinta che siamo soggetto di produzione culturale. Mi dispiace ma si sbaglia di grosso”.

 

Sul finire: raccontami di te…

“Anni ’80,  rientrato da militare faccio l’assicuratore. Debbo molto ad una zia del 1915. Non solo mi ha introdotto nel lavoro assicurativo, sono nato nel 63, era la prima donna in Rivarolo eletta consigliera comunale. Mi portava alle assemblee da piccolo. Tanta gente mi affascinava. anche per questo sono stato assessore sempre a Rivaloro”

 

Dunque canavesano doc?

“Veramente no. Mio nonno Bernardo Ricciardi arrivava da Dronero. Faceva l’acciugaio. Ha girato tutti i mercati in zona. Anche lui mi ha insegnato ad amare il territorio. Radici e storia. buona e tradizionale cucina. A Maglione, dalle nostre parti, famosa per la coltivazione delle pesche hanno riscoperto una zuppa di cavolo. Perciò sono stati premiati…

 

Ci salutiamo dopo un’ora di conversazione. Personalmente ho imparato qualcosa.
Patrizio Tosetto