E' online la raccolta fondi sulla piattaforma Eppela (prima piattaforma italiana di crowdfunding reward based)

Un laboratorio di cinema e teatro per imparare l’Italiano

Parole, gestualità ed immagini per capirsi meglio ed integrarsi: ecco l’anima della campagna di crowdfunding lanciata dalla Fondazione TPE (Teatro Piemonte Europa) per realizzare corsi di teatro per stranieri, con il sostegno di Fondazione Sviluppo e Crescita Crt.

Dal 22 febbraio, per i prossimi 40 giorni, è online la raccolta fondi sulla piattaforma Eppela (prima piattaforma italiana di crowdfunding reward based) per dare vita a 10 lezioni-laboratorio di lingua italiana e tecniche teatrali e cinematografiche rivolte a giovani cittadini stranieri, di età compresa tra 16-20 anni. Si svolgeranno al Teatro Astra di Torino durante la stagione autunnale e invernale 2017.

Obiettivo economico è raccogliere 10mila euro; se metà della cifra arriverà dal web, ovvero da tutti voi con le vostre offerte, allora scatterà il cofinanziamento da parte di Fondazione Crescita e sviluppo Crt. E i fondi saranno utilizzati per gestire ed organizzare il progetto e retribuire insegnanti e tecnici.

L’integrazione culturale come gioco da ragazzi: così è concepita dalla Fondazione TPE che gestisce il Teatro Astra a Torino, ma guarda lontano, ben oltre le barriere dei confini. Per chi non vede di buon occhio Donald Trump che oltreoceano imperversa con muri e ingressi off limits, iniziative piccole ma importanti come questa possono rivelarsi utili tasselli utili sulla via dell’ integrazione.

 

Il corso gratuito, previsto per un massimo di 20 partecipanti, sarà proposto al Teatro Astra, articolato in 10 incontri settimanali della durata di circa 2 ore, tenuti dagli artisti e registi Gianluca e Massimiliano De Serio e da altri professionisti de Il Piccolo Cinema. L’approccio didattico sarà decisamente innovativo perché agli studenti verranno proposte situazioni di vita quotidiana -dal fare la spesa al salire sui mezzi pubblici, da come   usufruire dei servizi dell’anagrafe a quelli ospedalieri- tutti momenti che verranno teatralizzati grazie alla sperimentazione in scena e al racconto di quanto appreso.

Poi c’è un’altra valenza del progetto che mira ad allargare e diversificare il pubblico. Troppo spesso infatti si rinuncia a promuovere l’accesso dei cittadini stranieri agli eventi culturali. La Fondazione invece è convinta che la crescita della collettività   passi anche attraverso la sensibilizzazione e l’avvicinamento degli stranieri al meraviglioso mondo teatrale.

Nata nel marzo 2007, la Fondazione Teatro Piemonte Europa è stata riconosciuta di rilevante interesse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’idea di fondo è quella di creare un polo teatrale alternativo, in cui produrre e portare in scena spettacoli che travalichino le frontiere, in dialogo costante con altri centri di cultura teatrale a livello europeo. Tra i fiori all’occhiello della Fondazione c’è il Festival Teatro a Corte che porta spettacoli dal vivo   e creatività contemporanea nella splendida e storica cornice nelle residenze sabaude (Reggia di Venaria Reale e nei Castelli di Rivoli, Agliè e Racconigi).Ed un altro punto d’orgoglio è la Stagione Teatrale, dapprima alla Cavallerizza Reale e dal 2009 al Teatro Astra durante tutto l’anno. Tra i docenti anche Gianluca e Massimiliano De Seri che lavorano insieme dal 1999. In collaborazione hanno prodotto vari film brevi e documentari, presentati nei principali festival di cinema nazionali ed internazionali, vincitori di vari premi e riconoscimenti. Dal 2005 partecipano con film e videoinstallazioni a diverse mostre personali e collettive. Mentre a partire dal 2015 si sono dedicati alla regia e scrittura teatrale ed hanno realizzato spettacoli ospitati nei festival internazionali Teatro a Corte e Festival delle Colline. Insegnano all’Università degli   studi di Torino e alla NABA (Nuova Accademia di belle arti) di Milano. Il loro ultimo documentario lungometraggio “I ricordi del fiume” è stati presentato nella Selezione ufficiale alla 72° Mostra del Cinema di Venezia.

 

Laura Goria