Qualche settimana fa abbiamo raccontato di quanto Torino sia vicina agli animali, di quanta disponibilità ci sia nei loro confronti in termini di spazio e strutture.
E’ vero, Torino è decisamente una città petfriendly e proprio per questo i cittadini di questo magnifico luogo ora si ribellano, dicono basta a quel fenomeno vergognoso e degradante che è l’accattonaggio con gli animali. E’ nata infatti su Facebook la petizione “Siamo contro l’accattonaggio con gli animali a Torino” a cui stanno aderendo molte persone decise a lottare, proteggere e salvare una incredibile quantità di animali sfruttati e maltrattati.
Sempre di più ad ogni angolo di strada, soprattutto in centro dove è garantito un minimo di via vai, ci sono mendicanti che accattonano con animali, più delle volte cani, costretti a stare immobili per ore, senza potersi muovere, respirare, evidentemente tenuti fermi a catena e terrorizzati dalle possibili reazioni dei loro padroni. Personalmente ho palesato più volte a queste persone che l’animale non sembrava stare bene ma la reazione è stata, per usare un eufemismo, piuttosto intensa: insulti, insolenza, scherno.
La morale è che, dopo aver segnalato il problema alle Associazioni preposte, alle Forze dell’Ordine, ai Vigili Urbani, al momento non c’è molto da fare perché, nonostante la questione sia chiaramente grave e indegna e malgrado ci sia un evidente il fenomeno di sfruttamento organizzato, la legge non tutela i nostri amici animali.
La delibera comunale dell’aprile 2006, modificata nel 2011 infatti dice: “ E’ vietato, su tutto il territorio del Comune di Torino, nella pratica dell’accattonaggio, utilizzare animali in stato di incuria, denutrizione, precarie condizioni di salute, in evidente stato di maltrattamento, impossibilitati alla deambulazione o comunque sofferenti per le condizioni ambientali in cui vengono esposti. E’ altresì vietato l’accattonaggio con cuccioli di qualsiasi specie animale di età inferiore ai 180 giorni. Gli animali non possono comunque essere soggetti attivi dell’accattonaggio…” (fonte: sito Comune di Torino). Tale delibera dovrebbe essere auspicabilmente cambiata in “E’ vietato praticare accattonaggio con qualsiasi animale, di qualsiasi razza, età e tipologia”. E’ così difficile modificarla? In molti ora se lo chiedono e sempre in molti si stanno impegnando a cambiare lo stato delle cose che, per dirla tutta, lede l’immagine di una città come Torino che si distingue per la sua eleganza e che non vuole essere più complice di tale reato.
A onor del vero, ritengo necessario evidenziare la differenza sostanziale che passa tra coloro che mendicano con gli animali sfruttandoli e maltrattandoli da coloro che, in condizione di indigenza e povertà, decidono di continuare ad occuparsene e che pur senza una abitazione li tengono rinunciando spesso alla possibilità di dormire in un ricovero per non abbandonarli. Questa è un’altra questione su cui il Comune di Torino dovrebbe riflettere ovvero la possibilità di dare ai senzatetto il diritto di accedere alle strutture di accoglienza notturna con i loro animali.
L’invito è dunque di partecipare e sostenere questa mobilitazione, una iniziativa importante che oltre a salvare gli animali da una vita di sofferenze, riscatterà Torino dal decadimento che questi misfatti procurano e la riqualificherà ridandogli lustro.
Maria La Barbera