Taglio del nastro per EDIT. È nato a Torino un nuovo e rivoluzionario punto di riferimento nel panorama gastronomico, dal respiro internazionale in linea con i trend attuali del co-working e della sharing economy. Acronimo di Eat Drink Innovative Together, EDIT è il risultato di un lavoro architettonico “sartoriale” durato due anni per trasformare un edificio industriale di 2400 mq di due piani in un concept dedicato al food & beverage, che coniuga i culinary incubator americani con le eccellenze della cucina italiana. Lo studio torinese di architettura e design Lamatilde ha dato vita a questo format innovativo ideato da Marco Brignone. EDIT offre un’esperienza interattiva a 360°, dove il pubblico può decidere se essere protagonista, mettendosi alla prova in cucina, o nella produzione della birra o accogliere le proposte dei grandi chef, mastri birrai e bartenders professionisti che curano le cinque aree principali. Nell’area Bakery Cafè e Pub troviamo Pietro Leemann e Renato Bosco, il primo tra i più rinomati chef vegetariani al mondo, il secondo maestro indiscusso della pizza e dell’arte della panificazione; i Costardi Bros., chef stellati piemontesi che mescolano tradizione e innovazione nell’area Ristorante; il Brewery è il birrificio urbano punto d’incontro tra appassionati della birra e mastri birrai; nel Cocktail Bar incontriamo i fuoriclasse del “mixology”, i bartenders del Barz8 esperti alchimisti del cocktail. Comune denominatore di queste cinque aree è la condivisione sotto diverse forme: condivisione di strumenti, di momenti, di esperienze, di idee. La Bakery ad esempio offre soluzioni per ospitare riunioni di lavoro mentre al piano superiore si trovano quattro “cucine condivise”, spazi dotati di attrezzature professionali ideati sia come supporto per start up di piccole società di catering, sia per eventi aziendali e show cooking. EDIT rappresenta inoltre un unicum per le attrezzature create ad hoc e il design degli interni. Ne sono degli esempi il bancone della Brewery, il più imponente mai prodotto in Italia con i suoi 25 metri di lunghezza; le finiture brutaliste che sottolineano il carattere industriale della struttura con cementizi in bellavista in tutte le declinazioni, l’acciaio grezzo, acidato, zincato, il tutto addolcito dalle superfici in legno di rovere, dai tessuti scamosciati, dai velluti e dalla vegetazione sospesa che creano un’atmosfera intima e accogliente; la cucina atelier con i suoi ventidue posti a sedere è uno dei più ampi chef table a livello internazionale; il reticolo sospeso custom made dell’illuminazione con settanta terminali Led riproduce un’atmosfera soft da locale in stile newyorchese. “Siamo orgogliosi di inaugurare un progetto così unico e diverso da ogni altro nato quasi casualmente”, commenta Marco Brignone, Presidente di EDIT. “Siamo riusciti, grazie al contributo di quella che è diventata nel tempo una vera e propria famiglia di professionisti e appassionati, a immaginare una situazione innovativa e ben strutturata adatta a poter accompagnare le più avanzate tendenze internazionali nel settore del food & beverage e capace di dare risposte alle tante richieste ancora aperte in un settore in grande espansione.”
Giuliana Prestipino