CULTURA- Pagina 112

La Pandemia non è solo emergenza sanitaria

La Pandemia è una creatura mitica “una costruzione collettiva in cui diversi saperi e svariate ignoranze hanno lavorato nell’apparente condivisione di un unico scopo’’ realtà molto più complessa di una emergenza sanitaria 

 

Una sorta di cospirazione umana all’inettitudine sapiente. Così l’incipit dell’ultimo saggio di Alessandro Baricco ( ‘’ Quel che stavamo cercando ’’ Feltrinelli 2021 , pagg. 33, euro 4 già in pdf  2020).  Pamphlet a metà strada tra il j’accuse e la cronologia critica degli eventi, amara riflessione sulla condizione del cittadino resiliente postpandemico. L’opera dello scrittore torinese tenta una difficile ibridazione tra la narrazione e il saggio sociologico in stile neofrancofortese. Si cercano le cause e gli effetti del covid19 nella morale, nella tecnè decaduta a innovazione sterile, di una scienza epistemologicamente incapace di fronte al Moloch della macrotragedia collettiva, che il Pianeta sta vivendo e forse rivivrà. Punizione divina, abbassamento della soglia minima della morale ( Theodor Adorno ), disattenzione medica o semplice ‘eterno ritorno’ . L’autore non sa darne una risposta univoca perché in oggettività non esiste. Turbocapitalismo ( Diego Fusaro). Tribecapitalismo cibernetico-commerciale. Povertà degli animi e delle masse sempre più impoverite, che alla fine ci presenteranno il conto, questo si. Anche come cauzione. Per riscattare il consumismo materialista, di cui esse sono le prime vittime, corporali ed etiche. Accelerazione degli stili di vita, dell’obsolescenza digitale del software e dell’hardware etico. ‘’Civiltà’’ del tweet e del motteggio beota del Mega Gioco telematico.  Uomini e donne sottratti dai lockdown policromatici alla visibilità interattiva, trasmigrano da ectoplasmi civili in zombie sociali, messaggi in bottiglia, sottratti al normale fluire dello spazio-tempo psichico e dello spazio tempo-fisico, affidati al mare in tempesta dell’autocoscienza di precarietà. Che non è più salariale o reddituale o almeno non solo, ma l’incedere del tutto per l’incerto. Incerto ermeneutico del senso, angoscia kierkegaardiana e regressione psicologica nell’ edonismo difensivo e infantile, rifugio nell’effimero, antiideologia di cui le 33 pagine del testo rimandano agli anni del Cristo salvifico ( sola risposta suggerita sotto traccia?! ) o dell’Anticristo di un Soloviev. Ma non nella fine del mondo secondo Baricco del tutto ridicola e agitata ad hoc a seconda che ci vadano male o bene le cose.  Non nell’Armageddon della lotta finale tra istanze etiche e amorali o malefiche, ma il trucco sta nel chiedersi se in una società moderna e tecnologicamente avanzata, la morale abbia ancora un significato o no. Di rinuncia, di buon senso, di fare un passo indietro necessariamente debole e non Lebole. ‘’Oggi a me e domani a te e la lotta per il panino’’, lasciamoli per una volta per un x di tempo, anche infinitesimale fuori dalle nostre menti, dai nostri cuori-pratici. E un amore qualsiasi agapico per un lettore credente o pagano relazionale o entrambi sono la ‘’soluzione’’. Per i più volitivi o per più Fortunati. Saranno la sola domanda. Risposte non ce ne sono, neanche ‘’deboli ’’.

Aldo Colonna

Francesca Lavazza è la nuova Presidente del Castello di Rivoli

Il Cda ha votato all’unanimità l’imprenditrice torinese al vertice dell’Ente

 

Francesca Lavazza è la nuova Presidente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea: lo ha stabilito l’Assemblea dei Soci dell’Ente, riunitasi questa mattina in videoconferenza assieme con l’assessorato regionale alla Cultura.

«Esprimo grande soddisfazione per la scelta di Francesca Lavazza – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Vittoria Poggio – un profilo di grande competenza e di spessore, propedeutico per lo svolgimento delle attività di questo Ente a cui la Regione conferma fiducia e sostegno per allargare il ventaglio dell’offerta culturale verso un pubblico sempre più internazionale».

Francesca Lavazza succede a Fiorenzo Alfieri recentemente scomparso e rimasto in carica dal 2019 al 2020.

«Sono felice di accettare l’incarico di Presidente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea – ha detto Francesca Lavazza – e, nel farlo, permettetemi di ringraziare tutti coloro che hanno calorosamente sostenuto la mia candidatura. Ricoprire il ruolo che è stato di Fiorenzo Alfieri e proseguire il lavoro svolto fino ad ora tenendo salda la rotta da lui segnata in ambito culturale, così importante per visione e portata, è per me un enorme privilegioUna cultura di rete, una propensione internazionale, un’arte narrata e condivisa che ritrovo nel percorso intrapreso con Lavazza in questi anni, fondato proprio sul concetto di attrattività e stimolo per un pubblico eterogeneo nel quale le generazioni più giovani giocano un ruolo fondamentale e ispiratore. Insieme al Direttore Carolyn Christov-Bakargiev e a tutto il gruppo di lavoro del Castello di Rivoli, lavoreremo per confermare questo nostro orizzonte: costruire cultura con impegno e visione, nella speranza che si possa tornare presto a riaprire gli spazi del Museo».

“Premio Spinelli 2019”. L’Associazione “Twitteratura” fra i vincitori

Con “#Ventotene” l’ambito riconoscimento. Santo Stefano Belbo (Cuneo)

Assegnato dalla “Commissione Europea” a iniziative che promuovono la conoscenza dell’UE e i suoi valori, trasmessi in particolare ai giovani, il “2019 Spinelli Prize for Outreach” (premio del valore di 25mila Euro) è andato per l’edizione di quest’anno a 16 progetti, su 150 candidature ricevute da nove Stati membri. Nella rosa dei sedici anche “#Ventotene.

Comunità, cittadinanza e identità europea”, il progetto realizzato nel 2018 (intorno al documento per la promozione dell’unità europea scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941 durante il confinamento presso l’isola di Ventotene) dall’Associazione Culturale “Twitteratura”, nata a Santo Stefano Belbo nel 2013, dedicando i primi progetti a Cesare Pavese. La cerimonia di premiazione si è svolta interamente online, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, alla presenza della Direttrice Generale di Istruzione, gioventù, sport e cultura Themis Christophidou e con i saluti di apertura della bulgara Mariya Gabriel, Commissaria Europea per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’educazione e i giovani. “Questo premio prestigioso – ha dichiarato Antonella Cavallo, presidente di Twitteratura – ci rende estremamente felici e orgogliosi e ci incoraggia a proseguire nel confronto costruttivo sull’identità europea e sulle sfide del nostro tempo, coinvolgendo in primo luogo le nuove generazioni e il mondo della scuola”. Nel dettaglio “#Ventotene” parte dall’idea di “aprire un percorso di cittadinanza attiva attorno al tema dell’Europa unita e dei valori che ne sono alla base”, combinando “social reading” (Associazione Culturale Twitteratura), “costruzione di comunità” (Cooperativa Liberitutti) e “coinvolgimento diretto dei cittadini” (ABCCittà). Prosegue la presidente: “Il nostro principale obiettivo è stato quello di diffondere strumenti e risorse utili ad affrontare alcune delle grandi sfide dell’Europa di oggi e di domani. Lo abbiamo fatto online, leggendo e commentando il ‘Manifesto di Ventotene’ con studenti e lettori di tutta Italia sulla app per il social reading ‘Betwyll’, e dal vivo, con una serie di workshop condotti da ‘ABCittà’ a Torino e a Genova e finalizzati a testare i contenuti di un ‘kit anti pregiudizio’ per i luoghi della cultura, realizzato al termine del progetto e disponibile gratuitamente online”. A questi si sono aggiunti vari eventi di “approfondimento” e “restituzione” in moltepici luoghi della Città di Torino: dai Bagni Pubblici di Via Agliè, coinvolgendo il territorio di Barriera di Milano – che, per composizione demografica e posizione geografica, rappresenta meglio di ogni altro quartiere della città un laboratorio di innovazione sociale e culturale – per aprirsi al “Polo del ‘900” – centro culturale “aperto alla cittadinanza e rivolto soprattutto alle giovani generazioni e ai nuovi cittadini” – e di riflesso a tutta la città, fino a creare un ponte con Genova, città da sempre caratterizzata da fenomeni di migrazione, con una consolidata presenza di organizzazioni e di buone pratiche virtuose che promuovono esempi di convivenza. Di tutto rispetto anche i numeri del progetto: due round di “social reading”, 3mila studenti partecipanti da 150 classi di 92 scuole da 15 regioni italiane, 3.169 commenti al testo pubblicati sulla app “Betwyll”, per proseguire con 4 workshop con studenti, abitanti dei quartieri coinvolti e operatori (per riflettere su pregiudizi e stereotipi, automatismi e luoghi comuni e interrogarsi su che cosa definisca, oggi, l’identità europea), una mostra esperienziale al “Polo del ‘900” (per presentare l’esito di questo percorso laboratoriale e il kit anti-pregiudizio che ne è nato), due eventi di approfondimento organizzati con la “Fondazione Carlo Donat-Cattin” all’interno del programma del “Salone Off” per celebrare la Festa dell’Europa, per finire con un evento di restituzione ai Bagni Pubblici di Via Agliè alla presenza dell’europarlamentare Daniele Viotti ed un evento conclusivo sull’isola di Ventotene in occasione della settimana federalista.
Accanto all’Associazione Culturale “Twitteratura”, il progetto si è reso possibile grazie alla collaborazione di “ABCCittà” e “Cooperativa Liberitutti” ed al sostegno della “Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo” e di “Compagnia San Paolo”.
Video della cerimonia di premiazione:
https://www.facebook.com/EuropeanYouthEU/videos/271461564502291/
Per maggiori informazioni: www.twletteratura.org o www.betwyll.com

g.m.

Fondazione Torino Musei, appuntamenti con la cultura

26 marzo – 1 aprile 2021

VENERDI 26 MARZO

IL PRIMATO DELL’OPERA. VIAGGIO NELL’ARTE DEL NOVECENTO
GAM – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte
La GAM propone un nuovo allestimento della collezione del Novecento storico che permette di restituire centralità all’opera d’arte. Il percorso guidato consente al visitatore di soffermarsi nei diversi ambienti del museo, cogliendo l’aspetto d’insieme delle sale e delle opere, per proseguire con la descrizione di dipinti, sculture e installazioni attraverso video e fotografie esclusive.
L’appuntamento con la guida è un’occasione per ripercorrere la storia dell’arte del Novecento dalle Avanguardie storiche all’Informale, dal New Dada e Pop Art all’Arte Povera attraverso il tesoro della Città di Torino.
Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).
Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com ; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

DOMENICA 28 MARZO

LA FESTA INDIANA DEI COLORI, HOLI
MAO – attività per famiglie – ONLINE su piattaforma Zoom
Domenica 28 marzo 2021 ricorre Holi, la festa dei colori, una delle festività più antiche nate in India e celebrata oggi anche in molti altri paesi. Durante l’appuntamento online, collegati su Zoom, scopriremo insieme diversi aspetti di questa festa e coloreremo soggetti a tema con materiali inconsueti.
L’attività è a pagamento e con prenotazione obbligatoria.
Costo: bambini € 5
Per prenotazione e informazioni tel. 011-4436928 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it.
Le prenotazioni dovranno pervenire entro venerdì 26 marzo alle 13.

Domenica 28 marzo ore 18
LE GALLERIE DEDICATE ALLA CINA E GIAPPONE
MAO – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte
Connessi con la guida, intraprenderemo un viaggio verso l’Asia orientale, alla scoperta delle opere esposte nelle due gallerie.
I partecipanti saranno accompagnati all’interno degli ambienti del museo, attraverso immagini d’insieme dell’allestimento, per proseguire nell’osservazione degli oggetti d’arte della Cina antica, caratterizzati da vasellame neolitico, bronzi rituali, lacche e terrecotte – databili dal periodo Neolitico al X secolo d.C.
Il viaggio prosegue nella suggestiva galleria dedicata al Giappone, dove si evidenziano le statue lignee di ispirazione buddhista, eccezionali paraventi, armature dei samurai, dipinti su rotolo verticale e xilografie policrome note come ukiyo-e, ‘immagini del mondo fluttuante’.
Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).
Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

LUNEDI 29 MARZO
L’ARCHITETTURA DEL TEMPO
Palazzo Madama – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte
L’architettura di Palazzo Madama si presenta ai nostri occhi attraverso un accostamento di anime diverse: romana, medievale e barocca. La visita guidata on line condurrà i visitatori alla scoperta di questo magnifico edificio, attraverso fotografie e video riprese che permettono di poter entrare anche in luoghi difficilmente accessibili al pubblico. Un viaggio esplorativo, guidati da chi normalmente accompagna in presenza i visitatori in museo, che partirà dagli scavi archeologici per arrivare fino alle torri medievali, da dove si potrà godere di una magnifica vista panoramica sulla città di Torino. Si proseguirà nel percorso salendo uno degli scaloni più affascinanti d’Europa, realizzato dall’architetto Filippo Juvarra, fino all’entrata nelle sale barocche, un tempo abitate dalle Madame reali Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours.
Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).
Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com ; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

MERCOLEDI 31 MARZO

IL PRIMATO DELL’OPERA. VIAGGIO NELL’ARTE DEL NOVECENTO
GAM – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte
La GAM propone un nuovo allestimento della collezione del Novecento storico che permette di restituire centralità all’opera d’arte. Il percorso guidato consente al visitatore di soffermarsi nei diversi ambienti del museo, cogliendo l’aspetto d’insieme delle sale e delle opere, per proseguire con la descrizione di dipinti, sculture e installazioni attraverso video e fotografie esclusive.
L’appuntamento con la guida è un’occasione per ripercorrere la storia dell’arte del Novecento dalle Avanguardie storiche all’Informale, dal New Dada e Pop Art all’Arte Povera attraverso il tesoro della Città di Torino.
Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).
Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com ; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

Ufficio Stampa Fondazione Torino Musei
ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it

“Atelier en francais” è online

Dall’arte, al gioco, alla costruzione di un “taumatropio”. Da Palazzo Madama attività online per famiglie

Dal 20 al 31 marzo

Ricorrenza istituita nel 2010 dal Dipartimento delle Informazioni Pubbliche dell’ONU “per celebrare il multilinguismo e la diversità culturale, nonché per promuovere la parità di utilizzo di tutte e sei le lingue uffuciali in tutta l’Organizzazione”, il prossimo sabato 20 marzo (data ricorrente ogni anno, scelta per ricordare la nascita dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia) si celebra la “Giornata della Lingua Francese”. Occasione colta al volo, in tempi cupi di Musei chiusi al pubblico, dal torinese Palazzo Madamaper costruirvi intorno, fino al prossimo mercoledì 31 marzo, un progetto didattico, curioso e saggio sotto il profilo storico-artistico, rivolto ai più piccoli, bambine e bambini, e alle loro famiglie. A loro sarà data la possibilità di incontrare la cultura francese attraverso le vicende del magnifico “baule” realizzato intorno al 1200 in una bottega orafa di Limoges e un tempo appartenuto al diplomatico e cardinale Guala Bicchieri,o anche Giacomo Guala Beccaria (Vercelli, 1150 ca. – Roma, 1227) che fu  legato pontificio in Francia nel 1208 e in Inghilterra dal 1216 al 1218.

Tramite l’acquisto su Vimeo del video in lingua italiana Blu e Oro, i colori del Medioevo al costo di € 3,50, sarà possibile scoprire cosa custodiva il prezioso cofano esposto a Palazzo Madama, con quali materiali e tecniche venne realizzato, quali creature fantastiche sono state poste a guardia di questo splendido scrigno e perché il blu, che è stato adottato anche nella bandiera francese e che oggi è uno dei colori più usati e amati, è una delle tante e preziose eredità che ci ha lasciato il Medioevo. Dopo aver guardato il video, i bambini potranno giocare con le creature fantastiche che lo sorvegliano, attraverso un quiz, durante il quale si ascolteranno brevi brani descrittivi in lingua francese e bisognerà mettere in atto le migliori capacità di osservazione per rispondere correttamente alle domande. Alla fine del quiz sarà possibile scaricare una scheda per disegnare la propria creatura fantastica e un modello per costruire un taumatropio (dal greco “girare delle meraviglie”), un singolare gioco ottico – di epoca vittoria, inventato nel 1824 dal fisico inglese Mark Roget – che permetterà di dare movimento a due degli animali presenti sul cofano.

In sintesi,come partecipare?

1) Si può svolgere autonomamente l’attività, acquistando e guardando il video entro le 48 ore dopo l’acquisto.
2) Per ricevere il materiale dell’atelier occorre inviare la ricevuta di pagamento del video a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it. Vi sarà mandato un link che permetterà di accedere al gioco-quiz e ad altri materiali creativi da svolgere in autonomia.
3) Condividete con gli educatori di Palazzo Madama e con l’aiuto di un adulto i disegni delle vostre creature fantastiche o un breve video del vostro taumatropio in movimento, taggando sul vostro profilo social di Facebook e Instagram @PalazzoMadamatorino e @palazzomadama oppure inviateli a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it.

Ci penseremo noi – dicono da Palazzo Madama – a pubblicarli sui nostri profili social.

g. m.

Le giornate FAI per le scuole

Da lunedì 8 a sabato 13 marzo 2021. Centinaia di luoghi identitari raccontati su Instagram dagli studenti Apprendisti Ciceroni del FAI. Un’edizione completamente digitale conferma e rinnova l’impegno del FAI per la Scuola.

 

TANTI I LUOGHI RACCONTATI IN PIEMONTE

Da lunedì 8 a sabato 13 marzo 2021 torna il grande evento nazionale che il FAI – Fondo Ambiente Italiano da nove anni dedica al mondo della scuola, e in quest’anno così difficile per studenti e docenti, date le restrizioni dovute alla pandemia, si rinnova con un’edizione completamente digitale. In occasione delle Giornate FAI per le Scuole gli studenti, formati dai volontari del FAI in collaborazione con i docenti, saranno chiamati ancora una volta a mettersi in gioco in prima persona, per scoprire da protagonisti la ricchezza del patrimonio culturale italiano e raccontarla ai loro pari, ma quest’anno lo faranno in centinaia di visite guidate online, con video in diretta Instagram e in differita sui canali IGTV delle Delegazioni FAI, visibili da tutti anche sul sito www.giornatefaiperlescuole.it .

Oltre 4000 Apprendisti Ciceroni700 video in programma, di cui 122 in diretta nella sola giornata di mercoledì 10 marzo, e 264 luoghi da visitare online, quasi 50 in più dell’edizione del 2019: sono numeri che dimostrano il desiderio dei giovani studenti di uscire dall’isolamento, per vivere un’esperienza di cittadinanza attiva e di educazione tra pari, anche se a distanza, e per non perdere l’opportunità di formarsi e di arricchirsi culturalmente, raccontando insieme al FAI le bellezze del nostro Paese.

 

Elenco completo delle trasmissioni su

https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-per-le-scuole/i-luoghi-aperti?regione=PIEMONTE

(Foto Barbara Verduci)

I deputati delle minoranze straniere che sfidarono il Duce

Non molti sanno che nella XII legislatura del Regno d’Italia, l’ultima dove gli elettori poterono esprimere un voto, dopo l’approvazione delle ‘Leggi Fascistissime’ nelle quali il fascismo divenne regime, a Montecitorio rimase una piccola pattuglia di deputati che non vennero fatti decadere in conseguenza delle leggi speciali di difesa dello Stato che defenestrarono l’opposizione e sciolsero tutti i partiti ad eccezione del PNF.

Erano i due deputati sloveni Josip Wilfan ed Engelbert Besednjak eletti in rappresentanza delle minoranze slovena e croata. Rimasero nel Parlamento Italiano e con loro i colleghi tedeschi Tinzel e Sternbach, grazie al Trattato di Rapallo con la Jugoslavia del 1924 che Benito Mussolini non voleva prolungare ma al momento dell’entrata in vigore delle sopracitate leggi era ancora in vigore. Per i due deputati eletti dalla comunità slovena e croata della Venezia Giulia, nati nell’Impero Austro-Ungarico, portare a termine il mandato parlamentare non fu certamente semplice. Besednjak, di tendenze cristiano-sociali, insieme al nazionale liberale Vilfan, fu il più alto rappresentante di una comunità di oltre 500mila sloveni e croati che vivevano sotto l’ombrello del Regno d’Italia, in conseguenza dei nuovi confini dettati dalla pace di Versailles. Gli appassionati interventi del deputato ed avvocato nato a Gorizia regnante ‘Cecco Beppe’ (Francesco Giuseppe d’Asburgo) e diventato suo malgrado cittadino italiano sono raccolti in un volume ‘Engelbert Besednyak v parlamentu – Discorsi parlamentari dell’on. Engelbert Besednyak’ in italiano ed in sloveno, edito a Trieste nel 1996 a Trieste a cura del Circolo per gli studi sociali Virgil Scek. Nel libro vengono riportati interventi, interrogazioni, ordini del giorno dell’appassionato lavoro a Montecitorio a difesa della minoranza slovena e croata in Italia e, in generale, dei diritti umani. L’attività si articola a partire dall’indirizzo di risposta al discorso della Corona del 4 giugno 1924, nel quale Besednjak, il primo discorso pubblico del deputato pronunciato in lingua italiana nel quale sottolinea ‘l’importanza decisiva che ha la politica verso le minoranze per la missione che ha da compiere l’Italia nel mondo’, una mano tesa che il cosiddetto ‘fascismo di frontiera’ lasciò tale. Una particolare attenzione è dedicata alla soppressione delle scuole slovene ed alla riforma del ministro del Giovanni Gentile che imponeva l’italiano come lingua di insegnamento in tutta Italia. Nel suo ultimo discorso pronunciato alla Camera dei deputati, dichiarò che dopo l’abolizione delle scuole croate e slovene, ogni famiglia jugoslava in Italia sarebbe diventata essa stessa una scuola. Nel 1929 Besednjak emigrò in Argentina, ma già l’anno successivo ritornò in Europa per lavorare al Congresso delle Minoranze Etniche Europee di Vienna, di cui fu vicepresidente]. In seguito si stabilì nel Regno di Jugoslavia, a Belgrado. Nel periodo tra le due guerre lavorò nel Partito Popolare a supporto della fazione centrista guidata dal politico cristiano-democratico Andrej Gosar. Dopo il 1935, quando il partito decise di supportare il governo conservatore guidato da Milan Stojadinović, Besednjak si fece sempre più critico della sua linea. Passò gli anni della Seconda guerra mondiale a Belgrado, dove non si unì a nessuna fazione politica in lotta contro l’occupazione tedesca. Inizialmente si tenne a distanza sia dai partigiani sia dalle milizie collaborazioniste. Dopo il 1943 iniziò a collaborare con il cosiddetto “centro cattolico” guidato da Jakob Šolar e Andrej Gosar nella provincia di Lubliana e da Virgil Šček nella Venezia Giulia, nel tentativo di bilanciare il Fronte di liberazione del popolo sloveno di orientamento comunista e le varie forze anti-comuniste. Dopo il 1944 si avvicinò al movimento partigiano di Tito, ritenendo il movimento comunista l’unico in grado di realizzare l’annessione del litorale sloveno e dell’Istria alla Jugoslavia e di tenere unito un paese etnicamente così ricco. Nel 1950 Besednjak si stabilì a Trieste, dove collaborò alla fondazione dell’Unione Sociale Slovena Cristiana, che in seguito si fuse con altri partiti conservatori nell’Unione Slovena. Dopo l’annessione de facto della zona A del Territorio Libero di Trieste all’Italia nel 1954, si ritirò dalla vita pubblica. Alla fine degli anni cinquanta pubblicò un libro di memorie dedicato all’amico e collaboratore Virgil Šček, che resta ancora oggi una delle fonti più importanti per la storia dei movimenti politici sloveni e croati nel Regno d’Italia.

Engelbert Besednjak morì a Trieste nel 1968.

Massimo Iaretti

 

Le vittoriose. Storie di donne tenaci

Venti ritratti di  donne autorevoli e internazionali, esempi di tenacia e caparbietà accomunate da “l’ avercela fatta”, lottando costantemente certo ma, come sintetizza bene il titolo del libro di Eliana Di Caro, vittoriose.

Il cammino professionale delle donne, seppur con notevoli e positive trasformazioni, non è ancora semplice, conciliare lavoro e vita privata infatti prevede di frequente sostanziose difficoltà, ostacoli, e pregiudizi; complice di questo tortuoso percorso è una zavorra sociale e culturale che piuttosto che proiettarci in un futuro agevolato e possibilista spesso ci contiene all’interno di ruoli tradizionali molto resistenti.

Le interviste-ritratto condotte dalla Di Caro “rappresentano donne caratterizzate non dal loro abbigliamento ma dalla loro competenza e conoscenza, dal loro impegno e dalla loro serietà”, sono scrittrici, filosofe, sociologhe, economiste, politiche, attiviste per i diritti umani e anche una cantante transgender.

Tra queste importanti e straordinarie esponenti del genere femminile che ce l’hanno fatta troviamo Luciana Lamorgese, l’attuale Ministro degli Interni,  che crede fortemente nel fatto che“le donne essendo abituate ad affrontare più problemi contemporaneamente hanno  un senso del pragmatismo che permette di individuare soluzioni più semplici”; Bina Agarwal, una coraggiosa donna indiana che si batte per i diritti delle donne in un paese, l’India appunto, in cui le diseguaglianze tra i due generi sono molto forti, l’argentina Taty Armeida attivista del movimento Madres, madri guerriere note per il fazzoletto bianco che avvolge il loro capo, che interrogano il governo per avere risposte sulla sparizione dei loro figli negli anni ’70, e poi ancora Pina Selek, sociologa e femminista che, costretta all’esilio in Francia, si batte per le minoranze etniche in Turchia, Maria Anna Potocka fondatrice della Schindler Art a Cracovia, la testimonianza di Carla Cohn, sopravvissuta ad Auschwitz per un errore di persona.

Leggendo questo libro le scoprirete tutte le storie di queste donne coraggiose e determinate; io l’ho fatto tutto d’un fiato e ne ho tratto ottimismo e una considerevole aspettativa, mi ha reso fiduciosa infatti del fatto che in molte ancora ce la faranno, che tante donne potranno finalmente realizzarsi

conseguendo  importanti obiettivi professionali e concretizzando i loro sogni.

“Vorrei che Gesù Cristo fosse donna, Buddha madre, Allah sorella. Vorrei che la governance del mondo venisse affidata alle donne” (Anohi).

Maria La Barbera

Dal 3 marzo: Ancora Luce, Luigi Nervo nel public program di Luci d’artista – XXIII edizione

3 marzo – 2 maggio 2021 Educational Area GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino – Centro Civico della Circoscrizione 5 di Torino

La GAM di Torino inaugura negli spazi dell’Educational Area al piano terra una mostra dedicata a Luigi Nervo (Torino 1930 – 2006) pensata e organizzata dal Dipartimento Educazione GAM insieme alla Circoscrizione 5 nell’ambito della XXIII edizione di Luci d’Artista promossa dalla Città di Torino. La mostra è una delle azioni previste nella terza edizione del progetto Incontri illuminanti con l’arte contemporanea – promosso dal 2018 dalla Città di Torino – intitolato quest’anno Nuovi Equilibri. Le attività educative-culturali previste negli Incontri Illuminati realizzati nel territorio della Circoscrizione 5 sono dedicate quest’anno all’opera e alla figura di Luigi Nervo.

Oltre alla mostra alla GAM, è prevista una seconda esposizione dedicata al maestro, allestita negli spazi del Centro Civico della Circoscrizione 5 in via Stradella 186, nel territorio dove Nervo ha lavorato e vissuto. Le due mostre e il volume, pubblicato per l’occasione, sono resi possibili grazie al sostegno economico della Circoscrizione. Da oltre vent’anni nel mese di novembre Torino accende le sue Luci d’Artista, allestite negli spazi pubblici in occasione del mese dedicato all’Arte Contemporanea.

La manifestazione è un appuntamento caro ai cittadini torinesi e un progetto culturale apprezzato in Italia e all’estero diventando, per questo, simbolo della Città. In occasione della XXIII edizione, su proposta della Città di Torino, la GAM ha scelto di rinnovare la collaborazione con la Circoscrizione 5, con due mostre che valorizzano l’opera di Luigi Nervo, uno dei grandi protagonisti della kermesse.

Artista eclettico, Nervo inizia la sua carriera come designer per l’industria per poi sperimentare diverse forme d’arte, scoprendo infine una predilezione per il materiale ligneo. Dalle sculture alle “macchine-gioco” e agli “automi”, nelle sue opere è sempre presente una componente ludico-fiabesca ed è sempre vivo il legame con la terra.

Insieme al suo celebre Vento Solare, installazione luminosa cosmologica raffigurante il sole da cui si originano raggi multicolori, entra quest’anno a far parte del programma di Luci d’artista 1706, monumento commemorativo della battaglia di Torino situato nel cuore di Lucento. Ed è proprio in questo quartiere che Nervo ha trascorso l’infanzia, rimanendo anche oggi personaggio molto amato grazie all’impegno profuso tanto in campo artistico quanto didattico. Credendo molto nell’importanza dell’apprendimento attraverso la manualità, nel corso della sua vita ha cercato di trasmettere le sue competenze e i suoi valori durante i corsi tenuti presso l’Accademia Albertina e i laboratori svolti presso la scuola elementare Margherita di Savoia e il CADD (Centro di Addestramento Diurno Disabili) di via Pianezza.

La ricerca avviata intorno all’artista ha riportato alla luce molti materiali, sculture, disegni e documenti riferiti al suo impegno educativo nella circoscrizione e il quaderno originale di Vento Solare, anch’esso espressione della predisposizione alla manualità dell’artista.

Il tutto ha costituito l’occasione per realizzare in GAM la mostra-racconto, che permette di delineare la figura di Luigi Nervo in ambito artistico e didattico e, nelle sale del Centro Civico della Circoscrizione 5, di approfondire il suo impegno profuso sul territorio negli ultimi anni della sua vita, così come testimoniato dai suoi collaboratori più stretti, il CADD e il Gruppo di Volontariato civico Lucento.

Le attività educative-culturali denominate Naturalmente, previste all’interno progetto Incontri illuminanti con l’arte contemporanea – Nuovi Equilibri, prevedono workshop rivolti agli insegnanti e laboratori realizzati con 13 classi della scuola elementare Margherita di Savoia e attività con gli utenti del Centro Drop-in presso l’Ospedale Amedeo di Savoia.

Il museo ha scelto di dedicare il progetto espositivo allo stimato ex assessore comunale Fiorenzo Alfieri, scomparso recentemente nella sua Torino, ideatore di Luci d’Artista e grande amico di Nervo.

Il programma delle attività educative e culturali previsto nel territorio, è arricchito dal volume “Ancora Luce. Luigi Nervo” realizzato grazie al sostegno della Circoscrizione 5, curato dal Dipartimento Educazione GAM, ed edito da Silvana Editoriale, che include circa 30 immagini, testi che raccontano l’esperienza didattica e le Luci d’artista, oltre a una ampia biografia a cura del CDS5 – Centro Documentazione Storica della Circoscrizione 5.

GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – Via Magenta, 31 – Torino

Orari di apertura: mercoledì e giovedì: 11.00-19.00; venerdì 11.00 – 20.00,

Chiuso sabato domenica lunedì e martedì

La biglietteria chiude un’ora prima. www.gamtorino.it

CENTRO CIVICO DELLA CIRCOSCRIZIONE 5 – Via Stradella, 186 – Torino

Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00

Ufficio stampa GAM

Daniela Matteu
t. 011 4429523 – m. 348 7829162  daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it

Ufficio stampa Città di Torino

Luisa Cicero

  1. 011 01121932 – m. 346 2356935luisa.cicero@comune.torino.it

per info:

LUCI D’ARTISTA

PUBLIC PROGRAM – PROGETTO INCONTRI ILLUMINANTI CON L’ARTE CONTEMPORANEA

www.contemporarytorinopiemonte.it

facebook/instagram lucidartistatorinoofficial

azioneculturale@comune.torino.it

Il Salone del Libro riparte in presenza nel settecentesimo anniversario dantesco

Le nuove date della XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si terrà dal 14 al 18 ottobre 2021 a Lingotto Fiere; le attività del 2021 per scuole e ragazzi, i contenuti inediti offerti dal Salone su SalTo+ e un’edizione speciale di Portici di Carta a maggio

 

Il Salone del Libro riparte, torna in presenza e fissa le date della XXXIII edizione.

Compatibilmente con l’andamento dell’emergenza sanitaria, Vita Supernova si terrà a Torino dal 14 al 18 ottobre 2021. Nel settecentesimo anniversario dantesco, il Salone richiamerà infatti grandi nomi della scena culturale per ragionare insieme sul futuro che ci aspetta; e così la città di Torino tornerà ad accogliere editori, autori, scuole e la comunità di lettori che in questo anno difficile non hanno mai smesso di incontrarsi, anche se virtualmente, intorno alla lettura.

 

Il Salone prima di ottobre

Il viaggio del Salone verso Vita Supernova vedrà una ricca offerta di incontri, contenuti e attività per i ragazzi, per le scuole, per tutta la comunità di lettori, ma anche una nuova edizione di Portici di Carta a maggio. In tutto il percorso, il Salone sarà accompagnato da un importante partner, la Rai, che prevederà una programmazione dedicata su tutti i mezzi attraverso interviste esclusive, dirette, contenuti speciali.

 

Torino Roma Bari:

Portici di cartaLibri Come e Lungomare di libri insieme per un festival diffuso

Dal 21 al 23 maggio Portici di Carta – il progetto della Città di Torino realizzato da Associazione Torino, La Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte e con la partecipazione dei librai torinesi coordinati da Rocco Pinto; il festival Libri Come – Festa del libro e della lettura – prodotto dalla Fondazione Musica per Roma a cura di Marino Sinibaldi, Michele De Mieri, Rosa Polacco; e la nuova manifestazione Lungomare di Libri – promossa dal Comune di Bari e Regione Puglia in collaborazione con l’Associazione Presìdi del Libro – daranno vita a un’importante e inedita sinergia. Le città di Torino, Roma e Bari costruiranno un ponte ideale che attraversa il paese grazie alla lettura, diventando tre centri di un vero e proprio festival diffuso. Le rassegne manterranno la propria identità e i rispettivi palinsesti, ma uniranno le forze per realizzare una programmazione condivisa, con formule ibride tra digitale e presenziale, compatibilmente con l’andamento della crisi sanitaria.

 

Nuovi contenuti. Sul fronte digitale, continuerà ad arricchirsi l’offerta di contenuti, approfondimenti, materiali sulla piattaforma SalTo+. Tra le novità anche due serie podcast: un ciclo – Il Salone presenta Albert Camus – dedicato ad Albert Camus e una selezione delle lezioni di Vita Nova in versione podcast, che saranno disponibili dal 4 marzo sia su SalTo+ che sulle principali piattaforme streaming gratuite.

 

 

SalTo Scuola 2021

Lo spazio del Salone dedicato al mondo della scuola e ai ragazzi ha ampliato nell’ultimo anno la sua presenza online, costruendo un’offerta continuativa di attività per le classi: progetti di lettura, strumenti di racconto partecipativo e contenuti per i docenti da affiancare alla didattica. Grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, il Salone ha arricchito e continuerà ad arricchire la sua offerta di attività e contenuti dedicati alle scuole in ambiente digitale, con l’obiettivo di trasformare la sezione educational SalTo Scuola in un punto di riferimento per tutta la comunità scolastica. Il programma SalTo Scuola del 2021 verrà presentato ai docenti il 2 marzo alle 17:30 su SalTo+.

 

Un libro, tante scuole.

Un libro, tante scuole è il progetto di lettura condivisa promosso dal Salone Internazionale del Libro di Torino con l’obiettivo di raggiungere tanti studenti con un unico grande romanzo, per stimolare un confronto sulla comprensione di sé e del proprio tempo attraverso la letteratura. A inaugurare il progetto sarà La Peste di Albert Camus, che il Salone porterà nelle scuole perché gli studenti possano leggerlo, discuterne in classe e vivere insieme un’esperienza di lettura condivisa sul tempo incerto che stiamo vivendo. Questa edizione speciale de La Peste, realizzata in collaborazione con Bompiani e il sostegno dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, sarà il primo volume della collana “La Biblioteca del Salone”, e verrà distribuita gratuitamente a 6000 studenti e studentesse del terzo e del quarto anno della scuola secondaria di secondo grado di tutta Italia, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. L’edizione avrà una veste grafica studiata ad hoc da Riccardo Falcinelli; un’introduzione affidata ad Alessandro Piperno; e una nota del direttore editoriale del Salone, Nicola Lagioia. La traduzione è a cura di Yasmina Melaouah, docente universitaria e traduttrice premiata.

I docenti possono candidare le proprie classi al progetto sulla piattaforma SalTo+ a partire dal 2 marzo. Gli studenti partecipanti potranno condividere le loro riflessioni sull’esperienza di lettura sul nuovo Bookblog. Alle classi aderenti saranno messi a disposizione diversi materiali di approfondimento sull’autore e sui temi del romanzo, tra questi anche una lezione di Alessandro Piperno dal Teatro Argentina di Roma, disponibile su SalTo+ a partire dal 2 marzo e visibile a tutti gli utenti della piattaforma. La lezione inaugurerà Il Salone presenta Albert Camus, un ciclo di podcast, prodotto dal Salone in occasione dell’uscita di questo volume speciale, che parlerà delle opere e della vita del grande scrittore di origini francesi, nato e cresciuto in Algeria. La serie di podcast ospiterà le voci di: Alessandro Piperno (4 marzo), Yasmina Melaouah (18 marzo), Annalena Benini (1 aprile), Leila El Houssi (15 aprile), Evelina Santangelo (29 aprile), Goffredo Fofi (13 maggio). Le 6 puntate saranno disponibili per tutti dal 4 marzo su SalTo+ e sulle principali piattaforme streaming gratuite.

 

Adotta uno scrittore.

Tornerà per la diciannovesima edizione anche Adotta uno scrittore, l’iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino che porta gli scrittori in aula e avvicina studenti e studentesse alla lettura, sostenuta dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, in collaborazione con la Fondazione con il Sud, il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per il Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, il CespCentro studi scuola pubblica – Rete nazionale delle scuole ristrette.

Nel 2020, nonostante le difficoltà di tutto il comparto didattico, Adotta uno scrittore ha continuato a rispondere ai bisogni della comunità scolastica spostando in video conferenza gli incontri con gli autori: sono state portate a termine 29 adozioni tra Piemonte, Veneto, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata. Un video documentario, disponibile dal 2 marzo sul canale YouTube del Salone, racconterà per immagini ogni adozione: una finestra sul lavoro all’interno delle classi, un altro linguaggio per guardare ai libri e alla scrittura.

Per il 2021, Adotta uno scrittore prevede il coinvolgimento di una trentina di autori, destinati ad “adozioni” in scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado; negli istituti scolastici ospitati all’interno di strutture carcerarie (carceri minorili, case circondariali, case di reclusione) e nelle Università del Piemonte (Dipartimento di Lettere dell’Università di Torino e l’Università del Piemonte Orientale). Per la prima volta nella storia dell’iniziativa, grazie al trasferimento online del progetto, saranno adottati tre autori stranieri italofoni: i francesi Bernard Friot e Olivier de Solininihac (per la scuola primaria) e lo svedese Björn Larsson. Tra gli altri autori già confermati: Teresa Radice e Stefano Turconi per le scuole primarie; Davide Morosinotto e Giulia Caminito per le secondarie di primo grado; Jonathan BazziDonatella Di PietrantonioFumettibruttiAlessandro RobecchiAndrea Colamedici e Maura Gancitano per le scuole superiori; Emanuele Trevi e Igiaba Scego per le università.

Per adottare un autore, i docenti potranno candidare la propria classe su SalTo+.

 

L’Europa ancora da scrivere. Decalogo per il Futuro dell’Europa.

La collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, inaugurata in occasione di Vita Nova, prosegue con un nuovo progetto dedicato agli studenti delle scuole primarie e secondarie. A ottant’anni dalla prima pubblicazione del Manifesto di Ventotene, il Salone del Libro celebra l’anniversario con una chiamata aperta alle scuole per continuare quel progetto di manifesto. Grazie alla forma del decalogo gli studenti dovranno immaginare in dieci punti il futuro dell’Europa: dieci sfide per dare un nuovo volto alla nostra casa comune. Per accompagnare questa attività, il Salone organizzerà tre momenti di formazione su SalTo+ per far conoscere la storia del Manifesto di Ventotene ai ragazzi e per orientarli nel loro lavoro.

 

Bookblog.

Il Bookblog si rinnova: lo spazio digitale del Salone del Libro pensato per dare voce agli studenti e alle studentesse cambia veste e si apre a nuovi contenuti strutturandosi in tre sezioni specifiche.

Cronache racconta dal punto vista dei giovani il Salone del Libro e tutte le sue attività durante l’anno. Laboratorio è il luogo in cui i progetti che il Salone dedica alle scuole si trasformano in racconto corale: uno spazio per ciascun progetto, da Un libro tante scuole ad Adotta uno scrittore, in cui raccogliere commenti, impressioni e testi. E ancora, una terza sezione, Scaffale, dedicata ai contributi di tutti i ragazzi e le ragazze che hanno voglia di parlare e discutere dei libri che leggono. Scaffale raccoglie infatti le loro recensioni e andrà a comporre, con i loro contributi, i titoli della libreria che ogni anno il Salone pensa ad hoc per gli adolescenti. Il nuovo blog sarà online da martedì 2 marzo.

 

Il Salone per il Dantedì.

Anche il Salone del Libro partecipa al Dantedì, la giornata dedicata al settecentenario dell’inizio del viaggio ultraterreno di Dante nell’aldilà. Mercoledì 25 marzo, alle 11:30, il Salone organizza una diretta dal suo canale Instagram, aperta alle scuole e a tutto il pubblico del Salone. Una maratona di lettura realizzata da studenti di tutta Italia, in collaborazione con le scuole dell’Atlante Digitale del Novecento, per sentire dalla voce dei ragazzi le terzine della Commedia.

 

 

Presentazione online ai docenti di tutte le attività per le scuole.

Tutte le attività del Salone rivolte alle scuole saranno presentate ai docenti il 2 marzo alle 17.30 su SalTo+. Per partecipare alla presentazione è sufficiente registrarsi alla piattaforma. Sempre su SalTo+ sarà poi possibile per i docenti candidare le proprie classi ai progetti di loro interesse.

 

 

Nel presskit digitale è disponibile il comunicato stampa completo con le dichiarazioni istituzionali del Ministro Franceschini; del Presidente Cirio; della Sindaca Appendino; e di Francesco Profumo, Presidente Fondazione Compagnia di San Paolo; Giovanni Quaglia, Presidente Fondazione CRT; Maurizio Molinari, capo dell’ufficio del Parlamento europeo a Milano; oltre alle dichiarazioni di Silvio Viale, Giulio Biino e Nicola Lagioia.

Nel presskit è inoltre disponibile la copertina dell’edizione speciale de La Peste.