DALLA TOSCANA Nonostante la sua patente fosse scaduta nel 2001, da ben 17 anni, un automobilista di mezza età, guidava normalmente fino a quando è stato fermato a Foligno dai vigili urbani. Gli è stata quindi ritirata la patente e comminata una multa di 160 euro. Ora per ottenere di nuovo il documento di guida dovrà sottoporsi alla visita medica.
DALLA CAMPANIA Una mamma di 24 anni si è uccisa dopo aver allattato il proprio figlio. La giovane donna si era recata al sesto piano dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno per allattare il bimbo. Poi è uscita dal reparto, ha aperto la finestra sul balcone e si è lanciata nel vuoto. C’erano altre persone ma nessuna è riuscita ad impedire il gesto. Si ipotizza che il suicidio possa essere dovuto alla depressione post partum.
Due finti vigili urbani hanno truffato una pensionata di 89 anni di Pavia . I due sono entrati in casa con la scusa di effettuare un sopralluogo dopo alcuni furti avvenuti nella zona. La donna derubata ha poi dichiarato nel verbale di denuncia che i due truffatori si sono presentati in divisa, con tanto di pistola, spiegandole che volevano controllare se mancava qualcosa dalla sua abitazione. La pensionata ha mostrato ai due che teneva dei soldi, circa 10mila euro in contanti, in alcune buste sotto il materasso. I falsi vigili l’hanno distratta, le hanno rubato denaro e sono scappati.
Il ct della nazionale azzurra Roberto Mancini, di Jesi, ha soccorso una 94enne che era stata investita a Senigallia. Mancini, in vacanza, passava casualmente in zona insieme ad alcuni amici, tra i quali anche un medico. L’anziana è stata toccata da un’auto mentre attraversava la strada in bici. Allora l’allenatore l’ha aiutata informando successivamente il 118. La donna ha riportato alcune fratture ed è stata trasportata in ospedale. Suo figlio, tramite Facebook, ha poi ringraziato Mancini per essersi fermato.
Un’ambulanza ferma all’ospedale Loreto Mare di Napoli, è stata costretta a soccorrere due feriti in un incidente avvenuto poco distante. Due persone in sella a uno scooter si sono recate nel pronto soccorso minacciando i sanitari per costringerli a seguirli per soccorrere i feriti nell’incidente . Hanno detto che i soccorsi tardavano a intervenire.
DALLA SARDEGNA E’ morto il motociclista tedesco di 41 anni che sulla Statale 128, in territorio di Laconi, in Sardegna aveva riportato gravi ferite in un violento scontro con un pullman si linea. I soccorsi del 118 non hanno potuto che constatarne la morte. Leggi le altre notizie: http://www.iltorinese.it
Neonato morto: 10 medici indagati
DALLA TOSCANA Sono 10 i medici iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Pisa nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del piccolo di due mesi, morto il 27 maggio nel reparto di neonatologia dell’ospedale pisano dove era ricoverato per una caduta dalle braccia del padre, anch’egli indagato. Come scrive il quotidiano “il Tirreno” si tratta di medici che, nelle diverse operazioni del ricovero, hanno avuto a che fare con la cura del bambino.
Una giovane di 22 anni è morta questa mattina a Galliate, nel Novarese, investita da un carro funebre. Il conducente, colto da malore, ha investito la ragazza che si trovava sulla traiettoria del veicolo rimasto fuori controllo. Stroncato da infarto è deceduto anche il conducente del mezzo. (Foto archivio)
Il Tribunale di Verona presieduto da Giulia Rizzuto ha dichiarato il fallimento della Melegatti e della controllata Nuova Marelli. E’ la fine della storia della celebre azienda dolciaria con sede a San Giovanni Lupatoto, nel Veronese. L’istanza di fallimento è stata accolta verificata la pesante situazione debitoria dell’azienda – si parla di 50 milioni – che ha in tutto 350 lavoratori. Poco tempo fa il fondo americano D.E. Shaw & C. aveva presentato un piano di salvataggio e ipotizzato un investimento di 20 milioni di euro per rilanciare l’antica ditta fondata da Domenico Melegatti, che nel 1894 depositò il brevetto del pandoro.
E’ stato identificato e denunciato dalla Polizia locale di Bari l’autore dell’ episodio di danneggiamento della lapide del loculo dove è sepolto il gen.Nicola Marzulli, ex comandante del Corpo di Polizia municipale della città. L’autore è un barese di 58 anni, che ora risponde di vilipendio aggravato da futili motivi e di furto per aver sottratto gli accessori della lapide. E’ stato scoperto grazie a un sistema di ripresa video. Secondo l’accusa l’uomo ha danneggiato la fotografia del comandante Marzulli e ha anche rubato la campana della lampada votiva, oltre ad avere rivolto un gesto di disprezzo con la mano in direzione della lapide.