CRONACA- Pagina 705

La Città di Torino ricorda le vittime del terrorismo

La Città ricorda le vittime del terrorismo

Nella sola Torino in sette anni, tra il 1975 e il 1982, per attentati terroristici furono uccise 19 persone e oltre 70 furono le vittime di tentati omicidi. In Piemonte nello stesso periodo vi furono 22 caduti.

Nella Sala Rossa di Palazzo Civico, questa mattina, si è voluto commemorare le tante innocenti vittime di quei tragici eventi affinchè con la riflessione e analisi storica la comunità e le giovani generazioni possano conoscere, ricordare alcune delle pagine più buie e tragiche della nostra storia recente.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Stefano Lo Russo, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle, i rappresentanti delle associazioni che raccolgono le vittime e i loro congiunti, Giovanni Berardi (Associazione Europea Vittime del Terrorismo) e Flavio Fossat (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo), con altri esponenti delle associazioni e una delegazione di autorità militari.

Dal giornalista Carlo Casalegno, al maresciallo Rosario Beradi, all’avvocato Fulvio Croce, al brigadiere dei Carabinieri Benito Atzei, alla guardia giurata Salvatore Pedio, fino alle vittime della strage di Bologna, terribilmente troppo numerose per citarle tutte, o alla funzionaria della Città di Torino Antonella Sesino assassinata dai jihadisti a Tunisi. E tante e tanti altri, con o senza uniforme, uccisi sotto casa o straziati dall’esplosivo, morti soli o insieme ad altri e altre sventurati.

“Il ricordo delle vittime del terrorismo e di tutti i terrorismi – ha sottolineato il Sindaco Stefano Lo Russo – è uno di quei doveri morali di un Paese la cui storia è segnata da laceranti ferite. Questa è un’occasione per stringerci attorno ai familiari delle vittime. La Città di Torino ha pagato un tributo di sangue altissimo a causa del terrorismo in tutte le sue stagioni con i tanti crimini compiuti nei confronti di servitori dello stato o di semplici cittadini che credevano nella giustizia e nella democrazia. Un periodo che ha lasciato dolore, morte e ancora ingiustizia e troppi misteri. Ma parlare di terrorismo nel nostro Paese oggi, ci costringe a valutazioni sull’attualità tanto evidenti quanto drammatiche. In occasione come queste non dobbiamo limitarci alla celebrazione è importante trasmettere ai giovani i valori che hanno consentito di reagire alla strategia del terrore e nel contempo ricordare quel periodo caratterizzato dalla paura, da tanti morti e feriti perché simbolo del ruolo o dalla funzione esercitata o semplicemente vittime di una folle furia eversiva. Ricordare questi eventi della storia recente- ha concluso il Sindaco – in questo luogo simbolo delle istituzioni cittadine e della sua dialettica democratica vuol dire ripercorrere le storie che riguardano la comunità intera”.

Arrestato il ladro seriale delle palestre

Il ladro seriale agiva nel Torinese e non solo: apriva gli armadietti dove i soci delle palestre lasciavano denaro e oggetti preziosi. Una volta ha rubato non soltanto il portafoglio del cliente, ma anche un Rolex e il porto d’armi. In una occasione era riuscito a spendere con le carte bancomat della vittima ben 16.000 euro in beni di lusso. Doveva scontare oltre 4 anni di pene pregresse e la polizia è riuscito ad arrestarlo.

Disagi sulla Torino Milano: in fiamme un tir carico di rifiuti

Poco fa sulla Torino Milano in direzione Torino si è verificato un incendio su un veicolo che trasportava rifiuti, causando l’esplosione di uno dei suoi pneumatici che è finito sulla terza corsia. L’incidente è avvenuto a 700 metri dall’uscita di Chivasso Est, provocando una grande colonna di fumo che è stata visibile per molta distanza. Fortunatamente, il conducente è rimasto illeso, mentre la polizia stradale di Novara e i vigili del fuoco di Torino Stura sono intervenuti prontamente e sono riusciti a domare le fiamme.

Operaio muore travolto da un carico di una tonnellata di zucchero

Oggi si è verificato un tragico incidente sul luogo di lavoro presso lo stabilimento Granda Zuccheri a Busca (Cuneo), durante il quale un operaio di 59 anni è deceduto dopo essere stato travolto da un sacco di zucchero che pesava oltre una tonnellata e duecento chili. Sul posto i soccorsi, ma non è stato possibile salvarlo.

Condannato ladro seriale: ha rubato 41 volte pacchi interi di gratta e vinci

Un 52enne è stato condannato a Torino alla pena di quattro anni e sei mesi di reclusione e a una multa di 3.400 euro in quanto ritenuto ladro seriale di Gratta e Vinci. Avrebbe  colpito almeno 41 volte, nelle tabaccherie sempre con lo stesso metodo: entrava , chiedeva di acquistare pacchetti di gratta e vinci anche per un totale di 1000 e più euro e quando il tabaccaio posava i tagliandi sul bancone, lui li prendeva e se la dava a gambe. È stato rintracciato dalle numerose riprese delle telecamere di sorveglianza che lo hanno immortalato.

La Fondazione Bloomberg da New York a Torino per ridisegnare la città

Entrano nel vivo gli appuntamenti di “Torino cambia: un piano per la città” la due giorni di tavoli tematici nella sede di Urban Lab per  portatori d’interesse e addetti ai lavori, all’opera in un confronto di idee e visioni per la costruzione del nuovo piano regolatore della città.

 

Ospite d’eccezione della prima giornata è stata Amanda Burden della Fondazione newyorkese Bloomberg, che nei prossimi tre anni avrà il compito di analizzare Torino per aiutare l’amministrazione comunale a disegnarne il futuro. Urbanista e tra i massimi esponenti della fondazione filantropica, fondata da colui che sarebbe poi diventato Sindaco di New York, la Burden è stata direttrice del Department of City Planning dal 2002 al 2013, subito dopo la perdita di un simbolo come le Torri gemelle, guidando una delle più grandi operazioni di pianificazione della città.

“Il mio lavoro – ha raccontato – comincia camminando per le città. Anche a Torino camminerò molto, parlerò con il Sindaco e ascolterò il maggior numero di persone possibili, andando nelle circoscrizioni e nei quartieri. Torino e New York hanno molte differenze ma una cosa in comune: sono città fatte di un grande centro e di più aree periferiche, che bisogna trovare il modo di riconnettere. E per far funzionare i progetti bisogna parlare con le persone: a New York ho fatto così, andando a mostrare le proposte e i progetti ai cittadini direttamente nei quartieri dove vivevano”. Di Torino ha visto ancora poco, racconta, ma “è una città unica, con grandi risorse, a partire dai suoi quattro fiumi, che dovrebbe valorizzare”. Una valorizzazione che nella sua visione non può prescindere dalla bellezza, ma a portata di tutti: “quello che so è che uno spazio pubblico aperto, magico può davvero trasformare il modo in cui i cittadini vedono la loro città in modo esponenziale”.

Nuovi alberi per il futuro verde di corso Belgio

Corso Belgio avrà presto un nuovo aspetto, completamente rinnovato, grazie ad una nuova alberata – con un saldo arboreo positivo e l’utilizzo di piante più idonee agli stretti spazi e ai contesto – e una più efficiente organizzazione degli spazi per il verde e per i pedoni. Un rinnovamento profondo quindi, non solo dal punto di vista ecologico e ambientale ma anche a livello di sicurezza e di accessibilità degli spazi.

 

I lavori di riqualificazione, finanziati da fondi REACT EU PON METRO nell’ambito di un progetto più ampio di forestazione urbana che prevede anche interventi sui boschi collinari e sui parchi fluviali, partiranno a metà giugno e saranno ripartiti in due fasi. La prima, fino a metà ottobre, riguarderà il tratto compreso tra corso Tortona e corso Brianza, con la riqualificazione del corso e la messa a dimora di 148 alberi, oltre a 12 alberi nella tratta tra corso Farini e corso Tortona, a fronte dell’abbattimento di 114 piante. I lavori si svolgeranno nel periodo estivo perché comporteranno la disattivazione in sicurezza della linea tranviaria GTT, con il tram 15 che per questo motivo sarà sostituito dal bus. La seconda fase riguarderà il tratto corso Brianza e lungo Po Antonelli, che completerà i lavori una volta consolidato il primo lotto.

A fine intervento il bilancio arboreo sarà più che positivo, sia in termini numerici (saranno in totale 269 i nuovi alberi, a fronte di 242 abbattimenti) che dal punto di vista ambientale: gli alberi giovani e sani saranno infatti più efficienti, in termini di cattura degli inquinanti e di riduzione delle temperature, di quelli attualmente presenti nel corso, giunti ormai a fine vita.

L’alberata di aceri americana di corso Belgio risale infatti al 1949, è gravemente compromessa e collocata in un contesto non adeguato alle sue caratteristiche. Già oggetto di numerosi abbattimenti nel corso degli anni, le sue piante presentano numerosi problemi sia a livello di tronco, dovuti alla presenza dei posti auto in banchina che interferiscono direttamente con gli alberi, che di chioma, con la vicinanza della linea tramviaria che ha contribuito a deteriorarne lo stato di salute, imponendo potature drastiche e frequenti. Si tratta di problematiche che, unitamente all’età avanzata, rendono gli alberi estremamente fragili e pericolosi in termini di stabilità.

“Comprendo la preoccupazione dei cittadini – spiega l’assessore al Verde pubblico e alla Cura della città, Francesco Tresso – ma è bene sottolineare che andiamo ad intervenire su alberi giunti ormai alla fine del loro ciclo di vita, quando la capacità di assorbire anidride carbonica diminuisce e aumentano i problemi di stabilità che potrebbero portare ad una loro caduta. Stiamo ricostituendo un ambiente molto più attento agli alberi stessi: oggi le auto parcheggiano in corrispondenza delle radici, non sarà più così. Rinunceremo ad un po’ ombra per un’estate per fare un investimento per il futuro”.

La riqualificazione prevede quindi la completa sostituzione dell’alberata con una specie più adatta a quello spazio e resiliente rispetto al cambiamento climatico – il pero ornamentale (Pyrus calleryana chanticleer) – già impiegata sul territorio comunale e in altri centri urbani italiani. Si tratta di una specie dal portamento piramidale, dalla chioma contenuta (diametro massimo di 5 metri) e che crescerà in altezza e non in larghezza, con una fioritura primaverile molto gradevole e che raggiunge un’altezza di circa 15/20 metri. Si stima che entro 5/7 anni l’efficacia complessiva dell’alberata – in termini di ombreggiamento e di mitigazione del fenomeno isola di calore – sarà paragonabile a quella attuale, con un netto miglioramento nella gestione delle acque piovane. Oltre a 212 nuovi peri, il nuovo viale alberato sarà inoltre composto da 25 biancospini, 24 platani (di cui 12 nello spazio tra corso Belgio e Lungo Dora), 8 noccioli.

Grande cura e attenzione verrà inoltre riservata nel miglioramento dello spazio vitale dei nuovi alberi: per ciascuno verrà realizzata una piccola aiuola, protetta da cordoli in pietra e con una grata di infiltrazione delle acque piovane, con una significativa riduzione delle superfici impermeabili e una migliore gestione delle acque in caso di precipitazioni intense. Si tratta di soluzioni NBS, ovvero interventi che sfruttando le capacità degli ecosistemi e della natura favoriranno la crescita degli alberi con uno stress radicale molto minore.

Gli spazi delle banchine saranno inoltre ridefiniti e la zona parcheggio separata dagli spazi a disposizione dalle piante, che saranno portate al centro della banchina per non interferire con le case e con la linea tranviaria. In questa riorganizzazione resterà pressoché inalterato il numero di posti auto, circa 300 (saranno soltanto 13 in meno con il ridisegno degli spazi) ma ci sarà anche più attenzione per i pedoni, con nuovi marciapiedi e punti di sosta con panchine, grazie anche al recupero delle superfici della ex fermata Gtt Adorno, ormai dismessa.

Viabilità, innovazione, rigenerazione urbana: ecco come cambierà Torino

148milioni per sviluppo, innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale, mobilità sostenibile. La Giunta comunale ha adottato il Piano Operativo della Città di Torino da presentare all’Autorità di Gestione per l’assegnazione delle risorse finanziarie dei fondi europei del programma nazionale “PN METRO plus e città medie Sud 2021-2027”.

Il Piano Nazionale METRO plus e città medie Sud 2021-2027 si inserisce nel quadro delle strategie di sviluppo urbano sostenibile delineate nell’Accordo di Partenariato 2021-2027 adottato dalla Commissione Europea. Il compito che l’Accordo assegna al Programma, in una prospettiva di continuità e rafforzamento della strategia già attuata per il periodo 2014-2020, è quello di affrontare le tematiche ambientali, con particolare attenzione per il contrasto al cambiamento climatico e la transizione verso un’economia circolare, e di promuovere azioni di rigenerazione urbana e di risposta al disagio socio-economico, anche attraverso l’innovazione sociale e la rivitalizzazione del tessuto imprenditoriale locale.

Il Piano Operativo per la Città di Torino vede come punto di riferimento primario per la programmazione il Piano Strategico Metropolitano. A gettare le basi per la sua costruzione è stata l’approvazione del documento strategico “ Torino Città delle opportunità per tutti” a settembre 2022; da qui è partito un percorso di progettazione condivisa attraverso tavoli interdipartimentali e l’ascolto degli attori del territorio che ha portato alla definizione del documento di progetto approvato stamane. Un centinaio di pagine che riepilogano i finanziamenti in arrivo e le progettualità in cui investirli.

“Per la nostra città- spiega il Sindaco Stefano Lo Russo- si è aperta una nuova e dinamica fase di evoluzione con importanti sfide da cogliere, alla quali rispondere con l’ampio complesso di risorse messo a disposizione dai fondi europei, nuovi strumenti di pianificazione e progettualità di lungo periodo. Torino si proietta verso il futuro valorizzando il suo essere una città dalle tante vocazioni, una città della prossimità, una città multicentrica e della mobilità, dell’innovazione e dello sviluppo, una città delle reti e dell’impatto sociale, delle opportunità, una città metropolitana, internazionale e interconnessa che guarda verso l’Europa e il mondo offrendo opportunità a chi qui ha scelto di vivere, studiare, lavorare. Con la disponibilità di fondi straordinaria in arrivo, con tempi e modi di attuazione diversificati ma tutti altrettanto stringenti, occorrerà lavorare con grande impegno per stare al passo con le numerose progettualità che ci restituiranno una città più verde, giusta, accogliente e vivibile”.

A Torino sono destinati 148 milioni, suddivisi in 5 priorità: 27milioni per l’agenda digitale e l’innovazione urbana, 26 per la sostenibilità ambientale, 15milioni per la mobilità urbana sostenibile, oltre 46milioni destinati a servizi per l’inclusione e l’innovazione sociale, 30milioni per la rigenerazione urbana.
Tra le misure per agenda digitale e innovazione urbana ci sono investimenti per accelerare il processo di digitalizzazione dei servizi alle persone e alle imprese e ridurre il digital divide tra i cittadini ma anche iniziative di sostegno delle piccole realtà economiche di prossimità attive nei quartieri Barriera di Milano e Aurora e una misura rivolta a micro, piccole e medie imprese (anche sociali) innovative.

In linea con l’obiettivo di conseguire la neutralità climatica entro il 2030 (Climate city contract) e con il manifesto del New European Bahaus cui la Città ha aderito 16 milioni di euro saranno investiti per progetti di gestione delle acque meteoriche, riqualificazione dello spazio pubblico, messa in sicurezza delle strade collinari e messa in sicurezza idraulica della sponda destra del Po. 3milioni e mezzo serviranno a potenziare il verde pubblico mentre gli altri investimenti finanzieranno progetti imprenditoriali improntati all’economia circolare e servizi che favoriscano la costituzione di comunità di energia rinnovabile.

Al capitolo della mobilità urbana sostenibile 3milioni saranno investiti per il riassetto della viabilità e il ripristino linea tranviaria su piazza Baldissera mentre quasi 10milioni per la pedonalizzazione di via Roma nel tratto da piazza Carlo Felice a piazza Castello.
In tema di inclusione e innovazione sociale 4,5 milioni saranno investiti in misure per l’occupazione dei giovani e per favorire l’imprenditoria giovanile, 11milioni per il reinserimento lavorativo e l’occupabilità di persone svantaggiate, 22milioni per progetti per l’abitare mentre 2,4 milioni serviranno a dare vita a luoghi destinati a servizi di prossimità e aggregazione sociale.

Oltre 25 milioni sono invece destinati a misure materiali e immateriali di rigenerazione urbana che riguarderanno in modo particolare i quartieri di Aurora e Barriera di Milano con azioni di riqualificazione e coprogettazione degli spazi pubblici e destinate all’inclusione e alla partecipazione attiva, attraverso progetti di cultura e sport, dei giovani che vivono in questi quartieri.
(c.q.)

Ecco chi è il commissario della linea 2 della Metro

Sarà Bernardino Chiaia, professore ordinario di scienza delle costruzioni alla facoltà di ingegneria del Politecnico di Torino e amministratore delegato di Infra.To, il commissario della Linea 2 della Metropolitana di Torino. È stato designato oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentiti il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Città di Torino, secondo quanto previsto dalla legge 41/2023.

“Abbiamo mantenuto gli impegni: siamo determinati ad accogliere le richieste degli enti locali affinché le nostre città e tutta Italia possano diventare sempre più moderne” dice il Ministro Salvini.
Compito del commissario sarà quello di assumere tutte le iniziative necessarie ad assicurare la rapida realizzazione degli interventi e la messa in esercizio della nuova linea della metropolitana torinese.

“Siamo davvero contenti che si proceda all’individuazione del commissario per la Linea 2 della metropolitana” dice il sindaco Stefano Lo Russo. Che continua: “Il professor Chiaia è figura torinese di assoluta competenza tecnica e conoscenza diretta dell’infrastruttura e questo elemento è davvero importante per accelerare la realizzazione dell’opera. L’individuazione del commissario straordinario è frutto di un ottimo lavoro istituzionale condotto in stretta connessione con il Ministro e con il Parlamento che hanno accolto e sostenuto la nostra richiesta e a cui va il nostro ringraziamento”.