“La posa dei semafori, arrivata come previsto dal cronoprogramma nel mese di ottobre, segna un importante avanzamento nei lavori di un intervento atteso da tempo e fondamentale per rendere più sicura e fluida la mobilità in questo importante punto della città – commenta l’ assessora alla Mobilità Chiara Foglietta – . La soluzione individuata consentirà di gestire l’intersezione in modo dinamico, in base alle reali condizioni del traffico, migliorando al contempo la sicurezza di pedoni e ciclisti”.
Il progetto prevede inoltre il recupero di spazi urbani attorno all’incrocio, con la realizzazione di piazze pedonali, aree verdi, percorsi tattili e dispositivi semaforici dotati di ausili acustici per le persone ipovedenti. Ogni carreggiata sarà completata da una corsia diretta destra per agevolare le svolte senza impegnare l’intersezione.
L’intervento, del valore complessivo di 7,5 milioni di euro, è finanziato con 4,5 milioni dalla Città e 3 milioni dal PN Metro Plus. Dopo la posa dell’ impianto semaforico, i lavori proseguiranno con l’intera trasformazione della piazza: i semafori entreranno in funzione solo una volta completati anche i lavori dell’infrastruttura tranviaria, per garantire la piena integrazione del sistema di mobilità.
Con questa riqualificazione, piazza Baldissera diventerà non solo più funzionale per il traffico veicolare, ma anche più vivibile, integrando mobilità pubblica, ciclabilità e spazi di socialità urbana.





Torino e il Piemonte, come dicono i dati di Banca d’Italia, da venti anni registrano meno della media nazionale e la tendenza purtroppo non cambia nonostante tante interviste o proclami. Ne’ i programmi sembrano alla altezza. Della TAV la grande opera strategica che rimetterebbe Torino dentro la Rete moderna dei trasporti ne parliamo solo più noi SITAV. Si parla di sicurezza e di casa ma questo non basterà a rilanciare la nostra Città se non si parla di lavoro. Genova che ha subito la nostra stessa crisi industriale tra 2 anni sarà raggiungibile in un’ora sia da Milano che da Torino e tra due anni avrà la prima parte della Nuova Diga che aumenterà i traffici portuali in arrivo e quindi aumenterà la crescita della sua economia e del lavoro . Ma Genova fa studiare nelle Scuole i suoi grandi personaggi. In questi giorni nella Città della Lanterna partirà nelle Scuole il Concorso di Colombo (foto in basso). E Torino? La nostra Città avrebbe tutto da guadagnare dallo studio del suo uomo più importante CAVOUR, il più grande statista dell’800 che sapeva bene che il nostro PIL era 1/4 degli inglesi e 1/3 dei francesi volle a tutti i costi il primo Traforo del Frejus che ci apri alla Europa e alla industrializzazione così come spinse alla nascita della Ansaldo che costruì la prima locomotiva ferroviaria italiana, rilanciò l’agricoltura con il canale Cavour. Queste cose Cavour oltre a unire l’Italia fece tutto ciò In soli dieci anni Oggi tante interviste e pochi risultati. Ispirandoci a Cavour oggi dovremmo batterci per rilanciare le nostre infrastrutture ristrette da tanti lavori fatti in ritardo , per accelerare la TAV, per rilanciare l’aeroporto oggi solo tredicesimo tra gli aeroporti italiani , per difendere con forza la nostra grande industria e per rilanciare i nostri Quartieri periferici per troppo tempo dimenticati. Più sicurezza ma anche più lavoro e’ la ricetta . Ecco perché il Comune dovrebbe rilanciare con la collaborazione delle Fondazioni Bancarie lo studio di CAVOUR e del rilancio di Torino dopo la seconda Guerra mondiale ad opera di Valletta e dei grandi Sindaci Peyron e Grosso.
