CRONACA- Pagina 486

La Polizia Locale sequestra 51 cani in condizioni precarie. Indagati gli allevatori e un veterinario

Nella mattinata del 12 dicembre scorso, su disposizione del Pubblico Ministero, gli agenti della Polizia Locale di Torino (titolare dell’indagine), congiuntamente ai Carabinieri Forestali di stanza a Volpiano e Pinerolo, ai Carabinieri del CITES e ai veterinari dell’ASL Città di Torino hanno effettuato una perquisizione all’interno delle abitazioni e dei negozi di due allevatori ubicati nel pinerolese e nella prima cintura di Torino nord che ha portato al sequestro giudiziario di ben 51 cani, 20 dei quali ancora cuccioli, tenuti in condizioni precarie ed incompatibili con la loro natura. I locali in cui vivevano gli animali avevano i pavimenti cosparsi di escrementi e l’aria all’interno dell’ambiente era irrespirabile.

 

L’articolata indagine era partita da una denuncia raccolta nel mese di maggio scorso dal Comando Territoriale VI della Polizia Locale di Torino relativa alla presenza di un allevamento di animali all’interno di due appartamenti ubicati nel quartiere di Barriera di Milano. Le verifiche degli agenti avevano portato alla denuncia a piede libero di 2 sorelle per ‘detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura’ e, successivamente, alcuni dettagli presenti nei materiali sequestrati avevano consentito di collegare la figura del veterinario di cui si avvalevano le due denunciate ad altri due allevatori esercitanti nel pinerolese e nella prima cintura di Torino.

Durante le perquisizioni all’interno delle abitazioni e dei rispettivi negozi ubicati fuori Torino, oltre ai 20 cuccioli e ai 31 cani adulti, gli agenti della Polizia Locale di Torino hanno posto sotto sequestro numerosi devices (telefoni cellulari, computer e hard disk), un timbro autoinchiostrante del veterinario, documentazione cartacea e libretti sanitari di cani e gatti “in bianco”, a conferma dell’ipotesi di collegamento con il nuovo filone di indagine. Alcuni dei documenti sequestrati in una delle due abitazioni erano nascosti all’interno di una federa del materasso.

L’allevatore del pinerolese è indagato per il reato di ‘detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura’, mentre l’allevatore operante nella prima cintura nord di Torino dovrà rispondere del reato di esercizio abusivo della professione di veterinario. Il veterinario invece, in concorso con entrambi gli allevatori, è indagato per il reato di falso ideologico.

Gli animali posti sotto sequestro sono stati affidati in custodia agli stessi allevatori a seguito di un’accurata pulizia e sanificazione dei locali di detenzione.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Mensa Polizia: Sit-in alla Caserma di Corso Valdocco

Riceviamo e pubblichiamo

PANTANELLA (FSP): “REVOCARE CONTRATTO A LADISA”

 “Anche oggi mangio meglio domani”.

Si è svolto a Torino questa mattina dalle 9.30 alle 11.30 il sit-in di protesta contro la società ‘Ladisa Srl’, nell’occhio del ciclone anche per il servizio di somministrazione pasti a numerosi istituti scolastici cittadini. La società al centro della contestazione fornisce anche il Quinto Reparto Mobile di Via Veglia e la Caserma ‘Mario Cesale’ in Corso Valdocco 9, teatro del flash-mob degli iscritti al sindacato FSP Polizia di Stato.

Chiediamo l’immediata risoluzione per palese inadempienza del contratto con ‘Ladisa Srl’. E’ ora che Prefettura e Ministero dell’Interno agiscano: la situazione è grave”, esordisce Luca Pantanella, Segretario Generale Provinciale della sigla sindacale.

Per i nostri agenti il motto ricorrente è: “Anche oggi mangio meglio domani”. Questo lo slogan citato sui volantini distribuiti questa mattina. Nonostante i ripetuti appelli, perorati da oltre un anno al Signor Questore e a tutte le Commissioni interne della Polizia di Stato, nulla è cambiato. Il Ministero dell’Interno deve comprendere che a nulla giova la pratica dell’appalto al ribasso, se questo è il risultato. Il cibo è salute, e la salute garanzia di corretta resa sul lavoro”.

L’auspicio del sindacalista è che “Almeno Babbo Natale ci porti in dono pranzi e cene migliori per il 2024”.

Grugliasco, difficile inserimento di un bimbo al nido

Caro direttore,

scrivo per condividere un problema relativo all’ inserimento al nido di nostro figlio nel gennaio 2024, nella speranza che possa essere di vostro interesse il fotografare la situazione in cui le famiglie oggi si trovano a dover vivere.

Per mio figlio, nato il 09\03\2023, abbiamo fatto richiesta per posto nido il 29\08 presso il comune di Grugliasco ( TO ) dove sono nato e cresciuto.
Dopo diversi solleciti da parte nostra all’ufficio scuole, all’assessore alla cultura ed al sindaco, il 5 dicembre mi viene comunicata la non disponibilità di posti per mio figlio.
Mi viene detto che i posti sono stati quasi tutti riempiti a settembre.

Trovo assurdo che non si pensi in maniera strutturale a dei posti liberi per gli ingressi di gennaio, credo che il periodo di nascita di un bimbo non possa essere una discriminante per l’inserimento in una scuola.
Trovo altresì poco sensato non avvisare le famiglie in anticipo sullo status della graduatoria in maniera da potersi muovere per tempo verso strutture private oppure fare anche solo tramite ufficio anagrafe un’indagine telefonica con le famiglie per avere riscontro su quanti nuovi nati frequenteranno i nidi.

Ad oggi ci troviamo a dover cercare un posto in 15 giorni e nessuna struttura di molte contattate ne ha.
Praticamente stanno obbligando la mia compagna a licenziarsi per poter sopperire ad una mancanza non nostra.

LETTERA FIRMATA

(foto di repertorio)

Con la figlia in auto finisce fuori strada: morta una donna

Forse a causa dell’ attraversamento improvviso della strada da parte di un animale, un’auto è finita fuori strada a Barone, nel Torinese. Nell’incidente ha perso la vita un’anziana donna di 91 anni. La vettura era guidata dalla figlia.

Marito e moglie investiti sulle strisce da un’auto

Due pedoni sono stati investiti mentre stavano attraversando  sulle strisce pedonali in corso Torino, a Rivarolo,  da un  55enne alla guida di un’auto. Si tratta  di due pensionati  di  Favria. I due anziani sono stati soccorsi dal conducente  fino all’arrivo dell’ambulanza e sono stati  trasportati all’ospedale di Ciriè. Non sono in pericolo di vita.

La città che cambia. Il Pnrr per rinnovare edifici e abitazioni sociali a Torino

Prosegue l’iter di approvazione dei progetti esecutivi del Piano Integrato Urbano Più composto di 36 azioni che prevedono una serie di interventi su biblioteche, aree verdi, spazi ed edifici pubblici con l’obiettivo di aumentarne l’accessibilità, l’efficienza energetica, la resilienza, e che, accompagnando lo sviluppo della città, favoriscano la socialità e l’inclusione sociale dei cittadini.

Su proposta della Vicesindaca Michela Favaro, di concerto con l’assessore Jacopo Rosatelli, la Giunta comunale ha approvato i lavori di riqualificazione su una serie di edifici e abitazioni sociali siti nelle via Foligno, Leoncavallo e Norberto Rosa, e nei corsi Lecce e Lombardia e in via Pianezza.

“I progetti che realizzeremo con il Piano Integrato Urbano contribuiscono a valorizzare il patrimonio, accompagnando lo sviluppo della città con particolare attenzione all’inclusione sociale, mettendo al centro le persone e le famiglie che vengono accolte. Questi interventi hanno anche l’obiettivo di rendere sempre più accessibili gli edifici patrimonio della Città attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche” sottolineano Michela Favaro, Vicesindaca con delega al Patrimonio e alle Politiche per le Famiglie e Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, ai Diritti e alle pari opportunità.

In via Foligno è in programma un intervento per la realizzazione di una Casa di accoglienza sociale attraverso il riuso e la ri-funzionalizzazione di parte del complesso edilizio di ‘Casa Ozanam’, ex Simbi, del quale verrà demolita e poi rifatta la copertura.

In via Leoncavallo a essere interessato sarà l’edificio nel suo complesso, sede di attività a finalità sociale e della biblioteca “Primo Levi” che verrà potenziata e riqualificata. In particolare: sono previste opere di manutenzione straordinaria sulla porzione di fabbricato su via Ternengo e lavori di ristrutturazione per la copertura, le facciate e i serramenti su quella lungo via Pacini per migliorare la funzionalità e l’efficientamento energetico dell’edificio. Previsti poi lavori di sistemazione delle aree esterne per risolvere i problemi di infiltrazione al piano interrato e migliorare la fruibilità degli spazi con interventi di riqualificazione delle aree verdi, percorsi, arredi, sedute e nuova segnaletica verticale e orizzontale.

Lo stabile di via Norberto Rosa 13, sede del Centro interculturale delle donne ‘Alma Mater’, sarà oggetto di una serie di interventi di manutenzione straordinaria che prevedono il restauro di parte dell’edificio con l’obiettivo di migliorarne estetica, funzionalità e fruibilità. I lavori, che interesseranno copertura, serramenti e facciate, riguarderanno alcuni pavimenti, i controsofitti e le decorazioni della parte interna. Tra le opere previste dal progetto anche il risanamento della muratura perimetrale sul lato nord est.

Puntano a migliorarne la sicurezza e l’accessibilità i lavori di manutenzione straordinaria su alcune residenze sociali dei corsi Lecce e Lombardia e di via Pianezza. Si va dall’abbattimento delle barriere architettoniche e
all’installazione di 2 ascensori alla sostituzione dei serramenti esterni, fino al rifacimento degli impianti elettrici e del sistema di termoregolazione del riscaldamento per contenere il consumo energetico.

La spesa prevista per i 4 progetti supera i 10 milioni di euro, così suddivisi: 2milioni e 761mila euro per la casa accoglienza di via Foligno; 4milioni e 933mila e 500 euro per lo stabile di via Leoncavallo; 1milione e 203mila 750 euro per il fabbricato di via Norberto Rosa 13 e 1milione e 93mila 750 euro per gli alloggi dei corsi Lombardia e Lecce e di via Pianezza.

Le azioni sono finanziate con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Misura 5, Componente 2, Investimento 2.2), nell’ambito dell’iniziativa dell’Unione Europea Next Generation

Sp187 e circonvallazione di Giaveno: incontro in Città Metropolitana

La Sp 187 di Giaveno è una provinciale trafficata, spesso percorsa a velocità troppo sostenuta dalle automobili: ha riproposto il problema della sicurezza il sindaco di Città di Giaveno Carlo Giacone, accompagnato dal vicesindaco Stefano Olocco, che venerdì 15 dicembre ha incontrato il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo, nell’ambito degli incontri “Viabilità, Comuni in linea” dedicati alle necessità e alle problematiche realative alle strade provinciali dei primi cittadini del territorio.


“Interveniamo subito per dare un segnale dell’attenzione che poniamo alla sicurezza” ha spiegato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo “e con il 2024 potremo valutare se è possibile progettare una soluzione di più ampio spettro”.
Buone notizie inoltre per la Sp 191 della Maddalena, altra strada tema dell’incontro, il cui asfalto è irrimediabilmente ammalorato in più tratti: un primo tratto fino a Borgata Gaudi è già stato realizzato ed è inserito nella progettualità 2024 il rifacimento di un ulteriore tratto fino alla Maddalena.Infine si è parlato della Circonvallazione di Giaveno: a gennaio la Città metropolitana darà avvio allo studio di fattibilità finanziato dalla Regione Piemonte con 150mila euro, cifra peraltro non sufficiente, per cui la Città metropolitana ha chiesto un maggior stanziamento per il completamento della fase progettuale.

ℹ http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/comunicati/viabilita/viabilita-comuni-in-linea-giaveno-piu-sicurezza-su-sp-187-e-ripartire-per-la-circonvallazione

Nuovo centro prelievi del Comune di Vinovo

Centro prelievi del Comune di Vinovo in collaborazione con ASL TO5. Primi giorni di  di apertura per il nuovo centro prelievi di Garino, situato in adiacenza ai locali della Farmacia Comunale di Via Europa n.8. Il Servizio, ritenuto soddisfacente dai primi utenti, viene svolto su prenotazione confacente le esigenze dei pazienti e senza tempi di attesa. Prossimo giorno di apertura sarà giovedì 21 dicembre dalle ore 7.30 alle ore 9.00. Presso la Farmacia Comunale di Garino, sono ancora aperte le prenotazioni per i prelievi dell’11/01/2024 (Prenotare entro il 04/1/2024).

Precipitano due velivoli ultraleggeri: un ferito grave al Cto

Per una coincidenza che ha dell’incredibile due velivoli ultraleggeri sono precipitati quasi contemporaneamente ieri pomeriggio nel Torinese. Un incidente si è verificato a San Gillio, l’altro a Favria. Nel primo caso l’uomo alla guida dell’ ultraleggero precipitato ha riportato ferite gravi ed è stato portato con l’elisoccorso al Cto di Torino. Meno gravi le conseguenze per quanto riguarda il secondo incidente. Al vaglio le cause dei due episodi.

Le autorità militari in visita alla mostra degli internati militari nei lager nazisti

 

 

Polo del ‘900, 18 dicembre 2023, ore 11.30

Le autorità militari fanno visita alla mostra “DisobbediResistere” ospitata al Polo del ‘900 nell’ambito dell’ottantesimo della Resistenza. A intervenire in dialogo con i promotori della mostra il presidente Paolo Borgna e la storicaChiara Colombini dell’Istoreto: il generale Stefano Mannino, comandante della Scuola d’Applicazione dell’esercito di Torino; il Colonnello Giovanni Spirito, Comandante della Scuola Allievi Carabinieri di Torino; Alessandro Paola, direttore regionale dei vigili del fuoco. Presenti anche un rappresentante del generale Antonio Di Stasio, comandante regionale dei carabinieri; 20 militari della scuola di applicazione e 10 militari della Brigata Alpina Taurense. Si succedono intanto le visite di familiari e studenti fino alla chiusura, prorogata al 2 febbraio 2024.

Il percorso della mostra racconta l’esperienza degli Imi – gli Internati militari italiani – i soldati catturati dall’esercito tedesco e deportati nei campi di prigionia in Germania dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Sui circa 800.000 militari imprigionati, 600.000 si rifiutarono di aderire alla Repubblica sociale italiana e di continuare la guerra al fianco del suo alleato nazista: la loro disobbedienza fu un’altra forma di Resistenza.

Oggetti originali appartenuti ai militari internati nei campi si alternano alla riproduzione di documenti (lettere, disegni, pagine di diario, volantini) che testimoniano le condizioni della prigionia, le difficoltà del quotidiano, la durezza del lavoro coatto, e restituiscono una capacità di resistenza che passa attraverso le risorse interiori.

Un progetto di Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti, Istituto di studi storici Gaetano Salvemini e Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.

Apertura | Martedì – Domenica, ore 10-18

Accesso libero