CRONACA- Pagina 487

Ragazza trovata morta nel Po di Torino

Nella mattinata di oggi  ai Murazzi di Torino, alcuni canottieri hanno visto nel fiume Po un cadavere. Chiamati i soccorsi sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo di una donna che potrebbe essere di una 32enne di Torino la cui denuncia di scomparsa era stata presentata giorni fa, quando la giovane era uscita per fare jogging e non era più rientrata. Sembra che in passato la ragazza avesse tentato di togliersi la vita.

Settimo, progetto formativo per il corpo insegnanti

La giunta ha accolto due ospiti, giunti a Settimo per il progetto formativo Erasmus+ promosso dall’Istituto comprensivo Settimo I. Sono Keith Kelly e Diana Dimitrova, due insegnanti e formatori giunti dalla Bulgaria. Nell’ambito di un progetto Erasmus + stanno svolgendo attività di formazione destinate al corpo insegnanti del I Comprensivo. Negli scorsi mesi diciassette docenti hanno partecipato a un corso svoltosi a Plovdiv, nel quale hanno appreso tecniche e allenato il proprio inglese grazie al metodo CLIL, che sviluppa l’apprendimento integrato di contenuti e lingue, insegnando così sia la materia che la lingua contemporaneamente.
Questa volta i formatori sono venuti a Settimo a conoscere la città dando seguito al progetto e ponendo le basi per gli sviluppi futuri. La giunta li ha avuto ospiti, insieme alla dirigente, al DSGA e ai referenti del progetto del I Comprensivo.

«Si tratta di un’ottima esperienza di cui beneficeranno soprattutto gli alunni e le alunne – interviene l’assessora alla scuola Alessandra Girard – Il bagaglio formativo trasferito ai nostri insegnanti, anche grazie alla prosecuzione di questo progetto, rappresenterà un valore per le nostre scuole».

(Facebook)

Il mondo dello sport piange la morte dell’”allenatore gentile”

Nel mondo del calcio era da tutti apprezzato come un allenatore gentile e disponibile.  Aldo Borgna è morto all’età di 78 anni.

Nato a Mombasilio è stato  massaggiatore in tante società del Cuneese.  Nelle ultime quattro stagioni ha prestato servizio alla Giovanile Centallo 2006. Era stato a Tarantasca  allenatore dei giovanissimi. La sua missione era educate allo sport i bambini. Lascia la figlia Elisa, il genero, e i nipoti.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Case popolari, dalla Regione un aiuto per chi non arriva a fine mese

Le risorse, frutto di risparmi realizzati negli anni passati, saranno ripartite ai 38 Comuni che hanno meglio impiegato le risorse comprese nel Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli, in particolare nelle annualità 2014 e 2015.
 
 
Arrivano maggiori risorse, quasi 2 milioni di euro, per contrastare la morosità incolpevole, destinate ai Comuni più virtuosi, ovvero quelli che hanno meglio speso i fondi già messi a disposizione della Regione per i residenti delle case di edilizia popolare che vorrebbero pagare canoni e bollette, ma che – complice l’aumento dei costi e la crisi economica – non ce la fanno ad arrivare a fine mese: i cosiddetti «morosi incolpevoli».
Ad annunciarlo è l’assessore regionale alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino.
In sostanza, le nuove risorse a disposizione derivano da economie che riguardano il Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli e, in particolare, sul loro utilizzo nel 2014 e nel 2015. Risparmi, risorse non utilizzate, che ora vengono rimesse in campo e date proprio a quei Comuni che più di altri si sono distinti nel loro utilizzo, venendo incontro alle persone più fragili.
La Regione, infatti, attraverso il Fondo, destina le risorse ai Comuni ai quali spetta l’utilizzo. Alcuni hanno utilizzato tutti fondi a disposizione, alcuni soltanto in parte, mentre altri li hanno sfruttati tutti. Da qui il risparmio complessivo di 1 milione 922mila e 308 euro che ora verranno ripartiti (tabella in allegato) tra 38 Centri piemontesi. Un inatteso «regalo di Natale» per persone che versano in condizione di grave difficoltà economico-finanziaria.
«Si tratta di un intervento che, al di là della somma, comunque importante, mi riempie di soddisfazione per due ragioni. La prima perché dimostra che in Piemonte non si spreca un euro, premiando, allo stesso tempo, chi utilizza le risorse pubbliche nella maniera più corretta. La seconda, ancora più importante, è che attuiamo un intervento che fornisce un sostegno concreto a questi cittadini che si trovano in una situazione di estremo disagio, aggravato dall’incremento delle tariffe energetiche, dall’aumento del costo della vita, favorito dall’inflazione pregressa e dal rincaro dei beni di prima necessità, dovuto alla tempesta perfetta che si è scatenata negli ultimi anni: dalle due grandi crisi finanziarie all’emergenza della pandemia, fino ad arrivare alle recenti crisi belliche in Europa e in Medio Oriente».

SiLavoro raccoglie generi alimentari per i bisognosi

Come ogni anno , dal 2016 la Associazione SILAVORO presieduta da Mino Giachino che ha organizzato la manifestazione dei SITAV del 10 novembre 2018 ha raccolto generi alimentari per le famiglie in difficoltà .
Il raccolto è già stato consegnato alle Parrocchie della Pace di Barriera di  Milano alla Parrocchia S. Benedetto abate di S. Mauro e al Sermig di Ernesto Olivero.

E’ un piccolo  gesto per le famiglie in difficoltà per il pranzo di Natale. Pasta riso succhi di pomodoro dolci e panettoni ci dice soddisfatto Mino Giachino.

Tensione in carcere a Torino, agente contuso con le gambe di un tavolo

Resta alta tensione nel carcere di Torino. La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del Segretario Regionale Vicente Santilli che spiega la giornata di tensione vissuta venerdì  nel carcere torinese: “Nella giornata di ieri, intorno alle ore 15:30, presso il secondo piano del padiglione B del carcere di Torino, per i soggetti detenuti impegnati in attività lavorativa nella mattinata è  consentito l’accesso nel pomeriggio presso il cortile passeggi. Durante le operazioni di movimentazione dei ristretti, alcuni detenuti stranieri che non ne avevano diritto hanno manifestato il proprio dissenso pretendendo di andare nel cortile passeggi, aggredendo verbalmente gli agenti e subito dopo rovesciando dei tavoli. Con le gambe di un tavolo hanno colpito un agente. Il poliziotto è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria per le cure del caso da dove è stato dimesso con una prognosi di giorni cinque”.
E’ furioso, il sindacalista: “Non ci sono più parole per definire le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria. La situazione è a dir poco drammatica. Le aggressioni sono all’ordine del giorno e, nonostante le innumerevoli denunce del SAPPE, tutti stanno a guardare e ad aspettare: ma cosa? Che qualche onesto servitore dello Stato ci lasci le penne? Ora veramente basta! La Polizia Penitenziaria chiede aiuto alle istituzioni affinché si ponga rimedio a questo scempio”.
Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, ricorda che “il SAPPE da decenni chiede riforme concrete come l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. Ma servono anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose. Al Governo Meloni, che pure ha deliberato importanti provvedimenti sul fronte penitenziario chiediamo, oltre alla dotazione del taser per potersi difendere dai detenuti violenti, di fare presto”.
COMUNICATO SAPPE

Gli scolari addobbano gli alberi di Natale a Rondissone

Il Comune di Rondissone sui social ringrazia “di cuore per gli alberi natalizi che hanno decorato e abbelliscono le vie e le piazze di Rondissone realizzati dagli alunni della scuola primaria “Collodi”… Bravi, bravissimi! Con piacere ogni anno possiamo ammirare i vostri capolavori. Grazieeee!”

(facebook)

Caso pandoro griffato: Codacons presenta esposto contro Chiara Ferragni

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Non si fermano le polemiche a seguito della sanzione pecuniaria alla regina delle influencer Chiara Ferragni per la vicenda del pandoro Balocco griffato. Non bastasse la multa dell’Antitrust, di oltre un milione di euro alle società riconducibili all’imprenditrice e di 420mila euro all’azienda veronese per pratica commerciale scorretta, ora il Codacons annuncia che presenterà un esposto in varie procure tra cui Torino per un “possibile reato di truffa aggravata” e attiverà  “un’azione legale contro la Balocco e Chiara Ferragni, chiedendo di rimborsare il costo del pandoro a tutti i consumatori che hanno aderito all’iniziativa di solidarietà”.

Un anno dopo. Ricordando Mihajlovich, campione di umanità

È morto il 16 dicembre 2022, un anno fa, a 53 anni,  Sinisa Mihajlovich.

Ha combattuto a lungo con la sua grave malattia: una morte ingiusta e prematura. Fu un grave lutto nel mondo del calcio e in casa Granata dove Mihajlovich subentro’ nel 2016 a Ventura come allenatore del Toro. Riproponiamo di seguito l’articolo che pubblicammo lo scorso anno nel giorno della scomparsa.

IL COMMENTO Di Enzo Grassano

L’ex calciatore ed allenatore di Serie A Sinisa Mihajlovic è morto a causa della malattia che combatteva da 3 anni: una leucemia.
Il 53enne ex allenatore del Bologna e calciatore della Serie A è deceduto oggi 16 dicembre 2022. Mihajlovic era ricoverato dall’11 dicembre in ospedale a Bologna e tutti gli appassionati di calcio e non erano fortemente in apprensione.
Poi la notizia del decesso data dai suoi familiari attraverso un comunicato stampa.
Gran giocatore,centrocampista d’assalto con un sinistro micidiale sui calci di punizione e rigori,ha iniziato la sua carriera in Italia nel 1992,dapprima come calciatore e poi allenatore.
Ecco tutti i trofei vinti:
2 Campionati Italiani (il primo con la Lazio nel 2000 e l’ultimo con l’Inter nel 2006);

4 Coppe Italia (2 con la Lazio nel 2000 e nel 2004 e 2 con l’Inter nel 2005 e nel 2006);

3 supercoppe Italiane (2 con la Lazio nel 2000 e nel 2004 ed 1 con l’Inter nel 2005).

i trofei internazionali:
ha vinto con la Lazio una Coppa delle Coppe nel 1999 ed una Supercoppa Uefa nel 1999.
Buon viaggio Sinisa,per sempre nel cuore di tutti gli sportivi!

Una telefonata al Case Manager salva la vita del paziente

L’uomo aveva chiamato la “linea dedicata” lamentando una serie di dolori: l’infermiere Stefano Gianolio, Case Manager della Chirurgia Generale e Oncologica, si è reso conto del pericolo ed ha avviato il percorso che ha permesso al paziente di essere sottoposto in urgenza e con successo a Coronarografia
Una telefonata ricevuta sulla linea dedicata ai pazienti “Help line” ha consentito al “Case Manager” della Chirurgia Generale e Oncologica dell’Ospedale Mauriziano di Torino di individuare una situazione di pericolo e di salvare la vita ad un paziente. È accaduto poche settimane fa, quando l’infermiere Stefano Gianolio, Case Manager della Chirurgia Generale e Oncologica (diretta dal professor Alessandro Ferrero), ha risposto alla chiamata di un paziente di 66 anni, reduce da colecistectomia. Dopo qualche giorno dal rientro a casa, il paziente, a seguito di un episodio di dolore addominale e toracico con nausea, ritenendo che potesse essere collegato con il recente intervento, ha utilizzato la help line.
«Mi ha riferito di aver avuto una serie di dolori, non collegabili all’intervento chirurgico eseguito pochi giorni prima – spiega Gianolio -. Mi ha detto di essere stato “piegato in due” da un dolore che interessava addome e torace e si irradiava anche alla mandibola». Abbastanza per far sospettare all’infermiere una problematica cardiaca e per suggerire, dopo consultazione con l’équipe medica, a chi stava all’altro capo del telefono di recarsi in Pronto soccorso per approfondire il disturbo accusato qualche ora prima. Sospetto prontamente confermato dalla visita cardiologica e dal riscontro di stenosi coronarica critica, che ha portato il paziente ad essere sottoposto in urgenza e con successo a coronarografia, presso la Cardiologia dell’ospedale Mauriziano (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci).
«Appare evidente che senza il modello personalizzato di presa in carico previsto dal Case Management e senza quella fatidica telefonata, i sintomi avrebbero potuto essere sottovalutati con conseguenze che avrebbero potuto mettere a grave rischio la vita del paziente», osserva Alessio Rizzo, infermiere del Dipsa (Direzione delle Professioni Sanitarie) dell’ospedale Mauriziano. «Oltre alla linea telefonica dedicata – aggiunge –, a fare la differenza è stata la risposta, fornita da un professionista altamente e specificatamente formato e con una profonda conoscenza e relazione di cura e fiducia del paziente».
Il modello di Case Management della Chirurgia Generale e Oncologica dell’ospedale Mauriziano è un modello di presa in cura personalizzato e prevede la presa in carico continuativa del paziente complesso che va incontro a chirurgia addominale maggiore. Una nuova figura sanitaria. Se ne occupa un infermiere con formazione avanzata che segue il percorso clinico – assistenziale in tutte le sue fasi: da quella pre-operatoria, che ricopre i giorni compresi tra la diagnosi ed il ricovero, fino a quella di ricovero ed a quella successiva alle dimissioni dall’ospedale, gestita attraverso un monitoraggio a distanza, organizzato in base alle specifiche esigenze della persona assistita ed alle evidenze scientifiche. A tutto ciò provvede un infermiere dedicato, il cosiddetto Case Manager, che fornisce supporto continuativo e personalizzato lungo tutto il percorso di diagnosi e cura.
«Nel nostro ospedale – precisa Graziella Costamagna (Direttrice del Dipsa del Mauriziano) –, oltre che in Chirurgia Generale e Oncologica, la figura del Case Manager è oggi attiva in Cardiologia, in Ortopedia e nel Pronto soccorso. A breve lo sarà anche in Oncoematologia». Il modello sperimentato con successo al Mauriziano è stato recentemente inserito all’interno del Database delle “buone pratiche” nazionali di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che ha inserito l’ospedale sul podio nazionale nel suo prestigioso “Report 2023”. Ha tra i suoi elementi caratteristici anche la presenza di una “Help line” dedicata, ossia una linea telefonica a disposizione dei pazienti, alla quale essi possono rivolgersi in caso di dubbi o problemi legati alla propria condizione clinica, trovando risposte dirette.
«Questo episodio, probabilmente più eclatante di altri, è solo uno dei tanti esempi di quanto la personalizzazione delle cure infermieristiche e la presenza costante di personale dedicato di riferimento, siano elementi che, inseriti in una realtà virtuosa come la Chirurgia Generale e Oncologica del Mauriziano, possono aumentare la qualità delle cure rivolte ai pazienti», confermano Alessio Rizzo e Stefano Gianolio. Quest’ultimo conclude: «Seguo circa 500 pazienti l’anno e con ciascuno di loro cerco di instaurare un rapporto di fiducia profondo e duraturo. Quella telefonata ha permesso di completare il circolo virtuoso che sta alla base di questo modello organizzativo».